Ceferin: "So che Florentino Perez non mi vuole come presidente UEFA. Per questo resto"
INGENUO - "Potrei essere stato ingenuo, ma dico sempre che è meglio essere ingenuo che bugiardo. Sono solo ingenuo. Certamente, se qualcuno entra in un progetto come questo, così non verificato, allora sottovaluta non solo me, ma l'intera situazione. Dopo tutto, queste persone sono molto ricche, quindi sono rimasto sbalordito non sapevano in cosa si trovassero. Il fatto è che non mi aspetto che nessuno nel calcio mi sottovaluti in futuro
AVIDITA' - "In realtà sono inorridito dal fatto che tu, essendo enormemente ricco, guadagni così tanto che nessun valore è più valido per te. Per me è assolutamente orribile che l'avidità possa essere così forte che non ti importa dello sport che amiamo, della cultura europea, della tradizione europea, dei fan e, ultimo ma non meno importante, delle amicizie personali".
BOBAN - "Sapete che Zvonimir Boban mi ha detto: "Ho firmato per il Milan perché voleva vincere la Champions League". Non avrebbe firmato poi se avesse saputo che volevano istituire una lega fantasma che accontenterebbe solo un certo numero di ricchi"
NON MOLLO - “Florentino Perez non vorrebbe un presidente come me? Questo mi spinge ancora di più a restare. Lui vuole un presidente che obbedisca a lui e faccia tutto quelle che lui vuole".
DIALOGO - "Un giornalista spagnolo mi ha chiesto perché non ho parlato con loro. Ho detto che lo facevamo da due anni e se ne erano andati. Ovviamente tutti preferiscono essere nel dialogo, non dico che non lo faremo. Parleremo, ma valuteremo la situazione di ogni club. Ma per essere nel dialogo, devi almeno essere onesto".
INCONTRI - "Se un club vuole giocare le nostre competizioni, dovrà venire a trovarci e dovremo sistemare le cose. Non voglio entrare nei dettagli perché stiamo ancora negoziando con gli avvocati. Ma direi che è una buona decisione quella che hanno preso i club inglesi e terremo conto del fatto che hanno ammesso il loro errore, che hanno capito di aver sbagliato".
GOVERNO INGLESE - "Eravamo in contatto con Bors Johnson e oggi ho parlato anche con il suo gabinetto. Hanno risposto in modo eccellente. Devo dire che sono rimasto impressionato dalla loro efficacia. Hanno subito detto che erano a nostra disposizione per qualsiasi cosa e per renderla pubblica con modalità molto forti. E quella reazione da parte del Il governo britannico ha aiutato molto".
Perez: "Alla Super League lavoriamo da 3 anni, Champions obsoleta. Milan e Juve non ancora fuori"
Dopo l'intervista in programma per ieri sera ma annullata, il presidente del Real Madrid nonché fautore della Super League,
Florentino Perez si è presentato a
El Larguero su
Cadena SER per spiegare ampiamente il progetto proposto, ad un passo dalla realizzazione ma poi naufragato nelle scorse ventiquattro ore. "Sono un po' triste e deluso perché stiamo lavorando a questo progetto da tre anni. Consiste in quello che possiamo fare per combattere la situazione economica del calcio spagnolo. Il campionato è intoccabile, è parte della storia. E il formato della Champions League è obsoleto, vecchio e interessante solo dai quarti di finale. Prima non è interessante. Siamo tutti felici che le squadre di alcuni paesi possano affrontare grandi squadre. Ma quando sei in una situazione come questa… La scorsa stagione le 12 squadre dell’ESL complessivamente hanno perso 600 milioni. Questo formato non funziona e ci è venuto in mente di fare un formato in cui, senza vantarci, avrebbero giocato le squadre più importanti d'Europa. Abbiamo fatto i calcoli e notato che si avremmo potuto fare molti più soldi. Perché le grandi non perdano e con solidarietà. Tutte queste squadre hanno 2 miliardi di tifosi su 4 miliardi a cui piace il calcio" ha detto in apertura.
Cosa è successo:
"Non ho mai visto tanta aggressività, era qualcosa di orchestrato. Ci ha sorpreso tutti. Quando abbiamo dato la notizia abbiamo chiesto di vedere il presidente della Uefa e della Fifa. Non ci hanno risposto. In 20 anni non ho mai visto questa aggressività. Minacce, insulti, come se avessimo ammazzato il calcio".
Sostegno UEFA:
"Perché no? Stiamo lavorando per salvare il calcio. Sembra che non sia successo niente e che sia successo molto, è arrivataiuna pandemia. Quest'anno invece di 900 milioni ne entreranno 600".
Cosa è accaduto prima del dietrofront:
"È difficile da spiegare, ma c'era qualcuno nel gruppo inglese che non aveva molto interesse, cosa che ha cominciato a influenzare gli altri. Un club non è mai stato molto convinto. È stato firmato un accordo vincolante. Ma il Premier Boris Johnson si stava irritando e loro hanno detto che avrebbero mollato la partecipazione. Hanno iniziato a fare una campagna manipolatoria dicendo che stavamo per porre fine ai campionati, che stavamo ammazzando il calcio. Ci sono persone che hanno dei privilegi e non vogliono perderli anche a costo della rovina dei club".
Progetto ricco:
"Questa è una piramide. Se ci sono soldi in alto, e posso dirlo perché il Real non è mio appartiene ai soci... Se ci sono soldi in alto poi finiscono ai livelli più bassi. Se Federer non gioca al vertice contro Nadal... Beh, a vedere Nadal contro il numero 80 le persone non vanno".
Società?
"I club ci sono, restano in attesa. Juve e Milan non hanno ancora abbandonato il progetto. Siamo tutti insieme. E il Barcellona riflette. Qualcuno ha detto che dei 20 ci sono le prime quattro in Inghilterra, Spagna... La cosa fondamentale è che le partite abbiano l'attenzione di tutti, soprattutto dei giovani, perché il 40% dei giovani tra i 16 e i 24 anni non guarda più il calcio. Se proponi incontri belli i giovani vanno a vederli invece di giocare alla PlayStation".