Riflessione Casualone e hardcore

Pubblicità

LittleLion

Professionista
Iscritto dal
1 Lug 2011
Messaggi
927
Reazioni
0
Offline
Salve gente, da molto tempo stavo riflettendo sul uso e significato di questi termini riferiti al gaming (spoiler: secondo me sono corbellerie immense), chi è un casualone e quali sono i giochi casual? E cosa gli rendono tali? E viceversa: chi è un "hardcore gamer" e quali sono questi giochi "hardcore" e cosa li rende tali? E' la difficoltà? Va bene per i single player (forse) ma nei pvp la difficoltà non è data dal gioco in se ma più dal tuo avversario (o avversari). E il tono del gioco a fare la differenza? Giocherellone/cartoonesco = casual, cupo e """""adulto""""" = hardcore? E' la quantità di giocatori? E' il tempo che le persone ci dedicano? E' tutta una puttanata pazzesca inventata da elitisti del piffero per sentirsi migliori degli altri? Un po' come gli "intenditori di musica" che ogni band che ha più di 10 fan sono venduti e commerciali? Ci siamo forse dimenticati che un videoGIOCO è un gioco? Secondo voi?

 
Ultima modifica da un moderatore:
Il giocatore casual e' quello che si ferma solo ai titoli piu blasonati, o che tira fuori il pad per tre giochi l'anno (anzi siam pieni di casualoni che il pad manco ce l'hanno piu' in casa). Un gioco casual chiaramente deve andare a soddisfare questi giocatori poco esperti a costo di lasciare insoddisfatto lo zoccolo duro. I giochi hardcore viceversa si scelgono la propria nicchia, il proprio zoccolo duro e cercano di creare un gioco che li soddisfi a costo di chiudere la porta al grande pubblico.

Poi ci sono tanti giochi che fan contenti gli uni e gli altri, quindi possono essere casual e hardcore allo stesso tempo a se onda di come li si approccia.

I giochi puramente hardcore comunque hanno sempre un fascino maggiore se sei nella nicchia giusta per apprezzarli :asd:

 
Si tratta di differenziazioni caricaturali che si sono sviluppate negli anni 90 per dare un tono agli appassionati.

Fino a una decina d'anni fa molti titoli autoriali come ICO o Shadow of the Colossus risultavano dei flop commerciali clamorosi a vantaggio di tie in o titoli scadenti e odiati dalla categoria piu' informata sul modello cinematografico.

Secondo me il termine ha perso di significato dal momento in cui si e' scoperto grazie alla diffusione del gioco online su larga scala che molti "hardcore gamers" fossero delle pippe cosmiche, inoltre a mio avviso il livello culturale da parte dell'utente medio si e' molto alzato negli ultimi anni e sul forum si leggono decisamente meno follie rispetto a quanto non accadesse 10 anni fa.

 
Ultima modifica da un moderatore:
La differenza da chi è appassionato e chi no a mio modo di vedere le cose si nota dal metro di giudizio. Quando chiedi a un "casualone" perché tale gioco gli sia piaciuto o meno, generalmente non ti da una spiegazione tangibile, ma è tutto basato su un feeling a pelle. Un casualone non vede una differenza tra il bs di un god of war e un devil may cry, in entrambi si mazzuolano nemici, unica differenza, uno è ambientato in grecia, l'altro è gotico; per uno che ha un minimo di basi videludiche ci vede un abisso tra i due. Altro esempio, beccato in questo forum tra l'altro, un tizio che vedeva darksiders più simile a gow che a zelda, solo perché c'è un tizio grosso che randella nemici, e anche qua, chiunque abbia un minimo di conoscenza, può vedere quanto a livello ludico sia il contrario. Alla fine la differenza è questa, il casualone si ferma a giudicare quello che vede sullo schermo, piuttosto che quello che sta giocando; non vede la differenza tra un level design complesso e uno blando, o tra un battle system articolato e uno elementare. Non a caso ci sono sempre più persone che si professano giocatori informati, e vai a scoprire che vedono solo i gameplay da youtube e twitch senza toccare un pad o una tastiera.

 
Per quanto mi riguarda è molto semplice: il casualone è colui che non è un vero appassionato di videogiochi e gioca solamente "a periodi" in base ai titoli che vanno di moda. L'hardcore gamer è uno che è appassionato da un bel po di tempo, un esperto che non si sofferma solo sui titoli più popolari ma sa informarsi a 360° su quello che offre il panorama videoludico e di conseguenza sa scegliere i giochi in base ai suoi gusti e alle sue capacità.:ahsisi:

Non è una questione di difficoltà o di temi più o meno maturi trattati nel gioco.

 
Ultima modifica da un moderatore:
La differenza da chi è appassionato e chi no a mio modo di vedere le cose si nota dal metro di giudizio. Quando chiedi a un "casualone" perché tale gioco gli sia piaciuto o meno, generalmente non ti da una spiegazione tangibile, ma è tutto basato su un feeling a pelle. Un casualone non vede una differenza tra il bs di un god of war e un devil may cry, in entrambi si mazzuolano nemici, unica differenza, uno è ambientato in grecia, l'altro è gotico; per uno che ha un minimo di basi videludiche ci vede un abisso tra i due. Altro esempio, beccato in questo forum tra l'altro, un tizio che vedeva darksiders più simile a gow che a zelda, solo perché c'è un tizio grosso che randella nemici, e anche qua, chiunque abbia un minimo di conoscenza, può vedere quanto a livello ludico sia il contrario. Alla fine la differenza è questa, il casualone si ferma a giudicare quello che vede sullo schermo, piuttosto che quello che sta giocando; non vede la differenza tra un level design complesso e uno blando, o tra un battle system articolato e uno elementare. Non a caso ci sono sempre più persone che si professano giocatori informati, e vai a scoprire che vedono solo i gameplay da youtube e twitch senza toccare un pad o una tastiera.
Concordo in toto.

E dal mio punto di vista il casualone gioca esclusivamente a roba di moda destinata alla massa, evitando come la peste titoli impegnativi/atipici/complessi.

comunque è inutile menarsela, i casualoni esistono, vivono intorno a noi senza farsi notare, respirano la nostra aria, acquistano le nostre stesse console/pc... e sopratutto...

giocano a FORTNITE


:trolldance::trolldance::trolldance:


 
Un casualone non giocherebbe mai ad Hannah Montana. E nemmeno uno sano di mente.

Da quel gioco passa la differenza tra durodecore e casualizio :sisi:

 
il player casual coi giochi ci passa il tempo.

il player hardcore coi giochi ci mette la passione (e un pizzico di ossessione, perchè no, verso derterminati titoli/saghe ;))

 
l'importante è che uno si diverte con quello che gioca

poi le etichette non servono a nulla ed è roba inventata per "creare le squadre da tifare" o fare marketing

 
Si tratta di differenziazioni caricaturali che si sono sviluppate negli anni 90 per dare un tono agli appassionati. Fino a una decina d'anni fa molti titoli autoriali come ICO o Shadow of the Colossus risultavano dei flop commerciali clamorosi a vantaggio di tie in o titoli scadenti e odiati dalla categoria piu' informata sul modello cinematografico.

Secondo me il termine ha perso di significato dal momento in cui si e' scoperto grazie alla diffusione del gioco online su larga scala che molti "hardcore gamers" fossero delle pippe cosmiche, inoltre a mio avviso il livello culturale da parte dell'utente medio si e' molto alzato negli ultimi anni e sul forum si leggono decisamente meno follie rispetto a quanto non accadesse 10 anni fa.
Sebbene concordi con il fatto che almeno a livello di nomenclatura si tratti di qualcosa di abbastanza ridicolo, non concordo con quanto scrivi in quanto l'essere hardcore non l'ho mai visto come l'equivalente di saper giocare bene a qualcosa, quello semmai è essere "pro". Hardcore è un termine equivalente ad appassionato secondo me, indica l'avere una conoscenza del media superiore alla media in quanto interessato anche ai titoli che emergono oltre la superficie del marketing, si informa sempre su tutte le nuove uscite e va un po' più a fondo nell'approfondire la teoria che c'è alla base dello sviluppo di un videogioco. È un po' la differenza fra lo spettatore casuale di cinema e chi invece si informa attivamente su tutti i film distribuiti, è interessato a conoscere registi e in generali i nomi che stanno dietro la produzione di un film, magari assiste anche alle proiezioni di qualche festival o si informa su quelli più di rilievo ecc. ecc. Insomma è più una questione di come si partecipa al media piuttosto che l'abilità nell'affrontarlo (e l'hai dimostrato con il discorso ICO/SotC che sono titoli assolutamente non difficili, che quindi al massimo si distinguono per il fatto di essere stati "alternativi" rispetto a quella che era la proposta mainstream dell'epoca).

Per la frase sottolineata poniamo pure che sia d'accordo, ma la motivazione è semplice: c'è stato poco ricambio, per cui le stesse persone che c'erano 10 anni fa spesso le ritrovi qui, o comunque in generale le discussioni si sono spostate tutte sui social media e sono pochissimi quelli che continuano a supportare la "cultura" dei forum e quelli che lo fanno ci sono vissuti e quindi risultano essere "anziani" :asd:

 
I termini avevano un senso fino a 15 anni fa , ora non più , sia l'online che il fanboysmo spinto hanno azzerato il senso di quei termini

Il casualone era il giocatore disinformato che "comprava" e giocava in base alla pubblicità ed alla fama di un gioco indipendentemente dal suo reale valore ludico , sopratutto comprava tie-in di film famosi anche se il contenuto ludico reale era scarso. Spesso era incapace di valutare un gioco, sia per mancanza di informazione sia perchè generalmente giocava con una guida passo-passo in mano e spesso lo faceva usando i "trucchi" che davano immortalità, colpi infiniti etc , se ciò non bastava giocava a livelli bassi. Per lui il videogiocare era molto spesso un'occupazione occasionale (da cui il termine casual = giocatore casuale/occasionale) che era di moda. Era quasi sempre possessore di una sola console, quella più alla moda del momento.

L'hardcore gamer invece era quello che si informava , conosceva i giochi e spesso comprava titoli semisconosciuti o cult , sebbene alcuni fossero dei dementi che giocavano l'impossibile che spesso neanche era di loro gusto solo per mostrarsi hardcore e che per quanto mi riguarda non erano molto diversi dal casual di turno, la maggior parte giocava quei giochi proprio per il fatto che informandosi ne veniva a conoscenza anche se erano poco pubblicizzati o poco noti.

L'hardcore gamer , per definizione non usava soluzioni se non occasionalmente , non usava guide e giocava ad un livello di sfida accettabile , generalmente alto , ma non per atteggiarsi è che per chi giocava tanto per avere un livello di sfida anche appena impegnativo doveva alzare la difficoltà .

L'hardcore in genere era anche multiconsolaro , il vero hardcore si rendeva conto che agli esordi era un casual anche lui e quindi cercava di dare informazioni a chi non le aveva , se usciva un cesso su qualunque console lo atterrava senza pietà ed aiutava gli altri ad evitarne l'acquisto

Le cose sono cominciate a degenerare col fanboysmo consolaro aka tutto ciò che esce sulla mia console è migliore di quello di qualunque altra, tutto ciò che è esclusivo sulle altre è automaticamente una schifezza

La grafica è importante quando sulla mia console esce un gioco graficamente imponente, non conta una cippa quando esce sull'altrui console. I giochi sulla propria console devono essere spinti commercialmente anche se sono oggettivamente delle schifezze

Il fanboy hardcore sa tutto gli altri non capiscono una cippa

Qualunque truffa la mia console metta in opera è cosa buona e giusta e io devo di mia volontà promuovere le vendite e spingere gli altri giocatori a comprare anche loro

 
l'importante è che uno si diverte con quello che giocapoi le etichette non servono a nulla ed è roba inventata per "creare le squadre da tifare" o fare marketing
Amen.

 
Il vero significato del termine casualone venne modificato con l'avvento dei giochi multi online.

Esempio banale: Fortnite è un gioco casual in quanto diventato popolare e sulla cresta d'onda del momento. Quelli che giocano a Fortnite sono tutti casualoni? No. anche lì si annida l'hardcore gamer che, dopo mesi e mesi di "studio" sulle meccaniche del gioco, riesce a spostarsi velocemente sulla mappa in sella ad un missile sparato da lui stesso tramite un bazooka.

Questo per dire che l'etichetta "casual/hardcore" per un gioco non corrisponde all'etichetta "casual/hardcore" di un giocatore.

Imho, per quanto riguarda i giochi, ovviamente la popolarità e pubblicità, in un modo o nell'altro decreta il tipo di gioco; per quanto riguarda il giocatore, l'etichetta dipende in base alle conoscenze del mondo videoludico/frequenza di gioco.

>Comunque, come dice Ryuukuuu (quante u ci sono?), basta divertirsi

 
Sebbene concordi con il fatto che almeno a livello di nomenclatura si tratti di qualcosa di abbastanza ridicolo, non concordo con quanto scrivi in quanto l'essere hardcore non l'ho mai visto come l'equivalente di saper giocare bene a qualcosa, quello semmai è essere "pro". Hardcore è un termine equivalente ad appassionato secondo me, indica l'avere una conoscenza del media superiore alla media in quanto interessato anche ai titoli che emergono oltre la superficie del marketing, si informa sempre su tutte le nuove uscite e va un po' più a fondo nell'approfondire la teoria che c'è alla base dello sviluppo di un videogioco. È un po' la differenza fra lo spettatore casuale di cinema e chi invece si informa attivamente su tutti i film distribuiti, è interessato a conoscere registi e in generali i nomi che stanno dietro la produzione di un film, magari assiste anche alle proiezioni di qualche festival o si informa su quelli più di rilievo ecc. ecc. Insomma è più una questione di come si partecipa al media piuttosto che l'abilità nell'affrontarlo (e l'hai dimostrato con il discorso ICO/SotC che sono titoli assolutamente non difficili, che quindi al massimo si distinguono per il fatto di essere stati "alternativi" rispetto a quella che era la proposta mainstream dell'epoca).
Ma questa e' una distinzione piu' recente che si e' delineata nel momento in cui single e multiplayer hanno preso due direzioni molto distanti. E' vero che in Italia l'interesse culturale verso il media e' sempre stato ristretto rispetto agli altri paesi ma non essendoci investimenti nel ramo competitivo a livello mondiale, se non in pochissime realta'. Si consideravano hardcore gamers non solo tutti coloro che investissero il proprio tempo nello spaziare su ogni titolo possibile, ma anche e soprattutto coloro che sceglievano sistemi diversi rispetto alla "massa informe" e quindi in genere possessori di Saturn, Dreamcast e Cubo che consideravano l'insuccesso del proprio sistema dovuto allo scarso gusto dell'acquirente medio di videogiochi, che preferiva GTA a Shenmue e pensava che il Dreamcast fosse 5 volte meno potente della PS2. Oggi e' molto piu' difficile imbattersi in questo genere di ignoranza, soprattutto grazie alla diffusione capillare di internet, ma aggiungerei anche che la deriva competitiva di molti generi ha portato tantissimi giocatori a superare l'idea che l'avversario da superare sia l'intelligenza artificiale del software.

Per la frase sottolineata poniamo pure che sia d'accordo, ma la motivazione è semplice: c'è stato poco ricambio, per cui le stesse persone che c'erano 10 anni fa spesso le ritrovi qui, o comunque in generale le discussioni si sono spostate tutte sui social media e sono pochissimi quelli che continuano a supportare la "cultura" dei forum e quelli che lo fanno ci sono vissuti e quindi risultano essere "anziani" :asd:
Ho parlato di questo forum, ma si potrebbe dire lo stesso di gamefaqs e di moltissimi altri social media. Tale consapevolezza si riflette sulla visibilita' di titoli che un tempo sarebbero stati di nicchia e le loro rispettive vendite: paragoniamo per esempio il successo della riedizione di Shadow of the Colossus con quella originale su Playstation 2.

Poi certamente uno degli aspetti fondamentali del panorama italiano e' la crisi demografica.

 
Sono semplicemente due modi diversi di vivere la stessa cosa:

Casual è chi considera il gaming un passatempo.

Hardcore è chi considera il gaming una passione/arte.

Le altre distinzioni sono una semplice conseguenza di questa differenza primordiale :sisi:

- - - Aggiornato - - -

Il vero significato del termine casualone venne modificato con l'avvento dei giochi multi online. Esempio banale: Fortnite è un gioco casual in quanto diventato popolare e sulla cresta d'onda del momento. Quelli che giocano a Fortnite sono tutti casualoni? No. anche lì si annida l'hardcore gamer che, dopo mesi e mesi di "studio" sulle meccaniche del gioco, riesce a spostarsi velocemente sulla mappa in sella ad un missile sparato da lui stesso tramite un bazooka.

Questo per dire che l'etichetta "casual/hardcore" per un gioco non corrisponde all'etichetta "casual/hardcore" di un giocatore.

Imho, per quanto riguarda i giochi, ovviamente la popolarità e pubblicità, in un modo o nell'altro decreta il tipo di gioco; per quanto riguarda il giocatore, l'etichetta dipende in base alle conoscenze del mondo videoludico/frequenza di gioco.

>Comunque, come dice Ryuukuuu (quante u ci sono?), basta divertirsi
Ni

Non tutti i giochi sono semplice entertainment.

 
La base rimane pur sempre “divertimento”, poi diventa passione.

Senza divertimento non ti attacchi nemmeno allaconsole/pc

 
Lo spiego con un esempio. Prendiamo Muramasa Rebirth, uno degli ultimi che ho giocato.

Casual: Si accontenterà di finire il gioco a difficoltà Legend (quella più bassa)

Hardcore: Cercherà una sfida maggiore, magari cercando di completare i trofei del gioco, tra cui quelli che richiedono di finire il gioco nella modalità ad 1 punto vita.

Pro: Vedi precedente ma cercherà di sconfiggere tutti i boss senza utilizzare nemmeno un oggetto (ed ho visto gente farcela)

Per il momento mi vedo su un livello intermedio, anzi è quello a cui aspiro da un pò a questa parte. Poi ovviamente considero casual anche quelli che parlano solo di Fifa, GTA, Call of Duty, Fortnite, tutte le mode del momento, senza andare a sviscerare tutto quello che ha da offrire il mondo dei videogiochi! Però è un argomento interessante di cui discutere, perchè ad esempio potrei definirmi hardcore per aver giocato Prinny, Crimson Gem Saga ed Hexyz Force. Allora ognuno che prende 3 giochi semi-sconosciuti può definirsi un hardcore gamer e non è esattamente così. Forse dall'esempio che ho dato si capisce meglio cosa intendo. In ogni caso anch'io sono abbastanza contrario alle etichette!

 
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top