Che cosa abbiamo visto e/o letto oggi? | Recensioni e Commenti Flash

Pubblicità
finito diamond is unbreakable. avevo già avuto un assaggio della bravura di araki (dopo phantom blood e battle tendency, un inizio acerbo ma comunque più che buono) con stardust crusaders, ma è con questa quarta serie che posso finalmente capire perché jojo sia un franchise tanto amato.

è, senza mezzi termini, geniale. araki sfrutta alla perfezione ogni momento, anche quelli in apparenza più banali, per tessere una fitta trama di personaggi e situazioni. il tutto prende vita nella piccola cittadina di morio-cho, una struttura quindi ben lontana dai numerosi viaggio di SC, ma il risultato è altrettanto stimolante. questa cittadina infatti ci viene mostrata in lungo e in largo offrendo una buona varietà di ambienti, e andando a formare un senso di micro-cosmo che alla fine risulterà proprio essere tra i punti di forza della serie.

una cittadina in cui si incrociano le strade dei numerosi personaggi, e le vicende che si vengono a creare sono sempre differenti. varietà in cui ovviamente gli stand giocano un ruolo centrale, sfruttati da araki con continua creatività. creatività soprattutto nel volere puntare il più delle volte su una risoluzione logica, magari portando alle estreme conseguenze le abilità degli stand che ci presenta, piuttosto che ridurre il tutto a un semplice confronto di forza.

infine, adoro veramente il suo modo di disegnare. lo stile dei personaggi e degli stand è unico, e oltre all'ottima resa generale non mancano momenti veramente originali (tra i vari, il primo utilizzo di heaven's door è uno di quelli che mi ha colpito di più).

 
Letto Shanna: Stagione di caccia

3f220e59cd6caecddab2b52ca915dfed.jpg

Preso più che altro per i disegni fantastici di Cho, ma anche come lettura è carino e leggero. Tavole magnifiche e una protagonista che riesce ad essere sensuale nonostante le forme ''mascoline''. Una vera porca angelica.

Continua pure la mia visione di Full Metal Alchemist Brotherhood, mi mancano giusto gli ultimi 5 episodi. Mi aspettavo decisamente di più da questa storia, non mi ha preso nel modo giusto. Peccato, sopratutto per i soldi spesi per accaparrarmi i 4 metal box limited. Aspetto il finale, ma resta il fatto che forse avevo aspettative troppo alte.

 
finito mobile suit zeta gundam, un gradino sotto la prima serie, in quanto è generalmente riuscita a coinvolgermi meno e presenta forse qualche problema in più sotto il comparto narrativo, ma comunque un'ottima serie. i toni si fanno un po' più scuri, fino a sfociare in un vero e proprio dramma da guerra nelle ultime puntate, chiudendosi su una nota veramente cupa e ben lontana dalla positività del finale della prima serie.

quella che era stata una guerra tra due fronti netti e separati diventa un conflitto con un maggiore numero di agenti in azione e cambi di fazione, una lotta non solo bellica ma anche politica. un aspetto convincente, anche se inizia a mostrare qualche limite nelle fasi finali, fortunatamente non intaccando troppo il risultato generale.

i personaggi faticano veramente a spiccare, funzionano anche bene come semplici marionette narrative, soprattutto quando si ricalcano temi classici al franchise come gli orrori e le insensatezze della guerra o la sete di potere, ma nei momenti in cui spiccano le loro individualità non sempre il lavoro di caratterizzazione è all'altezza della situazione.

ad esempio, personaggi che cercano una qualche affermazione personale come jerid e reccoa, rispettivamente all'inizio e alla fine della serie, l'impressione è che non ci sia collegamento tra ciò che fanno e ciò che dicono; kamille per fortuna si evolve in fretta perché all'inizio della serie è un misto di ingenuità e stupidità difficile da sopportare, ma finisce per prendere bene sulle proprie spalle il ruolo di eroe della situazione e alla fine amuro non lo si rimpiange troppo, anche se continuo a considerarlo più convincente; char rimane uno dei personaggi migliori, e con questa serie si aggiungono non pochi tasselli alla sua già ottima caratterizzazione; le cyber-newtype four e rosammy più che funzionare come personaggi concreti funzionano da contraltare tematico a questioni che kamille dovrà affrontare.
tutti i personaggi svolgono comunque bene la loro funzione, e più che momenti da criticare pienamente si tratta di ingenuità che sicuramente potevano essere evitate, ma non incidono troppo sulla visione.

tecnicamente è più che piacevole da vedere, le scene d'azioni sono fluide e abbastanza variegate e non si corre più il rischio di incoerenza narrativa causate da eventuali animazioni riciclate (non che non ci siano, ma almeno riescono a essere ben integrate).

letto io le pago, di chester brown. disegno spesso minimale ed essenziale ma sempre preciso e pulito, brown descrive la propria esperienza con il sesso a pagamento che nasce come semplice necessità fisiologica affrontata con curiosità e disillusione ma mai vergogna, come ovviamente testimonia il fumetto stesso e la disinvoltura nell'affrontare questo discorso con i propri amici (tra cui figura joe matt, fumettista americano che non si fa problemi a trattare personali questioni sessuali, ad esempio in al capolinea).

esperienza che lo porta a riflettere su questa realtà e sulle relazioni di coppia e l'amore, il tutto con un'onestà veramente sorprendente.

 
Ho guardato le 5 puntate uscite di Qualidea Code, merita solo di essere visto per il finale dell'episodio 4 //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rJjoqET.gif

Poi sto finalmente guardando Madoka Magica, bellissimo.

 
finito kaibol black, di miguel angel martin. opera prima del fumettista spagnolo, si tratta di una raccolta di strisce giornaliere pubblicate tra l'87 e l'89, e sono storie in cui costanti sono l'ultraviolenza e il politicamente scorretto.

l'omonimo protagonista è il personaggio più monodimensionale che si potrebbe immaginare, il suo unico scopo è uccidere ed essere figo mentre lo fa e le sue avventure spaziano tra la fantascienza e il pulp. si sprecano le situazioni estreme tra il grottesco e il ridicolo, e il problema principale è che non sempre tutto funziona come dovrebbe. riesce a divertire quando le storie sono più ispirate, ma domina una certa gratuità nell'esagerazione che, paradossalmente, a volte finisce solo per annoiare.

lo stile di disegno rispecchia perfettamente le storie, bizzarro e cartoonesco, ma in diversi punti si vede proprio che martin ha un buon occhio. per essere delle strisce giornaliere ci sono sequenza ben costruite, riescono a trasmettere un ottimo senso di dinamismo.

e letto elegia in rosso, un'opera fortemente sperimentale attraversata da una viscerale angoscia esistenziale. il dramma di ichiro e sachiko è assolutamente coinvolgente, difficile non rivedersi in questa storia di profonde crisi, tanto sociali quanto personali.

è tra le letture più affascinanti che abbia fatto negli ultimi tempi, la commistione di stili utilizzati da hayashi è in grado di creare impressioni forti e uniche.

tanta soddisfazione poi nel vedere qualcosa del genere pubblicato da noi, ne vale decisamente la pena.

 
e letto elegia in rosso, un'opera fortemente sperimentale attraversata da una viscerale angoscia esistenziale. il dramma di ichiro e sachiko è assolutamente coinvolgente, difficile non rivedersi in questa storia di profonde crisi, tanto sociali quanto personali.è tra le letture più affascinanti che abbia fatto negli ultimi tempi, la commistione di stili utilizzati da hayashi è in grado di creare impressioni forti e uniche.

tanta soddisfazione poi nel vedere qualcosa del genere pubblicato da noi, ne vale decisamente la pena.
Grazie per il parere! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Gab3.gif Una Vita in Barca invece devi ancora leggerlo? Io ho deciso che prenderò entrambi con gli sconti Coconino //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

 
recuperati pom poko e i miei vicini yamada di takahata.

il primo è tanto didascalico quanto adorabile e, ridondante da dire considerando lo studio e l'autore, splendido da vedere. didascalismo che è l'innegabile e grosso limite della pellicola, il messaggio portato avanti è chiaro al di fuori di ogni dubbio e non ammette nessuna replica. un peccato perché un respiro maggiore avrebbe sicuramente giovato, ma riconosciuto ciò non si può rimanere indifferenti di fronte a questi meravigliosi e ridicoli tanuki, in modo assolutamente genuino si ride e ci si commuove insieme a loro. la sequenza della parata poi è veramente uno spettacolo.

i miei vicini yamada invece è l'esempio perfetto di come fare della semplicità una virtù. si tratta di una lunga serie di quadretti quotidiani che ci mostrano questa famiglia sotto innumerevoli aspetti, tra pregi e difetti, ed è proprio la semplicità della quotidianità che ci viene mostrata a convincere e, spesso, a lasciare il segno. stilisticamente direi che funge proprio da ponte tra la resa di pom poko, ancora sostanzialmente tradizionale soprattutto per lo studio ghibli, e lo stile sintetico ad acquerello de la storia della principessa splendente, ed è proprio un gran bel vedere. da segnalare però due punti di rottura con questo stile, due punti sicuramente significativi: la bellissima sequenza iniziale, in cui ci viene mostrata la formazione del nucleo familiare degli yamada metaforicamente resa come un'avventura intorno al mondo, una sequenza che vede i coniugi yamada in viaggio con grande senso di continuità tra scenari completamente differenti, e la sequenza in cui il padre affronta un gruppo di teppisti in motocicletta, in cui si abbandona lo stile sintetico per uno più propriamente realistico, forse a volere significare l'abbandono (momentaneo) del confortevole (per quanto magari ogni tanto odiato, ma non mai per davvero) ambiente familiare.

un semplice e onesto film su cosa significhi essere una famiglia, e non è affatto poco.

Grazie per il parere! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Gab3.gif Una Vita in Barca invece devi ancora leggerlo? Io ho deciso che prenderò entrambi con gli sconti Coconino //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif
con leggero ritardo dico che sì, devo ancora leggerlo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif a breve //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Bravo che mi hai ricordato che I miei vicini Yamada devo ancora vederlo (e comprarlo) //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif Su Pom Poko concordo su tutto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
twilight children, purtroppo devo parlare di delusione, soprattutto per i grossi nomi coinvolti; questa mini-serie non mi ha per niente convinto.

il mistero costruito da hernandez non sono riuscito a trovarlo veramente affascinante o anche solo accattivante, complice una sceneggiatura che non mi sembra sia stata in grado di proporre un convincente avanzamento degli eventi, quanto un confuso successione di fatti inspiegabili in cui i macchiettistici personaggi sono rimasti in totale balìa.

i disegni di cooke salvano parzialmente la baracca, perché sono sì buoni ma anche qui sarebbe stato lecito aspettarsi di più. una storia del genere per venire minimamente valorizzata di più avrebbe necessitato di un tocco ancora più visionario ed evocativo.

di pope avevo già letto battling boy, ma è stato con questo recupero di 100% che mi sono definitivamente convinto che devo decisamente approfondire questo autore.

un futuro non troppo lontano e decadente, ragazzi allo sbando alla ricerca del proprio posto nel mondo e uno stile di disegno assolutamente unico. direi che funziona proprio alla grande. ogni personaggio che pope ci presenta riuscirà a lasciare il segno, tutti coi loro sogni da seguire e paure da affrontare, e sarà proprio nella trama di relazioni che si esprimerà uno dei punti di forza dell'opera.

i disegni, come ho detto, sono eccezionali. il tratto di pope è tremendamente espressivo, tanto convincente nei momenti più dinamici quanto in quelli più quotidiani. soprattutto è incredibile la forza che riesce a imprimere ai corpi di questi personaggi, riesce veramente a renderli memorabili.

 
Letto (anzi riletto) The amazing Spider-man #529/538

tasm_civilwarspiderman_2.jpg


Vecchie storie del 2006 scritte da Straczynski ambientate nel periodo Civil war. Un buon arco tutto sommato, molto ''politico'' in un certo senso, in cui vediamo un Peter abbastanza in bilico sulla scelta e le conseguenze dovute all'atto di registrazione e sul significato di giusto e sbaglio, leggi e ingiustizie.

Una novità di questo arco narrativo è il nuovo costume che Tony crea per Peter, una sorta di iron-spider con funzioni e upgrade in più. Non credo però che sia stato ben accolto dai fan, visto che l'hanno praticamente eliminato in questo stesso arco.

Dialoghi e ritmo scorrono bene. Forse non è proprio un arco dedicato a chi cerca solo azione, ma è una lettura scorrevolissima e interessante. Bello il colpo di scena finale, che darà il via ad un'altra run spettacolare.

 
letto edgar allan poe di dino battaglia, primo volume di una nuova collana che la NPE dedica all'autore.

prima volta che leggo qualcosa di dino battaglia ma conoscendolo per fama ed essendo rimasto folgorato dai disegni mentre sfogliavo il volume in fumetteria, e per di più adorando poe, non ho veramente potuto fare a meno di prenderlo.

lo stile di battaglia è assolutamente originale, ancora oggi, e riesce a condensare con incredibile capacità tutto quell'insieme di impressioni di curiosità, stupore, tensione e terrore che lo scrittore nordamericano era maestro nell'evocare.

un lavoro soprattutto che è stato svolto con personalità: battaglia ha pienamente appreso la lezione di poe e l'ha fatta propria traducendo ottimamente il linguaggio dello scrittore in immagini, nonché riuscendo a scardinare i limiti delle vignette fumettistiche donando un valore compositivo unico alle pagine.

una perla, non posso che attendere con impazienza gli altri volumi della collana.

recuperato appunti di vita di boulet con gli sconti bao, e ammetto di essermi lasciato tentare anche un po' dal fatto che apprezzo zerocalcare. lui stesso nella prefazione del volume non si fa problemi ad ammettere quanto più o meno esplicitamente abbia preso da boulet, e in effetti potrebbe essere un'opera per chi ha apprezzato i primi lavori del fumettista romano: brevi spaccati di vita dominati dall'indolenza e dalla fatica verso le più banali sfide quotidiane, il tutto raccontato con originalità e un umorismo più che convincente.

si tratta di una raccolta delle opere pubblicate sul blog nel suo primo anno di vita, e quindi i contenuti sono veramente eterogenei. si passa da ricordi ai tempi della scuola, a reportage di festival del fumetto in giro per la francia, a un più generale cazzeggio, e lo dico in senso assolutamente positivo, con minuscole storie che ruotano intorno alle sopracitate lotte quotidiane. la qualità delle storie è anche altalenante, alcune sono più o meno divertenti, altre più o meno convincenti, alcune arrivano magari ad essere più o meno memorabili. poco ma sicuro, si leggono tutte con estremo piacere, complice una forte commistione di stili che aiutano a rendere varia la lettura: si passa da disegni minimali, quasi abbozzati, ad altri dove si concentra maggiormente sui dettagli, un tratto che sembra quasi da libro illustrato per bambini.

una raccolta etereogenea sì ma non confusa, e la presenza di una storia collante scritta per il volume aiuta a formare un senso di ordine generale. non resta che aspettare gli altri volumi della collana, e nonostante le dichiarazioni iniziali della bao (due volumi all'anno) il secondo volume ancora non si è visto.

 
Letto La città dei Gufi

batman-new-52-nl-nacht-der-uilen.jpg


Mi è piaciuto di meno rispetto al primo volume, proprio come storia di fondo e villain principale. Qualche parte ben riuscita, sopratutto grazie ai disegni che trovo assolutamente perfetti per questo personaggio. Nel complesso non è un inizio malvagio, ma spero di vedere cose più belle in futuro. Carino, ma mezzo voto in meno rispetto a primo arco.

 
Letto Spawn #1/25

image_gallery


Un grandissimo esordio, è stato un bel viaggio. Spawn resta uno degli eroi più tristi e sofferenti. Ucciso, resuscitato dall'inferno senza anima solo per rivedere sua moglie, lei che si sposa con il suo migliore amico e gli fa pure una figlia, lui che può assumere tutte le sembianze tranne la propria. I suoi unici amici? I barboni del quartiere. Perchè hanno perso tutto, proprio come lui.

Memorabile il numero 10, la classica storia che non dimenticherai mai più. La dichiarazione d'amore di Farlane alla sua stessa creatura. Notevole inoltre la mini di 4 capitoli scritta da Morrison, che sforna l'arco tra i meglio ritmati dell'intero volume.

Non è però un fumetto perfetto. L'eccessivo uso di didascalie ripetitive e prolisse non fanno altro che rallentare una storia che già di suo tende a non correre troppo. Si sente ancora un pò di incertezza nella sceneggiatura, ma spero che più avanti acquisti un ritmo meglio variegato.

Graficamente offre uno stile molto curato, grottesco al punto giusto e molto ''virtuoso'' nelle anatomie. Un disegno davvero ottimo, con l'aiuto di un Capullo ancora un pò acerbo ma sempre capace.

 
Iniziato l'anime Michiko e Hatchin (primi 2 episodi)

Prima impressione ottima, le due protagoniste sembrano molto interessanti e sono curioso di scoprire tutti i dettagli sulla bambina, il tatuaggio, il rapporto con la poliziotta e altre piccole cose.

 
Iniziato l'anime Michiko e Hatchin (primi 2 episodi)
Prima impressione ottima, le due protagoniste sembrano molto interessanti e sono curioso di scoprire tutti i dettagli sulla bambina, il tatuaggio, il rapporto con la poliziotta e altre piccole cose.
Felice per te che hai scoperto ossia iniziato la visione di questo Anime! :tops:

 
Letti i primi due volumi di A silent voice.

Mah, mi aspettavo di meglio. Mi sta piacendo, però in alcune cose mi è sembrato troppo superficiale. In altre troppo esagerato.

Non so, mi aspettavo un cosa un pò più matura. Spero migliori nei prossimi volumi (che mi arrivano a giorni //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Predicatore.gif).

 
Letto Spawn #26/50

Devo dire che, come lettura, l'ho preferito al primo. Le didascalie sono state un pò ridimensionate. Si tende ancora a ripetere un pò troppe volte cose chiarissime oppure già dette altre cento volte prima, ma i dialoghi veri e propri sono di gran lunga più presenti. I disegni sono un miglioramento netto. Capullo migliora di pagina in pagina, offrendo un prodotto veramente eccezionale.

Nei difetti continuo a mettere una storia che tende a ripetere un pò troppo scenari e situazioni. Spawn è un'opera che si prende i suoi tempi, nasconde, procede pari passo con le sofferenze del protagonista. Non a caso da il meglio di se proprio nei capitoli autoconclusivi, ma nella continuity deve ancora trovare i suoi spazi e le sue certezze. Ma sono passati ''solo'' 50 capitoli, che sono volati via in fretta, segno che parliamo di un fumetto ben scritto, con un'atmosfera che da sola vale il biglietto di entrata.

Consigliato a chi certa il marcio, la città decaduta, le storie di mafia anni 90, i disegni iperdettagliati, le storie urbane e i personaggi dannati. Al Simmons vi abbraccerà e vi porterà nel suo inferno, e sarà difficile uscirne.

Concluso anche l'anime Michiko e Hatchin

Non è proprio il mio genere, ma le due protagoniste sono state fantastiche. Forse dura un pò troppo per il tipo di storia, ma alcuni episodi sono stati davvero belli. Commovente il finale, bello e triste allo stesso tempo. Una serie molto buona.

 
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top