Adesso ho un po' di tempo e posso mettere giù un paio di cose.
Metto subito le mani avanti: il gioco mi sta piacendo un casino. Farò il tifo per lui al GOTY, preferendolo persino a Kojima (papà di Metal Gear e primo fan di Usada Pekora, quindi è praticamente mio padre).
Detto questo, voglio mettere in chiaro un paio di cose che sto notando e spiegare perché lo sto paragonando a FFXIII.
Ah, e grazie a chi mi ha detto di darmi all’ippica: lo prendo come un complimento.
A parte che non capisco perché fare un paragone con FFXIII debba essere considerato sbagliato… Potrà stare sui coglioni a molti, ma resta comunque un buon titolo. A tal proposito, giocando a 33, sto notando che molte delle similitudini con FFXIII oggi vanno bene, mentre all’epoca venivano usate come motivo per smerdarlo. E potrei metterci in mezzo anche FFXVI.
Giusto per chiarire un'altra cosa: quello che sto per elencare, PER ME, non sono difetti. Ma il concetto di “due pesi e due misure” non riesco a buttarlo giù, e non posso negare che mi dà particolarmente fastidio.
Primo punto: la linearità delle ambientazioni.
Ok, ci sono qualche ramificazione nelle mappe, ma portano comunque a un pricto o a un’arma. A differenza di FFXIII, 33 incentiva di più l’esplorazione, ma è comunque un’esplorazione facile da gestire. È la mancanza di una bussola o/e di una mappa a dare forza all’esperienza esplorativa (cosa per cui molti si sono lamentati), non tanto le mappe a sé stanti. E non è una world map a cancellare il problema.
Sì, è bella da vedere, da esplorare, ma le zone sono sempre lineari. Da qui il mio commento: “è un FFXIII con la world map”. Se poi qualcuno l’ha presa male… senza offesa, ma sticazzi! Non è mia intenzione sminuire uno per elogiare l’altro, anzi… Io di ‘sti problemi non me ne faccio.
Secondo punto: come in FFXIII, anche 33 ha una scarsa interazione con l’ambiente di gioco.
Si cammina e si combatte, punto. Anche questo all’epoca (e pure con FFXVI) veniva massacrato, mentre adesso sembra tutto ok… Va bene, eh. E andrebbe pure bene, ma se si fosse chiamato Final Fantasy staremmo già qui a scriverne per pagine e pagine.
Terzo e ultimo punto: il gioco non ha città.
E questa cosa, con FFXIII, venne massacrata. Eppure c’era pure la giustificazione sensata che un gruppo di ricercati non poteva girare tranquillamente ma solo fuggire. Ma non bastava! Merda qui, merda là. Qui invece è la stessa cosa — con la differenza che il mondo è distrutto — e allora va bene!
Ha senso, certo. Ma aveva senso anche in FFXIII, solo che lì gli venne buttata merda lo stesso.
EXTRA: la scrittura.
FFXIII, così come gli altri, è uno shonen, 33 è un fantasy-dark. Non è “migliore”, ma è diverso. Punto.
In chiusura:
33 è oggettivamente migliore di FFXIII e anche di FFXVI (parlando di contenuti; per storia e personaggi direi che sono alla pari), ma ha dei punti in comune che oggi vanno bene, mentre nei titoli Square Enix no. E questa cosa non va bene! È odio gratuito.
Come quando leggo che Rebirth è una merda e che 33 non lo si considera nemmeno. Ragazzi, ma seriamente? Non venite a dirmi che nessuno qui odia Square Enix a prescindere!
Ok, in questi anni ne ha fatte per farsi odiare, ma i giochi belli sono arrivati eccome: Automata, Dragon Quest, FFXVI (che viene odiato per moda), le due parti di FFVII Remake, gli Octopath Traveler…
È una fissa la vostra, quella di smerdare ogni cosa che esce da quella cazzo di azienda! Se 33 fosse stato firmato Square Enix, staremmo qui a cercare ogni difettuccio idiota possibile. Tipo il finale di Rebirth, smerdato ingiustamente solo perché “fa click”.
Ho finito. Scusate il papiro.