Il fatto non è questo onestamente, io non la vedo così, penso capirai cosa intendo dire. Qui non si vuole che un prodotto non possa avere effetti collaterali, assolutamente. Io però decido autonomamente se prendere ad esempio l'oki, quando sto male, ma di certo non mi puniscono se non lo faccio e il farmaco non è obbligatorio

Il punto è questo:
Un conto è se io, come ho fatto, vado a vaccinarmi di mia volontà, firmo il consenso, sono consapevole degli effetti negativi (e ci tengo a ricordare che in quel periodo furono banditi j&j e astrazeneca per i giovani, per dire, praticamente avrei firmato il consenso per un qualcosa che subito dopo sarebbe stato ritenuto pericoloso per me) e bon. Un conto è invece se io, Stato, ti do la libertà di scegliere, se però tu fai una scelta leggittima ma non quella che volevo Io ti ricatto. Quindi i giornali iniziano ad offendermi, voglio protestare e mi vieti le manifestazioni con la scusa dei contagi, inizi a metterla sull etica, sulla morale, dici che sono pericoloso, che sono un untore e le persone mi scansano, che sono un egoista, che tolgo un posto in ospedale (mica pago le tasse giustamente) inizi a creare divisioni sociali, inizi a togliermi la possibilità di andare in bar, ristoranti, cinema, stadi, poi negozi, barbieri, estetisti, banca, posta, qualunque mezzo pubblico, mi togli lavoro e stipendio ecc. Tutto per far PRESSIONE e spingermi non fisicamente ma psicologicamente a firmare un consenso che quindi non firmerò di mia spontanea volontà (cito:"Il consenso volontario è assolutamente essenziale. Ciò significa che la persona interessata debba avere capacità legale di esprimere il consenso; che essa sia nella condizione di poter esercitare un libero potere decisionale senza che si intervenga con la forza, con la frode, con l'inganno, con minacce o esagerando con qualsiasi forma di vincolo o coercizione")per farmi un vaccino, venduto con una valenza sociale e durata 12 mesi. Io la terza dose non l'ho fatta e mi sono ritrovato per un paio di mesi a non poter far più nulla, perché avevo obbedito meno degli altri. Per lo Stato io dovevo assolutamente farmi la terza dose con un qualcosa che ormai era palese che non proteggesse dal contagio e che mi avrebbe protetto probabilmente da terribili colpi di tosse.
Tutte ste punizioni per qualcosa che non è obbligatorio ma rendiamoci conto
Il problema è stato il metodo. Bastava una campagna di informazione trasparente, una capacità di ascolto di posizioni differenti, un'occhiata a quello che facevano altri paesi, evitando di creare un capro espiatorio volto al divide et impera.
Già prima del green pass la popolazione era andata in massa a vaccinarsi spontaneamente, soprattutto le categorie a rischio che sono quelle a cui bisognava semplicemente puntare e dove il tasso di letalità è diminuito di un sacco beneficiando realmente della vaccinazione (prima della vaccinazione durante la terza ondata, quella prima di omicron, sotto i 60 anni il tasso di letalità medio era dello 0.1%, a differenza di altre fasce d'età dove era piu alto soprattutto sopra i 70anni. Tasso MASSIMO perchè bisogna tener conto di come vengono conteggiati i morti, dei tantissimi asintomatici non individuati e di cosa soffriva chi è morto). Semplicemente questo: sei a rischio? Ti consigliamo di vaccinarti per il TUO bene. Non sei a rischio? Se vuoi puoi comunque vaccinarti se ti fa sentire più sicuro. Abbiamo adottato i provvedimenti piu stringenti d'Europa e con i risultati peggiori. Abbiamo diviso la società per nulla.