Come dicevo in un post precedente, secondo me è bene distinguere tra contenuti per adulti e contenuti maturi. La prima PlayStation punto` con forza ai contenuti per adulti (sangue, violenza realistica, ecc..) ma poco o nulla sui contenuti maturi. Era una console per teenager "adult wanna be". Ed è stato un passaggio fondamentale, ha accompagnato quei bambini che erano cresciuti con Sega e Nintendo verso un media più adulto appunto. Ed è qui che interviene la dimensione del casual perché se non alzi l'età media dei consumatori e non trasformi il mercato massificandolo e rendendolo aperto a più grandi fette di consumatori, non ci sono i casual. Non c'è dubbio per quanto mi riguarda che Sony sia la patria dei casual ma non lo dico in una accezione negativa, senza questo passaggio avremmo un media diverso, meno maturo, perché oggi finalmente c'è stato un processo di maturazione anche se a mio avviso ancora lontano dalla redenzione dall'immaturità da cui il media è scaturito.
Sul perché Nintendo e Sega non abbiano intuito da sé questo genere di passaggio e le opportunità concesse, credo che la risposta sia in diversi fattori, ad esempio il fatto che fossero all'epoca aziende prettamente giapponesi, a differenza di Sony che è sempre stata a vocazione più internazionale, e penso abbia avuto un ruolo anche la circostanza per la quale mentre Sony era alla sua prima esperienza nel settore e quindi più "libera" di agire, le altre due si posizionavano sul mercato con una immagine già affermata e dal chiaro approccio fanciullesco.
D'altronde se ci pensiamo, Sega è stata fagocitata da questo cambiamento e Nintendo si è salvata con difficoltà e ha fatto molta fatica a compiere questa transizione, restando sempre in questa dicotomia tra brand per tutte le età e necessità di soddisfare un mercato con età media molto più alta. Alcuni strascichi li vediamo ancora oggi quando ad esempio non si può avere una chat vocale legata alla console...