Riflessione Cosa significa giocatore casual?

  • Autore discussione Autore discussione Floxy
  • Data d'inizio Data d'inizio
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Casual credo proprio sia una tipologia di approccio al videogioco,magari spesso di tipo implicito,non necessariamente cosciente, che,se vogliamo,si configura come "meno impegnata".
Penso che nella stragrande maggioranza dei casi (salvo forse certi party game) il gioco tenda ad offrire sempre una stratificazione che permetta differenti letture,tra cui un approccio casual.
Cod,Fifa,Fortnite,Mario kart,ecc.. non sono giochi casual a prescindere, semplicemente una loro fetta d'utenza ha un approccio di tipo casual per la legge dei grandi numeri e non c'è da vederci alcuna accezione negativa.
Voglio fare un paio d'esempi di approccio casual a cui,ad intervalli regolari mi capita di assistere,spesso proprio da parte di chi coi videogiochi ci lavora.
Ai picchiaduro è quello che pensa che una stringa base di comandi equivalga al massimo livello di complessità raggiungibile in una combo e magari ci gioca pure in multiplayer in cloud col wifi,"tanto le combo si riescono a fare lo stesso".
Oppure che in un fps a squadre,joina il team solo per killare in solo,tanto per "sparare un poco".
:asd:
 
Ma io infatti sono d'accordo con la vostra lettura (tua e di Erik). Trovo semplicemente interessante che paradossalmente oggi molto spesso i contenuti adulti siano molto più casual-oriented mentre contenuti apparentemente poco adulti siano più hardcore, anche a livello proprio di meccaniche e gameplay (e ho citato Hollow Knight e Celeste per dirne due). Una spiegazione, o una parte di spiegazione, potrebbe essere banalmente che alcuni giochi con una determinata estetica sono apprezzati da un pubblico più adulto che ha alle spalle appunto un background videoludico importante, rispetto al 14 enne che invece è cresciuto immerso già nel videogioco contemporaneo.

Però si da un punto di vista storico sicuramente passare da saltare sulle tartarughe a sparare agli zombie ha dato un bel cambiamento al medium.
Sono d'accordo con quanto sostieni e anzi non ci vedo alcun paradosso nella tua analisi. Un gioco dai contenuti, spesso apparentemente, poco adulti può in realtà essere molto più hardcore di un gioco con contenuti violenti o sanguinari (che, ad una certa età, non sposta nemmeno un pelo di un'ascella, servono a colpire i ragazzini).
 
Io trovo che Casual venga utilizzato un po' a sproposito quando si parla dei giocatori, preferisco utilizzare il termine "giocatore non consapevole" perché per capire appieno un media bisogna studiarlo e capire come funziona, solo così si possono avere gli strumenti mentali per distinguere una fetta di giocatori da altri, per dire uno puó essere casual pure apprezzando un gioco come returnal che è considerato "di nicchia" perché non è consapevole del perché gli piaccia.
 
Ma io infatti sono d'accordo con la vostra lettura (tua e di Erik). Trovo semplicemente interessante che paradossalmente oggi molto spesso i contenuti adulti siano molto più casual-oriented mentre contenuti apparentemente poco adulti siano più hardcore, anche a livello proprio di meccaniche e gameplay (e ho citato Hollow Knight e Celeste per dirne due). Una spiegazione, o una parte di spiegazione, potrebbe essere banalmente che alcuni giochi con una determinata estetica sono apprezzati da un pubblico più adulto che ha alle spalle appunto un background videoludico importante, rispetto al 14 enne che invece è cresciuto immerso già nel videogioco contemporaneo.

Però si da un punto di vista storico sicuramente passare da saltare sulle tartarughe a sparare agli zombie ha dato un bel cambiamento al medium.

Io credo che sia invece perche' l'eta' media del casual gamer sia aumentata a dismisura negli ultimi decenni. Mia sorella per esempio ha 44 anni e rappresenta il prototipo del casual gamer moderno: gioca tranquillamente GTA, Fortnite, Detroit e al massimo The Last of Us. Gia' per convincerla a prendere Diablo 2 per giocare in rete con me e mio fratello e' stata un'impresa, Hollow Knight non lo toccherebbe neanche di striscio. 20 anni fa mio padre non ha mai preso in mano un pad e non lo avremmo convinto nemmeno con una pistola alla tempia. Di conserva i tredicenni degli anni 90/2000 approdavano tranquillamente su console, mentre adesso i genitori gli danno cellulari ed ipad con cui giocano agli F2P, infatti quei titoli sono per lo piu' cartooneschi.
 
secondo me nel tempo il concetto di casual si è evoluto o quantomeno ampliato, pima c'èra il casual che giocava ai giochi piu famosi perchè "lo aveva l'amico" o in maniera molto fugace e leggera in contrapposizione all'hardcore gamer, ora, a mio modo di vedere ci sono molte piu fasce di giocatori casual.

io ad esempio sono quel tipo di giocatore che vive in quella fascia grigia di difficile identificazione, gioco da oltre 30 anni (forse di più) ho avuto praticamente ogni console esistente, allo stato attuale ho ben 4 piattaforme attive, ps4, one, switch e pc gioco a ogni genere, e lo faccio nella maniera che mi viene piu naturale gioco fintanto mi diverte, termino i titoli, ogni tanto mi capita di ri giocarli, difficilmente concludo gli obbiettivi o platino nonostante le ore all'attivo su specifico gioco, faccio un esempio, ho finito spiderman 4 volte completando la mappa al 100% perchè mi divertiva farlo nel contempo mi mancano diversi trofei che non sarebbero nemmeno complicati ottenere ma semplicemente non mi interessa, non cerco la completezza che compete a un hardcore gamer, quando mi ritengo soddisfatto dell'esperienza passo ad altro variando di genere, giocando a giochi impegnativi alternando a cazzatone atomiche, finisco un sekiro e gioco un onechabara, finisco bloodborne e passo ad overwatch e così via svariando di generi, tipologie di gioco e di esperienze.

ecco secondo questa logica sarei a tutti gli effetti un casual perchè negli anni non ho sviluppato nessun tipo di rapporto piu approfondito con nessun tipo di genere, pur non mancandomi competenza per terminare giochi piu impegnativi, nel contempo quando acquisto un gioco, una piattaforma lo faccio con cognizione di causa e una consapevolezza di ciò che compro quindi rispetto a un casual "classico" so' cosa cercare o cosa aspettarmi da un certo titolo.

ecco io mi piazzo in quella sfumatura , in pratica sono un giocatore casual ma consapevole ... non so' se mi spiego
 
secondo me nel tempo il concetto di casual si è evoluto o quantomeno ampliato, pima c'èra il casual che giocava ai giochi piu famosi perchè "lo aveva l'amico" o in maniera molto fugace e leggera in contrapposizione all'hardcore gamer, ora, a mio modo di vedere ci sono molte piu fasce di giocatori casual.

io ad esempio sono quel tipo di giocatore che vive in quella fascia grigia di difficile identificazione, gioco da oltre 30 anni (forse di più) ho avuto praticamente ogni console esistente, allo stato attuale ho ben 4 piattaforme attive, ps4, one, switch e pc gioco a ogni genere, e lo faccio nella maniera che mi viene piu naturale gioco fintanto mi diverte, termino i titoli, ogni tanto mi capita di ri giocarli, difficilmente concludo gli obbiettivi o platino nonostante le ore all'attivo su specifico gioco, faccio un esempio, ho finito spiderman 4 volte completando la mappa al 100% perchè mi divertiva farlo nel contempo mi mancano diversi trofei che non sarebbero nemmeno complicati ottenere ma semplicemente non mi interessa, non cerco la completezza che compete a un hardcore gamer, quando mi ritengo soddisfatto dell'esperienza passo ad altro variando di genere, giocando a giochi impegnativi alternando a cazzatone atomiche, finisco un sekiro e gioco un onechabara, finisco bloodborne e passo ad overwatch e così via svariando di generi, tipologie di gioco e di esperienze.

ecco secondo questa logica sarei a tutti gli effetti un casual perchè negli anni non ho sviluppato nessun tipo di rapporto piu approfondito con nessun tipo di genere, pur non mancandomi competenza per terminare giochi piu impegnativi, nel contempo quando acquisto un gioco, una piattaforma lo faccio con cognizione di causa e una consapevolezza di ciò che compro quindi rispetto a un casual "classico" so' cosa cercare o cosa aspettarmi da un certo titolo.

ecco io mi piazzo in quella sfumatura , in pratica sono un giocatore casual ma consapevole ... non so' se mi spiego
ma i trofei non sono un dato da attribuire agli hardcore gamer. Nella maggiorparte dei giochi servono ad allungare il brodo e poche volte sono sensati!
 
ma i trofei non sono un dato da attribuire agli hardcore gamer. Nella maggiorparte dei giochi servono ad allungare il brodo e poche volte sono sensati!
è quello che penso pure io, tra l'altro trovo piu stimolante darmi delle mini sfide da solo nei giochi per aumentare la difficoltà....però se dici che non ti interessano i trofei e simili ti danno quasi dello stronzo :sisi:
 
è quello che penso pure io, tra l'altro trovo piu stimolante darmi delle mini sfide da solo nei giochi per aumentare la difficoltà....però se dici che non ti interessano i trofei e simili ti danno quasi dello stronzo :sisi:
Personalmente li reputo il male. Non platino tutti i giochi, ne platino pochi, quelli dove i trofei sono collegati a vivere il gioco o l'esplorazione del mondo più che distruggi z oggetto sparso nel mondo di gioco con y arma. Esempio, platino i souls perché ci passo centinaia di ore e prima o poi capita che quell'arma la faccio quindi mi becco il platino, mh world dove ci ho speso 500 h sul base e quindi prima o poi le corone arrivano. Hollow Knight basta finirlo e fare il pantheon per me è il motivo per cui gioco ovvero avere sfida!(per quanto certi giochi li giochi comunque perché incuriosito dalla storia)
Gli Open world poi non me parliamo, li li odio. Anziché pensare al tutto pensano a metterti oggetti inutili in giro per i trofei. Li non stai approfondendo il gioco. Non usi le meccaniche ecc. Per questo BotWha ridefinito gli openworld. Perché comunque che esia un sacrario o che sia un enigma ambientale ogni dove ti giri tu giochi
 
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