Quando The Secret of Monkey Island è stato pubblicato per la prima volta nel 1990, il gioco era contenuto in otto differenti floppy-disk, che andavano cambiati proseguendo nell’esperienza. Da qui, Ron Gilbert ebbe un’idea per uno scherzo da inserire nel titolo, che tuttavia si ritorse contro gli stessi sviluppatori. C’è un punto in cui Guybrush raggiungeva una foresta dell'isola di Mêlée, e non appena interagiva con un tronco, scopriva l'esistenza di un sistema di catacombe sotto la superficie dell'isola e appariva a schermo la richiesta di inserire il disco n°22 e premere un pulsante per continuare. Peccato che il disco n°22 non esistesse e non era, ovviamente, contenuto all’interno della confezione del gioco. Non cogliendo la boutade confezionata ad arte dallo studio, gli utenti iniziarono a tempestare di telefonate la hotline della LucasArts (all’epoca internet non era ancora così diffuso), facendo richiesta del disco mancante per proseguire nel gioco, non senza lamentele. Spiegato l’equivoco, il messaggio è stato poi rimosso dalle edizioni successive.
