Yakuza 3
recensione a cura di Vc3nZ_92
ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!
Yakuza 3 è, nonostante il 3 nel titolo, il gioco più vecchio della saga principale. Il titolo rappresenta, di fatto, la base di quello che poi è diventato il franchise nel corso degli anni. Andiamo più nel dettaglio e vediamo se vale ancora la pena giocarlo oggi nel 2020.
Ludicamente, come si può intuire anche dall'introduzione, è molto grezzo e acerbo in ogni sua componente. Nonostante ciò però, si lascia giocare senza nessun problema, anzi, la natura arcade del Battle System, anche con tutte le sue criticità, riesce a renderlo molto appagante. Se la parte ludica principale è dunque promossa, tutto il contorno ludico, fatto di mini-giochi e attività collaterali, è invecchiato malissimo. Ogni attività, anche per colpa dei tanti micro-caricamenti, è di una tediosità disarmante. La cosa l'ho avvertita ancora di più dopo aver giocato il Kiwami 2, in cui tutto è stato snellito in maniera impeccabile: molte meccaniche ludiche relative ai vari mini-giochi, infatti, qui sono veramente anacronistiche e superate. Fortunatamente, le attività collaterali classiche del brand, che come avrete capito soffrono il peso degli anni, non sono l'unico elemento di 'rottura' della routine delle missioni principali e secondarie: in questo Yakuza 3 la varietà di missioni è eccezionale, con tantissime missioni particolari e veramente ben fatte (anche lato narrativo, per giunta), nonostante a volte, forse, gli sviluppatori hanno esagerato con i la nuova meccanica degli inseguimenti, rendendoli ridondanti. Insomma, per concludere, ci ritroveremo di fronte a un core gameplay invecchiato ma che riesce ancora a divertire grazie alla sua anima arcade, a una varietà delle missioni molto buona e a un contorno ludico totalmente da rivedere (come poi effettivamente, capitolo dopo capitolo, è successo).
La parte narrativa è sempre stato il vero punto forte della saga, per questo motivo questa volta devo essere un minimo critico. Innanzitutto, la trama principale mi ha fatto storcere il naso per molte cose anche se alla fine tiene incollati e fa il suo dovere. Molte motivazioni e rapporti causa-effetto sono abbastanza criticabili, con la conseguenza che a volta il susseguirsi degli eventi non mi è parso molto naturale. Inoltre le situazioni comico-grottesche qui sono inserite nella missione principale e non sono rilegate alle missioni secondarie: è vero, ho sempre amato l'alternanza tra il serio e il demenziale della serie, ma negli altri capitoli i momenti erano ben definiti e circoscritti, qui non ho gradito molto il voler rendere esasperatamente comica la missione principale, per giunta rendendo eccessivamente macchietta il personaggio di Goro Majima. Nonostante tutto però, i personaggi, i loro dialoghi, la recitazione, la regia sono ad alti livelli. E, cosa a cui tengo molto, anche qui non ho trovato incongruenze ludico-narrative.
Come da tradizione, la direzione artistica tiene a galla tutto il comparto visivo: Kamurocho e le sue insegne al neon sono sempre affascinanti e Ryukyu è veramente suggestiva, nonostante le sue dimensioni ridotte. Anche il comparto sonoro è più che buono, con doppiaggio eccelso e musiche carine anche se ne mancano di memorabili. Tecnicamente non ci sono problemi gravi, ma voglio segnalare che inizialmente, fino a che l'occhio non si abitua, c'è un aliasing molto fastidioso, soprattutto nelle ore diurne. La versione da me giocata è quella PS3, quindi non so se questo problema sia presente anche nella remaster su PS4.
Longevità elevatissima come da tradizione della serie. Minimo venti ore per finire solo la main, senza immergervi nella vita del nostro Kazuma Kiryu, il quadruplo per vivere l'esperienza completa. A tal proposito voglio segnalare che la versione PS3 ha alcuni contenuti tagliati rispetto alla versione giapponese, come ad esempio il Mahjong o i Night club.
In definitiva, Yakuza 3 è un buonissimo titolo, anche se ormai è stato superato in tutto e per tutto dagli altri titoli della serie. Tuttavia, riesce a farsi giocare con molto piacere, nonostante qualche bruttura nella trama e nonostante il contorno ludico sia, oggigiorno, veramente superato.
VOTO: 7,5