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Dante47

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9,5 per FFXV madonna...Penserò io ad abbassargli in maniera vertiginosa la media. :sard:
Con 5 minuti di cutscene in più gli avrei dato 10, l'ho amato tantissimo :asd: ma posso capire perché non possa piacere quanto piace a me :tristenev:

Intanto ecco un po' di review veloci:

JOURNEY

Un quadro in movimento. Un gioiellino che può regalare tante emozioni durante la sua brevissima durata. VOTO: 8

LORDS OF THE FALLEN

Un soulslike user-friendly abbastanza divertente per chi cerca una sfida moderata. VOTO: 7,5

TRANSFORMERS DEVASTATION

Un buon gioco con un CS solido e una grafica davvero bella, sembra di vedere una puntata della serie degli anni 80 (però in HD :asd: ). VOTO: 7

RESIDENT EVIL (PS4)

Non l'avevo mai giocato, quindi valuterò il titolo stesso e non la qualità del porting (comunque buona, anche se si poteva fare decisamente meglio). Ebbene... è un capolavoro. Ogni singola meccanica di quest'opera è fatta a regola d'arte, dal backtracking dosatissimo (che permette di conoscere ogni angolo della villa) ai movimenti volutamente legnosi per trasmettere ancora più angoscia. VOTO: 10

METAL GEAR SOLID V GROUND ZEROES

Breve prologo di The Phantom Pain, caratterizzato da una direzione eccellente e un elevatissima rigiocabilità (ci ho passato 30 ore :asd: ). Ovviamente sarebbe stato meglio averlo direttamente con TPP, grazie mille Konami. VOTO: 7,5

 
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Clyde

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A questo gioco sono molto affezionato. Ne riconosco i difetti ma è un titolo che ogni tanto fa venire voglia di inserirlo dentro la console per il solo gusto di immergermi nell'avventura. Se non fosse per il mio backlog ed una lunga lista di recuperi lo rifarei tranquillamente altre volte.

I suoi difetti risiedono nel gameplay. Il platforming è un pò più guidato anche se a me riesce a soddisfare molto perchè tiene un grandissimo ritmo dall'inizio alla fine così che è impossibile trovarlo pesante anche in fasi di backtracking, magari per cercare i semi di luce.

Il sistema di combattimento è invece il vero punto dolente. Gli scontri sono sempre solo contro un nemico e non ne troveremo mai due insieme, in più queste piccole sfide tendono ad essere molto ripetitive. Infatti è possibile annullare lo scontro se si colpisce l'ombra da cui apparirà il nemico entro un certo tempo limite e visto che fare lenti combattimenti uno contro uno mi scoccia ormai cerco di evitarli quando possibile.

I boss offrono già una leggera varietà in più come pattern d'attacco, comunque il fatto che si affrontino gli stessi per più e più volte non aiuta.

Nota positiva invece per il mondo che offre varie vie di collegamento per una godibile libertà di esplorazione.

La trama è molto semplice e banale ma presa come una fiaba fa il suo lavoro. I personaggi ma soprattutto il rapporto e il legame che nasce tra loro è uno dei punti di forza. Non aspettiamoci un elemento approfondito, ma sarà evidente la chimica tra la coppia dai vari scambi di battute. Elika è un gran personaggio mentre il Principe è ok ma forse eccessivamente sbruffone e sdrammatizzante.

Ed infine menzione d'onore per l'aspetto visivo. Il cel shading si è rivelato una scelta vincente vivacizzando con molti colori gli ambienti (se vengono risanati). Vedere il Principe ed Elika spostarsi in questi luoghi fiabeschi come se stessero danzando nel loro platforming è stata un'esperienza che ricorderò con piacere.

Voto: 8.5

 

Cloud-Loku

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Resident Evil 7




Platinato :stema:

Ho fatto in tutto 3 run, la prima che mi ha impiegato 12 ore e mezza. Poi quella a Madhouse (un altra decina di ore) e poi vabbè stamattina ho fatto la Speedrun/3Heal/3Box con le munizioni infinite (bonus per il completamento di Madhouse) facerollando tutti :.bip:

Tirando le somme, e valutandolo come titolo a sè, senza entrare nei discorsi "E' un vero RE o no?" che non gradisco, visto che ormai son quasi 15 anni che la saga "non è più RE", questo Resident Evil 7 mi è piaciuto :sisi:

Grandissima atmosfera e bel gameplay. L'uso della visuale in prima persona, a dispetto di quel che si poteva pensare quando fu annunciato, gli è venuta bene e in generale devo dire che non è stata male come scelta per questo tipo di gioco.

Per fortuna, sono anche stati sfatati i dubbi sul fatto che sia un Outlast by Capcom, cosa che proprio non è, e devo dire che su questo tiro un sospiro di sollievo, perchè era il mio principale timore che ho anche più volte espresso in fase di pre-release. Idem per quanto riguarda l'essere costantemente braccati da nemici invulnerabili o quasi da cui è meglio scappare, in realtà durante l'avventura questo succede poche volte e per un lasso di tempo breve, il che per me è molto meglio cosi data la struttura del titolo.

Da uber fan della vecchia saga (il mio RE preferito è il Rebirth), ho apprezzato l'odore nostalgico che si sente in alcuni frangenti del gioco (oltre che vari cameo tipo il dipinto Aquila/Lupo, la vasca piena di melma, etc), dico odore perchè di fatto non è nulla più di questo. Il titolo sicuramente vuole riportare a galla varie feature del RE che fu, ma purtroppo non sempre ci riesce a pieno. Gli enigmi ad esempio per quanto apprezzati, più che soffermarmi sul fatto che siano semplici, la mia critica è nel loro essere molto lineari, ce ne sta uno per volta e il giocatore non ha mai il dubbio sul cosa possa servire quel determinato oggetto, è tutto molto: "Ti serve X oggetto > Trovo X oggetto > Prossima area > Mi serve Y oggetto > Trovo Y oggetto", meh.

Anche per quanto riguarda i file da leggere (una delle cose che mi han sempre fatto impazzire), li ho trovati meno appassionanti e profondi rispetto a quelli classici, se non quel paio di scritti verso la fine del gioco. Non mi ci soffermo però più di tanto poichè ciò è anche dovuto alla natura circoscritta del titolo e della trama, quindi non ci si poteva aspettare chissa quali succose curiosità con i file in giro per casa Baker.

L'ambiente di gioco (casa baker + altre locations) pur non essendo chissà quanto grandi, danno comunque una buona immersione sul lato esplorativo/backtracking, avrebbero potuto forse semplificarlo un po meno e aggiungere qualche area in più, ma in ogni caso grazie anche all'atmosfera ottimamente riuscita, il risultato finale risulta soddisfacente.

Cosa che invece lo risulta un po meno soddisfacente, è la varietà dei nemici, che per quanto ben caratterizzati e spaventosi, sono presenti in poche varianti. Anche qui c'è lo zampino di esigenze di trama, ma la fantasia è infinita, sono sicurissimo che potevano comunque aumentarne la varietà. Perlomeno come già detto, la loro caratterizzazione estetica è buona e il loro dovere lo fanno senza problemi.

Parlando delle Boss fights, la maggior parte sono ben riuscite e divertenti, ad eccezzione di

quella finale

Che è proprio insulsa :asd:

Il "sistema di combattimento" (diciamo gunplay) funziona bene. Non che ci volesse chissà quale sforzo in questo senso dato che è il classico in prima persona, ma le armi restituiscono un buon feeling. Inizialmente ci si potrebbe trovare impacciati nell'uso della pistola, ma facendoci la mano viene tutto più naturale e stiamo sempre comunque parlando di un survival horror e non di un FPS.

Molto carina la feature che permette il crafting di munizioni di diverse tipologie, usando però gli stessi ingredienti anche per le cure, in modo da poter scegliere cosa craftare in base all'esigenza. Sicuramente approfondisce la gestione dell'inventario dando anche un tocco di personalizzazione su quel che si può ottenere.

Venendo a quelli che invece secondo me sono i punti meno riusciti della produzione, c'è tutto un discorso da farci su.

Ho trovato davvero molto antipatico che il gioco ti costringa a giocare a Normal alla prima run, che è sempre la giocata in cui si ha maggiormente impatto con il gioco, senza darti la possibilità di selezionare un livello di difficoltà maggiore o per meglio dire, più adatto a chi voleva fin da subito un'esperienza Survival come si deve.

Non sarebbe nemmeno stato un problema se il livello "Normal" fosse stato tarato meglio (come ad esempio nel Rebirth, anche li c'era solo Easy/Normal, ma stiamo parlando di un Normal totalmente differente, soprattutto per la struttura dei save), invece questo livello base del gioco, una volta portato a termine, è chiaro come sia stato bilanciato per permettere di finire il gioco anche a chi ha avuto durante l'avventura un approccio molto lontano da quello che ci si aspetterebbe per un survival.

Davvero tante tante risorse, ben più di quelle che servono e ben più di quelle che potresti anche sprecare per sbaglio.

Non dovesse essere abbastanza, il sistema di Save è troppo facilitato e permissivo. Le macchinette per salvare sono disposte anche con una certa logica, ma data la non grandissima vastità degli ambienti, raggiungerle all'occorrenza è decisamente facile, e poter salvare quante volte si vuole durante l'esplorazione fa nascere un certo senso di sicurezza nel giocatore che cozza con la tensione che invece si dovrebbe avere girando per le location del gioco. Inoltre, ancora peggio come se non bastasse, vi sono innumerevoli Checkpoint che salvano automaticamente, spesso piazzati prima di qualche fase "pericolosa", questo ha un duplice impatto negativo sull'avventura, accentua ancora di più il senso di sicurezza e TI ANTICIPA i jumpscare/nemico che sta arrivando.

Non è raro infatti vedere la rotellina in alto a sinistra che salva e pensare "Oh ecco ci siamo, vuol dire che appena apro questa porta...." e infatti, eccolo li. Questo a parer mio è un anti-climax abbastanza grave. Già i save infiniti avrebbero facilitato non poco, ma questi checkpoint sono proprio non necessari e fanno più danno che altro per i motivi sopracitati.

Questo sistema di save unito alla generosità delle risorse, va parzialmente a rovinare il senso di tensione costante che si dovrebbe avere, ed è davvero un peccato visto l'ottimo lavoro svolto in tutto il resto (ambientazione, suoni, nemici, etc).

Ho detto parzialmente perchè varia da giocatore a giocatore, ma per chi si aspetta un Survival Horror dove la componente survival è forte, non può non dar fastidio, fermo restando che per me è sempre un difetto quando il gioco ti propina un certo approccio e un certo bisogno di accortezza, ma poi anche non avendolo e giocando male comunque ti tiene la mano ugualmente.

Giocare subito a MadHouse (per chi aveva il codice bonus) non è comunque una soluzione in quanto è un modalità non pensata per una prima run, quello che manca come detto prima è proprio un'opzione di intermezzo o un bilanciamento migliore del livello di sfida base.

Parlando di MadHouse invece, ripetendo il gioco in questa modalità (rigorosamente senza bonus dati ad esempio dal completamento della speedrun, altrimenti perde un po il suo senso), la musica cambia decisamente.

Il gioco diventa più appassionante, più stimolante. Finalmente sei costretto a prendere delle decisioni per quanto riguarda la gestione delle risorse, che risultano essere bilanciate molto meglio, difatti nella prima metà del gioco ci si trova con cure e munizioni dosate il giusto. Nella seconda metà, soprattutto verso la fine, anche qui diventa un pochino più generoso, forse anche eccessivamente per quel che è stato fino a quel momento, ma comunque non dà fastidio anche perchè viene incontro ad esigenze nel gioco che richiedono più fase di azione, come d'altronde era cosi anche nei vecchi capitoli o anche in produzioni recenti (mi vengono in mente Dead Space 2 o The Last of Us).

Inoltre cosa importantissima, i salvataggi sono limitati. Come nei RE classici, c'è bisogno di un nastro per salvare il gioco. E se è pur vero che se ne trovano in numero soddisfacente, è altrettanto vero che tanto basta a far salire non di poco il grado di tensione, perchè il giocatore non può abusare del sistema di salvataggio per mettersi al riparo costantemente da situazioni spiacevoli, situazioni che, cosa apprezzatissima, in MadHouse sono presenti in maggior numero. Difatti in questa modalità sono presenti nemici o eventi che non c'erano nel gioco normale. E questo unito alla mancanza dei checkpoint-salvavita (ci sono ma sono più che altro legati a transizioni da una location all'altra, insomma non puoi farci affidamento) rende DAVVERO pieno di tensione il titolo e ne accentua la sua parte Survival, o per meglio dire, mostra quella che realmente doveva essere fin dal principio.

Resta quindi il rammarico per aver goduto cosi tanto del gioco solo alla seconda run (quando aimhè irrimediabilmente il gioco già lo conosci e perforza di cose non può più essere immersivo come la prima volta, giocando il titolo tralaltro sulla tensione data da "oddio non so cos'è questo rumore, non so cosa succede qui, etc" )

Infine, sotto il punto di vista della trama l'ho trovato OK. Niente di eccelso e sicuro alcune cose potevano essere affrontate meglio, ma in generale il plot ha una sua coerenza e si fa seguire bene. Avrebbero dovuto invece mettere più sforzi nel protagonista (non uno dei più riusciti, anzi direi proprio insipido) e nei dialoghi in cui è coinvolto, spesso davvero minimali e con poche emozioni. Discorso diverso invece per la famiglia Baker, soprattutto padre e figlio, ben caratterizzati. ("Welcome to the family, son" *PUNCH* :rickds: )

PRO

+ Atmosfera di grande impatto

+ Prima persona ben riuscita, anche per quanto riguarda il gunplay

+ MadHouse rende il gioco finalmente Survival

+ Alcune boss fight (non tutte) divertenti e ben strutturate

+ Vari cameo da RE Classic che fan piacere

CONTRO

- Basso livello di sfida/survival durante la prima run col livello di difficoltà imposto.

- Sistema di salvataggio troppo invasivo e permissivo, che fa diminuire la tensione.

- Protagonista dimenticabile

- Varietà di nemici non eccelsa

Sicuramente trovo sia stato un buonissimo punto di ripartenza per la serie. Nonchè il primo RE che realmente apprezzo da una decade a sta parte. La direzione è buona, forse servirebbe un po più di coraggio su alcune scelte di gameplay, perchè fare passi avanti per poi farne sempre uno indietro lascia sempre quel retrogusto di "poteva essere meglio".

Nel complesso il gioco sicuro merita l'attenzione degli amanti dei survival horror e della saga in generale.

Ultimissimo appunto sui DLC, che fan storcere il naso (soprattutto il primo pacchetto) dato che si tratta di contenuti chiaramente tagliati dal gioco (che a differenza dei predecessori, non offre nessuna modalità extra... se non acquistando appunto il DLC).

Tuttavia a favore c'è da dire che in primavera verrà rilasciato un capitolo extra Gratuito relativo a... beh finendo il gioco lo capirete :.bip:

Voto: 8.5

 

Vc3nZ_92

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Ninja Gaiden 3 Razor's Edge
recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!



Con la convinzione che la saga che ha per protagonista Ryu Hayabusa ha cambiato 'struttura' con il secondo capitolo, ho cominciato questa terza incarnazione della serie consapevole di cosa dovevo aspettarmi. Beh, Ninja Gaiden 3 Razor's Edge alla fine mi è piaciuto, ma è un po' un'occasione sprecata, secondo me, ma vediamo il perché.

Prima di parlare dei difetti, voglio soffermarmi su quello che mi è piaciuto di più: l'introduzione della meccanica dello Steel on Bone. Ricordate quella ''''piattezza'''' di cui vi parlai nelle recensioni dei due precedenti capitoli della saga? Beh, la nuova meccanica riesce a dare nuova verve al gioco. L'ho amata... alla lontana ricorda il Parry di Rising. Lo SoB è un counter che si basa sul tempismo e finalmente rende gli scontri più vari, fermo restando che il giocare 'a macchinetta' è ancora necessario (Volo di Rondine, Izuna Drop e UT sono ancora la base), ma è pur sempre una meccanica centrale e quindi caratterizzante.

Continuando a parlare di pregi, non posso non menzionare le Boss Fight. Veramente TUTTE belle e uniche. Per me è il NG con le Boss Fight più belle. Non c'è proprio nulla da recriminare.

E per finire con le cose che mi sono piaciute: l'IA dei nemici sempre ottima e bastarda e la grafica curata e pulita, come da tradizione della serie.

Ma ora passiamo alle note dolenti. Il peggior difetto del gioco è che sembra voglia sempre barare. Cercherò di spiegarmi quanto meglio possibile, ma è difficile da farvi capire se non lo provate. Il gioco è pieno di sezioni e scelte di game design pensate appositamente per non farvi capire nulla. Ci sono alcune sezioni incredibilmente caotiche, farcite con scelte di design che hanno il solo scopo di mettervi in difficoltà barando. Per farvi un esempio: il gioco è pieno di combattimenti con elicotteri/granatieri/tizi con lanciagranate che colpiscono off-screen, o ancora, vogliamo parlare del duello con i due ragni nel Giorno 7? Quel combattimento non ha il minimo senso... se uno è bravo non ha grosse difficoltà nemmeno così, ma sono sezioni proprio brutte da giocare, 'casuali' in un certo senso, perché non pensate a dovere e quindi messe per aumentare artificiosamente la difficoltà.

Un altro grave difetto è la 'lentezza' di Ryu. Rispetto ai due precedenti è molto meno reattivo, inoltre in alcuni punti c'è anche input lag, tombola! E sappiamo che in un action ciò non va bene, ovviamente.

Varietà inferiore rispetto ai precedenti. Per carità in un action puro (come è diventato NG con il 2) ci sta anche un po' di ripetitività, ma qua l'ho avvertita di più... ma forse è solo 'colpa' di determinate sezioni, capirete cosa intendo provando con mano (nonostante da giocare siano fighissime eh, viste che si basano sullo SoB).

Anche la direzione artistica per me è inferiore a quella dei precedenti. Purtroppo non ricordo picchi di qualità... anche il villaggio di Hayabusa è stato sfruttato male per me, come impatto visivo.

Due parole su storia e longevità. La prima è la solita cagata a cui NG ci hanno abituati, la seconda è più che buona, con il solito ottimo contorno da affiancare alla storia principale. Da segnalare anche la presenza delle tre ragazze da poter utilizzare in qualsiasi modalità, questa volta rese davvero bene.

In definitiva, Ninja Gaiden 3 Razor's Edge mi è piaciuto, ma non posso non definirlo come un'occasione sprecata. Poteva essere veramente un capolavoro, perché nonostante tutti i difetti che ha riesce a gasare e divertire, peccato. La strada intrapresa comunque è quella giusta, secondo me, sperando che il Team Ninja, archiviato Nioh, ci regali una nuova avventura per Ryu, e sperando anche che questa volta non abbia i problemi di sviluppo dei due precedenti, in modo tale da regalarci un ottimo titolo in ogni sua parte.

VOTO: 8
 
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Clyde

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Partiamo con gli elementi positivi. La trama purchè semplice si lascia seguire e l'ho trovata piacevole. I personaggi senza dover essere profondi fanno il loro dovere, peccato solo che il Principe non abbia qualcuno con cui dialogare spesso. Uno dei punti di forza della saga sono i dialoghi quindi dovevano spingere maggiormente su questo aspetto.

Le ambientazioni e relativa atmosfera le ho trovate realizzate molto bene, col giusto tocco da 1000 e una Notte che mancava addirittura da Le Sabbie del Tempo. Giudizio positivo anche per musica e grafica.

Il vero punto di forza del gioco sono le fasi platform e i poteri del Principe implementati parecchio bene. Il livello di sfida aumenta progressivamente andando avanti e nelle fasi finali richiede una buona coordinazione e tempismo nell'alternare i poteri e questo mi ha dato molte soddisfazioni. Tranquillamente il miglior Prince of Persia in questo aspetto.

Passiamo le cose negative e come non citare il combat? Siamo passati da scontri 1vs1 del reboot a 1vs20 di questo, ma dove non c'è un minimo di strategia, di sfida, di ritmo. Gli sviluppatori hanno ridotto enormemente le tecniche e le acrobazie del Principe, non c'è niente di spettacolare nell'affrontare i nemici. Ci aggiungiamo il fatto che i nemici sono anche molto, ma molto lenti e per questo tutti troppo prevedibili così non c'è neanche soddisfazione nella poche fasi difensive che ci ritroviamo ad avere. Sono rimasto deluso anche dai poteri per le battaglie.

Il sistema di potenziamento in effetti non ha aiutato perchè era abbastanza esigente nel richiedere sfere per gli acquisti ma il gioco è troppo corto per farci sfruttare tutto bene. Ebbene sì, il gioco è cortissimo e potete finirlo in un paio di pomeriggi con tanto di platino. Se fate una speedrun saltando i combattimenti (come feci io una volta) si può finire anche in un singolo pomeriggio.

Ridicolo il fatto che siano presenti solo una modalità normale ed una facile, come se normale non lo sia già abbastanza. Doppiamente ridicolo il fatto che il giocatore viene premiato se passa dalla difficoltà normale a quella facile. Non ho idea e non voglio sapere come Ubisoft considera i suoi acquirenti.

Voto: 7.5

 
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Prima recensione per me :morris82:

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Abbandonate le affascinanti ambientazioni europee e americane in 3D, in questo primo capitolo della trilogia "Chronicles", Ubisoft ci regala un gioco 2.5D che prende molto dai giochi vecchio stampo ricavando tante cose buone ma anche qualche cosa che poteva certamente essere migliore.

Tecnicamente fa un bel figurino, non c'è il graficone ma é molto bello da vedere, inoltre le ambientazioni Cinesi sono affascinanti e il level design é ottimo anche se alla fine si riduce a una doppia possibilità di approccio (stealth o combattimento)

Ora più che mai in un AC lo stealth é necessario per superare fasi che possono rivelarsi piuttosto complesse, con la gradita presenza del potere Helix, una barra che se sfruttata permetterà di muoversi da un nascondiglio all'altro senza essere visti. Difatti anche in quanto a difficoltà, lo spin-off della saga di Ubi offre un livello di sfida piuttosto tosto. Se la storia si presenta solo come un carino pretesto "L'assassina che con il maestro vuole sconfiggere il cattivo di turno e ricostruire il clan degli assassini in cina" d'altra parte il gioco gode di un gameplay che é molto soddisfacente, un IA che non perdona nulla e una longevitá che seppur bassa a una prima run (4 ore), si alza notevolmente con il New Game+, la modalità sfida e con i punteggi da ottenere, i quali più alti sono più permetteranno di sbloccare migliorie. Nonostante ciò il gioco targato Ubi non riesce a conquistare, pur avendo sicuramente molti pregi (anche rispetto ai capitoli maggiori) complici anche alcune fasi piuttosto noiose e comandi non sempre impeccabili. Inoltre la possibilità di rigiocare il gioco per la caccia al punteggio più alto e in diverse difficoltà non scaccia quella sensazione di noia che già qualche volta si sente alla prima run.

La particolarità della trama del gioco é lo stretto collegamento con i due seguiti India e Russia, ambientati in epoche diverse e che sono molto curioso di giocare.

Detto ciò, per rapporto qualità/prezzo é sicuramente un buon titolo, da provare.

Voto: 7

A breve una delle esperienze videoludiche più belle della mia vita, Life is Strange

 
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Prima recensione per me :morris82:
Mi scuso per la povertà dal punto di vista "artistico" ma scrivere da cellulare fa abbastanza schifo :asd:

Assassin's Creed Chronicles: China

Abbandonate le affascinanti ambientazioni europee e americane in 3D, in questo primo capitolo della trilogia "Chronicles", Ubisoft ci regala un gioco 2.5D che prende molto dai giochi vecchio stampo ricavando tante cose buone ma anche qualche cosa che poteva certamente essere migliore.

Tecnicamente fa un bel figurino, non c'è il graficone ma é molto bello da vedere, inoltre le ambientazioni Cinesi sono affascinanti e il level design é ottimo anche se alla fine si riduce a una doppia possibilità di approccio (stealth o combattimento)

Ora più che mai in un AC lo stealth é necessario per superare fasi che possono rivelarsi piuttosto complesse, con la gradita presenza del potere Helix, una barra che se sfruttata di permetterà di muovervi da un nascondiglio all'altro senza essere visti. Difatti anche in quanto a difficoltà, lo spin-off della saga di Ubi offre un livello di sfida piuttosto tosto. Se la storia si presenta solo come un carino pretesto "L'assassina che con il maestro vuole sconfiggere il cattivo di turno e ricostruire il clan degli assassini in cina" d'altra parte il gioco gode di un gameplay che é molto soddisfacente, un IA che non perdona nulla e una longevitá che seppur bassa a una prima run (4 ore), si alza notevolmente con il New Game+, la modalità sfida e con i punteggi da ottenere, i quali più alti sono più permetteranno di sbloccare migliorie. Nonostante ciò il gioco targato Ubi non riesce a conquistare, pur avendo sicuramente molti pregi (anche rispetto ai capitoli maggiori) complici anche alcune fasi piuttosto noiose e comandi non sempre impeccabili. Inoltre la possibilità di rigiocare il gioco per la caccia al punteggio più alto e in diverse difficoltà non scaccia quella sensazione di noia che già qualche volta si sente alla prima run.

La particolarità della trama del gioco é lo stretto collegamento con i due seguiti India e Russia, ambientati in epoche diverse e che sono molto curioso di giocare.

Detto ciò, per rapporto qualità/prezzo é sicuramente un buon titolo, da provare.

Voto: 7+

A breve una delle esperienze videoludiche più belle della mia vita, Life is Strange
Solo voti x, x.5... insomma vedi se mettere 7 o 7.5 :mah:

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Solo voti x, x.5... insomma vedi se mettere 7 o 7.5 :mah:
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Scusate :asd:

Ho modificato il voto :morris82:

 

Dante47

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Ultime recensioni :D

MAD MAX

Un titolo con un CS davvero caz*uto preso a piene mani dalla serie Batman Arkham, ma molto più brutale. Le wastelands artisticamente sono ottime, ma rimangono quello che sono: un vuoto deserto. Questo gioco ha tante qualità, ma risente della struttura OWe farmosa che mal si sposa con la sua indole prettamente action. VOTO: 7

ASSASSIN'S CREED UNITY

Gioco pessimo, noioso con una trama e dei personaggi insignificanti. Si salvano solo la realizzazione di Parigi e alcune sezioni ben riuscite. VOTO: 4

THE LAST GUARDIAN

Un diamante grezzo. Un gioco con tanto cuore e artisticamente ineccepibile, ma con problemi tecnici (frame-rate, telecamera e controlli) davvero gravi. Fortunatamente una volta fatto il callo, ci si potrà godere questo splendido titolo. Il paragone più calzante che mi viene per questo titolo è quello di una poesia splendida, indimenticabile... ma con errori di battitura che ne minano la fruizione. VOTO: 8,5

 

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King Vendrick

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Dark Souls II: Scholar of the First Sin

Recensione a cura di King Vendrick

ESENTE DA SPOILER!




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Dark Souls II, vuoi per il cambio di team vuoi per l'assenza di Miyazaki, non è stato il sequel che mi sarei aspettato dopo quel capolavoro che fu il primo capitolo ma è senza ombra di dubbio un titolo che riesce a conquistare fin dai primi minuti ma soprattutto che riesce a riproporre in maniera più che soddisfacente tutto ciò per cui ad oggi ritengo la serie dei Souls una delle più belle dell'intero panorama videoludico.

La Scholar of the First Sin è, a conti fatti, un pacchetto completo; con più di 70 ore di gameplay, tre DLC che presentano le aree e i boss migliori del gioco, posizionamento dei nemici rivisitato e 60fps fanno di Dark Souls II un gioco che saprà farsi apprezzare sia dai veterani che dai nuovi arrivati.

Pro

  • Un mondo enorme e ricco di dettagli.
  • Tante armi e armature.
  • Longevità alle stelle.
  • I DLC sono il piatto forte del gioco.
  • Moltissimi boss...


Contro

  • ..ma non sempre originali.
  • Se ritenevate la lore di Dark Souls confusionaria, non avete visto nulla.
  • Level design buono ma si poteva fare decisamente di più.


Conclusione:

Il mio voto è 8.5.

Dark Souls II è un gioco meraviglioso ma che talvolta stenta (o forza inutilmente) a raggiungere le vette del primo capitolo.

Un plauso però va fatto a Tanimura e al suo team per essere riusciti a riadattare tutto il world building precedente per dar vita ad un qualcosa di nuovo.

VOTO: 8.5

 

IchnoTony

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Rise of the Tomb Raider

Spoiler assenti




Che dire, Rise of The Tomb Raider è un prodotto ben confezionato, fa il suo lavoro e intrattiene piacevolmente pad alla mano. Ma? Manca di carisma, terribilmente.

Questa volta, rispetto al prequel, abbiamo un maggiore equilibrio fra le varie meccaniche di gioco: dobbiamo gironzolare parecchio e si spara senza doversi sorbire degli scontri a fuoco troppo invasivi, grosso problema del prequel, un problema anche perché peccava nel gunplay essendo abbastanza sottotono rispetto ad altri tps già presenti da tempo sul mercato. Difetti però che eredita anche il sequel: Rise of The Tomb Raider infatti copia e incolla praticamente le stesse meccaniche del primo capitolo senza particolari aggiunte, ma anzi conserva le mancanze, come la possibilità di sparare a bruciapelo senza prendere la mira, inspiegabilmente assente anche questa volta, benché comunque meno sentita dato che i nemici risultano meno propensi allo scontro corpo a corpo (mediamente, per non scendere nei particolari e in possibili spoiler).

In se il gioco comunque non decolla mai, è piacevole da giocare ma abbozzato in moltissimi aspetti: l'IA dei nemici è abbastanza superficiale e schematica, questi ultimi hanno dei pattern abbastanza leggibili e basilari anche a difficoltà sopravvivenza sia durante le sezioni stealth che spara spara. Il tutto risulta ben lontano da prodotti come The last of Us o MGSV.

La possibilità di creare e utilizzare oggetti contro i nemici risulta una aggiunta di poco conto, dato che ben presto l'arco prenderà il sopravvento su praticamente tutto l'arsenale a nostra disposizione.

In quanto ad adventure, anche questa volta purtroppo c'è del fumo ma pochissimo arrosto: enigmi basilari, con indizi abbastanza sotto il naso anche senza l'istinto di sopravvivenza, l'area che ho trovato più piacevole da affrontare è stata quella del DLC Baba Yaga, così come ho trovato qualche interessante aggiunta alla formula nel DLC ambientato nel maniero Croft, che risulta essere praticamente un walking simulator ma che obbliga il giocatore a esaminare i tesori e documenti raccolti nel gioco per risolvere enigmi e andare avanti, nulla di incredibilmente complesso ma molto interessante, il tutto purtroppo completamente assente dal gioco principale, cosa che avrebbe giovato non poco se espansa.

Questa volta però sono riusciti a gestire meglio la caccia, spingendo il giocatore a non lasciarsi scappare qualche animale raro per delle risorse utili (almeno a difficoltà sopravvivenza). Ottimo lavoro anche questa volta in quanto ad ambientazioni, seppur meno variegate del prequel, diciamo che ho trovato molto piacevole la vista proposta dall'avventura... non posso però dire altrettanto dell'aspetto narrativo, non che mi aspettassi e pretendessi molto, ma siamo davvero davanti ad una storia dimenticabile, ovvia e con dei personaggi macchietta, rimane giusto un ottimo incipit riguardo le motivazioni che spingono Lara alla ricerca del manufatto e le basi riguardo il Profeta, poi stop.

Insomma, penso che Rise of The Tomb Raider purtroppo non sia stata quell'evoluzione che molti si aspettavano e che serviva, qualitativamente va a braccetto con il prequel, migliorando qua e la qualche meccanica e diluendo meglio tps e fasi adventure. Gioco godibile senza infamia e senza lode, da recuperare a buon prezzo.

7,5




 
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Occhio a possibili spoiler, nulla riguardo alla trama ma non si sa mai:asd:

Breve introduzione. Se non l'avete ancora fatto, compratelo. Una delle esperienze più belle della mia vita, uno dei pochi giochi insieme a The Last Of Us e Spec Ops che si é preso i miei applausi durante i titoli di coda, un fiume di emozioni indimenticabili.

Dopo l'ottimo Remember Me i ragazzi di Dontnod regalano a noi videogiocatori il loro secondo gioco, tale Life is Strange che nasce come avventura grafica strutturata ad episodi, in linea alle produzioni Telltale.

Il gioco presenta una realtà attualissima, una scuola di arti, tanti ragazzi ognuno con le proprie passioni e i tipici stereotipi degli studenti di oggi come il belloccio, il bullo, il drogato, la secchiona, la cicciona, la fighetta di turno, il riccone... Ed é qui che sta la forza di Life is strange, emozionare facendo vivere delle situazioni che possono capitare nella vita di ogni giorno, con un' aggiunta in più sfruttata in modo eccezionale che sono i viaggi nel tempo.

Infatti la nostra cara Maxine, detta semplicemente Max, scopre casualmente di avere un potere, quello di tornare indietro nel tempo, che le permette di prendere sempre le decisioni giuste, agendo sempre per il bene altrui. Una eroina nei panni di una ragazza di 18 anni appassionata di fotografia.

Tutto sembra procedere normalmente, nonostante poco tempo prima del suo arrivo nella scuola, un ragazza di nome Rachel sparí.

E dall'incontro con la sua vecchia migliore amica cambia tutto.

La storia di Life is Strange é il cuore del gioco, forse qualche incongruenza, ma raccontata in modo magistrale.

Un gioco che non ha paura a far sentire male il videogiocatore, che ti butta, quando meno te lo aspetti, un momento struggente, passando immediatamente a una fase più leggera e divertente fino a volerti distruggere nuovamente. É un gioco che gioca (scusate il gioco di parole) con le emozioni delle persone che stanno vivendo l'esperienza.

Una tipica avventura grafica dove si può parlare con tutti (o quasi) e interagire con tantissimi oggetti, anche se le interazioni si riducono a meri commenti da parte della protagonista. I colpi di scena non mancano e le vostre scelte influenzeranno lo sviluppo del gioco fino a concludersi con un finale predefinito che vede due rami diversi, uno perfetto come conclusione della vicenda e un'altro invece sottotono. Non preoccupatevi però, a determinare il finale sarà però la vostra ultima scelta quindi giocate il titolo d'istinto e godetevelo.

Forse l'ultimo capitolo é stato velocizzato un po', così come il finale, ma io personalmente l'ho trovato perfetto.

Dal lato tecnico nulla da dire, graficamente delizioso (disegnato tutto a mano) e comparto sonoro che é perfetto nella soundtrack, così come nel doppiaggio inglese.

Il gioco appunto ha solo la lingua inglese nel parlato, ma gode dei sottotitoli in italiano quindi nessun problema anche per chi non mastica inglese. La durata è molto buona siamo sulle 12 ore ed é rigiocabile per prendere delle scelte diverse e vedere le differenze nella storia (anche se non sostanziali).

Oltre alla storia, un altro punto positivo del gioco sono i personaggi. Impossibile non provare empatia, non emozionarsi seguendo le loro vicende, rabbia, divertimento, tristezza, ansia, paura.

Un gioco strepitoso che DEVE essere giocato almeno una volta da un videogiocatore. Una delle esperienze migliori di sempre, penso di inserirlo nella mia top 5, insieme a titoloni del calibro di The Last Of Us, Spec Ops: The Line e Uncharted... Divino

Voto:10

 
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Doc E.Brown

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Resident Evil VII: Biohazard

Pro

  • Grandissima atmosfera, setting ansiogeno
  • Un ritorno allo spirito del Resident Evil più classico
  • La prima persona funziona, mescola elementi vincenti presi dalla trilogia classica a soluzioni ereditate dalla seconda trilogia
  • Gameplay vario ed invoglia l'esplorazione
  • Trama semplice ma efficace, in cui i tasselli tornano al loro posto solo alla fine
  • Soundtrack puntuale, main theme che è già un classico istantaneo
  • Un'espansione gratuita verrà rilasciata in primavera e si preannuncia decisamente interessante


Contro

  • Sovrabbondanza di risorse a difficoltà normale
  • Una maggiore varietà di nemici sarebbe stata gradita
  • Un paio di location in più sarebbero state gradite
  • Purtroppo alcuni tipici contenuti da endgame son stati palesemente venduti a parte come DLC


Conclusione Resident Evil VII: Biohazard è una rinascita. Annunciato tra le perplessità di gran parte del pubblico e della stampa, che temevano la svolta in prima persona per il timore di atmosfere alla Outlast oltre alla paura per una release date molto vicina e una campagna marketing tutto sommato molto più contenuta rispetto al passato, REVII ha stupito tutti. Ripescando elementi classici e soluzioni vincenti da tutta l'esalogia, il nuovo capitolo della storica saga Capcom si reinventa tornando al passato e guardando al futuro. La prima persona si rivela una scelta vincente e gli sviluppatori, prendendo spunto da horror recenti e contemporanei, ripropongono al giocatore l'ansia di girare un angolo e trovarsi di fronte una mostruosità con proiettili contati, reperiti frugando in ogni angolo. La sfortunata storia di Ethan nel bayou della Louisiana vi appassionerà con un incubo da vivere dal tramonto all'alba. 9.0

 

Ryo Narushima

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RESIDENT EVIL REBIRTH HD [PS4]

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Pro

- LA STORIA del survival horror

- Uno dei migliori esempi di remake

- Atmosfera e ambientazione sublimi

- Level design studiato nei minimi dettagli

- Grafica eccezionale ancora oggi

- Telecamera fissa che ha ancora il suo fascino

- Piccoli enigmi che stuzzicano il cervello

- Bilanciamento della difficoltà perfetto per un survival

- Poca azione e tanta esplorazione

- Storia semplice ma misteriosa

- Buona longevità (12 ore la prima run) e contenuti extra sbloccabili

Contro

- Shooting, l'unica cosa che oggi ha poco da dire (anche se comunque funziona all'interno di questa struttura)

9,5/10

 

Vc3nZ_92

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Norman Bates
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Not a Hero

C'è ben poco da dire, elenco pro e contro.

PRO:

•Grafica stile anni '80

•Adrenalinico e fuori di testa

•Più difficile della media..

•Jesus

•Violento

•Soundtrack epilettica

CONTRO:

•Brevissimo e talvolta noioso

•Storia solamente abbozzata

•..comunque facile rispetto a gioconi come Hotline Miami e OlliOlli

•Personaggi anonimi

Un gioco godibile, poi é gratis quindi correte a giocarlo! Ma non partite come me, non pensate sia un simil Hotline Miami perché non é affatto così.

Voto:7

 

malandrins94

Harlequin
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Beyond Two Souls (PS4)

Finito da poco e aspettato di vedere tutti i finali/fare i vari trofei per vedere le possibili conclusioni di ogni episodio a seconda delle scelte prima di recensirlo.

Che dire, Bello, ma tanto bello. Mi pento di aver aspettato tanto per recuperarlo e farmi trascinare in quest'Esperienza con la E maiuscola, perchè di questo si tratta; Capitolo dopo capitolo questo gioco riesce a tenerti incollato allo schermo per vedere come prosegue la storia.

Nonostante io l'abbia giocato nell'ordine classico dei capitoli, ossia quello voluto dagli sviluppatori, ho apprezzato nella versione PS4 la possibilità di poter giocare la storia nella versione "remixata", ossia secondo l'ordine cronologico degli eventi al contrario di come accade giocandolo normalmente (non sarà niente di che come aggiunta, ma è comunque quel qualcosa in più).

Mi tolgo subito il parere sulla grafica dicendo che è sublime, ogni cosa (parlo di come è su PS4, su PS3 purtroppo non so se abbia qualche difetto qui e la), per non parlare dei protagonisti, da Dafoe alla Page ognuno di loro ha recitato con una performance eccezionale e coinvolgente.

La Storia...che dire, togliendo 1-2 capitoli un pò sottotono e qualche momento dove le cose secondo me sono state tirate un pò per le lunghe, è godibilissima e diretta in maniera tale che gli sbalzi temporali che ci sono in un capitolo e l'altro non siano troppo "bruschi" o repentini, nulla è lasciato al caso e assistere all'evoluzione caratteriale di Jodie e Aiden e lo svilupparsi con il passare del tempo del loro rapporto crea una sensazione di immedesimazione che esalta ancora di più il coinvolgimento e la bellezza di questo titolo.

Menzione d'onore per la colonna sonora, mai invadente e sempre adatta alla situazione che si sta vivendo al momento...tranne per una traccia, LA traccia;

Come fu Obstacles di Syd Manners quella chicca in più per Life is Strange, qui abbiamo End of the line di Gareth Johnson che, a mio modesto parere, è stata quasi "sprecata", messa in un capitolo anonimo, quando sarebbe potuta divenire la colonna sonora perfetta per il finale, ma non si può avere tutto dalla vita.

Per concludere, Beyond Two Souls è un'Esperienza con la E maiuscola, qualcosa che ogni videogiocatore dovrebbe provare e vivere almeno una volta nella propria carriera videoludica. Promosso senza esitazione.

-PRO

-Cast di livello eccelso

-Trama emozionante e coinvolgente

-Quasi tutti i capitoli sono a dir poco perfetti...

-CONTRO

-...e altri sono molto anonimi e/o sottotono

VOTO FINALE: 9

 
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Hook

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Ni-Oh

LATO TECNICO:

Partiamo dall'aspetto di cui c'è meno da dire, infatti che nioh non sia proprio un gioiellino da vedere lo sappiamo tutti, va dato merito però agli sviluppatori di aver capito che in un gioco di questo genere il frame rate è molto più importante dell'aspetto grafico e che abbiano dotato il gioco di una modalità a 60 fps anche per le ps4 base il che è stato davvero molto, molto gradito...giocarlo a 30 sarebbe stato un'altra cosa.

MONDO DI GIOCO:

Ecco qui passiamo a uno degli aspetti problematici del gioco, ovvero i livelli.

Il level design di questo gioco infatti è davvero molto altalenante, alcuni livelli sono anche molto ben fatti (personalmente ho adorato l'ultimo livello della seconda regione), mentre molti altri (purtroppo forse la maggioranza) presentano un level design estremamente ripetitivo e talvolta molto riciclato da un livello all'altro.

Artisticamente il gioco si difende molto bene, sapendo creare davvero una bella atmosfera, soprattutto per chi è affascinato dal Giappone feudale, anche qui però a causa di diversi ricicli alcuni livelli vengono molto rovinati (in particolare quelli ambientati all'interno di castelli o grotte).

TRAMA:

La trama del gioco è un altro aspetto che non rappresenta certo un punto di forza, vorrei precisare: la trama in sé non è brutta, anzi, personalmente l'ho trovata molto godibile, il problema è come viene raccontata, essa ci viene narrata infatti in maniera troppo sbrigativa e approssimativa, con personaggi che vengono introdotti molto sbrigativamente (o non vengono introdotti affatto) e in generale i cui caratteri la trama non si prende il tempo di sviluppare (neanche per i personaggi centrali), questo è un problema soprattutto per chi non conosce eventi e personaggi storici del periodo costringendo di fatto il giocatore ad andarsi a leggere le varie descrizioni di ciascun personaggio.

La sensazione è che gli sviluppatori abbiano avuto il timore di inserire troppe scene e dialoghi per paura di spezzare troppo il ritmo del gioco, basandosi questo esclusivamente sul gameplay, personalmente avrei preferito che gli sviluppatori avessero osato di più con la trama, credo che anche un souls like potrebbe benissimo avere molte scene e dialoghi, anzi il gioco ne avrebbe giovato sicuramente.

BESTIARIO:

Quello del bestiario è a parer mio, come per i livelli, un altro dei punti dolenti del gioco, già dalle prime ore di gioco infatti vediamo quasi tutto quello che il gioco ha da offrire in termini di nemici, ed escludendo le varie rivisitazioni degli stessi nemici gli yokai nuovi che scopriremo andando avanti nel gioco sono davvero una piccola manciata, questo è un gran peccato considerando l'enorme materiale da cui il folklore giapponese permetteva di attingere e considerando anche che la maggior parte degli yokai presenti nel gioco sono artisticamente molto ben fatti, certamente averne una maggior varietà avrebbe fatto piacere e non di poco (soprattutto considerando un altro dei problemi che riguarda i nemici e di cui parlerò dopo)

GAMEPLAY:

Passiamo ora a quello che è l'aspetto più importante della produzione, nonché il suo aspetto più riuscito.

C'è poco da girarci intorno il gameplay di questo gioco è qualcosa di epico, di gran lunga il migliore mai visto in un souls like.

Già dall'inizio del gioco il combat system ci mette a disposizione un ampia gamma di possibilità che vanno ad aumentare durante il corso del gioco sbloccando le varie abilità, ninjutsu e magie onmyo che vanno a rendere il cs sempre più dinamico, divertente e stratificato, mettendo a disposizione del giocatore una vasta quantità di approcci differenti con cui affrontare il gioco.

BOSS FIGHT:

I boss sono un altro elemento abbastanza altalenante in questo gioco, la maggior parte delle boss fight infatti non riescono a regalare le soddisfazioni che dovrebbero, questo è dovuto soprattutto alla velocità di schivata del nostro personaggio e al fatto che i pattern dei boss non siano abbastanza vari e complessi da essere difficilmente gestibili e questo è un problema che si evince soprattutto contro i boss yokai, questi ultimi infatti non riescono neanche lontanamente a rivaleggiare con le loro controparti umane, le boss fight umane infatti sono spesso e volentieri le migliori del gioco, con nemici più rapidi e maggiori varietà di attacchi (questo dato probabilmente anche dal fatto che i moveset dei nemici umani si basano sui nostri stessi moveset e sulle nostre tecniche), in particolare ho particolarmente gradito le battaglie contro i primi due samurai facoltativi, ovvero

Muneshige e Naomasa
e nella storia contro

Sakon
mi sarebbe piaciuto che le battaglie opzionali contro i samurai fossero di più, anche perché dopo le prime due gli altri non sono stati allo stesso livello.

(personalmente non ho trovato molto ben congegnata neppure la boss fight finale)

MISSIONI SECONDARIE E CREPUSCOLO:

Le missioni secondarie sono un buon modo per allungare la longevità del titolo, ripercorrere troppe volte gli stessi livelli però diventa ben presto stancante, di certo una maggior quantità di mappe dedicate alle varie secondarie avrebbe fatto molto piacere.

Le missioni crepuscolo alla fine non rappresentano poi una sfida così grande, l'unica differenza è quella di incontrare più yokai in giro, ma una volta nelle fasi avanzate difficilmente anche mettere solo yokai in un livello può essere un problema così grosso, possono magari essere più preoccupanti giusto se affrontate a inizio gioco, peccato però che la scellerata scelta degli sviluppatori non permetta al giocatore di scegliere quali missioni crepuscolo affrontare e quando, queste infatti sono due al giorno totalmente casuali (anche missioni non ancora sbloccate), questo può creare problemi per chi vuole completarle tutte costringendo ad aspettare chissà quanti giorni per la missione di cui si ha bisogno e al tempo stesso può costringere ad affrontare le missioni al livello sbagliato ad esempio rendendoci disponibili quelle di livello più basso quando ormai noi siamo già a un livello troppo alto, purtroppo queste missioni vengono rovinate da un sistema di gestione pessimo e che non funziona affatto.

BILANCIAMENTO:

Arriviamo infine a quello che (visti anche i problemi da me riscontrati) secondo me merita un capitolo dedicato, ovvero il bilanciamento del gioco.

Lasciando perdere i vari discorsi sulla difficoltà o se il gioco fosse meglio o peggio nelle demo di cui si è ormai parlato a sufficienza nella sezione sul gioco, volevo invece affrontare alcuni punti in cui il gioco secondo me va ad inciampare.

Come detto infatti il cs di questo gioco offre moltissime possibilità oltre a una velocità di azione davvero impressionante, le varie tecniche una volta sbloccate permettono di concatenare varie combo e alcune sono anche molto forti (come "caduta della lancia" davvero forte contro i nemici umani), questo a parer mio va a creare, nelle fasi avanzate del gioco, uno squilibrio in tuo favore derivante dal fatto che mentre tu diventi sempre più letale i nemici non riescono a stare al passo col tuo personaggio, questo è dovuto all'altro problema dei nemici di cui parlavo, ovvero "la deficienza dei loro pattern", personalmente ho trovato i pattern nemici davvero troppo prevedibili, limitati e facilmente arginabili per poter rappresentare una minaccia, specie nelle fasi avanzate del gioco, la cosa purtroppo si riflette in un aumento della difficoltà basato quasi unicamente sull'aumento dei danni inflitti dai nemici e questa a parer mio è una soluzione davvero triste.

La soluzione al problema per me sarebbe stata quella di rendere i nemici più aggressivi e quindi più difficilmente gestibili migliorandone l'ia e dotandoli di pattern d'attacco più elaborati, l'unico nemico comune in tutto il gioco che ha davvero dei bei pattern ed è più difficile da gestire è il

Tengu corvo e in misura minore Onyudo (quello con la lingua lunga)
a parte questo purtroppo non ci sono altri nemici che possano davvero impensierire il giocatore, certo come detto il danno è elevato e quindi basta una distrazione e si muore, ma appunto non è che un mezzuccio questo del danno perché relega le morti unicamente alle nostre distrazioni o cavolate data la facilità con cui si possono gestire i nemici.

Un'altro punto che crea numerosi squilibri è dato dalla magia onmyo, alcuni talismani infatti sono eccessivamente vantaggiosi contro i boss, questo dato soprattutto dal fatto che i vari status sono accumulabili e un loro utilizzo concatenato può quasi rendere un boss un fantoccio alla mercé dei nostri colpi, certo al giocatore spetta la libertà di usarli o meno e in che quantità (io ad esempio ho utilizzato davvero pochissimo i talismani durante il gioco eccezion fatta per quelli che danno effetto elementale all'arma) resta il fatto che un miglior bilanciamento di alcuni talismani avrebbe fatto piacere o magari come suggerito da altri utenti avrebbero potuto rendere i boss immuni o in grado di curarsi dagli status alterati.

Un'altra cosa che a parer mio avrebbe dovuto essere bilanciata con maggior criterio è il loot degli oggetti, alla lunga davvero snervante e fin troppo legato al caso.

E con questo dovrebbe essere più o meno tutto, almeno delle cose di cui ho ritenuto importante parlarvi, capisco che magari a prima vista i lati negativi sembrano maggiori di quelli positivi, ma non tutti gli aspetti descritti hanno lo stesso peso, trattasi di un gioco infatti che si basa quasi totalmente sul gameplay e in cui quest'ultimo rappresenta probabilmente da solo il 90% dell'importanza a cui nonostante un level design spesso poco brillante e una limitata varietà di nemici si aggiungono una buona atmosfera artistica e una trama piuttosto godibile seppur non molto approfondita.

Sicuramente nioh è un marchio con un grandissimo potenziale (a parer mio molto più alto di quello della saga From e non di poco), non rimane che sperare in un secondo capitolo (che visto il buon successo di critica e pubblico non credo tarderà ad arrivare) e sperare che migliori gli aspetti meno riusciti come il level design, i pattern nemici e le boss fight contro yokai, magari evolvendo ulteriormente questo già grandioso gamplay.

Valutazione finale: 8.5

Con un pizzico di amarezza dato dal fatto che se il gioco avesse risolto quei problemi di bilanciamento con una migliore ia avrebbe potuto tranquillamente essere un 9 pieno e se le boss fight fossero state tutti su alti livelli anche 9.5.

 
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