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Critica Sonara 3.0 | Regolamento aggiornato al primo post! | Pronti per le recensioni PS5! |

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Vc3nZ_92

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Deadly Premonition The Director's Cut
recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!



Il primo impatto con Deadly Premonition è stato positivo. Mi ha fatto ritornare ai tempi delle scuole medie. La grafica, i suoni, ma anche le meccaniche di gioco vecchie, nel 2013 inaccettabili, non fanno che rimandarci al passato e queste ultime le ho sopportate proprio per l'effetto nostalgia. Ma passata la prima ora e svanita la nostalgia cosa resta? Niente. Una produzione di infimo livello su tutta la linea, dai meno importanti comparti tecnico-grafici a parti core del media videoludico quali gameplay e narrativa. Ma entriamo più nel dettaglio.

Di Deadly Premonition salvo pochissime cose. Il maggior pregio della produzione è il protagonista, Francis York Morgan, davvero un personaggione su tutta la linea. Anche i comprimari comunque sono buoni, seppure alcuni eccessivamente macchiette... purtroppo inseriti in un contesto narrativo da pelle d'oca, in senso negativo, ma ci torneremo tra poco. Buone anche l'atmosfera generale, seppure sia un mix tra Twin Peaks e Silent Hill e la colonna sonora... ecco, questo è tutto quello di buono che ho trovato in Deadly Premonition.

Gameplaysticamente penso sia il peggior titolo che abbia mai provato. Pad alla mano è un'offesa all'industria, senza esagerare. TUTTO è macchinoso, anche la più ridicola mansione è pensata da cani. Le fasi di gunplay sono macchinose, il free-roaming in città non ne parliamo, persino azioni ridicole come consultare una mappa diventano motivo di frustrazione e perdita di tempo. Se non si ha più di un'oretta sconsiglio proprio di iniziare la vostra sessione, perdereste solo tempo. In una sola parola, è un gioco stancante. Per onestà intellettuale devo segnalare che ultimando alcune sidequests si ottengono oggetti che riescono ad 'alleggerire' il tutto, ma il problema di fondo resta. E comunque, dovete sempre sopportare una decina di ore di tedio prima di avere un minimo sollievo a questa 'tortura'. A tutto ciò aggiungiamoci un game design piatto e una varietà prossima allo zero e capirete come Deadly Premonition sia stato il gioco che mi è pesato di più in tutta la mia vita, pad alla mano. Ah, in qualsiasi altro Survival Horror avrei bollato come un grave difetto il fatto di avere munizioni illimitate, ma qui non c'è nemmeno bisogno di sottolineare ciò, alla luce di quanto vi ho appena detto.

Ma la maggiore delusione è stata la sua parte narrativa, perché, detto papale papale, uno un minimo informato sa che gameplaysticamente DP è deludente, ergo lo compra per la storia... il problema è che a me ha fatto cadere le palle pure questa parte! E' stuzzicante fino a 2/3, seppure non si riesca a capire niente, ma vai avanti, pensando che la chiusura del cerchio possa arrivare. E invece? L'ultimo terzo di trama scade nel trash ridicolo, una delle cose peggio architettate che abbia visto in vita mia. Certo, i colpi di scena ci sono, ma scade tutto nel non-sense, con un susseguirsi di situazioni rocambolesche senza capo né coda, senza dimenticare che restano aperti enormi buchi di trama. E la scena post-credits non fa che peggiorare la situazione! A tutto ciò aggiungiamoci una messa in scena ridicola, a causa degli evidenti limiti grafico-tecnici e di animazioni del prodotto (roba da PS2, forse San Andreas è più bello da vedere), che non fa altro che creare situazioni comico-grottesche quando il gioco dovrebbe creare suspance e tensione e la frittata è fatta.

In definitiva, un gioco scadente su tutta la linea (persino l'adattamento e il mixaggio/campionatura degli effetti sonori sono da serie Z) che raggiunge a malapena la sufficienza soltanto grazie al lavoro svolto sul protagonista, davvero eccellente, e all'atmosfera generale, seppure abbastanza derivativa. Un gioco che non mi sento assolutamente di consigliare.

VOTO: 6
 
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Papa Demilol

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Pure troppo 6. :asd:

Sarà che ormai ho una certa, ma gameplay come quello di DP mi fanno stare lontanissimo dal giocarlo. :rickds:

 

AT-33

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Deadly Premonition The Director's Cutrecensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!




Fatality :asd:

Massacrato in bomba eh

 

Vc3nZ_92

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Aggiornato tutto :mah:

 

Clyde

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Aggiorno che sono presenti tre medaglie per la sezione PS3/PS4 dedicate a quest'iniziativa.

Aspirante recensore:http://forum.spaziogames.it/board/awards.php?do=viewaward&award_id=169

Revisore provetto:http://forum.spaziogames.it/board/awards.php?do=viewaward&award_id=175

Il grande critico:http://forum.spaziogames.it/board/awards.php?do=viewaward&award_id=179

Abbastanza chiare da capire.:asd:

10 recensioni per la medaglia di bronzo, 25 recensioni per quella d'argento e 50 recensioni per quella d'oro.

Per far sì che le recensioni contino per la medaglia è necessario che abbiano oltre un tot di righe. Mi accorgo ora che non abbiamo ancora deciso il numero di righe.:rickds: Per sicurezza non fatele troppo brevi ed arrivate almeno ad una decina di righe.:asd:

Viene anche richiesta la gamertag come prova, per sapere se possedete il gioco e se l'avete giocato.

Se non siete interessati alle medaglie potete tranquillamente continuare a postare recensioni così come eravate abituati.

 
B

Briky

FINAL FANTASY XV





(Recensione a cura di Briky)

 


640





 

 




 


Final Fantasy XV
è un grande titolo, appartenente a una saga storica nel mondo videoludico del GDR fantasy, che nel tempo si è evoluta drasticamente, andando a modificare anche alcuni elementi essenziali che la hanno resa popolare. Probabilmente ha perso molti fan nel corso degli anni, ma ne ha sicuramente acquistati anche tanti altri nella nuova generazione. Con questo nuovo capitolo di Final Fantasy è stato fatto un ottimo lavoro (nonostante i vari difetti e i grandi tagli), su cui gravava un'enorme responsabilità. E' stata creata una nuova storia da zero, degna di essere giocata, ma soprattutto vissuta a pieno.

 


Andando ad analizzarlo in dettaglio, il
combat system funziona, è dinamico, molto reattivo e anche divertente, presenta varie sfaccettature che non notiamo fin da subito e che quindi lo rendono da un certo punto di vista anche strategico e variegato. Sicuramente il gameplay poteva essere ottimizzato maggiormente, ma tutto sommato è molto buono.

 


La
grafica è piuttosto curata, anche nei dettagli, così come in generale tutto il comparto audio/visivo, che merita attenzioni. Cosa dire della colonna sonora? Non ci sono parole, se non MERAVIGLIOSA. Semplicemente pazzesca, emozionante, da brivido, ti resta dentro dall'inizio alla fine. Magnifica, straordinaria, sublime.

 


Parlando invece della
trama, beh, ci sarebbe molto da dire. In poche parole, è fantastica, degna di un titolo come questo, molto bella e avvincente. L'unico problema, non da poco, è il fatto che è stata affrontata troppo frettolosamente, tralasciando dei buchi enormi con eccessivi tagli, mancate cutscene e spiegazioni varie, che lasciano spazio a diverse interpretazioni da parte del giocatore, e in un certo senso questo può essere anche un fatto positivo, ma alcuni elementi era preferibile chiarirli meglio. Aveva un potenziale enorme e poteva essere l'aspetto migliore del gioco, nonché una delle trame più belle di sempre, ma è stato sfruttato male e quindi è diventata un po' la nota dolente del gioco. Uno dei problemi, infatti, è aver rilegato al film (Kingsglaive: Final Fantasy XV) una parte della spiegazione del passato, che in ogni caso lascia dei vuoti difficili da colmare. Peccato, ma nonostante tutto si riesce a sollevare dignitosamente con un finale incredibile, magico e davvero molto emozionante.

 


Così come per la trama, anche i
personaggi non sono stati descritti a sufficienza all'interno di questo grande contesto, abbandonandoli un po' a se stessi, e anche qui il potenziale era enorme. Oltre al gruppo dei boys protagonisti, anche molti dei personaggi di contorno potevano essere valorizzati maggiormente, dandogli uno spazio più preciso all'interno della storia e delineando meglio la relazione tra di essi. Sono stati tutti un po' sottovalutati e ignorati da questo punto di vista, ad eccezione del villain, che è semplicemente incredibile e davvero molto enigmatico, capace di crearti quel rapporto profondo di odio/amore fin da subito. Eccezionale.

 


In conclusione, sono rimasto molto soddisfatto da questo gioco che, nonostante tutto, mi ha regalato emozioni uniche.


 

 

 


VOTO: 9

 

 

 




 
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koinzell

Übel Blatt
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Al primo post non viene specificato se si possono fare delle recensioni per i DLC. E' possibile scrivere due righe o vale solo per il gioco/ i giochi base ?

 

Vc3nZ_92

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Nope niente DLC. Se sono una cosa slegata tipo Far Cry Blood Dragon o che so inFamous First Light ok, ma se sono legati (e non significa necessariamente che sia necessario il disco base per giocarli) no. Insomma che so un Blood and Wine seppure standalone è legato a geralt e alle sue vicende del gioco base, come anche un Left Behind oppure un Burial at Sea. Mentre un First Light, un blood dragon etc. possono essere recensiti da soli.

 

Ryo Narushima

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LA TERRA DI MEZZO: L'OMBRA DI MORDOR

(100% di completamento complessivo, non fan dell'anello)

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Un titolo niente male, preso a pochi spicci e non me ne sono pentito più di tanto. A parte il nemesis system, è una bella copia in tutto e per tutto di Batman/AC, quindi diciamo che non è il gioco più originale del mondo, anzi. Però nell'assieme hanno creato un bel pacchetto.

Parlare del combat e come parlare del free flow di Batman, quindi evito ripetizioni. Un sistema che funziona, molto frenetico e rapido. Per lo stealth stessa cosa, davvero utile per quasi tutto il gioco e con un buon posizionamento dei nemici. Forse nelle fasi iniziali ci sono davvero troppi nemici a schermo, però sbloccando i vari poteri avanzati diventi una macchina da guerra e te la cavi in quasi tutti gli scontri.

La gestione delle torri e l'OW in generale sono ''alla ubisoft'', però fortunatamente si fa tutto in fretta grazie a poche torri da scalare facilmente, viaggi rapidi e caricamenti ottimi. Graficamente non è malaccio per essere un cross, magari un pò anonimo e vuoto artisticamente, non lascia tanti ricordi visivi insomma. Bug e problemi non ce ne sono, ho fatto una run pulita e senza grossi intoppi. Giusto la corsa ho trovato leggermente meno fluida di un AC.

Il Nemesis l'ho trovato davvero carino come implementazione, e con lui anche la gestione dei capitani. Puoi davvero pianificarti a modo tuo le missioni, scovare punti deboli, reclutare tizio X per invadere tizio Y, davvero ben fatto. Il ''ricordo'' dei nemici fuggiti pure funziona alla grande e riesce a farti percepire davvero le tue azioni all'interno del mondo di gioco. Una buona idea da ampliare in futuro.

Difetti? Una storia abbastanza dimenticabile, una facilità generale, un boss finale ingiustificatamente fatto con QTE e un impianto ludico che si limita a fare il buon compito senza mai osare troppo. Fruibilissimo anche per chi non conosce la saga dell'anello, a me sta pure sul cavolo il film e il fantasy in generale, però non ha influito molto la cosa.

Per un fan dell'opera originale un mezzo punto in più rispetto al mio ci sta alla grande. Per tutti gli altri un buon prodotto, nulla di sconvolgente e chissà quanto originale, ma si lascia giocare senza problemi. Un AC fatto bene e delle meccaniche di Batman funzionali, a poco prezzo un pensierino si potrebbe fare, giusto per staccare un pò la spina tra un capolavoro e l'altro.

7/10

ps. la discussione nel topic del seguito mi ha fatto ripescare e aggiornare un vecchio parere nel topic ufficiale che al tempo non inserii qui, forse nemmeno esisteva ancora questa iniziativa sonara :sard:

 
Ultima modifica da un moderatore:
R

Rapt

Recensione The Division


A cura di Rapt

Preso approfittando degli sconti, mi sono approcciato a questo titolo ubisoft principalmente in cooperativa con altri 2 amici.

Il gioco è un mix tra uno sparatutto in terza persona ed un gioco di ruolo, dove completare missioni ed obbiettivi farà aumentare di livello (permettendoci di avere accesso ad equip più potente) e ci permetterà di potenziare i 3 dipartimenti principali della nostra base operativa (suddivisi in dip. medico, tecnologico e sicurezza), consentendoci di sbloccare abilità, tecniche e mod sempre più efficaci e devastanti.

Il gioco, come concept, è indubbiamente ben fatto: gli sviluppatori hanno imbastito un sistema pieno zeppo di armi, accessori ed abilità, e giocare in coop è molto divertente...almeno all'inizio.

Dopo una decina di ore ho iniziato a stancarmi, i compiti da fare sono sempre gli stessi, il feeling delle armi è monotono (uguale per tutte), i nemici sono sempre i soliti pupazzi (la difficoltà consiste nel fatto che i sodatini sono sempre più spugne assorbi-proiettili mentre contemporaneamente aumenta il loro danno, coinvogliando tutto nella qualità del nostro equip piuttosto che nella nostra reale bravura ed abilità) e la trama è semplicmente poco interessante, e ben presto dei filmati e dei dialoghi non vi fregherà letteralmente nulla.

In sintesi, se cercate qualche esperienza in cooperativa, the division potrebbe intrattenervi, anche se per poco. Personalmente non mi sento di consigliarlo a nessuno, a meno che non lo troviate a prezzi ultra-budget.

Voto finale: 6.0

 
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Doc E.Brown

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Gravity Rush Remastered

Pro

  • Direzione artistica ispiratissima
  • Controllo della gravità originale e divertente
  • Soundtrack piena di pezzi che rimangono in testa
  • Gameplay divertente
  • Trama interessante
  • Kat e Raven sono bellissime
  • Sono contenuti tutti i DLC e costumi extra rilasciati per la versione Vita


Contro

  • Decisamente troppo facile
  • Trama che lascia troppi punti irrisolti
  • Certi potenziamenti e certe abilità rompono un gioco già semplice di suo
  • Poca varietà di fondo
  • Telecamera a tratti in difficoltà


Conclusione Gravity Rush Remastered porta su PS4 una piccola perla del panorama PSVita. Forte di una riedizione con un profilo tecnico tirato a lucido (in primis sono spariti i tempi di caricamento e il framerate viaggia a 60fps) ed arricchita da tutti i contenuti extra rilasciati, Gravity Rush Remastered si presenta come un titolo originale, artisticamente ammirevole, divertente da giocare ed appassionante da interpretare. Le avventure di Kat ad Heskeville (e dintorni) rimarranno impresse nella memoria del giocatore avido di una ventata di freschezza. Tuttavia alcuni difetti impediscono al titolo Japan Studios di aspirare alle vette dell'eccellenza, come una difficoltà tarata troppo verso il basso (con alcune abilità e potenziamenti tendenzialmente gamebreaking), una poca varietà di fondo e una trama che, pur nel suo coinvolgere, lascia troppi punti in sospeso. Nonostante questo, Gravity Rush resta un titolo assolutamente da giocare e ricordare per ogni possessore di console Sony. 7.5

 

Hook

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Horizon Zero Dawn

Gioco completato al 100% in 82 ore circa (recensione spoiler free)



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Comparto tecnico:

Partiamo dall'aspetto più scontato, ovvero: il lato tecnico...c'è poco da dire, i ragazzi di GG hanno davvero spremuto a fondo l'hardware di ps4 e sono riusciti a tirare fuori un vero gioiellino tecnico, il gioco graficamente è a dir poco impressionante per un open world e anche giocato su ps4 base riesce a lasciare davvero a bocca aperta regalando degli scorci davvero mozzafiato (complice anche l'ottima direzione artistica), il gioco tuttavia non si comporta benissimo solo dal punto di vista grafico, ma anche da quello prestazionale, nonostante spinga ai limiti la ps4 il gioco infatti si dimostra fluido e stabilissimo durante tutta la sua prova con cali di frame rate quasi inesistenti, il che non fa che sottolineare la bravura di GG dal punto di vista tecnico (dopotutto in questa gen siamo stati abituati a vedere open world meno performanti dal punto di vista grafico e che tuttavia al lancio faticavano parecchio a mantenere un frame rate stabile).

Gameplay:

Partiamo dal punto forte del gameplay, ovvero i combattimenti con le macchine di grosse dimensioni: il cs di Horizon si basa quasi totalmente sull'utilizzo di armi dalla distanza archi, fionde, lanciatrappole, lanciacorde ecc. offrendo una buona diversità di armi e munizioni con utilizzi differenti che vanno dall'infliggere i normali danni ad attacchi volti solo alla rimozione delle parti di corazza ai diversi tipi di danni elementali dando al giocatore diverse possibilità di approccio alle battaglie e offrendo la possibilità di rendere gli scontri molto divertenti e diversificati l'uno dall'altro. Le potenzialità del cs emergono soprattutto contro le macchine di grosse dimensioni composte da più elementi, a tal proposito nel menù di gioco è presente un'apposita sezione bestiario da cui si possono vedere nei dettagli debolezze e resistenze di ogni tipologia di macchina, le varie armi e parti della corazza e conseguenti effetti nel distruggerle oltre a poter vedere anche il drop delle singole macchine, infine va citata la meccanica dell'override, ovvero la possibilità di prendere possesso delle macchine per farle combattere al nostro fianco (inizialmente per un periodo limitato e poi illimitatamente sbloccando le apposite abilità), inizialmente le macchine su cui utilizzare questa meccanica saranno limitate e per poterla estendere a tutti i tipi di macchine andranno completati dei dungeon chiamati "calderoni" che troveremo sparsi per la mappa, alcune tipologie di macchine saranno inoltre cavalcabili, purtroppo queste saranno solo 3 e sostanzialmente si tratta sempre della stessa macchina con giusto qualche modifica (forma delle corna).

Se il combattimento dalla distanza funziona molto bene lo stesso non si può dire del combattimento ravvicinato con la lancia, va doverosamente precisato che il gioco stesso ti porta a usare molto poco la lancia e che i combattimenti si basano quasi totalmente sull'uso delle armi a distanza, tuttavia una maggiore cura nel combattimento melee sarebbe stata gradita, in particolare contro i nemici umani, capita spesso infatti contro di loro che molti colpi della lancia vadano inspiegabilmente a vuoto e in generale il sistema di collisioni contro gli umani fa abbastanza pena.

Un altro aspetto che avrebbe dovuto ricevere qualche accorgimento in più è il sistema stealth, in particolare l'ia dei nemici legata ad esso, va precisato che un approccio stealth è possibile solo con gli umani e con le macchine iniziali di piccole dimensioni, è infatti impossibile uccidere con un esecuzione macchine di medie\grandi dimensioni, comunque in genere l'ia dei nemici si dimostra parecchio tonta per quanto riguarda lo stealth non accorgendosi del giocatore neanche nel caso in cui uccida un nemico con un'esecuzione proprio davanti ai loro occhi, spesso inoltre capita che avvicinandosi al nemico furtivamente il comando dell'esecuzione con "R1" appaia parecchio in ritardo portando il giocatore nel caso non se ne sia accorto a farsi scoprire colpendo il nemico con un normalissimo attacco .

Difficoltà e bilanciamento:

Il gioco in sé non è particolarmente difficile, è vero che bisogna sempre avere una certa cautela contro le macchine più grosse (esse infatti possono ucciderti con uno o due attacchi anche a difficoltà normale) è anche vero però che il gioco ti offre davvero tante possibilità per abbattere le macchine e queste in genere sembrano andare giù un po' troppo velocemente (specie se si indirizzano contro di loro le armi prontamente staccate dal loro corpo o le varie bombe esplosive), diciamo che un po' più di resistenza negli esemplari più grossi avrebbe reso le cose più interessanti.

Il gioco poi non sembra perfettamente calibrato sul livello del giocatore, il level cap è infatti fissato a 50, il livello delle missioni secondarie però inspiegabilmente non supera quasi mai la soglia del 23(la missione secondaria di livello più alto del gioco è al 28) e le stesse missioni principali arrivano massimo al lv 30 circa per la fine del gioco. Considerando che è quasi impossibile non superare velocemente il lv30 se ci si ferma a fare le varie secondarie la sensazione purtroppo è quella di diventare da metà gioco in poi troppo OP per qualunque missione e qualunque tipo di macchina, diciamo che la difficoltà delle varie missioni andava gestita meglio e in generale si sente la mancanza di tipologie di macchine che possano metterti in difficoltà anche ai livelli più alti.

Crafting, abilità ed equipaggiamenti:

Il gioco presenta un sistema di crafting abbastanza pulito e intuitivo, durante il gioco potremo raccogliere diverse componenti dalle macchine uccise, piante e carni e pellame dagli animali uccisi, questi ultimi potranno essere utilizzati per la creazione di diversi tipi di pozioni e per aumentare la capienza dei diversi tipi di borse (per munizioni, risorse, pozioni ecc.) mentre le componenti delle macchine saranno utilizzabili (oltre che per gli scambi coi mercanti) per la fabbricazione dei diversi tipi di munizioni, queste possono essere craftate in maniera molto rapida e comoda direttamente attraverso la ruota delle armi anche in combattimento senza dover stare ad aprire il menù ogni volta.

Gli equipaggiamenti (sia armi che armature) si dividono in tre versioni mano a mano più potenziate ovvero equipaggiamenti verdi, blu e viola che possono essere ulteriormente potenziati incastonando nei vari equip da uno a tre tipi di potenziamenti che vanno ad aumentare determinate caratteristiche, i vari equip (in particolare le armature) nonostante siano tutte esteticamente ben differenziate non sono presenti in gran numero e già dopo essere arrivati nella seconda metà della mappa si è già visto praticamente tutto quello che i mercanti hanno da offrire fino alla fine del gioco.

L'albero delle abilità è abbastanza semplificato e ricorda forse più quello di un a-adventure che di un a-rpg, comunque è possibile sbloccare tutte le abilità tranquillamente alla prima run (avrete pure punti abilità in eccesso).

Mondo di gioco:

Arriviamo a quello che a parer mio è il pregio più grande della produzione, ovvero il mondo di gioco, i ragazzi di GG sono riusciti a creare un open world non solo esteticamente e stilisticamente molto bello e ispirato, ma anche perfettamente caratterizzato, creando un perfetto ecosistema di civiltà e tribù davvero affascinanti e ben caratterizzate.

Il mondo stesso poi è stilisticamente molto ben diversificato, potremo osservare paesaggi innevati, deserti e canyon rocciosi e giungle tropicali il tutto arricchito da rovine appartenenti al mondo antico e dungeon, di città di grosse dimensioni ce n'è solo una, ma ci saranno comunque numerosi villaggi, avamposti e insediamenti il tutto popolato dalle diverse popolazioni e da un'eccezionale fauna meccanica.

Esplorare il mondo creato da GG è un vero piacere come lo è approfondirne la storia tramite i numerosi documenti e file che si possono trovare in giro (in particolare in alcune missioni principali) e in genere un mondo che davvero difficilmente potrà dare noia (e chi scrive è una persona davvero allergica agli open world a cui danno noia molto in fretta).

Quest secondarie:

Quello delle missioni secondarie è un altro dei pregi del gioco, il gioco segue infatti il modello che a parer mio tutti gli sviluppatori dovrebbero seguire, ovvero: meglio poche, ma buone.

Le missioni secondarie non sono tantissime infatti, ma dimenticatevi le noiosissime fetch quest: raccogli x oggetti, uccidi x mostri a cui moltissimi rpg ci hanno abituati, ogni missione secondaria di Horizon infatti ha i suoi personaggi, la sua sottotrama e la sua buona dose di dialoghi, certo, non tutte sono ugualmente ispirate, ma comunque sono tutte molto piacevoli da giocare e alcune davvero belle. Sotto questo punto di vista infatti il gioco si rifà molto a TW3, non solo dal punto di vista narrativo, ma prendendo spunto anche per la struttura delle quest stesse composte da sezioni investigative con traccie da analizzare e seguire col "focus" (il classico occhio dell'aquila\senso del witcher onnipresente ormai in tutti i giochi).

Trama:

Questo punto è sempre abbastanza soggettivo in quanto varia in base ai gusti, personalmente posso dire di aver trovato la trama di Horizon molto interessante ed intrigante, il gioco inoltre si comporta molto bene narrativamente sia per quanto riguarda la main sia nelle varie missioni secondarie.

Molto soddisfatto mi ha lasciato anche la protagonista, davvero un buon personaggio a cui è davvero difficile non affezionarsi e che spero vivamente rimanga la protagonista anche nei capitoli futuri.

Considerazioni finali:

Il gioco in definitiva non è un capolavoro, ha sicuramente molto margine di miglioramento in certi elementi, ma è sicuramente un ottimo gioco, molto curato e scrupoloso sotto quasi ogni aspetto e personalmente non mi sarei mai aspettato un lavoro di questa qualità da un team fin'ora impegnato solo nello sviluppo di fps. Il gioco per essere la prima esperienza dello studio con questo genere e con un progetto così ambizioso ha un livello di qualità che sfiora l'incredibile (peccato che non tutti gli sviluppatori riescono a tirare fuori nuove ip così, altrimenti sarebbero davvero bei tempi per i videogiochi ).

Con Horizon GG è riuscita davvero a stupirmi e sicuramente ha mostrato di essere uno studio con talento da vendere che entra a pieno diritto nell'olimpo degli sviluppatori Sony e che davvero nulla ha da invidiare a sh come ND o Santa Monica, sicuramente d'ora in avanti dovrà far fronte ad aspettative molto alte, perché quando tiri fuori un gioco del genere le aspettative per quello che farai d'ora in poi schizzano alle stelle e sicuramente Horizon è un gioco che pone le basi per quella che può essere una saga davvero di punta per Sony, perché se le basi sono queste non oso immaginare cosa riusciranno a tirare fuori con Horizon 2 (che si spera possa solo migliorare)...purtroppo per saperlo credo che dovremo attendere ps5.

Valutazione finale: 9

 

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Aggiornato tutto :mah:

Intanto vi lascio la mia ultima video-recensione :mah:


 

FlareZero

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NieR Automata

Recensione Senza Spoiler




1488197377-211948229_n.jpg

Yoko Taro colpisce ancora, e lo fa nel modo più efficace possibile, con la collaborazione dei Platinum Games.

NieR Automata non è semplicemente un gioco meraviglioso, ma è proprio un gioco che quando lo giochi ti fa sentire bene, ti affezioni ai personaggi, al mondo di gioco, davvero bello vasto, e abbastanza vario nonostante sia un mondo post-apocalittico, e mai troppo dispersivo, riesce a tirarti dentro in un istante, e non solo, è capace di farti stare male anche in certi frangenti, perchè si, NieR Automata sa essere cattivo a tratti, con una trama davvero complessa e ben scritta che è in grado di emozionare e con scelte davvero coraggiose, menzione d'onore ai doppiatori Inglesi davvero azzeccati e molto bravi a calarsi nella parte, in particolare il doppiatore di 9S, mostruoso.

Il tocco dei Platinum games si sente, si sente eccome, un gameplay fluido come pochi e davvero dinamico che lascia spazio davvero a tant possibilità, la personalizzazione eseguita coi chip aumenta ancora di più le possiiblità, occhio, siamo lontani dal gameplay perfetto di un Bayonetta o di un Devil May Cry, ma comunque risulta essere davvero di ottima fattura, dopotutto è un JRPG non un Action puro.

Il sonoro è molto probabilmente la parte migliore dell'intero gioco, musiche di fattura elevatissima, con momenti epici e davvero indimenticabili, con musiche azzeccate nel tempismo e nelle situazioni, le quali contribuiscono a rendere ancora più strabiliante l'esperienza, e le musiche fidatevi che vi rimarranno in testa per giorni e giorni, Become As Gods ne è l'esempio.

Ottime anche molte sotto trame, le quali contribuiscono ad affezzionarsi anche a personaggi secondari come Anemone, Pascal e Jackass.

Come nel primo anche qua il NG+ è molto particolare e aggiunge nuovi elementi di trama e piccole chicche, oltre a sbloccare la parte finale una volta finito.

Unico neo negativo lo si può dare al comparto tecnico, non proprio da PS4, ma dinanzi a un gioco come questo, passa davvero in secondo piano.

Riepilogo

PRO

  • Sonoro Magistrale
  • Trama Ottima
  • Gameplay di ottima fattura
  • Mondo di gioco abbastanza vario
  • Personaggi ottimi e ottima interpretazione dei doppiatori Americani
  • Buona varietà di side quest



Contro

  • Comparto tecnico non proprio da PS4



Voto: 9,5

 

pnt23

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PS3

RED DEAD REDEMPTION




È difficile che Rockstar deluda, questo è oramai noto, e con Red Dead Redemption la grande R* ha saputo ripetersi. In questo gioco, lo studio di San Diego è riuscito a fare tre cose: creare un'ambientazione Western accattivante e associarla a un open world vivo, costruire una trama che parte con calma ma prosegue in un crescendo continuo, e saldare il tutto con un gameplay assolutamente divertente.

L'inizio del gioco è apparentemente lento ma presto sarete catturati dall'ambientazione, dalle lunghe cavalcate nelle sconfinate pianure che fanno da sfondo al gioco e dai vari eventi casuali che danno quel tocco in più, per finire con una bella partita a Poker nel saloon più vicino o andando a svolgere compiti per i vari viandanti che incontrerete per la mappa. Il mondo di gioco è, senza mezzi termini, vivo, e più di una volta mi sono ritrovato a seguire le attività secondarie e opzionali o semplicemente andare in esplorazione, fermando per un momento le missioni della storia principale.

Le avventure di John Marston, all'inizio un uomo misterioso che pare un semplice cacciatore di taglie, nel gioco acquisteranno un'importanza sempre maggiore e avrete a che fare con una serie di personaggi che vanno dallo stramplato al crudele, dal sadico al rassegnato, tutti unici come da tradizione R*, e molti di questi difficilmente li dimenticherete. La trama ha anche un finale che personalmente mi ha colpito e che considero molto coraggioso, e in generale sarete spinti ad arrivare ai titoli di coda contrariamente a quanto succede in buona parte degli open-world.

Il gameplay vi fionderà in diversi tipi di conflitti a fuoco, spesso con molti nemici da affrontare in contemporanea, che non brillano per IA ma sapranno darvi filo da torcere se non starete attenti, specie se giocate senza mira assistita. Il gioco riesce a non annoiare per le diverse ore che richiederà prima di arrivare alla fine della main quest, e se continuerete a giocare per il 100% ovviamente il tempo aumenterà in modo drastico dato il numero di missioni secondarie e attività da compiere. Lo stesso fattore 'cazzeggio' proprio di GTA ritorna in questo gioco, e nel caso vogliate semplicemente seminare il panico sarete liberi di farlo e misurarvi con gli sceriffi e i cacciatori di taglie che cercheranno di fermarvi.

Nota a parte, il multiplayer, che anche in questo caso non ho potuto provare data l'età del gioco e il tempo necessario a snocciolarlo a sufficienza. Le opinioni lette su internet sono in media positive ma si tratta comunque di un aspetto aggiuntivo: il single player da solo non solo regge il gioco ma ne giustifica tranquillamente l'acquisto (o meglio il recupero).

In definitiva, questo Red Dead è un grande gioco, e non c'è da sorprendersi di fronte all'hype generato nei meandri dell'internet dall'annuncio del sequel. Ogni buon videogiocatore dovrebbe fare il possibile per giocare questo capolavoro almeno una volta.

9.5



PS3

BIOSHOCK




Bioshock è più di un semplice sparatutto. Non starò a lanciarmi in discorsi filosofici ma andrò dritto al punto: di Bioshock, ciò che colpisce più di ogni altro aspetto è l'ambientazione. Rapture è realmente uno dei setting più suggestivi e caratteristici mai visti che rapisce facilmente il giocatore, gettandolo in un mondo dove le regole della morale sono rivoltate e l'unico motto è 'No Gods or Kings - Only man'. A questo bisogna aggiungere i personaggi, che vanno da comparse in media ben inserite a vere e proprie icone del gioco stesso, una trama con alcuni colpi di scena da non sottovalutare e un gameplay straordinariamente vario, visto il largo numero e varietà di bocche di fuoco messe a disposizione (compresi i vari tipi di munizioni) e, parallelamente, i poteri dati dai plasmidi, il tutto assicurato dalla varietà di nemici e situazioni che il gioco ci porrà contro. Sicuramente un titolo da non perdere.

9.0



PS3

BIOSHOCK INFINITE




Bioshock Infinite, rispetto al primo capitolo della serie, consta di alcune differenze. Tuttavia, i pro rimangono più o meno gli stessi. Anche Infinite infatti ha la sua ambientazione suggestiva, e anche se Rapture rimane un caso unico difficile da ripetere, anche Columbia ha qualcosa da raccontare, con la sua bellezza e la sua pazzia. Anche qui i personaggi sono in buona parte riusciti, specialmente i due protagonisti della storia. E anche qui la trama sa intrattenere, concludendosi col botti grazie al finale che risulta veramente geniale. Il gameplay è forse il punto più debole del gioco se comparato al primo, viste alcune scelte che sembrano dettate più dal marketing che non da altro e che inseriscono caratteri propri di FPS di stampo ben diverso. Un esempio sono le armi da fuoco, che acquisiscono un'importanza decisamente maggiore rispetto ai poteri del personaggio (mentre invece nel primo plasmidi e armi si completavano a vicenda). Trattasi comunque di un gioco ben superiore alla media anche in questo aspetto e a fronte dell'eccellenza raggiunta del resto, meritevole di essere giocato.

Nota Addizionale: ho giocato a Infinite col Move dall'inizio dalla fine. Il sistema di controllo non è perfetto ma il feeling c'è e come ho potuto sperimentare per Killzone 3 rende secondo me più coinvolgente l'azione. Per difficoltà alte comunque il buon vecchio DS3 rimane la scelta migliore.

9.0


~

Ho pensato un po' al voto da dare a Red Dead Redemption, all'inizio pensavo che un 9 sarebbe stato giusto ma ho deciso di premiarlo con un mezzo voto in più. 9 è anche il voto che darei a entrambi i GTA usciti su console HD (GTA IV e GTA V) che mi sono piaciuti non poco, ma se devo essere sincero Red Dead ha un qualcosa in più rispetto a quei due titoli che faccio fatica a definire. Forse è la trama, forse è l'ambientazione, forse un po' di tutto, ma in ogni caso sarà un'esperienza difficile da dimenticare, mentre i GTA ad essere sinceri, pur con il divertimento che mi hanno saputo dare, li ho droppati entrambi e ripresi mesi dopo per completare la storia :asd:

Ah e intanto che c'ero ho buttato dentro anche due recensioncine di altri due 'giochini' recuperati sempre negli ultimi mesi :stema:

 

IL GURU

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SOMA

Preso qualche settimana fa grazie agli sconti sul PSN. Una piacevole sorpresa data sopratutto dalla trama e dalle ambientazioni.

Il punto di forza è proprio la trama che già da subito offre molti spunti nel gioco, da una semplice simulazione si entra in uno spettacolare mondo immersivo che si concluderà nei migliori dei modi, il finale è pura poesia per tutti. La storia è davvero profonda e con il passare del tempo il gioco da il meglio di se. In un gioco del genere, ovviamente, i documenti, i registri, le note, le foto sono essenziali per scoprire più dettagli del gioco ed anche per portare il giocatore ad un imersione completa con il personaggio. La trama tratta tante e importanti tematiche: futuro dell umanità, limiti fisici della natura umana, etica e moralità.

Ricorda molto titoli come Bioshock (per la natura dell'ambientazione naturalmente) e Alien Isolation (non tanto per i combattimenti, ma per il fatto di doversi nascondere ed essere in costante allarme a causa dei nemici e del ansia dell'ost che il gioco stesso emana). Un titolo che fonde diversi elementi tra di loro (horror, dark, sci-fi ecc.) e li amalgama in maniera perfetta per creare un titolo dai tratti cupi e malati, un genere davvero interesante.

Parlando della grafica il gioco si presenta in buone condizioni e le parti sottomarine sono le migliori da "vivere", immersive anche grazie agli effetti sonori davvero ben ricreati.

Il gameplay si difende bene: l'IA delle creature ben realizzata, attente al minimo rumore da noi creato, enigmi ben calibrati e realizzati in maniera differente l'uno dall'altro. Interazione con oggetti gestita bene. Ottima la durata del gioco che si attesta sulle 10/12 ore se viene giocato con costanza analizzando tutto il mondo che ci circonda.

Valutazione: 8,5

 

-BlackStar

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Bon, prima recensione :asd:

Doom

Dopo le critiche alzate contro il, nonostante tutto, buono Doom 3, ID Software ha deciso di tornare sui suoi passi e alle origini del brand per cercare di proporre un FPS come non se ne vedevano da anni. Prendete il vecchio glorioso capitolo del '93, aggiungetegli una veste grafica in 3D, un paio di boss in più e qualche gradita piccola aggiunta e otterrete questo nuovo Doom 4.

Doom è un FPS piuttosto classico che potrei descrivere con una sola parola: frenesia. Il gioco è un continuo correre di qua e di là per evitare colpi nemici e sparare, i momenti di pausa sono pochi e basati sul trovare le classiche chiavi colorate per raggiungere l'area successiva in cui far fuori la prossima ondata oppure piccole fasi platform. Il tutto è accompagnato da una ost metal gradevole ma alla lunga particolarmente ripetitiva, con riff di basso molto simili tra una traccia e l'altra. Fortunatamente, nonostante la mole davvero eccezionale di nemici su schermo in certe sezioni (che alza forse troppo ripidamente il livello di sfida), il gioco rimane fluidissimo per tutta la campagna. Campagna che grazie all'ultimo aggiornamento può essere giocata in modalità Arcade: basata su un sistema di punteggi e medaglie.

Per cercare di ovviare ad una, inevitabile, ripetitività di fondo, ID Software ha inserito simpatiche modifiche per le armi (potenziabili semplicemente con l'uso) e per il personaggio, sfide extra da trovare per i livelli e sfide in modo tale da incentivare il giocatore a provare le migliori combinazioni possibili per far diventare il proprio alter-ego una inarrestabile macchina da guerra.

Una nota per i nemici, ci sono tutti i demoni dei vecchi Doom che si ripresentano sotto una veste moderna ma molto simile agli originali. Purtroppo non sono poi molti e alla lunga tendono a stancare, semplici varianti anche solo estetiche sarebbero state assai gradite.

Buonissimo il multiplayer, con diverse modalità tra le classiche e alcune aggiunte negli fps degli ultimi anni (si spazio dal Deathmatch al "Fai gol nell'area avversaria") e ottime possibilità di personalizzazione del proprio personaggio e delle armi, con tantissime combinazioni possibili tra colori, pezzi della tuta e texture varie.

Piccola accenno alla modalità Snapmap. Si tratta di una modalità in cui viene data la possibilità di creare le proprie mappe e condividerle oltre a giocare le mappe create dagli altri giocatori. La creazione non è poi troppo difficile, è possibile creare delle mappe subito dopo aver affrontato i tutorial introduttivi mentre se si vuole creare qualcosa di più grande e complesso c'è bisogno di star lì un po' di tempo e a provare. Per chi ha un po' di fantasia si tratta sicuramente di una aggiunta interessante. Peccato che molte mappe create dagli utenti siano abbastanza deludenti.

In definitiva, se cercate un FPS divertente e, sostanzialmente, ignorante, Doom fa per voi. Se cercate una trama profonda e coinvolgente ovviamente guardate altrove (non ci sarebbe neanche da sottolinearlo ma c'è chi se ne è lamentato).

Voto: 8

Pro:

-Divertente e frenetico

-Gameplay classico che riesce comunque a divertire grazie ad intelligenti aggiunte

-Buon Level Design

-Grande quantità di contenuti

-Multiplayer divertente

-La modalità Snapmap

Contro:

-Alla lunga ripetitivo

-Qualche problema di bilanciamento della difficoltà

-La modalità Snapmap

 

Doc E.Brown

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Nioh

Pro

  • Gameplay profondo ed appagante
  • Sistema di crescita variegato
  • Loot system immenso
  • Secchiate di contenuti e meccaniche ludiche
  • Direzione artistica ispirata
  • Accompagnamento sonoro evocativo
  • Longevità incredibile


Contro

  • Level design decisamente non all'altezza di altri esponenti del genere
  • Poca varietà di mob
  • Trama raccontata in modo confusionario
  • Presta il fianco a situazioni in cui è facile diventare OP


Conclusione Il Team Ninja riesuma un progetto nato nel 2004 e lo rianima, resuscitando anche come software house. Nioh non è un mero clone in salsa Sengoku del filone innagurato da From Software, ma mette sul piatto un gameplay più profondo ed improntato all'action, un loot system che è parte integrante dell'esperienza ludica e un'autentica valanga di missioni, contenuti e meccaniche di gioco, il tutto condito da una meravigliosa direzione artistica che omaggia la cultura giapponese di fine 1500 ed inizio 1600. Il titolo tuttavia si macchia di alcuni difetti, come una ripetitività di fondo nel riciclo dei mob, una trama raccontata (specie all'inizio) in modo troppo confusionario ed un level design assolutamente non all'altezza delle opere del maestro Miyazaki. Anche se con questi punti dolenti, Nioh si erge come un titolo semplicemente ottimo e divertentissimo, capace di rubare ore ed ore al player immergendolo in un nuovo mondo brutale ma affascinante. Gli Yokai sono avvisati. 8.5

 
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