saitama
Social Justice Slayer. Anarchicoliberista, Anticle
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quoto sui personaggi, io difatti più che daymare 1998, l'avrei chiamato "l'infame, il pivello, il disturbato"Finito.
Allora, ci sono tante cose da dire su Daymare. Dico subito che mi é piaciuto e pure tanto, ovviamente ci sono delle cose un po' meh su cui gli Invader dovranno lavorare ma, semmai volessero continuare la saga potrebbero creare una sorta di mini universo tutto loro visto che per quanto mi riguarda la storia é tutt'altro che conclusa.
Il gioco é un Resident Evil made in Italy, ne piú né meno, dal gameplay, alla storia, la presenza di enigmi, l'atmosfera horror che non spaventa mai realmente ma che trasmette tanta inquietudine.
Tecnicamente é buono, l'impatto visivo é ottimo, soffre di qualche caldo di frame rate nelle fasi piú concitate ma nulla di grave. Alla distinta resa generale si contrappongono le texture dei pg che sono aberranti a dir poco (oltre che anonime). Lato audio molto bene invece, belle musiche, suoni e rumori tetri al punto giusto.
Il gameplay si descrive prendendo Resident Evil 2 Remake, togliendo tutta la fluiditá di quest'ultimo e aggiungendo qualche meccanica un po' superflua. Grezzo é grezzo si, ma é divertente, alla fine si impara ad apprezzare pure la doppia corsa che puó sembrare inutile ma in realtá é utilissima a secondo delle evenienze. Ció che veramente ho odiato é la ricarica via menú. Per pompa e magnum il problema non si pone ma visto che per l'80% del gioco conviene utilizzare la pistola é stato frustrante, soprattutto durante le fasi con piú nemici e/o boss fight. Fortunatamente nei due pezzi piú difficili del gioco si trovano caricatori e munizioni in abbondanza che riescono a rendere quasi nullo il problema, peró proprio concettualmente trovo sbagliata l'idea che hanno avuto nel renderla cosí meccanica (anche perché va a spezzare il ritmo ogni volta che devi ricaricare la pistola durante tutto il gioco). Lato cure mi sono ricreduto, in realtá la mancanza di cure nei primi tre capitoli aiuta ad aumentare la tensione il che é un bene in un survival horror, rimango invece dell'idea che le siringhe per incrementare stamina e concentrazione siano inutili. Lato personaggi e storia il gioco é in tutto e per tutto un inno a Resident Evil, devo dire che sul finale si fa pure interessante anche se ho trovato alcune scelte un po' banali. I personaggi sono così così, Liev per il ruolo che ha e per come viene presentato funziona bene, idem Raiden. La star del gioco é sicuramente Sandman anche se pure su di lui alcune scelte di scrittura mi hanno lasciato un po' cosí. Samuel invece potenzialmente poteva essere un bel personaggio, ma la scelta di trasformarlo in un bad ass da parolacce e insulti lo rende piú un personaggio da fast and furious che altro. Longevitá ottima, a normale ci ho messo 9 ore saltando qualche collezionabile e offre un livello di sfida adeguato, soprattutto nelle fasi con Raiden.
Complessivamente é un buonissimo prodotto, un 7.5 se lo merita tutto, rimane l'amaro in bocca perché con qualche ritocco qua e lá e una scrittura piú efficace avrebbe potuto essere davvero un must have dell panorama indie.
Attendo comunque con trepidazione nuove info sul prossimo lavoro del team italiano.
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