Parliamoci chiarissimo: Capcom è messa male. Non stiamo parlando di uno di quei casi in cui l’azienda deve semplicemente riprendersi da un paio di progetti sotto le aspettative, bensì di un lento e inesorabile sanguinamento, che ha portato le sue casse a svuotarsi fino a contenere un quantitativo di milioni a malapena sufficiente per lo sviluppo di una manciata di nuovi titoli. Era prevedibile, viste le non brillantissime scelte strategiche operate dai piani alti negli ultimi anni, ma l’idea di vedere una casa che ha fatto la storia dei videogiochi fallire è comunque spaventosa. La speranza, tuttavia, non è ancora morta. La software house nipponica deve puntare tutto sui progetti che ha attualmente in sviluppo, e non è detto che il successo delle prossime uscite non riescano a riportarla sulla cresta dell’onda. Uno di questi giochi è Deep Down, che ha catturato l’attenzione di tutti durante il reveal al Playstation Meeting di febbraio, e ha poi sbiancato di botto molti pessimisti al primo trailer mostrato di recente, dove il downscaling della grafica è sembrato eccessivo rispetto ai filmati iniziali.
L’unico modo di farsi un’idea chiara era aspettare il Tokyo Game Show, dove Capcom avrebbe mostrato finalmente un po’ di gameplay concreto. Beh, il TGS 2013 è arrivato, e con lui Deep Down. Noi non siamo in Giappone in carne e ossa, ma se Spaziogames non va alla montagna la montagna va a Spaziogames, quindi abbiamo pensato bene di analizzare tutti i video e le informazioni spuntate nelle ultime ore dalla fiera nipponica. Ciò che abbiamo visto, per fortuna, ci ha rincuorato parecchio.