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Perché animali?
dopo le accuse di molestie sessuali.
non lo so fra è un mondo confuso
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Perché animali?
dopo le accuse di molestie sessuali.
Che sia però solo il primo passo, deve proprio cambiare radicalmente la cultura che permea sti posti di lavoro. Una cultura prevalentemente americana, o quantomeno molto più marcata oltreoceano."Y'all ever see a take so bad, you are forced to immediately go to sleep?" [cit]
Falcidiassero tutti quelli che è giusto falcidiare, ci mancherebbe altro.
Quanta saggezza in un unico postChe sia però solo il primo passo, deve proprio cambiare radicalmente la cultura che permea sti posti di lavoro. Una cultura prevalentemente americana, o quantomeno molto più marcata oltreoceano.
Il fatto è che per uno shift significativo dovranno passare degli anni, per forza di cose, e la cosa non coincide mai con i file excell su cui si segano gli azionisti.
E il problema è che al 99% sta merda c'è in tanti altri studi (magari meno marcata, o magari no... Chissà). E sta merda è un problema serissimo, che va al di là della "qualità del lavoro" e del "prodotto finale", qui stiamo parlando di bestie travestite da agnelli (loro e la loro comunicazione falsissima).Che sia però solo il primo passo, deve proprio cambiare radicalmente la cultura che permea sti posti di lavoro. Una cultura prevalentemente americana, o quantomeno molto più marcata oltreoceano.
Il fatto è che per uno shift significativo dovranno passare degli anni, per forza di cose, e la cosa non coincide mai con i file excell su cui si segano gli azionisti.
Il problema è che non saprei nemmeno da dove cominciare, riflettendoci è una roba tanto malata quanto difficile da combattere. Dall'esterno soprattutto c'è poco da fare, servono probabilmente regolamentazioni serie in materia che esulano dal nostro, in qualità di consumatori, controllo e, probabilmente, dal controllo dei lavoratori stessi.E il problema è che al 99% sta merda c'è in tanti altri studi (magari meno marcata, o magari no... Chissà). E sta merda è un problema serissimo, che va al di là della "qualità del lavoro" e del "prodotto finale", qui stiamo parlando di bestie travestite da agnelli (loro e la loro comunicazione falsissima).
Sta cosa non dovrebbe essere un unicum, ma dovrebbe dar vita ad un controllo a tappeto di tutti publisher.
Una via di mezzo, no eh?Opterei il rogo visto l'andazzo.
Funziona quasi sempre così. Del resto, se non lo fosse, non vedremmo quotidianamente tutte le peggio mega aziende del globo fare la morale a noi poveri mortali.-Virtue signaling ad ogni occasione
-Viene fuori che in realtà sono dei maiali di prima categoria.
Nessuna sorpresa, ma urge un enorme rastrellamento di gentaglia, e non parlo solo di blizzard.
This so muchL’industria del gaming è proprio una bella fogna di soggetti
'sto problema direi che non è manco esclusivamente dell'industria ludica, perchè se andiamo a vedere altri settori queste notizie escono continuamente.Il problema è che non saprei nemmeno da dove cominciare, riflettendoci è una roba tanto malata quanto difficile da combattere. Dall'esterno soprattutto c'è poco da fare, servono probabilmente regolamentazioni serie in materia che esulano dal nostro, in qualità di consumatori, controllo e, probabilmente, dal controllo dei lavoratori stessi.
E' anche per questo che in america è preponderante sta roba, perchè il rischio di esser licenziato in tronco perchè stai sul culo a qualcuno che conta è reale ed all'ordine del giorno. Non hanno alcuna tutela in quanto lavoratori dipendenti, da quì nasce poi, suppongo, la reticenza con cui tutti si approcciano a problemi del genere, pur di non perdere un posto di lavoro stabile e retributivo (E Blizzard in questo è una delle migliori aziende del settore) tengon la bocca chiusa e vivono con i paraocchi.
Vero. In generale l'assenza di una tutela di categoria in America è un problema serissimo, e si sta concretizzando in modo netto in questo settore (che diciamocelo: a livello di "human resource" è tra i più sottosviluppati che ci siano, essendo pure "molto giovane"). Il problema grosso di Blizzard (ma vale per tutti) è culturale (sia a livello nazionale, sia a livello di settore [perché il gaming si è plasmato nell'ultimo ventennio in un certo modo]), e negli anni sono stati piuttosto "bravi" nascondersi. Hanno incorporato sempre più "quote" (a ragione intendiamoci), senza però una vera tutela, e un vero approccio di integrazione culturale interno ai loro studi (hanno semplicemente fatto dei "+1", all'interno di dei gruppi estremamente polarizzati in stile Confraternità [brrrr]).Il problema è che non saprei nemmeno da dove cominciare, riflettendoci è una roba tanto malata quanto difficile da combattere. Dall'esterno soprattutto c'è poco da fare, servono probabilmente regolamentazioni serie in materia che esulano dal nostro, in qualità di consumatori, controllo e, probabilmente, dal controllo dei lavoratori stessi.
E' anche per questo che in america è preponderante sta roba, perchè il rischio di esser licenziato in tronco perchè stai sul culo a qualcuno che conta è reale ed all'ordine del giorno. Non hanno alcuna tutela in quanto lavoratori dipendenti, da quì nasce poi, suppongo, la reticenza con cui tutti si approcciano a problemi del genere, pur di non perdere un posto di lavoro stabile e retributivo (E Blizzard in questo è una delle migliori aziende del settore) tengon la bocca chiusa e vivono con i paraocchi.
Guillemot avrà avuto una riserva segreta solo per gli azionistiIl rischio comunque è che finita la bolla non se ne parli più e si torni di nuovo come prima, tutti felici e contenti all'apparenza e che ognuno si guardi il suo orticello.
Di Ubisoft dopotutto si è saputo più qualcosa?
Sì, avevo letto l'articolo e quello che ne esce è un ritratto vergognoso di un posto di lavoro diretto da subumani senza alcun rispetto per i loro colleghi e le loro colleghe. Tralasciando per un secondo la questione delle molestie, che mi pare sia già stata dibattuta e non mi pare ci sia bisogno di aggiungere altro oltre alle dovute condanne, vorrei discutere un attimo di questi sviluppatori che invece di assolvere ai propri compiti passavano il tempo a divertirsi, spassandosela coi videogiochi in spregio alle minime pratiche di efficienza. Ma questi a chi rendevano conto? Ma è il modo di far funzionare efficacemente un'azienda? Poi siamo qui a discutere di rinvii, scelte di game design discutibili o situazioni come quella della remastered di Starcraft?Comunque per chi ha voglia di leggere qualche report a riguardo può dare un occhio a quest'articolo:
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Inside Blizzard Developers’ Infamous Bill ‘Cosby Suite’
Booze, sexual remarks, and a giant portrait of Cosby are all at the center of Activision lawsuitkotaku.com
E questa è probabilmente solo la punta dell'iceberg, daltronde se alla luce del sole facevano ste robe è inimmaginabile quello che si sentissero in potere di fare dove non arrivavano occhi e orecchie.