Fabfab
Master of forum
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In realtà la storia a me non sembra diretta al pubblico generalista, difficilmente verrebbe apprezzata da chi non segue Dragonero e non conosce già personaggi e ambientazione, o almeno io ho questa impressione: e per gli editoriali di certo è più facile fare degli articoli generalisti su qualunque cosa abbia minimamente attinenza col fantastico piuttosto che sbattersi e creare una specie di guida di approfondimento del mondo di Dragonero, per quella dobbiamo comprare il manuale del gioco di ruolo... mica scemi.Il problema degli almanacchi prima e dei magazine ora è che sono tutti gestiti dalla combriccola Frediani/Colombo/Fassina; un gruppo ristretto che spazia dal western all'horror, dalla fantascienza al giallo e adesso anche al fantasy. Colombo sarebbe anche uno di quelli bravi ma fargli scrivere di cinema invece che di libri rimane un autentico mistero.. Corollario di dossier/articoli imbarazzanti (quelli sui videogiochi scritti da Fassina sono terribili e dovrebbero suscitare più di una domanda, considerata la sua precedente posizione lavorativa in seno ad Ubisoft..) nonchè panoramiche di attualità superficiali e a forte sentore di googlata (tra l'altro non di rado colme di inesattezze). L'unica nota positiva è rappresentata dal ritorno alla carta porosa che rende le pubblicazioni ciccione come i primi riusciti almanacchi, capirai.. Storia comprensibilmente piatta e anonima, essendo la pubblicazione rivolta al pubblico generalista che non è solito seguire la serie di riferimento.