-Quirinus è a tutti gli effetti un interludio di Boudica mascherato. Ormai è un disco rotto, o tirano fuori una versione Avenger effettiva o inizio a skippare tutto quello che la coinvolge. Quirinus in se? è il solito Romolo, è estrememente bizzarro, melodrammatico, criptico e incomprensibile...ma è un mostro di potenza, saggio ed affidabile come pochi altri. La sa moooolto lunga. Su tante cose.
-Astrea: mi aspettavo una "chiusura" sulla Astrea vista ad Atlantide. Nulla di tutto questo ma, nondimeno, si è rivelata essere una lettura estremamente interessante. Ancora una volta mi spiace constatare come non avere un mio Dantes mi "precluda" molti inteludi e retroscena di grande pregio. Ottima prova comunque per la "nostra" Luvia che si affranca dalla sua versione originale e decide di accompagnarci per il resto del nostro viaggio.
-Paride: un interludio non banale che ci fornisce una bella panoramica sulla versione "Fate" di Paride. Per nulla malizioso, rispetto al mito, goffo ma sempre animato da buone intenzioni. Pregevoli i suoi "confronti" con i vari servant sul loro "ruolo" di spiriti eroici
-Barty: cosa significa essere un "pirata"? ...e l'ossessione per gli occhi coperti, non dimentichiamolo mai.
-Dioscuri: molto Castore centrico. Intrigante il suo confrontarsi positivamente con Voyager, una sorta di sua controparte "moderna" cosi come vedere un lato più umano, meno Tsun Tsun (come sottolineato anche da quel fanfarone di Jason) nel suo porsi con altri personaggi quando in "solo", lontano da Polluce. A partire dallo stesso Jason, passando per Murasaki, vari servant "bambini" e il duo Shishou e Skadi, nelle inedite vesti di combinaguai. Polluce è più sullo sfondo ma è più aperta, dolce e sensibile