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BigBoss91
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Approfittando dei giorni di "vacanza" di Pasqua e del fatto che mi basta alzarmi dieci minuti prima, invece che tre ore, prima di iniziare a lavorare ho fatto delle tirate a cui non sono solito per finire FFXV, un po' perché era da molto tempo che ero curioso di giocarlo, un po' perché una volta saggiate le varie meccaniche e, di conseguenza pregi e difetti, ho capito che sarebbe comunque stato un gioco che non riprenderò in mano.
Non voglio fare una recensione perché sento di non averlo approfondito a dovere (e non credo di aver la voglia e il tempo di farlo) però esprimo ugualmente un parere giusto per discutere con chi lo ha già completato e vedere se mi sono perso qualcosa di davvero fondamentale.
Onestamente quello che dissi dopo aver finito il capitolo 4, ossia "è probabilmente uno dei FF peggiori e più strani, a differenza di quello che è uscito ultimamente da Square però è un Final Fantasy e questo è già tantissimo", può essere la sintesi di ciò che dirò perché alla fine il gioco ha davvero troppi difetti (e chi all'epoca lo riempì di 9 vorrei capire a che titolo fa ancora il giornalista videoludico).
Tra ciò che più mi ha infastidito (e alcuni aspetti sono davvero personali mi rendo conto) ci sono:
- Combat System e telecamera. Non sono un integralista del Jrpg e sono pienamente cosciente che nel caso di un Final Fantasy, che punta sempre a innovare e nessun capitolo è davvero uguale ai precedenti, sarebbe stupido. Per capirci non è un Persona, dove pretendo invece il combat a turni tipico della serie. Detto questo la componente action devi saperla fare (gestione dei ritmi, delle interfacce, della telecamera e del sistema più in generale) e Square non è riuscita con FFXV. In generale poi, la svolta action in titoli di questo tipo non l'apprezzo molto perché se fai un sistema principalmente action, senza una sorta di gambit per impartire strategie ai compagni (cosa di cui ho notato l'assenza anche nel CS della demo del VII Remake e che li avrebbe rappresentato la ciligina sulla torta), la componente da gioco di ruolo si va un po' a perdere. Nel momento in cui l'efficacia dei compagni è limitata a darti delle pause durante lo scontro o ad eseguire un attacco speciale, non senti il bisogno, specie se sei un minimo abituato agli action, di andare a spendere i punti abilità nei menù. Una cosa simile mi è capitata in Automata dove la componente personalizzazione si limitava a mettere un cip che aumentasse le statistiche e nella scelta dell'arma. Qui, idem. Le abilità, per dire, le ho sbloccate in massimo tre occasioni nelle quasi trentatré ore di gioco complessive.
- Il comparto sonoro: questo magari stranirà molti ma una delle cose che mi da tanto fastidio è quando in un film o in un videogioco c'è un personaggio che sta per fare un discorso epico, c'è una musica epica per sottolinearlo e questa musica ha un volume talmente alto che copre la voce. In FF XV con il doppiaggio in inglese, con i settaggi audio di default succede praticamente sempre.
- L'open world. Ora a me l'open world proprio non va giù quasi a prescindere però due giochi che ho apprezzato parecchio sono Zelda BOTW e RDR 2. Se devi fare l'open world, devi (sottolineo e sottoscrivo il verbo) rifarti a quelle concezioni li. Farmi un open world per riempirlo di fetch quest non è utili e anzi rende solo più noioso portare avanti il gioco.
- Il level design: questo si lega parecchio al discorso sull'open world ma voglio andare più sullo specifico. Se fai un gioco lineare, mi sta bene che possa raggiungere un determinata missione (principale o secondaria che sia) da una sola direzione. Sarà banale, ma evidente agli sviluppatori l'idea non è balenata per la testa, che se invece crei un mondo aperto liberamente esplorabile, il giocatore non andrà sempre e comunque dal punto A al punto B ma potrebbe trovarsi da tutt'altra parte e potrebbe provare a raggiungere un certo luogo da una via "non convenzionale". Ora se la missione inizia in un punto chiuso da 3 lati per metri e metri, c'è qualcosa che non va. E non regge la scusa "ci sono le strade apposta" perché puoi spostarti a piedi e con altri mezzi in maniera totalmente indipendente. Sostanzialmente per il level design che hanno realizzato l'open world è più un peso che un plus. Poi l'ultima fase
Di contro tra gli aspetti più positivi metto il world building, perché il mondo che hanno creato è proprio bello, e paradossalmente il comparto narrativo. Sul secondo aspetto c'è da fare un distinguo; come ho detto a più riprese nonostante sia tutto diverso da quello a cui la serie ci ha abituato si respira un po' la magia dei Final Fantasy, e questo non era affatto scontato. Il gruppo dei quattro protagonisti poi funziona abbastanza bene; l'evoluzione del rapporto tra i quattro è uno degli aspetti migliori anche se questo si evolve soprattutto grazie ai momenti di "pausa" tra uno spostamento e l'altro. Viene proprio voglia di fermarsi ma ciò mal si sposa all'urgenza che c'è dietro le vicende che li costringono a viaggiare. Diciamo che avrei fatto in modo che gli aventi del film avvenissero molto più avanti, dando il giusto tempo per evolvere "in-game" il rapporto fra Noctis e gli altri tre.
Da un punto di vista squisitamente narrativo invece, a mio avviso, FF XV soffre della sindrome del "mi chiamo XV ma vorrei tanto essere Final Fantasy VII"; la storia non è nemmeno male e alcune scelte sono parecchio coraggiose però proprio me li immagino mentre concettualizzavano il gioco (spoiler pesanti tanto del VII quanto del XV, più o meno. Ho provato a non entrare nello specifico ma chi ha giocato uno dei due capirà e potrebbe non apprezzare se non ha giocato l'altro titolo)
E d'altra parte questa "sindrome", insieme alla sovraesposizione di un determinato personaggio porta a trascurare tutta una serie di comprimari che potevano aggiungere molto.
La storia nel complesso poteva essere gestita e narrata molto meglio però non è pessima: cioè non siamo di fronte a un capolavoro ma se a dirmi che è scritto male FF XV è qualcuno che poi esalta Nomura (ops l'ho citato) direi che abbiamo dei gusti totalmente incompatibili.
Non voglio fare una recensione perché sento di non averlo approfondito a dovere (e non credo di aver la voglia e il tempo di farlo) però esprimo ugualmente un parere giusto per discutere con chi lo ha già completato e vedere se mi sono perso qualcosa di davvero fondamentale.
Onestamente quello che dissi dopo aver finito il capitolo 4, ossia "è probabilmente uno dei FF peggiori e più strani, a differenza di quello che è uscito ultimamente da Square però è un Final Fantasy e questo è già tantissimo", può essere la sintesi di ciò che dirò perché alla fine il gioco ha davvero troppi difetti (e chi all'epoca lo riempì di 9 vorrei capire a che titolo fa ancora il giornalista videoludico).
Tra ciò che più mi ha infastidito (e alcuni aspetti sono davvero personali mi rendo conto) ci sono:
- Combat System e telecamera. Non sono un integralista del Jrpg e sono pienamente cosciente che nel caso di un Final Fantasy, che punta sempre a innovare e nessun capitolo è davvero uguale ai precedenti, sarebbe stupido. Per capirci non è un Persona, dove pretendo invece il combat a turni tipico della serie. Detto questo la componente action devi saperla fare (gestione dei ritmi, delle interfacce, della telecamera e del sistema più in generale) e Square non è riuscita con FFXV. In generale poi, la svolta action in titoli di questo tipo non l'apprezzo molto perché se fai un sistema principalmente action, senza una sorta di gambit per impartire strategie ai compagni (cosa di cui ho notato l'assenza anche nel CS della demo del VII Remake e che li avrebbe rappresentato la ciligina sulla torta), la componente da gioco di ruolo si va un po' a perdere. Nel momento in cui l'efficacia dei compagni è limitata a darti delle pause durante lo scontro o ad eseguire un attacco speciale, non senti il bisogno, specie se sei un minimo abituato agli action, di andare a spendere i punti abilità nei menù. Una cosa simile mi è capitata in Automata dove la componente personalizzazione si limitava a mettere un cip che aumentasse le statistiche e nella scelta dell'arma. Qui, idem. Le abilità, per dire, le ho sbloccate in massimo tre occasioni nelle quasi trentatré ore di gioco complessive.
- Il comparto sonoro: questo magari stranirà molti ma una delle cose che mi da tanto fastidio è quando in un film o in un videogioco c'è un personaggio che sta per fare un discorso epico, c'è una musica epica per sottolinearlo e questa musica ha un volume talmente alto che copre la voce. In FF XV con il doppiaggio in inglese, con i settaggi audio di default succede praticamente sempre.
- L'open world. Ora a me l'open world proprio non va giù quasi a prescindere però due giochi che ho apprezzato parecchio sono Zelda BOTW e RDR 2. Se devi fare l'open world, devi (sottolineo e sottoscrivo il verbo) rifarti a quelle concezioni li. Farmi un open world per riempirlo di fetch quest non è utili e anzi rende solo più noioso portare avanti il gioco.
- Il level design: questo si lega parecchio al discorso sull'open world ma voglio andare più sullo specifico. Se fai un gioco lineare, mi sta bene che possa raggiungere un determinata missione (principale o secondaria che sia) da una sola direzione. Sarà banale, ma evidente agli sviluppatori l'idea non è balenata per la testa, che se invece crei un mondo aperto liberamente esplorabile, il giocatore non andrà sempre e comunque dal punto A al punto B ma potrebbe trovarsi da tutt'altra parte e potrebbe provare a raggiungere un certo luogo da una via "non convenzionale". Ora se la missione inizia in un punto chiuso da 3 lati per metri e metri, c'è qualcosa che non va. E non regge la scusa "ci sono le strade apposta" perché puoi spostarti a piedi e con altri mezzi in maniera totalmente indipendente. Sostanzialmente per il level design che hanno realizzato l'open world è più un peso che un plus. Poi l'ultima fase
con le boss fight di fila e quella nella fortezza nella capitale dell'impero mi hanno lasciato un po' perplesso.
La prima è una cosa tipica dei jrpg che non ho mai apprezzato. Credo che tra le cose più divertenti ci sia la preparazione di una strategia adatta al boss che arriva; se me ne metti 4 di fila la cosa si perde. La seconda mi è sembrata un allungamento di brodo francamente inutile. Alla fine è un action; se non dura 30 ore ma 15 va bene.
La prima è una cosa tipica dei jrpg che non ho mai apprezzato. Credo che tra le cose più divertenti ci sia la preparazione di una strategia adatta al boss che arriva; se me ne metti 4 di fila la cosa si perde. La seconda mi è sembrata un allungamento di brodo francamente inutile. Alla fine è un action; se non dura 30 ore ma 15 va bene.
Di contro tra gli aspetti più positivi metto il world building, perché il mondo che hanno creato è proprio bello, e paradossalmente il comparto narrativo. Sul secondo aspetto c'è da fare un distinguo; come ho detto a più riprese nonostante sia tutto diverso da quello a cui la serie ci ha abituato si respira un po' la magia dei Final Fantasy, e questo non era affatto scontato. Il gruppo dei quattro protagonisti poi funziona abbastanza bene; l'evoluzione del rapporto tra i quattro è uno degli aspetti migliori anche se questo si evolve soprattutto grazie ai momenti di "pausa" tra uno spostamento e l'altro. Viene proprio voglia di fermarsi ma ciò mal si sposa all'urgenza che c'è dietro le vicende che li costringono a viaggiare. Diciamo che avrei fatto in modo che gli aventi del film avvenissero molto più avanti, dando il giusto tempo per evolvere "in-game" il rapporto fra Noctis e gli altri tre.
Da un punto di vista squisitamente narrativo invece, a mio avviso, FF XV soffre della sindrome del "mi chiamo XV ma vorrei tanto essere Final Fantasy VII"; la storia non è nemmeno male e alcune scelte sono parecchio coraggiose però proprio me li immagino mentre concettualizzavano il gioco (spoiler pesanti tanto del VII quanto del XV, più o meno. Ho provato a non entrare nello specifico ma chi ha giocato uno dei due capirà e potrebbe non apprezzare se non ha giocato l'altro titolo)
A: "Potremmo creare un personaggio femminile con un background di questo tipo, con questi poteri e questo ruolo. Che te ne pare?"
B: "Buona idea... ma quanto è venuto bene Aerith?"
A: "Possiamo fare un cattivo che abbia questa storia, con questo segreto che rivelerà sul finale al protagonista, ecc..."
B: "Eh ma lo dobbiamo fare un po' Sephirot; tutti i cattivi vogliono essere Sephirot, ovvio"
B: "Buona idea... ma quanto è venuto bene Aerith?"
A: "Possiamo fare un cattivo che abbia questa storia, con questo segreto che rivelerà sul finale al protagonista, ecc..."
B: "Eh ma lo dobbiamo fare un po' Sephirot; tutti i cattivi vogliono essere Sephirot, ovvio"
E d'altra parte questa "sindrome", insieme alla sovraesposizione di un determinato personaggio porta a trascurare tutta una serie di comprimari che potevano aggiungere molto.
La storia nel complesso poteva essere gestita e narrata molto meglio però non è pessima: cioè non siamo di fronte a un capolavoro ma se a dirmi che è scritto male FF XV è qualcuno che poi esalta Nomura (ops l'ho citato) direi che abbiamo dei gusti totalmente incompatibili.