Ufficiale Geopolitica | Discussione Attuale: Hamas e Israele

  • Autore discussione Autore discussione Gianpi
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"oltre che rendere un inferno quello che per migliaia di turisti era il sogno di una vita, ovvero venire qui in Italia"

Questo tizio è da studiare, su sto forum anni fa lo definivano il salvatore delle politiche economiche italiane :rickds:

Ecco, dimenticavo "I poveri turisti che avevano il solo sogno di venire qui a visitare l'Italia".
 


"oltre che rendere un inferno quello che per migliaia di turisti era il sogno di una vita, ovvero venire qui in Italia"

Questo tizio è da studiare, su sto forum anni fa lo definivano il salvatore delle politiche economiche italiane :rickds:

E certo, l'inferno non è quello che vivono i palestinesi tutti, ma quello che per migliaia di turisti era il sogno di una vita: venire in vacanza in Italia.
Poverini :bruniii:
 
Ovviamente no, si aspettavano di essere abbordati e fermati come Israele ha sempre fatto. Sono però riusciti in diversi intenti, in primis si sono avvicinati moltissimo (forse i più vicini alla costa, dovrei controllare) e il loro gesto ha generato dibattito, mobilitazione, ha influito sulla postura di alcuni governi, ha anche portato IDF a essere più cauta rispetto ad altre volte. Il senso politico della spedizione è questo, sensibilizzare le persone su un'ingiustizia che si sta compiendo ai danni di una popolazione inerme, aspetto dove spesso la politica fallisce.
Permettimi sommessamente di dissentire su un paio di punti. Per quanto riguarda il cambio di postura, credo che sia ancora presto per poterne parlare (immagino che lo potremo verificare già nelle prossime settimane), a meno che tu per "cambio di postura" non intenda la regolare attività diplomatica che è stata fatta affinchè si svolgesse tutto in sicurezza, e qui chiaramente mi riferisco anche al punto sul grado di azione da parte dell' IDF a cui tu ti riferisci. Per quanto riguarda il discorso della "sensibilizzazione" io onestamente credo che non sia cambiato nulla, ne in bene, ne in male, nel senso che chi era contro questo tipo di iniziativa è rimasto contro, chi era pro invece, è rimasto anch' esso tale e quale. In ogni caso, in linea generale, dato che stiamo parlando di un atto simbolico, e su questo mi pare che siamo tutti concordi, non vedo perchè non sia legittimo criticare, mentre è facile definire "strumentale" l'azione di un governo.

Riguardo al discorso scioperi che hai affrontato dopo anche qua non sono pienamente d'accordo, per come la vedo io, la buona parte non sono altro che disordini svolti da gente a cui di Gaza e della Palestina non gliene può fregare di meno, da parte del solito manifestante medio del "Bella zio, facciamo casino".
 
Riguardo al discorso scioperi che hai affrontato dopo anche qua non sono pienamente d'accordo, per come la vedo io, la buona parte non sono altro che disordini svolti da gente a cui di Gaza e della Palestina non gliene può fregare di meno, da parte del solito manifestante medio del "Bella zio, facciamo casino".
Hai prove a supporto di questa dichiarazione o é semplicemente una illazione basata su tue sensazioni e credenze personali?
 
In ogni caso, in linea generale, dato che stiamo parlando di un atto simbolico, e su questo mi pare che siamo tutti concordi, non vedo perchè non sia legittimo criticare, mentre è facile definire "strumentale" l'azione di un governo.
"Non c'è bisogno di rischiare la propria incolumità e di infilarsi in un teatro di guerra per consegnare degli aiuti a Gaza, che il governo italiano e le autorità preposte avrebbero potuto consegnare in poche ore".

Questa non è una critica calzante e in buona fede, questo è depistaggio sul senso principale dell'iniziativa, dove infila la balla secondo cui le consegne sarebbero certamente state facili e rapide in un contesto in cui UNRWA, HRW, OCHA, varie ONG dicono che Israele blocca l'ingresso di quantità essenziali di aiuti umanitari.

Poi la "pace giusta" per la Meloni sulla Palestina evidentemente è la seguente, quella per cui "si preoccupa" che la Flotilla possa ostacolarne il processo:

Quindi per Meloni la Flotilla (che si è organizzata solo per dare fastidio a lei, non all'Italia ma a lei in persona che è la più odiata del globo terracqueo) starebbe mettendo a rischio il processo di pace in atto che rappresenta un momento storico!
E vediamolo questo processo di pace: un accordo tra Trump e Netanyahu su come trasformare Gaza in un "affare immobiliare" sotto la gestione di Tony Blair e senza nessun riconoscimento dello Stato palestinese!
Il tutto deciso all'oscuro dei diretti interessati che non sono stati mai interpellati o coinvolti!
Sarebbe questo il momento storico?
Lo sterco ha decisamento più dignità...e utilità!

E lasciamo perdere le dichiarazioni pietose sullo sciopero, o quelle aberranti di Borghi.
 
Permettimi sommessamente di dissentire su un paio di punti. Per quanto riguarda il cambio di postura, credo che sia ancora presto per poterne parlare (immagino che lo potremo verificare già nelle prossime settimane), a meno che tu per "cambio di postura" non intenda la regolare attività diplomatica che è stata fatta affinchè si svolgesse tutto in sicurezza, e qui chiaramente mi riferisco anche al punto sul grado di azione da parte dell' IDF a cui tu ti riferisci. Per quanto riguarda il discorso della "sensibilizzazione" io onestamente credo che non sia cambiato nulla, ne in bene, ne in male, nel senso che chi era contro questo tipo di iniziativa è rimasto contro, chi era pro invece, è rimasto anch' esso tale e quale. In ogni caso, in linea generale, dato che stiamo parlando di un atto simbolico, e su questo mi pare che siamo tutti concordi, non vedo perchè non sia legittimo criticare, mentre è facile definire "strumentale" l'azione di un governo.

Riguardo al discorso scioperi che hai affrontato dopo anche qua non sono pienamente d'accordo, per come la vedo io, la buona parte non sono altro che disordini svolti da gente a cui di Gaza e della Palestina non gliene può fregare di meno, da parte del solito manifestante medio del "Bella zio, facciamo casino".
Ehm, usiamo i termini giusti quelli sono manifestanti, chiamali come vuoi, non necessariamente scioperanti.

Ti ricordo che chi sciopera rinuncia a una parte del suo stipendio, non è pagato nelle ore in cui si ASSENTA DA LAVORO.

Quindi non mi permetterei di dire che è gente che se ne frega.
 
Ehm, usiamo i termini giusti quelli sono manifestanti, chiamali come vuoi, non necessariamente scioperanti.

Ti ricordo che chi sciopera rinuncia a una parte del suo stipendio, non è pagato nelle ore in cui si ASSENTA DA LAVORO.

Quindi non mi permetterei di dire che è gente che se ne frega.
Ma no non hai capito, HunterKakashi conosce personalmente 100k+ persone che hanno partecipato alle manifestazioni della scorsa settimana. Sa quello che dice. E poi lo dicono anche su Rete4 e Libero e il Giornale, media di proprietà dei partiti di governo da sempre contro scioperi e manifestazioni varie, quindi deve essere vero che sono tutti fannulloni komunisti :sisi:
 
Un rapporto criticatissimo, anche dalla comunità accademica, oltre che essere un'interpretazione delle normative e dei regolamenti. Tra l'altro, è un report riferito esclusivamente al caso della Mavi Marmara quindi che c'entra con l'oggi? Ti ripeto, testi e manuali ti aspettano, soprattutto UNCLOS e Sanremo sono particolarmente chiari su casistica e modalità. E con questa chiudo.


Lo scopo è sempre stato, anche soprattutto, politico e dimostrativo, non è mai stato nascosto ciò. Se poi la politica strumentalizza per i suoi fini, noi possiamo e dobbiamo cercare di distinguerlo da quanto successo.
Forzare il blocco poi significa semplicemente superarlo, di certo non utilizzare la forza (di cui non erano dotati) o di opporre resistenza a un'azione comunque illegale e irregolare.


Ma cosa diciiii il blocco è presente ininterrottamente dal 2009, ma poi che discorso assurdo è? Allora se tutti stanno zitti con Israele significa che è legittimo? Vabbè basta per carità, direi che ne ho abbastanza.
Il rapporto è criticato , ne convengo, ma ad oggi è l'unica vera decisione di un consesso internazionale riconosciuto sulla questione e si è relativo alla Mavi Marmara , che era parte della Freedom Flotilla che ha cercato di superare il Blocco Navale Israeliano nel 2010, quindi quanto mai inerente all' oggi essendo la stessa fattispecie pur senza vittime
La CPI ha rimandato la questione ai tribunali , ad oggi dopo due Decisioni favorevoli e un appello , non c'è condanna anche se sia la CPI che il giudizio di appello hanno ritenuto la cosa un potenziale crimine di guerra e l'appello sostiene che sia da sottoporre nuovamente all'Aja , ma nessuno ad oggi ha ancora condannato Israele per quel fatto nè nessuna delle Corti ha ritenuto illegale il Blocco, la reazione magari spropositata e criminale , ma il blocco navale no.

Che lo sopo fosse politico io lo vado dicendo da giorni, da quando erano ancora a Tunisi , ma non è il modo in cui è stata presentata la flotilla nei media , le persone con cui parlo alcune anche in piazza ieri sera , sono convinte che la flotilla debba risolvere il problema della fame a Gaza : "sono 50 navi cariche di cibo" mi sento dire.

Non so perchè ma molti mi vedono sempre schierato dalla parte opposta , non è così , il problema è solo che io applico un peso e una misura , se dico, come dico , che ci sono 150 Paesi che riconoscono lo Stato di Palestina per affermare che dovrebbe essere effettivamente riconosciuto ufficialmente ossia , se prendo a misura il numero di chi fa una cosa per ritenerla legittima , poi non posso ignorare la totalità dei 193 Paesi dell'ONU che non ne fanno un'altra e scartarli perchè non mi piace quello che (non) fanno.

O i numeri contano o non contano , dei 193 Paesi membri dall'ONU più due Osservatori 1 Riconosciuto il Vaticano ed uno, la Palestina, non ancora , nessuno contesta la legittimità del Blocco Navale forse l'Iran lo fa non ne sono certo, ma sopratutto ,anche escludendo l'Iran , nessuno dei 149 rimanenti che riconoscono lo Stato di Palestina . Questi 149 Paesi , contano o no? Contano a giorni alterni?
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Verità che governanti come Netanyahu e Trump non provano nemmeno a nascondere: del diritto internazionale se ne fregano.
Trump se ne sbatte perfino della Costituzione su cui ha Giurato ben 2 volte
 
"Non c'è bisogno di rischiare la propria incolumità e di infilarsi in un teatro di guerra per consegnare degli aiuti a Gaza, che il governo italiano e le autorità preposte avrebbero potuto consegnare in poche ore".

Questa non è una critica calzante e in buona fede, questo è depistaggio sul senso principale dell'iniziativa, dove infila la balla secondo cui le consegne sarebbero certamente state facili e rapide in un contesto in cui UNRWA, HRW, OCHA, varie ONG dicono che Israele blocca l'ingresso di quantità essenziali di aiuti umanitari.

Poi la "pace giusta" per la Meloni sulla Palestina evidentemente è la seguente, quella per cui "si preoccupa" che la Flotilla possa ostacolarne il processo:



E lasciamo perdere le dichiarazioni pietose sullo sciopero, o quelle aberranti di Borghi.

La rivoluzione non si fa con un wee-kend lungo :facepalm:
Non è però tutto così negativo se ci pensi: a questa della sorte dei palestinesi non le è mai interessata una mazza e sono bastati una manifestazione, uno sciopero e un gruppo di zattere attrezzate per farle manifestare tutto questo disinteresse. Infatti il suo timore non è certo rappresentato dalla sorte dei palestinesi, ma dal possibile fallimento del "piano [immobiliare] di pace", un "momento storico" che non può essere vanificato!
I suoi discorsi sono chiarissimi, è solo la "polarizzazione" di cui parlava yonkers86 che impedisce alla gente di rendersene conto.
 
Non mi sembra proprio. Nel settembre 2010 il Consiglio dei Diritti Umani si espresse nel senso di una totale illiceità del blocco qualificandolo come una forma di punizione collettiva in violazione dell’art. 33 della IV Convezione di Ginevra (e tra l'altro mi sembra assurdo - infatti è stato criticato da più parti - che il rapporto Palmer del 2011 l'abbia giustificato). Se per ispezionare viene usato tale blocco, come può essere un diritto di Israele farlo?

"Commissioner-General of the United Nations Relief and Works Agency (UNRWA)
emphasized that “such tragedies are entirely avoidable if Israel heeds the repeated calls of
the international community to end its counterproductive and unacceptable blockade of Gaza.” In a public statement issued on 14 June 2010, the International Committee of the Red Cross (ICRC) described the impact of the closure on the situation in Gaza as “devastating” for the 1.5 million people living there, emphasizing that “the closure constitutes a collective punishment imposed in clear violation of Israel’s obligations under international humanitarian law”, saying the only sustainable solution was a lifting of the
closure.
39. Similarly, the Human Rights Committee, in its concluding observations of 3 September 2010, expressed its concern at the “effects of the blockade on the civilian population in the Gaza Strip, including restrictions to their freedom of movement, some of which led to deaths of patients in need of urgent medical care, as well as restrictions on the access to sufficient drinking water and adequate sanitation.” It recommended that Israel lift the military blockade of Gaza, insofar as it adversely affects the civilian population.29
40. According to information provided to the Mission by the United Nations Office for
the Coordination of Humanitarian Affairs (OCHA) in the occupied Palestinian territory, the blockade exacerbated the already existing difficulties of the population in Gaza in terms of livelihoods and brought to new peaks the severe human dignity crisis resulting from the deteriorated public services, widespread poverty, food insecurity, over 40 per cent unemployment and 80 per cent aid dependence (i.e. some 80 per cent of the population receives humanitarian assistance, mainly food). People’s lives were reduced to a daily struggle in an attempt to secure the most basic needs."

[...]

51. Under the laws of armed conflict, a blockade is the prohibition of all commerce with a defined enemy coastline. A belligerent who has established a lawful blockade is entitled to enforce that blockade on the high seas.41 A blockade must satisfy a number of legal requirements, including: notification, effective and impartial enforcement and proportionality.42 In particular a blockade is illegal if:
(a) it has the sole purpose of starving the civilian population or denying it other
objects essential for its survival; or
(b) the damage to the civilian population is, or may be expected to be, excessive
in relation to the concrete and direct military advantage anticipated from the blockade.43

52. A blockade may not continue to be enforced where it inflicts disproportionate
damage on the civilian population. The usual meaning of “damage to the civilian
population” in the law of armed conflict refers to deaths, injuries and property damage.
Here the damage may be thought of as the destruction of the civilian economy and
prevention of reconstruction further to damage. One might also note, insofar as many in Gaza face a shortage of food or the means to buy it, that the ordinary meaning of “starvation” under the law of armed conflict is simply to cause hunger.44
53. In evaluating the evidence submitted to the Mission, including by OCHA oPt,
confirming the severe humanitarian situation in Gaza, the destruction of the economy and the prevention of reconstruction (as detailed above), the Mission is satisfied that the blockade was inflicting disproportionate damage upon the civilian population in the Gaza strip and that as such the interception could not be justified and therefore has to be considered illegal.
54. Moreover, the Mission emphasizes that according to article 33 of the Fourth Geneva Convention, collective punishment of civilians under occupation is prohibited
. “No protected person may be punished for an offence he or she has not personally committed. Collective penalties and likewise all measures of intimidation or of terrorism are prohibited.” The Mission considers that one of the principal motives behind the imposition of the blockade was a desire to punish the people of the Gaza Strip for having elected Hamas. The combination of this motive and the effect of the restrictions on the Gaza Strip leave no doubt that Israel’s actions and policies amount to collective punishment as defined
by international law.
In this connection, the Mission supports the findings of the Special
Rapporteur on the situation of human rights in the Palestinian territories occupied since
1967, Richard Falk,45 the report of the United Nations Fact-Finding Mission on the Gaza Conflict46 and most recently the ICRC47 that the blockade amounts to collective punishment in violation of Israel’s obligations under international humanitarian law.
55. It might be suggested that a belligerent in an armed conflict has a right to visit,
inspect and control the destinations of neutral vessels on the high seas, irrespective of any declared blockade. Whilst there is some controversy on this issue, the San Remo Manual and a number of military manuals take the view that the right may only be exercised upon reasonable suspicion that a vessel is engaged in activities which support the enemy.48
The Mission takes the view that a right of interference with third States’ freedom of navigation should not lightly be presumed.
56. Thus, if there is no lawful blockade, the only lawful basis for intercepting the vessel
would be a reasonable suspicion that it:
• was making an effective contribution to the opposing forces’ war effort, such as by
carrying weaponry or was otherwise closely integrated into the enemy war effort
(belligerent right of capture);49 or
• posed an imminent and overwhelming threat to Israel and there was no alternative
but to use force to prevent it (self-defence under Article 51 of the United Nations
Charter).
In view of the information available, the Mission is satisfied that the interception of the flotilla and related preparatory planning by Israel was not purely motivated by concerns as to the vessels’ contribution to the war effort.
Evidence attributed to the Chief of General Staff, Gabi Ashkenazi, who testified that he did not believe that the Foundation for Human Rights and Freedoms and Humanitarian Relief (IHH), one of the coalition members organizing the flotilla, was a “terrorist organization”.50
The evidence of Prime Minister Netanyahu to the Turkel Committee indicates that the decision to stop the flotilla was not
taken because the vessels in themselves posed any immediate security threat. In any event, no such right of belligerent interdiction or wider claim of self-defence against the Flotilla has been asserted by Israel.
57. Therefore the Mission is satisfied not only that the flotilla presented no imminent
threat but that the interception was motivated by concerns about the possible propaganda victory that might be claimed by the organizers of the flotilla.

58. Given the evidence at the Turkel Committee, it is clear that there was no reasonable suspicion that the Flotilla posed any military risk of itself. As a result, no case could be made for intercepting the vessels in the exercise of belligerent rights or Article 51 self-defence. Thus, no case can be made for the legality of the interception and the Mission therefore finds that the interception was illegal.
59. The Mission finds that the policy of blockade or closure regime, including the naval
blockade imposed by Israel on Gaza was inflicting disproportionate civilian damage.
The Mission considers that the naval blockade was implemented in support of the overall closure regime. As such it was part of a single disproportionate measure of armed conflict and as such cannot itself be found proportionate.
60. Furthermore, the closure regime is considered by the Mission to constitute collective punishment of the people living in the Gaza Strip and thus to be illegal and contrary to article 33 of the Fourth Geneva Convention.
61. The Mission considers that the enforcement of an illegal blockade does not only constitute a violation of the laws of war, but also a violation of the laws of neutrality giving rise to State responsibility.



Niente niente, era solo una mia curiosità/piccolo desiderio di saperlo con precisione. Ma non è affatto importante, possiamo lasciar perdere.
L'UNRWA ?
Quell'UNRWA che è accusata di essere collusa con HAMAS e di coprirla e addirittura che alcuni suoi membri abbiano attivamente partecipato al pogrom del 7 Ottobre? Quella?

Ammetterai che finchè la cosa non verrà chiarita c'è come minimo il sospetto di un bias nei loro rapporti su cui poi la commissione ha basato le sue decisioni , dopo il 7/10/23 una preliminare inchiesta interna dell'ONU ne ha costretto alle dimissioni/licenziati diversi

Al momento sono abbastanza screditati , anche se hanno ragione , il sospetto su di loro è un macigno


Poi che il blocco addirittura impedisca ai pescatori di procurarsi il cibo o anche semplicemente ai Gazawi di importarlo non può essere tollerato
 
Ma no non hai capito, HunterKakashi conosce personalmente 100k+ persone che hanno partecipato alle manifestazioni della scorsa settimana. Sa quello che dice. E poi lo dicono anche su Rete4 e Libero e il Giornale, media di proprietà dei partiti di governo da sempre contro scioperi e manifestazioni varie
"Perchè lui si informa solo su Rete4, libero e il giornale..."

Rete 4, Libero, e il giornale:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/10/02/corteo-palestina-scontri-torino-notizie/8146355/

Tutte signore dell' alta aristocrazia borghese a sventolare le bandierine insomma.
 
"Perchè lui si informa solo su Rete4, libero e il giornale..."

Rete 4, Libero, e il giornale:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/10/02/corteo-palestina-scontri-torino-notizie/8146355/

Tutte signore dell' alta aristocrazia borghese a sventolare le bandierine insomma.
Hai, in sequenza:

1. Tagliato la parte del mio commento che ti risultava scomoda

2. Glissato, perché non ti conveniva o non sapevi come rispondere, su commenti miei e di altri utenti che ti facevano notare come hai ridotto decine di migliaia di manifestanti a qualche facinoroso e descritto tutti come fannulloni che vogliono fare casino. Ripeto, decine di migliaia di persone.

3. Reiterato lo stupido commento di cui sopra.

Complimenti, sei la prova provata che la propaganda meloniana va alla grande.
 
A Cossiga piace questo elemento
 
Ieri in pieno centro città a Palermo dal nulla è atterrato un aereo militare.
Piano piano ci stanno abituando alla guerra....

 
Gli esponenti stessi della flottilia hanno più volte specificato che la loro è un'azione prevalentemente simbolica, anche perchè gli aiuti che sono trasportati sono iniqui, ma in ogni caso, ammesso e non concesso che lo scopo fosse quello solo ed esclusivamente di consegnare gli aiuti, avrebbero potuto farlo in altri modi, facendolo in sicurezza.
simbolica nel senso che serviva ad aprire un corridoio umanitario DIRETTO in cui far transitare aiuti in maniera regolare, resta una azione umanitaria anche se simbolica
 


"oltre che rendere un inferno quello che per migliaia di turisti era il sogno di una vita, ovvero venire qui in Italia"

Questo tizio è da studiare, su sto forum anni fa lo definivano il salvatore delle politiche economiche italiane :rickds:


Mamma i leghisti oramai hanno questa propaganda del mettere i cittadini gli uni contro gli altri.

Far percepire lo sciopero come qualcosa che ti impediusce di lavorare e ti fa buttare i soldi della tue tasse è prorpio da partito populista di bossiana memoria al 7%.
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Ieri in pieno centro città a Palermo dal nulla è atterrato un aereo militare.
Piano piano ci stanno abituando alla guerra....



Leggo che c'era un esposizione dell'esercito.
 
simbolica nel senso che serviva ad aprire un corridoio umanitario DIRETTO in cui far transitare aiuti in maniera regolare, resta una azione umanitaria anche se simbolica

Ok, io però intendevo su un piano squisitamente pratico. Vedremo solo nei prossimi giorni/settimane se questo atto simbolico porterà o meno a un qualcosa.

Quello che non capisco e se questi aiuti, al netto del fatto che siano pochi, troppi, troppo pochi, etc siano arrivati a destinazione o meno.

Questo è un virgolettato che ho trovato del cardinale Pizzaballa, quindi (spero) non un fascista, un Meloniano, e quant' altro:

"Avrei evitato un confronto così diretto, soprattutto pensando alla gente di Gaza" perchè "non porta nulla alla gente di Gaza, ecco non non cambia la situazione a Gaza decisamente. Ecco detto questo spero che tutto si concluda nel modo più pacifico possibile e che si possa tornare a parlare meno della Flotilla col dovuto rispetto per loro per le loro buone intenzioni sia ben chiaro. E più su quello che sta accadendo a Gaza".
 
Ah mai i soldati di israele che trovano sulla flottiglia comodo comodo un file di scartofie con scritto "finanziati da Hamass"(in soldoni):sard:


Ovvimente quello schiavo di Salvini ha subito rimbazato sta notizia su tutti i suoi social.:sard:
 
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