- Iscritto dal
- 27 Gen 2025
- Messaggi
- 820
- Reazioni
- 246
Offline
Innanzitutto in Ucraina c'è una guerra vera e propria, nel senso che si fronteggiano due eserciti, mentre in Palestina c'è uno degli eserciti più forti al mondo che "combatte" contro la popolazione civile;Non lo so, ho dubbi anch'io. Assolutamente d'accordo sull'idea che il doppio standard ne eroda la credibilità.
Non c'entra con la CPI, ma parlando di doppio standard mi hai riportato ancora una volta alla mente una duplice sensazione che ho percepito questi giorni, a seguito delle manifestazioni per la Palestina. Due aspetti non in contrasto, ma diversi: uno positivo e l'altro triste.
I punti cardine delle proteste che sventolano la bandiera palestinese, se non erro, sono:
Tutti e tre da me condivisi.
- Netanyahu deve cessare l'invasione e il massacro (ed eventualmente ritirarsi);
- I Palestinesi hanno il diritto di avere una terra (nazione, Paese, Stato) in cui vivere;
- Il governo Meloni deve smettere di finanziare lo sforzo bellico di Israele e riconoscere lo Stato palestinese.
Ora, limitandomi a considerare i primi due punti, nonostante possa andare oltre, dal momento che per scendere in piazza per l'Ucraina bastano anche solo quelli (senza nemmeno scomodare il discorso sull'invio delle armi), essi sono perfettamente interscambiabili nel caso dell'Ucraina cambiando semplicemente i nomi.
Perché non vedo cartelli e manifesti con questo testo anche per l'Ucraina? Perché assieme ad essi non vedo sfilare la bandiera ucraina accanto a quella palestinese nella stessa manifestazione?
- Putin deve cessare l'invasione e il massacro (ed eventualmente ritirarsi);
- Gli ucraini hanno il diritto di avere una terra (nazione, Paese, Stato) in cui vivere.
Considero ciò, per numero di persone coinvolte nella violenza, per il tipo di violenza e per il fatto che riguarda il rischio della scomparsa di un Paese, il più grave doppiopesismo ed espressione di insensibilità verso stranieri nell'opinione pubblica italiana a cui abbia mai assistito in vita mia.
Una cosa che al limite mi aspetto dai politici, mentre sulle persone "comuni" perlomeno quando la situazione è così eclatante nutro più fiducia, il che rende il tutto ancora più amaro ai miei occhi.
Edit: ah ti ho quotato prima della modifica, ma comunque ora ho letto il post aggiornato.
Post automatically merged:
In Ucraina non è in corso un genocidio come in Palestina: Israele in un giorno miete più vittime civili rispetto all'Ucraina in un anno (possiamo dire che la stragrande maggioranza delle vittime sono militari sia da una parte che dall'altra);
Ci sono ragioni storiche: in qualche modo l'espansione della NATO ha provocato negli anni la reazione russa (d'accordo o meno, questo fa parte della narrazione pubblica), mentre in Palestina la reazione israeliana è provocata dalla "Terra Promessa" (Qualche giorno fa Netanyahu si è definito "sionista revisionista": Jabotinsky è l'ideologo di questo "revisionismo", un vero fascista).
C'è poi un aspetto di "doppio standard": sono 19 i pacchetti di sanzioni contro la Russia, mentre dopo due anni di sterminio quotidiano di civili (ma anche giornalisti, medici, operatori umanitari ecc.) l'unica cosa che l'Europa è stata capace di dire è "stiamo studiando delle sanzioni contro i coloni violenti": ma che cazzo vuol dire?
Questo doppio standard si riflette anche per quanto riguarda gli aiuti: miliardi e miliardi all'Ucraina e in Palestina qualche sacco di cibo calato dal cielo!
A tutto questo si aggiungono conseguenze più prosaiche, per così dire: l'aumento dell'energia è quella più impattante che ha toccato direttamente il portafoglio delle persone.
Tutte queste differenze fanno percepire l'Ucraina "privilegiata" e la Palestina "penalizzata" e quindi l'empatia verso l'Ucraina è diversa rispetto all'empatia verso la Palestina.
Diciamo che il suo cervello è patologicamente interessanteEh infatti, ma allora perché appunto ha attribuito alla flotilla (cioè attualità) un'ideologia genocidiaria??
