Molto rapidamente alcuni aggiornamenti bene ma non benissimissimo
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Sekiro: Shadows die twice – 35 €
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★★★☆ Storyteller
★★☆☆ Advance wars 1: Re-boot camp
★★☆☆ Letter to a friend: Episode 1: Farewell
★★☆☆ Kirby and the forgotten land
★★☆☆ Return of the Obra Dinn
★☆☆☆ Uncharted 4: A thief's end
Legenda: ★★★★ – Brillante | ★★★☆ – Ottimo | ★★☆☆ – Buono | ★☆☆☆ – Passabile | ☆☆☆☆ – Scadente
Letter to a friend non mi ha toccato come The space between, primo episodio di una storia che per il momento non ho trovato particolarmente intrigante, dura però giusto un'oretta e vale tranquillamente il tempo speso anche solo grazie all'estetica riuscitissima.
Con Kirby rapporto tormentato, iniziato, mollato subito, iniziato di nuovo, mollato di nuovo subito, messo in vendita, ricevute le prime offerte, ricominciato, e alla fine contro ogni logica o pronostico me lo sono spolpato. Mi mancherebbero solo l'ultimo torneo e l'ultimo potenziamento su cui però non ho voglia di mettermi. Se giocato in maniera spensierata è totalmente privo di mordente, diventa però molto più stimolante se si cade nel tunnel del completismo, che invogliano a spremere per bene il gameplay e ad aguzzare gli occhi per esplorare tutti i livelli. Verso la fine ho iniziato ad accusare un po' di stanchezza (specie quando alcuni obiettivi nascosti mi richiedevano di ripetere più volte uno stesso livello, comunque completabile in pochissimi minuti se si tira dritto) ma comunque credo ne sia valsa la pena.
Return of the Obra Dinn, finalmente recuperato, mi ha fatto rispolverare la penna & il foglietto dei tempi di Outer wilds (i tempi: l'anno scorso) e mi ha risucchiato nel suo vortice investigativo nel quale sembra perfettamente normale svegliarsi la notte per appuntarsi una possibile pista non ancora indagata e rimettersi a letto. Alla fine la storia è più molto più sempliciotta di quanto l'iniziale complessità degli scenari possa lasciar intendere, resta comunque molto riuscito nelle sue meccaniche investigative e non privo di momenti memorabili. Nota di merito per la resa grafica e coreografica dei vari scenari, veramente impressionanti per un gioco così piccolo. Spero che meccaniche simili vengano riprese da altri (anche se ahimé già sei anni sono passati dall'uscita del gioco) magari con anche una componente narrativa di complessità superiore.
Uncharted 4 altro recupero dopo tempo immemorabile. Tecnicamente è tranquillamente il migliore dei quattro: gameplay, narrativa, sonoro, grafica, recitazione, scene d'azione, letteralmente ogni singolo aspetto trova qui il suo apice. Purtroppo però per me manca a mio parere l'obiettivo là dove un Uncharted 2 riusciva a fare il salto di categoria, ossia il ritmo di gioco. È infatti nella gestione dei tempi tempi che per me Uncharted 4 brucia buona parte del suo enorme potenziale: anziché avere una durata concisa, annacqua allo sfinimento una continua ricerca di McGuffin che dopo un po' ho iniziato a trovare addirittura irritanti; anziché avere una commistione bilanciata di sequenze di azione e di esplorazione, alterna interminabili arrampicate a veri e propri livelli sparatutto; e a riguardo della parte esplorativa, trovo che la spruzzatina di non linearità non vada a beneficio dell'esperienza, in quanto quando va bene non si avverte alcuna differenza rispetto alla stretta linearità dei precedenti, mentre quando va male ci si trova a girare in tondo in attesa di capire dove il gioco vuole che si vada. Aggiungerei fra le note di demerito gli enigmi Questo Salto È Troppo Alto Vediamo Se C'è Una Cassa Qui Intorno Su Cui Salire, presenti in numero oserei dire comico, e le varie sezioni in cui il gioco palesemente ti costringe a girare in tondo premendo triangolo in attesa di sbloccare il filmatino che ci porterà alla prossima stanza. Mi dispiace aver scritto quasi solo cose negative di un gioco che nei singoli aspetti non è niente di meno che eccellente e che lo è clamorosamente ancora oggi a otto (!) anni dall'uscita, ma a caldo devo dire che mi ha lasciato l'amaro in bocca, perché sento che, se lo avessero annacquato di meno, tutti i problemi di cui sopra sarebbero stati a malapena tali, mentre i suoi (tanti) punti di forza ne sarebbero stati ulteriormente esaltati. Purtroppo hanno voluto strafare; volendo guardare al lato positivo, però, ho la netta sensazione che senza Uncharted 4, TLOU2 non sarebbe stato il capolavoro che è. E mi può bastare.
Come giochi droppati: Yakuza 4, perché sinceramente ho iniziato ad avvertire una certa stanchezza per la serie e non stavo trovando né il gameplay né la storia abbastanza appassionanti da giustificare le molte ore richieste; non escludo però di passare comunque al 5 che era quello che mi incuriosiva di più, magari più in là; e Pikmin 2, dove in realtà credo di essere a metà abbondante, ma di cui sto trovando molto noiose le caverne e (forse a causa di queste) poco sviluppati i livelli principali. Ho deciso di rimetterlo sullo scaffale perché non vorrei finisse per stancarmi prima di giocare il 4, dal quale invece avendo amato il 3 mi aspetto grandi cose.
Per ora si direbbe quindi che Storyteller giocato totalmente a caso in aeroporto a capodanno si stia confermando il colpo di fulmine del 2024 assurdo