Non può ovviamente sfruttare la maganza dei giroscopi che erano di gran lunga l'attrattiva più piacevole di Gravity Rush, lo ricordo con piacere, concettualmente creato del "padre" di Silent Hill e Siren..Keiichiro Toyama.Il senso di immersione era molto presente, anche perché lo schermo di Vita non è piccolo e si prestava bene a luce spenta. E poi era bello "girare" la visuale e pocciare con il touch.
Come gameplay..beh, dovevi raccogliere palline, e in qualche occasione menare con un sistema non esattamente raffinato, c'erano missioni secondarie ma per tutto il gioco, la sensazione di avere a che fare con un gioco che si doveva trattenere era forte e ben presente. Qua sembra si siano abbattuti i limiti, la città è assolutamente viva, pulsante e colorata. La storia era carina, tanto quanto un anime di studio Ghibli, e il resto..vien da se.