Alert Guerra in Ucraina | Leggere primo post prima di intervenire

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Invito tutti voi a darvi una calmata, vi ricordo che è sempre un Topic Alert per il quale è importante seguire le regole che ora vi ricordo:


NO Flame/NO Member War
NO Spam/NO Continui tweet spammati
NO Trolling
NO Video in cui ci sono violenze su persone
NO Off Topic
NO Post fuori le righe
NO Contestazione pubblica alla moderazione (se volete un chiarimento su un intervento contattate me e gli altri mod in privato)
NO copiare e incollare contenuti di carattere "paywall" (ad esempio articoli che richiedono la sottoscrizione di un abbonamento per poter essere consultati)


In questo thread possono essere postati e discussi, oltre a tutti i fatti di cronaca relativi al conflitto in atto, quelli "collaterali" di carattere politico che hanno luogo al di fuori del nostro Paese. Per fare un esempio: discussione politica italiana sul caro energia come conseguenza delle sazioni alla Russia NO, matrice politica dell'attentato a Dugina SI.


Questo è l'ultimo avvertimento che vi scriviamo, da ora in poi interverremo direttamente alle trasgressioni delle regole.

Chi sarà ammonito si aspetti di poter essere bannato o addirittura oscurato dal topic, se continuerà a non rispettare le regole.
 
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Gasdotti creati per avere energia a " 2 lire " per un intero paese, bloccati per volere usa prima e bloccato per sempre per il futuro.

Continui ad affermare cose false miste a verità per portare avanti la tua narrativa. Il NS2 non è mai stato bloccato per volere degli USA, nonostante se ne lamentassero (a ragione) per anni. Il NS2 era destinato ad entrare in funzione, ma è stat bloccato dai tedeschi dopo l'invasione russa. E di questo è stato già argomentato a sufficienza.

Non hanno scontato un giorno di prigione e sono stati poi graziati. Wow allora giustizia è stata fatta mica come quei fortunelli dei russi :sisi:

No, giustizia non è stata fatta, ma il sistema giudiziario italiano ha perseguito e condannato gli agenti stranieri, i quali poi sono diventati latitanti. La magistratura ed i giudici non hanno fatto eccezioni perchè erano ammeriggani, come vuoi implicare.

Si lo sono. Bisogna essere davvero tanto tanto ingenui per pensare il contrario.
Gli usa a fronte di un esborso bellico ben maggiore degli altri paesi gestiscono di fatto la nato in cambio.

Sono la componente centrale della NATO, e senza di loro l'alleanza non esisterebbe. Ma questo non significa che hanno l'egemonia nei territori dei Paesi loro alleati, i quali hanno la loro marina, i loro servizi di intelligence, e se fossero stati gli americani si sarebbe saputo.

Far saltare in aria i gasdotti di un paese sono una dichiarazione di guerra a cui politicamente parlando tocca rispondere di conseguenza e la germania in questo caso è impotente contro gli usa ( senza contare tutto il casino nato, chi si schiera con chi?)

Lol, vabbè. :asd: E gli Stati Uniti rischierebbero di distruggere la NATO per sabotare un gasdotto non funzionante, senza nemmeno riuscirci. Stai delirando completamente.
Che poi è un'infrastruttura russa, e le esplosioni sono avvenute in acque internazionali.

I russi insieme agli specialisti della Siemens, società tedesca (ti ricordo che il Nordstream è anche tedesco e non solo russo): ergo i tedeschi si sono autosabotati!

No, NS2 è al 100% di Gazprom.
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Kherson









Karkhiv



 
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No, NS2 è al 100% di Gazprom.
Nel 2011, Nord Stream AG ha avviato la valutazione di un progetto di espansione costituito da due linee aggiuntive (in seguito denominate Nord Stream 2) per raddoppiare la capacità annua fino a 110 miliardi di metri cubi. Nell'agosto 2012, Nord Stream AG ha presentato domanda ai governi finlandese ed estone per studi di rotta nelle loro zone economiche esclusive sottomarine per la terza e la quarta linea.
Nel giugno 2015 è stato firmato un accordo per costruire il Nord Stream 2 tra Gazprom, Royal Dutch Shell, E.ON, OMV ed Engie. Poiché la creazione di una joint venture è stata bloccata dalla Polonia, il 24 aprile 2017 Uniper, Wintershall (compagnia petrolifera tedesca), Engie, OMV (compagnia petrolifera austriaca) e Royal Dutch Shell hanno firmato un accordo di finanziamento con Nord Stream 2 AG, con sede a Zug, Svizzera, una filiale di Gazprom responsabile dello sviluppo del progetto Nord Stream 2.

Cos'è Nord Stream AG?

Nord Stream AG è un consorzio per la costruzione e la gestione del gasdotto sottomarino Nord Stream tra Vyborg in Russia e Greifswald in Germania. Il consorzio è stato costituito a Zug, in Svizzera, il 30 novembre 2005. Il nome originario della società era North European Gas Pipeline Company.
Gli azionisti di Nord Stream AG sono:
  • Gazprom International Projects LLC - 51%
  • Wintershall Dea AG - 15.5%
  • PEG Infrastruktur AG, una sussidiaria E.ON Beteiligungen - 15.5%
  • N.V. Nederlandse Gasunie - 9%
  • Engie - 9%
Riguardo alla manutenzione:
 
Riguardo alla manutenzione:
Però, se dobbiamo credere al presidente del consiglio di amministrazione di Gazprom Alexei Miller, Siemens attualmente non ha praticamente alcuna opportunità di riparare le unità per Nord Stream, semplicemente non ha un posto dove farlo (a causa delle sanzioni occidentali [dichiara lui, ndr]*). Bisogna chiedersi se ciò vale anche per i punti dove sono avvenute le 4 esplosioni, cioè bisogna vedere chi viene coinvolto nelle operazioni di ispezione e manutenzione che si svolgono lungo l'esterno delle condutture. Le perdite d'olio (anche in questo caso non è esclusa la manomissione volontaria) invece sono avvenute in una stazione di compressione.

*e ricordiamolo: Siemens aveva dichiarato di non comprendere la spiegazione di Gazprom sulla necessità di interrompere il flusso di gas, dicendo che le perdite d'olio potevano essere sigillate in loco e non costituivano motivo di arresto (vedi sotto).


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Comunque, riguardo lo svantaggio rappresentato dall'aumento del prezzo del gas internamente agli Stati Uniti, di per sé e in relazione alla campagna elettorale di Biden per le midterm, l'argomentazione presentata da Theta e ben sostenuta fino alla sua ultima risposta per adesso resta valida, poco da fare. Altro che "non significa granché".

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Conosco tutto il contenuto dell'articolo. Qui non posso riportarne pezzi copincollati perché è coperto da paywall, ma posso parafrasarne alcuni e, se avete domande su cosa c'è scritto nel resto dell'articolo che sto lasciando fuori, posso sempre rispondere (parafrasando a parole mie).

Riporta le testimonianze di alcuni ucraini che sono riusciti ad arrivare alla Zaporizhzhia libera (la parte più a nord della regione che a buttare un occhio sulla mappa mi sembra corrispondere a circa il 40% della sua estensione) dai territori occupati dopo essersi rifiutati di votare nei referendum farsa. Yulia, un avvocato di Primorsk (oblast di Zaporizhzhia, 12k abitanti, tra Berdyansk e Melitopol), che - a detta sua - conosceva tutti nella polizia locale e nelle istituzioni (locali, presumo), dice, tra le altre cose, che la scrutatrice indicava cosa marcare. Mantenendo contatti con la resistenza, ha deciso di compiere un'azione azzardata prendendo una foto degli scrutatori, spesso venduti ai russi, e caricandola su un canale telegram frequentato dai partigiani del sud (della regione, presumo), ma il canale era sorvegliato dai servizi russi. I russi sono andati a casa sua mettendola a soqquadro, l'hanno picchiata, le hanno legato le mani, messo un sacco sulla testa e portata via. Sette giorni presso un commissariato, in prigione, poi liberata per strada dopo averle sottratto passaporto, cellulare e collana, ordinandole di lasciare subito la Zaporizhzhia occupata. Arrivata al confine del territorio occupato dopo 70 km a piedi ed un passaggio in auto, le hanno urlato che aveva a disposizione 20 minuti per lasciare la "Russia", trascorsi i quali l'avrebbero sparata. Ha spiegato anche che molti non si sono fatti trovare a casa e che almeno in 500 avevano lasciato la città (o cittadina) da mesi.

Anche Margaryta, sempre di Primorsk, si è opposta, prendendo foto dei referendum e degli organizzatori. Finita in cella per sei giorni salvando solo il passaporto.

Dmytri, 28 anni, è della regione di Kherson, dove i partigiani sono più organizzati. Dice che era consapevole delle forzature, che era a casa ma non si è fatto trovare, e personalmente valuta che metà dei votanti è stata costretta o spinta a farlo.

C'è chi, nel parcheggio luogo di arrivo dopo la fuga, ha paura a dare il suo nome e non vuole essere fotografato. Un ragazzo sui trenta racconta che gli occupanti continuavano a chiamarli nazisti (o ucraini nazisti). Quando sono andati a casa sua a prelevarlo per il voto gli hanno chiesto il nome di battesimo e l'hanno chiamato "figlio di Stepan Bandera". Non voleva partecipare ai referendum e pagando 10k grivnie alle autorita occupanti è potuto scappare. Aggiunge che si è votato con la scrutatrice che ti guardava la scheda e il soldato che minacciava "vuoi forse finire in Russia?".

Uno o più membri di due famiglie con bambini hanno detto che loro con i russi non volevano proprio comunicare. Il 29 settembre li hanno lasciati andare via con la loro auto. Da loro c'erano i soldati ceceni e i loro amici hanno votato con il fucile puntato addosso. Stesso fucile puntato anche sugli scrutatori, costretti a fare quel lavoro da traditori.
 
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Io, al di là delle dichiarazioni, tendo a credere all'obiettivo della creazione di un corridoio con la Crimea, di conseguenza a mio parere non rappresenta affatto un contentino e sono convinto che concedere questi territori, che tra l'altro sono russofoni (la popolazione del Dombass già nel 2014 con manifestazioni e proteste chiedeva un referendum come avvenuto in Crimea), porterebbe alla fine della guerra.
Sul grassetto: puoi postare una o più fonti che riportino l'esistenza, la dimensione, la composizione e il contesto sociopolitico di queste manifestazioni e proteste? Inoltre puoi postare una o più fonti in cui la volontà espressa da chi avrebbe protestato si configurava precisamente col parallelo che sostieni, cioè col concetto "vogliamo un referendum come quello (cioè con le stesse modalità e con lo stesso sfondo sociopolitico) avvenuto in Crimea", magari allegando anche una o più fonti che attestino un livello sufficiente di consapevolezza negli abitanti del Donbass di tali modalità e sfondo? Ancora, puoi postare una o più fonti che dimostrino che ci fosse il presupposto previsto dalla legge ucraina per indire il referendum? Per esempio in Italia il requisito per la richiesta di un referendum abrogativo da parte degli elettori è la raccolta di 500k firme che devono essere autenticate da un pubblico ufficiale.

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Rinnovo l'apprezzamento per una grossa quantità delle informazioni che fornisci e per - a sensazione - l'interesse a fornirle con scrupolo, estendendolo anche a DJsparco per alcuni materiali interessanti che ha fornito (tipo il video di Fabbri, anche se poi questo andava contestualizzato temporalmente, è stato fatto grazie a K12 - col link al video integrale del convegno [che non sono ancora riuscito a guardare perché dura un'ora e 37 minuti] ed anche con l'aggiunta dell'informazione non del tutto trascurabile che lo stesso Fabbri adesso sospetta maggiormente della Russia - e va bene così).
 
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Però, se dobbiamo credere al presidente del consiglio di amministrazione di Gazprom Alexei Miller, Siemens attualmente non ha praticamente alcuna opportunità di riparare le unità per Nord Stream, semplicemente non ha un posto dove farlo (a causa delle sanzioni occidentali [dichiara lui, ndr]*). Bisogna chiedersi se ciò vale anche per i punti dove sono avvenute le 4 esplosioni, cioè bisogna vedere chi viene coinvolto nelle operazioni di ispezione e manutenzione che si svolgono lungo l'esterno delle condutture. Le perdite d'olio (anche in questo caso non è esclusa la manomissione volontaria) invece sono avvenute in una stazione di compressione.

*e ricordiamolo: Siemens aveva dichiarato di non comprendere la spiegazione di Gazprom sulla necessità di interrompere il flusso di gas, dicendo che le perdite d'olio potevano essere sigillate in loco e non costituivano motivo di arresto (vedi sotto).


Ma io non escludo che il malfunzionamento possa essere frutto di una manomissione volontaria, non era nemmeno questa l'intenzione del mio post, ma evidenziare soltanto che la manutenzione viene fatta insieme agli specialisti della Siemens (azienda tedesca) e che il gasdotto non è un progetto esclusivo russo ma anche tedesco.
Le informazioni che ho avuto modo di leggere non specificano se i tecnici della Siemens vengono coinvolti anche nella manutenzione lungo l'esterno delle condutture: si parla sempre di manutenzione in senso generale.
Comunque, riguardo lo svantaggio rappresentato dall'aumento del prezzo del gas internamente agli Stati Uniti, di per sé e in relazione alla campagna elettorale di Biden per le midterm, l'argomentazione presentata da Theta e ben sostenuta fino alla sua ultima risposta per adesso resta valida, poco da fare. Altro che "non significa granché".

Non sono d'accordo e ti spiego perché.
Il dato dell'aumento del prezzo del gas deve essere messo insieme anche ad altri dati per comprenderne il reale impatto sulla popolazione come ad esempio costo della vita, reddito pro capite, benefici dell'idustria del fracking sulla popolazione e per l'economia americana in generale ecc.
Un conto è dire che il prezzo della benzina in Italia, che è ipotizziamo di 1,5 euro al litro, è quadruplicato schizzando a 6 euro; diverso è invece l'impatto in un paese dove la benzina costa 10 centesimi al litro e va a 40 centesimi.
Tuttavia, quello che potrebbe essere considerato a prima vista un impatto se non trascurabile quantomeno minimo, se messo insieme a dati come quelli elencati sopra potrebbe rivelarsi devastante.

Ad ogni modo si può dire con certezza che Biden nel suo primo anno, nonostante in campagna elettorale avesse detto altro, ha approvato 3.557 permessi per la perforazione del suolo pubblico per l'estrazione di gas e petrolio, di gran lunga superiore a quelli rilasciati dall'amministrazione Trump durante il suo primo anno (2.658).


Ci sono poi studi che dimostrano (o almeno è quella l'intenzione) i benefici del fracking (gli Stati Uniti nel 2021 sono diventati i primi produttori al mondo di petrolio): un guadagno di circa 2.000 dollari l'anno per ogni famiglia che abita nell'area interessata al fracking; apertura di nuove attività e quindi circolazione di capitali; aumento medio degli stipendi; creazione di nuovi posti di lavoro ecc.
Io però su questi studi sono sempre molto cauto perché, soprattutto negli Stati Uniti, per ogni studio che afferma qualcosa ce ne sono 10 che dimostrano il contrario.
Questo che ti linko è dell'Energy Policy Institute At The University Of Chicago fatto nel 2016 e dovrebbe essere abbastanza affidabile e indipendente (anche se un po' datato)... perlomeno non è di una società petrolifera, anche se poi magari vai a scavare e scopri che è stato commissionato e pagato dalla ExxonMobil :asd:

 
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Il problema è che a livello logico è la cosa che fila di più in assoluto :morris2:

Nei post successivi al mio si parla anche di come all'america non conviene nemmeno venderci il gas, quindi, ancor di più, perchè darsi una mazzata sui coglioni?

Poi, tanto a discutere sul quanto sia assolutamentissimimamente impossibile passare inosservati. Sorvolando sul chi fa la manutenzione a tali gasdotti, nel 1988 è stato presentato un'aereo stealth come l'F-117 (me lo ricordo perchè era lo stesso anno in cui sono nato :asd:), non era, ne è più totalmente invisibile ai radar come si sperava fosse, ma fondamentalmente un'affare di 34 anni fa, ben più grande, veloce e rumoroso di qualsiasi uccello potesse volare in cielo riusciva a essere stealth, e a distanza di 34 anni non sono in grado di mandare anche uno scarsissimo drone sottomarino, ben più piccolo, lento e caldo di tanti pesci che bazzicano in mare e passare inosservati? Sottovaluterò forse le mirabolanti capacità dei radar moderni, ma le cose fatte molto in piccolo e con precisione non mi sembrano siano così facilmente visibili.

Poi oh, più si legge, più si capisce che, fondamentalmente, non ci sono pro a favore per l'america, solo la russia potenzialmente ci guadagna se ci mettiamo l'uno contro l'altro
Capisci che il tuo ragionamento continua a rimanere totalmente ipotetico ? Se hanno la tecnologia, se forse hanno fatto, se per caso quell'aereo ecc.. è un ragionamento campato in aria.

I pro sono tutti a favore degli usa :asd: senza che mi rimetto a postare il tutto per l'ennesima volta, se non si vuole vedere verso chi gli indizi puntano è perchè si è deciso di non vederlo.
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Continui ad affermare cose false miste a verità per portare avanti la tua narrativa. Il NS2 non è mai stato bloccato per volere degli USA, nonostante se ne lamentassero (a ragione) per anni. Il NS2 era destinato ad entrare in funzione, ma è stat bloccato dai tedeschi dopo l'invasione russa. E di questo è stato già argomentato a sufficienza.

No ma figurati non è stato mica bloccato dagli usa che hanno minacciato sanzione prima e poi proposto

USA: Ma sai che c'è?
GERMANIA : Che?
USA: Facciamo così, ti vengo incontro su un questione in cui non dovrei cmq poter metter bocca., perchè sono buono e ti sono amico. Se la russia invade l'ucraina blocchi il NS, altrimenti va avanti? che dici ?
GERMANIA: Ci sto. Aspetta che non trovo la penna... ecco trovata, fammi firmare....
USA : Fatto?
GERMANIA: Si, firmato.
USA : La russia ha appena invaso l'ucraina, spiace.


No, giustizia non è stata fatta, ma il sistema giudiziario italiano ha perseguito e condannato gli agenti stranieri, i quali poi sono diventati latitanti. La magistratura ed i giudici non hanno fatto eccezioni perchè erano ammeriggani, come vuoi implicare.



Sono la componente centrale della NATO, e senza di loro l'alleanza non esisterebbe. Ma questo non significa che hanno l'egemonia nei territori dei Paesi loro alleati, i quali hanno la loro marina, i loro servizi di intelligence, e se fossero stati gli americani si sarebbe saputo.
No no ma hai ragione non hanno alcuna egemonia sulla nato, infatti non siamo pieni di basi USA in italia e su praticamente ogni territorio NATO. Dove stanno quelle italiane, tedesche, francesi, giapponesi ecc.. su territorio usa? o su qualsiasi altro terriotrio nato?
Per caso ti rubano ancora il nasino con lo scherzetto del pollice tra le dita? :asd: ci dovrà pur essere un limite a ciò che una persona possa credere.

Lol, vabbè. :asd: E gli Stati Uniti rischierebbero di distruggere la NATO per sabotare un gasdotto non funzionante, senza nemmeno riuscirci. Stai delirando completamente.
Che poi è un'infrastruttura russa, e le esplosioni sono avvenute in acque internazionali.
Ma che devi distrugere la nato, sono loro la nato :asd: pensi che certe cose vengano fatte nell'oscurità più totale di altri stati membri? bho davvero non ho parole per tali livelli di ingenuità discutendo di certe cose.
Riassumendo. Gli USA hanno detto che volevano bloccarlo ed è stato bloccato ma chi sia stato non si sa, forse quelli della mala, forse la pubblicità.
 
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Ma io non escludo che il malfunzionamento possa essere frutto di una manomissione volontaria, non era nemmeno questa l'intenzione del mio post, ma evidenziare soltanto che la manutenzione viene fatta insieme agli specialisti della Siemens (azienda tedesca) e che il gasdotto non è un progetto esclusivo russo ma anche tedesco.
Sul grassetto: ok e non lo stavo mettendo in dubbio, anzi la tua posizione sulle perdite d'olio (ti riferivi a queste, giusto? o no?) non la stavo nemmeno affrontando col mio discorso, la mia era una considerazione accessoria (su quella possibilità) data approfittando dell'occasione, non era il punto principale (vedi sotto).
Sul rosso: infatti la mia intenzione era ed è dirti che il link da te postato, al più, dimostra che gli specialisti di Siemens collaborano in presenza con Gazprom (in tempi senza sanzioni, cioè non più, almeno, andando a ritroso, dall'invasione) nella manutenzione delle stazioni di compressione. Al contrario, non sappiamo chi e come si muove nella manutenzione eseguita lungo l'esterno delle condutture (all'altezza delle linee che attraversano il Baltico), vale a dire nell'ambito centrale di ciò che ci interessa.
Le informazioni che ho avuto modo di leggere non specificano se i tecnici della Siemens vengono coinvolti anche nella manutenzione lungo l'esterno delle condutture: si parla sempre di manutenzione in senso generale.
Appunto, un livello di approfondimento insufficiente ad affermare che "la manutenzione delle condutture sul fondale del Baltico non è soltanto in mano russa".
Il dato dell'aumento del prezzo del gas deve essere messo insieme anche ad altri dati per comprenderne il reale impatto sulla popolazione come ad esempio costo della vita, reddito pro capite, benefici dell'idustria del fracking sulla popolazione e per l'economia americana in generale ecc.
Un conto è dire che il prezzo della benzina in Italia, che è ipotizziamo di 1,5 euro al litro, è quadruplicato schizzando a 6 euro; diverso è invece l'impatto in un paese dove la benzina costa 10 centesimi al litro e va a 40 centesimi.
Tuttavia, quello che potrebbe essere considerato a prima vista un impatto se non trascurabile quantomeno minimo, se messo insieme a dati come quelli elencati sopra potrebbe rivelarsi devastante.
In generale, giusto per farlo sapere:


Prendendo il valore intermedio di 3.76$ al gallone e tenuto conto dell'attuale tasso di cambio euro/dollaro, dovrebbe costare 98 centesimi di euro al litro.

Sul grassetto: intendi devastante sia in negativo che positivo?
Ad ogni modo si può dire con certezza che Biden nel suo primo anno, nonostante in campagna elettorale avesse detto altro, ha approvato 3.557 permessi per la perforazione del suolo pubblico per l'estrazione di gas e petrolio, di gran lunga superiore a quelli rilasciati dall'amministrazione Trump durante il suo primo anno (2.658).
Cosa deduci da questo aumento?
Ci sono poi studi che dimostrano (o almeno è quella l'intenzione) i benefici del fracking (gli Stati Uniti nel 2021 sono diventati i primi produttori al mondo di petrolio): un guadagno di circa 2.000 dollari l'anno per ogni famiglia che abita nell'area interessata al fracking; apertura di nuove attività e quindi circolazione di capitali; aumento medio degli stipendi; creazione di nuovi posti di lavoro ecc.
Io però su questi studi sono sempre molto cauto perché, soprattutto negli Stati Uniti, per ogni studio che afferma qualcosa ce ne sono 10 che dimostrano il contrario.
Questo che ti linko è dell'Energy Policy Institute At The University Of Chicago fatto nel 2016 e dovrebbe essere abbastanza affidabile e indipendente (anche se un po' datato)... perlomeno non è di una società petrolifera, anche se poi magari vai a scavare e scopri che è stato commissionato e pagato dalla ExxonMobil :asd:

Ponendo per buono (cioè, parafrasandoti, ammesso e non concesso che lo sia) lo studio che hai linkato, a questo punto ecco tre domande che mi porrei:
  • Dove pende il rapporto fra i benefici risultanti al netto del fracking (illustrati dagli studi a cui ti riferisci) sull'elettorato residente nelle aree di interesse e i costi (risultanti al netto dello stesso calcolo) sull'elettorato delle altre aree?
  • In quale misura gli Stati ritenuti strategici dall'area del partito democratico fedele a Biden in ottica midterm influiscono su ciò e come si configura la loro distribuzione se la sovrapponiamo ad un'ipotetica mappa dove sia visualizzato il rapporto trattato nella domanda precedente?
  • Dal 2016 ad oggi quanto è cambiata la sensibilità verso le problematiche per la salute umana e l'ambiente sollevate dal fracking?
 
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E insiste
 
TIMES: "PUTIN PREPARA UN TEST NUCLEARE AL CONFINE UCRAINO"
Putin starebbe preparando le sue forze armate per compiere un test nucleare ai confini dell'Ucraina. E' quanto si legge sul britannico Times che cita un'informativa inviata dalla Nato agli Stati membri. Si tratta di un rapporto dell'intelligence in cui si avverte di possibili azioni di Mosca fra cui quella di testare il drone sottomarino Poseidon equipaggiato con una testata atomica


Chi ha detto che erano tutte cazzàte e che io ero allarmista?
 
Chi ha detto che erano tutte cazzàte e che io ero allarmista?
E quindi ?

Comunque, lo riporta la stampa britannica ma la notizia è apparsa per la prima volta nel week-end su un'app di messaggistica Telegram dal canale filo-russo Rybar. Il treno è collegato alla dodicesima direzione del ministero della Difesa, specializzata nello stoccaggio, la manutenzione e la fornitura di armi nucleari.
 
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