Alert Guerra in Ucraina | Leggere primo post prima di intervenire

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Invito tutti voi a darvi una calmata, vi ricordo che è sempre un Topic Alert per il quale è importante seguire le regole che ora vi ricordo:


NO Flame/NO Member War
NO Spam/NO Continui tweet spammati
NO Trolling
NO Video in cui ci sono violenze su persone
NO Off Topic
NO Post fuori le righe
NO Contestazione pubblica alla moderazione (se volete un chiarimento su un intervento contattate me e gli altri mod in privato)
NO copiare e incollare contenuti di carattere "paywall" (ad esempio articoli che richiedono la sottoscrizione di un abbonamento per poter essere consultati)


In questo thread possono essere postati e discussi, oltre a tutti i fatti di cronaca relativi al conflitto in atto, quelli "collaterali" di carattere politico che hanno luogo al di fuori del nostro Paese. Per fare un esempio: discussione politica italiana sul caro energia come conseguenza delle sazioni alla Russia NO, matrice politica dell'attentato a Dugina SI.


Questo è l'ultimo avvertimento che vi scriviamo, da ora in poi interverremo direttamente alle trasgressioni delle regole.

Chi sarà ammonito si aspetti di poter essere bannato o addirittura oscurato dal topic, se continuerà a non rispettare le regole.
 
Ultima modifica:
Perché non era la Milley la persona a dover fare determinate dichiarazioni in pubblico, ragion per cui è chiaro che non si sia accuratamente informata sui fatti, non essendo un suo compito;
è semplicemente scesa in campo per correggere il tiro non appena resasi conto che le parole della Von der Leyen avrebbero danneggiato la propaganda occidentale, se non fossero state subito corrette.
La Milley?

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Cosa c'entra la portavoce della Commissione Europea?
 
Ultima modifica da un moderatore:
Non funziona così: io ho tradotto le frasi ed argomentato, tu hai detto che dovevo tradurre tutto e ancora aspetto di capire cosa cambi. Mi spiace niente da fare, puoi riprovare :patpat:

Tu non hai tradotto la frase, ma solo 6-7 parole di quella frase, difatti la frase intera è "Il rapporto di forza più comune è la regola 3:1 che stabilisce che il successo nell'attaccare una posizione difensiva preparata richiede una forza offensiva con tre volte più truppe dei difensori"
Tu però ti sei limitato a tradurre soltanto SUCCESSO QUANDO SI ATTACCA UNA PREPARATA POSIZIONE DIFENSIVA trasformando il significato e affermando che è inutile tradurre il resto :rickds:

Con l'altra frase hai tradotto anche qui solo 6-7 parole, difatti la frase intera è "i vantaggi della difesa sono così grandi che il difensore dovrebbe essere in grado di sconfiggere un attaccante che è superiore in potenza di combattimento di un rapporto di circa 3:1" che tu hai tradotto così IL DIFENSORE DOVREBBE ESSERE CAPACE DI SCONFIGGERE L'ATTACCANTE mozzando tutto il resto :rickds:

Una grande argomentazione da parte tua, non c'è che dire :allegri:
 
Come al solito devo cancellare e modificare post, riuscite a confrontarvi in maniera decente? Grazie
 
Tu non hai tradotto la frase, ma solo 6-7 parole di quella frase, difatti la frase intera è "Il rapporto di forza più comune è la regola 3:1 che stabilisce che il successo nell'attaccare una posizione difensiva preparata richiede una forza offensiva con tre volte più truppe dei difensori"
Tu però ti sei limitato a tradurre soltanto SUCCESSO QUANDO SI ATTACCA UNA PREPARATA POSIZIONE DIFENSIVA trasformando il significato e affermando che è inutile tradurre il resto :rickds:

Con l'altra frase hai tradotto anche qui solo 6-7 parole, difatti la frase intera è "i vantaggi della difesa sono così grandi che il difensore dovrebbe essere in grado di sconfiggere un attaccante che è superiore in potenza di combattimento di un rapporto di circa 3:1" che tu hai tradotto così IL DIFENSORE DOVREBBE ESSERE CAPACE DI SCONFIGGERE L'ATTACCANTE mozzando tutto il resto :rickds:

Una grande argomentazione da parte tua, non c'è che dire :allegri:
Ancora nulla su cosa cambi tradurre tutta la frase o solo la parte essenziale che ho riportato per comodità. Terzo commento in proposito.

Aspetto fiducioso (si fa per dire)
 
Oskar Lafontaine, ex presidente della SPD e candidato alla carica di cancelliere e ministro delle Finanze federale, in un'intervista rilasciata a DeutscheWirtschaftsNachrichten.
Di certo non le manda a dire :shrek:

[...] Senza la conoscenza e l’approvazione di Washington, non sarebbe stato possibile distruggere gli oleodotti, che costituiscono un attacco al nostro Paese, colpiscono la nostra economia nel profondo e vanno contro i nostri interessi geostrategici.
[...] La NATO ha smesso da tempo di essere un’alleanza difensiva, ma piuttosto uno strumento per rafforzare la pretesa degli Stati Uniti di rimanere l’unica potenza mondiale. In ogni caso, dovremmo formulare i nostri interessi, che non sono affatto congruenti con quelli degli Stati Uniti.
[...] Se noi e gli altri Paesi europei resteremo sotto la tutela degli Stati Uniti, questi ci spingeranno verso il precipizio per proteggere i loro interessi.
[...] Stiamo vivendo la fase di transizione da un ordine mondiale unipolare a uno multipolare. E qui si pone la questione se prenderemo un posto indipendente in questo nuovo ordine mondiale o se ci lasceremo trascinare nei conflitti di Washington con Mosca e Pechino, come vassalli degli Stati Uniti.
[...] L’immagine del Cancelliere Scholz in piedi come uno scolaretto accanto al Presidente degli Stati Uniti Biden quando ha annunciato che il Nordstream 2 non sarebbe stato realizzato è stata un’umiliazione.
[...] Il conflitto ucraino è iniziato con il colpo di Stato del Maidan a Kiev nel 2014, da allora gli Stati Uniti e i loro vassalli occidentali armano l’Ucraina e la preparano sistematicamente alla guerra contro la Russia. Tuttavia, l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo è stata una violazione imperdonabile del diritto internazionale. Le persone muoiono ogni giorno e tutti, Mosca, Kiev o Washington, sono fortemente responsabili del fatto che non c’è ancora un cessate il fuoco.
[...] (con la guerra) gli Stati Uniti sono riusciti a mettere fuori gioco, per il momento, l’UE e la Germania come potenziali rivali geostrategici ed economici, tuttavia non sono riusciti a rovinare la Russia rovesciando Putin e installando un governo fantoccio a Mosca per ottenere un migliore accesso alle materie prime russe come ai tempi di Eltsin.
Inoltre, le sanzioni occidentali si stanno rivelando un boomerang: stanno danneggiando gli Stati occidentali più della Russia e porteranno alla deindustrializzazione, alla disoccupazione e alla povertà.
Dobbiamo urgentemente garantire la fine del conflitto in Ucraina. E questo sarà possibile solo se gli Stati Uniti abbandoneranno il loro piano di mettere in ginocchio la Russia, prima di affrontare la Cina. Per questo è necessaria un’iniziativa europea, che deve partire da Francia e Germania.
Se non lo faremo, e se non troveremo presto un accordo con la Russia sulle importazioni di materie prime ed energia, l’economia della Germania e dell’Europa andrà a rotoli e i partiti di destra diventeranno sempre più forti in Europa.



Metto sotto spoiler l'articolo integrale in quanto sul sito per leggerlo bisogna registrarsi.

Oskar Lafontaine: „Europa zahlt den Preis für die Feigheit der eigenen Staatenlenker“
Die Deutschen Wirtschaftsnachrichten im Gespräch mit Oskar Lafontaine über den wirtschaftlichen Niedergang Deutschlands, den Stellvertreterkrieg zwischen Russland und der Nato in der Ukraine – und warum er den Abzug der amerikanischen Truppen aus Deutschland fordert.

di Moritz Enders

Deutsche Wirtschaftsnachrichten: Wie geht es weiter nach der Sprengung der Gaspipelines Nordstream 1 und Nordstream 2?

Oskar Lafontaine: Die Sprengung der beiden Gaspipelines ist eine Kriegserklärung an Deutschland und es ist erbärmlich und feige, dass die Bundesregierung den Vorfall unter den Teppich kehren will. Sie sagt, sie wisse zwar etwas, könne dies aber aus Gründen der nationalen Sicherheit nicht sagen. Die Spatzen pfeifen es doch auch längst schon von den Dächern: Die USA haben den Anschlag entweder direkt durchgeführt oder sie haben zumindest grünes Licht dafür gegeben. Ohne das Wissen und die Zustimmung Washingtons wäre die Zerstörung der Pipelines, die einen Angriff auf unser Land darstellen, unsere Wirtschaft ins Mark treffen und unseren geostrategischen Interessen zuwiderlaufen, nicht möglich gewesen. Es war ein feindseliger Akt gegen die Bundesrepublik – nicht nur gegen sie, aber auch – der einmal mehr deutlich macht, dass wir uns vor der Vormundschaft der Amerikaner befreien müssen.

Deutsche Wirtschaftsnachrichten: In Ihrem neuen Buch „Ami, it´s time to go!“ fordern Sie den Abzug amerikanischer Truppen aus Deutschland. Ist das nicht unrealistisch?

Oskar Lafontaine: Natürlich geht das nicht von heute auf morgen, aber das Ziel sollte klar sein: Der Abzug sämtlicher militärischen Einrichtungen und Atomwaffen der USA aus Deutschland und die Schließung der Ramstein Airbase. Darauf müssen wir beharrlich hinarbeiten und gleichzeitig eine europäische Sicherheitsarchitektur aufbauen, weil die von den Vereinigten Staaten geführte NATO, wie ja auch der französische Präsident Emmanuel Macron zwischenzeitlich richtig erkannt hatte, obsolet ist. Das liegt daran, dass die NATO schon längst kein Verteidigungsbündnis mehr ist, sondern ein Werkzeug zur Durchsetzung des Anspruchs der USA, die einzige Weltmacht zu bleiben. Wir sollten aber unserer eigenen Interessen formulieren und die sind mit denen der USA beileibe nicht deckungsgleich.

Deutsche Wirtschaftsnachrichten: Sie sagen, die Amerikaner seien für die Sprengung der Pipelines verantwortlich. Glauben Sie da im Ernst, dass sie Deutschland kampflos aufgeben würden?

Oskar Lafontaine: Nein, das wird haarig, aber ich sehe dazu keine Alternative. Bleiben wir und die übrigen europäischen Länder weiter unter der Vormundschaft der USA, dann werden die uns über die Klippe schieben, um ihre eigenen Interessen zu wahren. Wir müssen also langsam unseren Spielraum erweitern, am besten zusammen mit Frankreich. Wie Peter Scholl-Latour habe ich schon vor vielen Jahren einen deutsch-französischen Bund gefordert. Dann könnte auch die Verteidigung der beiden Staaten integriert werden, als Keimzelle eines unabhängigen Europas. Um einen inzwischen abgedroschenen Ausdruck zu bemühen: Wir erleben die Geburtswehen der Übergangsphase von einer uni- zu einer multipolaren Weltordnung. Und hier erhebt sich die Frage, ob wir in dieser neuen Weltordnung einen eigenständigen Platz einnehmen oder uns als Vasallen der USA in die Konflikte Washingtons mit Moskau und Peking hineinziehen lassen. Wir können dabei nur verlieren.

Deutsche Wirtschaftsnachrichten: Da müssen wir noch mal nachhaken. Der amerikanische Einfluss auf die deutsche Politik und die Medien ist doch unendlich groß. Wie wollen Sie sich da Spielraum erarbeiten?

Oskar Lafontaine: Unter Kanzlern wie Willy Brandt, Helmut Schmidt, Helmut Kohl und Gerhard Schröder ging es doch auch. Die hatten zumindest in einigen Konflikten die deutschen Interessen im Blick und haben sie nicht in vorauseilendem Gehorsam über Bord geworfen. Man braucht eben auch Rückgrat, wenn man an der Spitze eines Landes steht. Das Bild von Bundeskanzler Scholz, der wie ein Schuljunge neben US- Präsident Biden stand, als dieser verkündete, aus Nordstream 2 werde nichts, war eine Demütigung. Und dazu noch die deutsche Außenministerin, die die US- Propaganda nachplappert und der Wirtschaftsminister, der „führend dienen“ will. Mehr Anbiederung geht nicht.

Deutsche Wirtschaftsnachrichten: Was für ein Spiel spielen Baerbock und Habeck?

Oskar Lafontaine: Was Frau Baerbock anbelangt, so möchte ich sie in Schutz nehmen. Die spielt kein Spiel. Die ist vermutlich wirklich so einfältig. Und Habeck ist in seinem Amt komplett überfordert.

Deutsche Wirtschaftsnachrichten: In Ihrem Buch zitieren Sie Machiavelli: „Nicht wer zuerst zu den Waffen greift, ist Anstifter des Unheils, sondern wer dazu nötigt.“ Beziehen Sie das auf den Ukraine-Konflikt?

Oskar Lafontaine: Natürlich meine ich damit auch und vor allem den Ukraine-Konflikt, der spätestens mit dem Putsch auf dem Kiewer Maidan im Jahr 2014 begonnen hat. Die USA und ihre westlichen Vasallen haben seitdem die Ukraine aufgerüstet und sie auf einen Krieg gegen Russland systematisch vorbereitet. So wurde die Ukraine zwar nicht de jure, aber de facto ein NATO- Mitglied. Diese Vorgeschichte wird von den westlichen Politikern und Mainstreammedien geflissentlich ignoriert.

Gleichwohl war es ein unverzeihlicher Bruch des Völkerrechts, dass die russische Armee in die Ukraine einmarschiert ist. Täglich sterben Menschen und alle, ob Moskau, Kiew oder Washington, die Verantwortung dafür tragen, dass es noch keinen Waffenstillstand gibt, laden schwere Schuld auf sich. Seit über 100 Jahren ist es das erklärte Ziel der US- Politik, ein Zusammengehen der deutschen Wirtschaft und Technik mit den russischen Rohstoffen um jeden Preis zu verhindern. Es ist vollkommen klar, dass wir es hier, wenn man die Vorgeschichte mit einbezieht, mit einem Stellvertreterkrieg der USA gegen Russland zu tun haben, der von langer Hand vorbereitet worden ist. Dass gerade die SPD das Erbe Willy Brandts und seiner Entspannungspolitik derartig verraten und nicht einmal auf der Einhaltung des Minsker Abkommen ernsthaft bestanden hat, ist unverzeihlich.

Deutsche Wirtschaftsnachrichten: Und? Haben die USA ihre Kriegsziele erreicht?

Oskar Lafontaine: Ja und nein. Was die Kappung der Beziehungen zwischen der Russischen Föderation und der EU anbelangt, waren sie äußerst erfolgreich. Auch ist es ihnen gelungen, die EU und Deutschland als ihre potentiellen geostrategischen und wirtschaftlichen Rivalen vorerst aus dem Spiel zu nehmen. Noch mehr als vor dem Ukraine-Konflikt bestimmen sie jetzt die Politik der EU-Staaten, auch dank willfähriger Politiker in Berlin und Brüssel. Sie können ihr dreckiges Fracking-Gas verkaufen und die US- Rüstungsindustrie macht Bombengeschäfte.

Auf der anderen Seite ist es ihnen nicht gelungen, „Russland zu ruinieren“, wie es Frau Baerbock als eines ihrer Sprachrohre formuliert hat, Putin zu stürzen und in Moskau eine Marionettenregierung einzusetzen, um wie zu Zeiten Jelzins besser an die russischen Rohstoffe heranzukommen. Und ich habe den Eindruck, dass die USA inzwischen einsehen, dass sie hier auf Granit beißen. Trotz massiver Waffenlieferungen an die Ukraine, die Entsendung zahlreicher „Militär-Berater“, ist die Atommacht Russland militärisch nicht zu bezwingen. Zudem erweisen sich die westlichen Sanktionen als Bumerang, sie schaden den westlichen Staaten mehr als Russland und werden zu De-Industrialisierung, Arbeitslosigkeit und Armut führen. Die arbeitende Bevölkerung in Europa zahlt den Preis für die Weltmachtambitionen einer durchgeknallten Elite in Washington und die Feigheit der europäischen Staatenlenker.

Deutsche Wirtschaftsnachrichten: Ab jetzt geht es also abwärts?

Oskar Lafontaine: Wir müssen dringend dafür Sorge tragen, dass der Ukraine-Konflikt beendet wird. Und das wird nur gehen, wenn die USA ihren Plan, Russland in die Knie zu zwingen – bevor sie sich China zur Brust nehmen – aufgeben. Hierfür brauchen wir eine europäische Initiative und die muss von Frankreich und Deutschland ausgehen.

Tun wir es nicht, und kommen wir nicht bald zu einem Arrangement mit Russland bezüglich unserer Rohstoff-und Energieimporte, dann wird die Wirtschaft in Deutschland und Europa den Bach runtergehen und rechte Parteien werden in Europa immer stärker.

Info zur Person:

Oskar Lafontaine, Jahrgang 1943 in Saarlouis geboren, war Im Verlauf seines politischen Lebens Oberbürgermeister in Saarbrücken, Ministerpräsident des Saarlandes, Vorsitzender der SPD, Kanzlerkandidat und Bundesfinanzminister. Im März 1999 legte er alle seine bisherigen politischen Ämter in der SPD aus Kritik am Regierungskurs von Gerhard Schröder nieder. Er war Gründungsvorsitzender der Partei DIE LINKE, die auf seine Initiative hin aus PDS und Wahlalternative Arbeit & soziale Gerechtigkeit (WASG) entstanden ist, Vorsitzender der Linksfraktion im Deutschen Bundestag und Spitzenkandidat bei den saarländischen Landtagswahlkämpfen 2009, 2012 und 2017. Bis zu seinem Parteiaustritt im März 2022 führte er seit 2009 die Fraktion der Linken im saarländischen Landtag.
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Ancora nulla su cosa cambi tradurre tutta la frase o solo la parte essenziale che ho riportato per comodità. Terzo commento in proposito.

Aspetto fiducioso (si fa per dire)
Dico anche a te quello che ho detto tempo fa a un altro utente (non ricordo più chi era): prova con l'analisi logica :ahsisi:
 
Ultima modifica:
La Milley?

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Cosa c'entra la portavoce della Commissione Europea?
il "la" era riferito a "la persona a dover...." ho scritto un po' di fretta senza rileggere coniugando poi tutto il resto al femminile, pardon. :facepalm2::hall:
Detto ciò, rimango del pensiero precedentemente espresso.

P.S Milley mi è sempre sembrato pressapochista nel fare stime da ambo le parti chiamate in causa.

US military chief: Over 100,000 Russian soldiers killed or wounded in conflict – and same on Ukrainian side

"You’re looking at well over 100,000 Russian soldiers killed and wounded," Milley said. "Same thing probably on the Ukrainian side
Della serie: 100.000 a ciascuno non fa male a nessuno :shrek:
 
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Dico anche a te quello che ho detto tempo fa a un altro utente (non ricordo più chi era): prova con l'analisi logica :ahsisi:
Ripeto, queste frasi ad effetto non valgono granché se non c'è sostanza dietro.

Ti ho chiesto di spiegare varie volte, e te ne esci sempre con queste frasi, che sono un troll, che voglio prendere in giro, quando ho spiegato chiaramente il significato di quelle frasi, e se vuoi controbattere puoi farlo solo argomentando.
Se non vuoi, com'è chiaro a tutti, è perché ti sei impuntato e non sai come uscirne. Perché è meglio fare figure barbine arrampicandosi sugli specchi come col grafico piuttosto che fermarsi un attimo e cercare di capire.

A me dispiace, spero almeno che chi ci legge si sia fatto una bella risata, perché il risultato appare patetico. Adesso mi risponderai con qualche altra frase pungente, ma quelle frasi continueranno a significare quel che ho spiegato, ed andiamo avanti così, fino alla prossima acuta osservazione
 
Ripeto, queste frasi ad effetto non valgono granché se non c'è sostanza dietro.

Ti ho chiesto di spiegare varie volte, e te ne esci sempre con queste frasi, che sono un troll, che voglio prendere in giro, quando ho spiegato chiaramente il significato di quelle frasi, e se vuoi controbattere puoi farlo solo argomentando.
Se non vuoi, com'è chiaro a tutti, è perché ti sei impuntato e non sai come uscirne. Perché è meglio fare figure barbine arrampicandosi sugli specchi come col grafico piuttosto che fermarsi un attimo e cercare di capire.

A me dispiace, spero almeno che chi ci legge si sia fatto una bella risata, perché il risultato appare patetico. Adesso mi risponderai con qualche altra frase pungente, ma quelle frasi continueranno a significare quel che ho spiegato, ed andiamo avanti così, fino alla prossima acuta osservazione
E quindi in quale di queste due frasi si afferma che ad essere avvantaggiato è chi attacca e in quale si afferma invece il contrario, cioè che ad essere avvantaggiato è chi si difende?

Frase 1: "Il rapporto di forza più comune è la regola 3:1 che stabilisce che il successo nell'attaccare una posizione difensiva preparata richiede una forza offensiva con tre volte più truppe dei difensori"

Frase 2: "i vantaggi della difesa sono così grandi che il difensore dovrebbe essere in grado di sconfiggere un attaccante che è superiore in potenza di combattimento di un rapporto di circa 3:1"
 
E quindi in quale di queste due frasi si afferma che ad essere avvantaggiato è chi attacca e in quale si afferma invece il contrario, cioè che ad essere avvantaggiato è chi si difende?
Continui a farmi sempre le stesse domande, un disco rotto.
La risposta è la prima e la seconda rispettivamente, la stessa risposta di ieri.
Hai qualcosa da aggiungere in proposito o continuiamo a girare in tondo?
 
Continui a farmi sempre le stesse domande, un disco rotto.
La risposta è la prima e la seconda rispettivamente, la stessa risposta di ieri.
Hai qualcosa da aggiungere in proposito o continuiamo a girare in tondo?

No no, per me si può chiudere qui, volevo solo essere sicuro :asd:
 
Oskar Lafontaine, ex presidente della SPD e candidato alla carica di cancelliere e ministro delle Finanze federale, in un'intervista rilasciata a DeutscheWirtschaftsNachrichten.
Di certo non le manda a dire :shrek:

[...] Senza la conoscenza e l’approvazione di Washington, non sarebbe stato possibile distruggere gli oleodotti, che costituiscono un attacco al nostro Paese, colpiscono la nostra economia nel profondo e vanno contro i nostri interessi geostrategici.
[...] La NATO ha smesso da tempo di essere un’alleanza difensiva, ma piuttosto uno strumento per rafforzare la pretesa degli Stati Uniti di rimanere l’unica potenza mondiale. In ogni caso, dovremmo formulare i nostri interessi, che non sono affatto congruenti con quelli degli Stati Uniti.
[...] Se noi e gli altri Paesi europei resteremo sotto la tutela degli Stati Uniti, questi ci spingeranno verso il precipizio per proteggere i loro interessi.
[...] Stiamo vivendo la fase di transizione da un ordine mondiale unipolare a uno multipolare. E qui si pone la questione se prenderemo un posto indipendente in questo nuovo ordine mondiale o se ci lasceremo trascinare nei conflitti di Washington con Mosca e Pechino, come vassalli degli Stati Uniti.
[...] L’immagine del Cancelliere Scholz in piedi come uno scolaretto accanto al Presidente degli Stati Uniti Biden quando ha annunciato che il Nordstream 2 non sarebbe stato realizzato è stata un’umiliazione.
[...] Il conflitto ucraino è iniziato con il colpo di Stato del Maidan a Kiev nel 2014, da allora gli Stati Uniti e i loro vassalli occidentali armano l’Ucraina e la preparano sistematicamente alla guerra contro la Russia. Tuttavia, l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo è stata una violazione imperdonabile del diritto internazionale. Le persone muoiono ogni giorno e tutti, Mosca, Kiev o Washington, sono fortemente responsabili del fatto che non c’è ancora un cessate il fuoco.
[...] (con la guerra) gli Stati Uniti sono riusciti a mettere fuori gioco, per il momento, l’UE e la Germania come potenziali rivali geostrategici ed economici, tuttavia non sono riusciti a rovinare la Russia rovesciando Putin e installando un governo fantoccio a Mosca per ottenere un migliore accesso alle materie prime russe come ai tempi di Eltsin.
Inoltre, le sanzioni occidentali si stanno rivelando un boomerang: stanno danneggiando gli Stati occidentali più della Russia e porteranno alla deindustrializzazione, alla disoccupazione e alla povertà.
Dobbiamo urgentemente garantire la fine del conflitto in Ucraina. E questo sarà possibile solo se gli Stati Uniti abbandoneranno il loro piano di mettere in ginocchio la Russia, prima di affrontare la Cina. Per questo è necessaria un’iniziativa europea, che deve partire da Francia e Germania.
Se non lo faremo, e se non troveremo presto un accordo con la Russia sulle importazioni di materie prime ed energia, l’economia della Germania e dell’Europa andrà a rotoli e i partiti di destra diventeranno sempre più forti in Europa.


Gli usa in quanto impero impostato come imperi passati ha bisogno di rimanere l'unica potenza. Senza sfruttare gran parte del resto del mondo crollerebbe.



Documentario che consiglio di vedere.

p.s. sapevate perchè il costume da donna si chiama bikini? non è bello.
 
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Parsi è proprio una marionetta a tutto tondo :facepalm:


Bisogna inserire quelle sue parole come minimo all'interno delle argomentazioni che porta avanti qui.



Non dare interpretazioni a caso o come più ci piace. Poi ti sei perso "interessi nei confronti della Russia" e il fatto che non specifica di che tipo. Infine chissà cosa dice prima e dopo quell'estratto, manca il filo del discorso.

Si può non essere d'accordo col fatto che "gli interessi" degli Stati Uniti coincidano con quelli dell'Europa, ma bisogna specificare meglio di cosa si sta parlando. Ad esempio, politici? Economici? Inerenti la tenuta delle istituzioni democratiche europee? Dipende dall'ambito che si sceglie di esaminare.
 
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Bisogna inserire quelle sue parole come minimo all'interno delle argomentazioni che porta avanti qui.



Non dare interpretazioni a caso o come più ci piace. Poi ti sei perso "interessi nei confronti della Russia" e il fatto che non specifica di che tipo. Infine chissà cosa dice prima e dopo quell'estratto, manca il filo del discorso.

Si può non essere d'accordo col fatto che "gli interessi" degli Stati Uniti coincidano con quelli dell'Europa, ma bisogna specificare meglio di cosa si sta parlando. Ad esempio, politici? Economici? Inerenti la tenuta delle istituzioni democratiche europee? Dipende dall'ambito che si sceglie di esaminare.

Inutile fare l'avvocato di un tizio che se ne è uscito con una palese falsità parlando di interessi usa/europei che coincidono.
Non c'è mezzo interesso europeo a coincidere con quello usa sulla questione ucraina ( economico, politico, geopolitico, energetico ecc..) e la situazione europea dovrebbe essere la prova più palese che non ci sia. A meno di non credere alla puttanata della " difesa della democrazia" che sta sul medesimo piano di " esportiamo la democrazia" o " missioni di pace".
Noi come ogni altro paese al mondo che abbia una presenza militare straniera sul proprio territorio siamo una colonia ( o invasi/in guerra) e come tale ci comportiamo. Inutile riempirsi la bocca con parole come sovranità, interessi che coincidono ecc... Chi governa il mondo sono gli usa, l'unico vero impero e con mire imperiali oggi presente sul pianeta, con militari e basi militari sparsi in quasi ogni paese del globo ( praticamente l'unico paese a poter vantare una presenza militare o così massiccia su territori stranieri).
Prima si accetta questa realtà e prima si potrà discutere seriamente di questo conflitto e non solo.
Se si pensa di andare avanti ripetendo slogan propagandistici, olè.
 
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Inutile fare l'avvocato di un tizio che se ne è uscito con una palese falsità parlando di interessi usa/europei che coincidono.
Non c'è mezzo interesso europeo a coincidere con quello usa sulla questione ucraina ( economico, politico, geopolitico, energetico ecc..) e la situazione europea dovrebbe essere la prova più palese che non ci sia. A meno di non credere alla puttanata della " difesa della democrazia" che sta sul medesimo piano di " esportiamo la democrazia" o " missioni di pace".
Noi come ogni altro paese al mondo che abbia una presenza militare straniera sul proprio territorio siamo una colonia ( o invasi/in guerra) e come tale ci comportiamo. Inutile riempirsi la bocca con parole come sovranità, interessi che coincidono ecc... Chi governa il mondo sono gli usa, l'unico vero impero e con mire imperiali oggi presente sul pianeta, con militari e basi militari sparsi in quasi ogni paese del globo ( praticamente l'unico paese a poter vantare una presenza militare o così massiccia su territori stranieri).
Prima si accetta questa realtà e prima si potrà discutere seriamente di questo conflitto e non solo.
Se si pensa di andare avanti ripetendo slogan propagandistici, olè.
Non esiste un "interesse europeo", esiste al massimo un interesse tedesco/francese/italiano che e' quello a cui ti riferisci tu, ma esiste anche un interesse polacco/baltico/slovacco che e' un tantinello piu' anti russo. Cosi' come esiste un interesse ungherese assolutamente pro Putin.
 
Quindi per te questa invasione non è in nessuna misura il prodotto dell'imperialismo russo?
Di tutto il discorso non hai risposto a niente ed hai preso l'unica parte da ribaltare senza senso e portare, come al solito, la tua narrativa sul piatto non sapendo come rispondere ( come al solito). Complimenti fai questi giochitti con chi non ti conosce.

Quali sarebebro gli interessi comuni usa/europa in merito all'ucraina, visto che difendi tanto parsi?
Credi seriamente alla scusa della "difesa della democrazia, della sovranità" come fosse un " denazificare" o " esportiamo la democrazia"?
Gli usa sono o non sono un impero?
Gli usa hanno o non hanno presenza e basi militari su praticamente ogni paese, mare, spazio straniero?
Gli usa hanno o non hanno presenza militare in italia, europa?
Noi siamo realmente sovrani? possiamo scegliere liberamente politiche che vadano contro gli interessi usa senza ripercussioni?


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In giallo, arancione e a righe tutti i paesi dove ci sono basi militari usa.
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Non esiste un "interesse europeo", esiste al massimo un interesse tedesco/francese/italiano che e' quello a cui ti riferisci tu, ma esiste anche un interesse polacco/baltico/slovacco che e' un tantinello piu' anti russo. Cosi' come esiste un interesse ungherese assolutamente pro Putin.
Di interesse europeo che coincide con quello usa ne ha parlato parsi eh, si riferiva quindi solo ai polacchi et simili?
Cmq considerando la dipendenza energetica di praticamente tutta europa e le ripercussione delle sanzioni, l'interesse europeo mi pare se non comune maggioritario.
Mi chiedo come sia possibile che sia prevalsa la volontà di una minoranza europea piuttosto che quella maggioritaria che comprende paesi fondatori economicamente e politicamente dominanti che di solito dettano legge.
 
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Di interesse europeo che coincide con quello usa ne ha parlato parsi eh, si riferiva quindi solo ai polacchi et simili?
Cmq considerando la dipendenza energetica di praticamente tutta europa e le ripercussione delle sanzioni, l'interesse europeo mi pare se non comune maggioritario.
Mi chiedo come sia possibile che sia prevalsa la volontà di una minoranza europea piuttosto che quella maggioritaria che comprende paesi fondatori economicamente e politicamente dominanti che di solito dettano legge.
Nemmeno so chi sia Parsi, figurati se so quali siano le sue opinioni :asd:
Quindi se gli USA fanno imperialismo (tramite NATO) sull'Europa -> USA brutti e cattivi
I paesi ricchi d'Europa invece sono scemi e sbagliano se non fanno imperialismo (tramite UE) su quelli piu' poveri
Doppiopesismo da manuale :asd:
 
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Nemmeno so chi sia Parsi, figurati se so quali siano le sue opinioni :asd:
Quindi se gli USA fanno imperialismo (tramite NATO) sull'Europa -> USA brutti e cattivi
I paesi ricchi d'Europa invece sono scemi e sbagliano se non fanno imperialismo (tramite UE) su quelli piu' poveri
Doppiopesismo da manuale :asd:
Hai fatto tutto da solo, non ho scritto mezza riga di quello che dici :asd:
Ho solo domandato senza dire "buoni o cattivi", com'è che la linea di quei paesi che dettano legge in europa non è stata scelta mentre si è portata avanti quella assolutamente minoritaria di paesi con poco peso?
 
Gli usa in quanto impero impostato come imperi passati ha bisogno di rimanere l'unica potenza. Senza sfruttare gran parte del resto del mondo crollerebbe.



Documentario che consiglio di vedere.

p.s. sapevate perchè il costume da donna si chiama bikini? non è bello.

Abbiamo accettato di non prendere più il gas russo per non essere eccessivamente dipendenti da un solo paese, ma abbiamo accettato l'eccessiva dipendenza dagli Stati Uniti acquistando il loro gas (devastante dal punto di vista dell'impatto ambientale) pagandolo almeno quattro volte di più! Non solo, ma per fare questo stiamo realizzando il principale obiettivo degli Stati Uniti: la deindustrializzazione e lo sgretolamento dell'Europa dal punto di vista economico e sociale.
Come può essere possibile tutto questo senza complicità politica è qualcosa che mi sfugge.
Tra non molto probabilmente assisteremo a qualche rivoluzione in Arabia Saudita o negli Emirati, anche se sono d'accordo con chi dice che ormai gli USA hanno perso il controllo del Golfo che si sta spostando sempre più verso i BRICS.
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Zelensky vuole pure i missili Patriot


Ma per il momento non se ne parla

 
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