Cosa c'è di nuovo?

Guerra in Ucraina | Leggere primo post prima di intervenire

Gianpi

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ANNUNCIAZIONE ANNUNCIAZIONE

Invito tutti voi a darvi una calmata, vi ricordo che è sempre un Topic Alert per il quale è importante seguire le regole che ora vi ricordo:


NO Flame/NO Member War
NO Spam/NO Continui tweet spammati
NO Trolling
NO Video in cui ci sono violenze su persone
NO Off Topic
NO Post fuori le righe
NO Contestazione pubblica alla moderazione (se volete un chiarimento su un intervento contattate me e gli altri mod in privato)
NO copiare e incollare contenuti di carattere "paywall" (ad esempio articoli che richiedono la sottoscrizione di un abbonamento per poter essere consultati)


In questo thread possono essere postati e discussi, oltre a tutti i fatti di cronaca relativi al conflitto in atto, quelli "collaterali" di carattere politico che hanno luogo al di fuori del nostro Paese. Per fare un esempio: discussione politica italiana sul caro energia come conseguenza delle sazioni alla Russia NO, matrice politica dell'attentato a Dugina SI.


Questo è l'ultimo avvertimento che vi scriviamo, da ora in poi interverremo direttamente alle trasgressioni delle regole.

Chi sarà ammonito si aspetti di poter essere bannato o addirittura oscurato dal topic, se continuerà a non rispettare le regole.
 
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Dorsai

m'arimbarza
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Ma la mappa delle basi usi la prendi in considerazioni quando dai dell’ imperialista alla Russia?
Si certo, ora la Russia sta invadendo Ucraina (quindi confermi che tu pensi che stia invadendo Ucraina per motivi imperialisti e con smanie di conquista?).
.
Non sono mica imposte con la forza e non sono solo USA , in Germania ci sono ancora Basi Francesi e di altri Paesi , sono lì dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e le hanno messe lì per tenere sotto controllo la Germania , che poi siano venute buone anche contro l'URSS è un altro paio di maniche , gli USA comunque non conquistano territori con mire espansionistiche al contrario dell'URSS e della Russia che sta attaccando ed invadendo altri Paesi sin dagli anni 30 vedi per esempio la Finlandia e la Polonia (patto Molotov- Ribbentropp ) , se la sono spartita con la Germania Nazista peraltro con metodi anche peggiori , così come la Finlandia di cui ancora occupa metà del territorio Finlandese di prima dell'attacco , le isole Kurili in Giappone , Il Giappone non era in guerra contro l'URSS, si era rifiutato di aderire alla richiesta dell'Asse di attaccare l'Unione Sovietica da est mentre loro attaccavano da Ovest, nonostante ciò l'Unione Sovietica attaccò ugualmente il Giappone e si prese le Isole Kurili che ora sono basi militari che minacciano il Giappone stesso , altro che le basi USA.
Vogliamo parlare delle invasioni di Cecoslovacchia e Ungheria? Oltre naturalmente al prendersi tutto il resto della Polonia e le Repubbliche Baltiche. Trascuro l'Afghanistan e passo ai giorni nostri , Invasione del nord della Georgia poi diviso in due repubbliche satelliti , Occupazione della Crimea , attacco all'Ukraina con tanto di annessione ufficiale

Tutto fatto militarmente con migliaia di morti e massacri sparsi

Non so come non si veda l'imperialismo militare Russo che peraltro fa più la guerra ai civili che alle truppe nemiche , ma lo fa da sempre vedi in Siria e la totale distruzione di Aleppo

Davvero vogliamo confrontare l'Imperialismo territoriale Russo con quello politico USA?
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Ah guarda a noi piacioni e con 0 nazionalismo puoi pure rubarci la casa che non diremmo niente, figurati per vie ufficiali
Vai ad Okinawa a chiedere cosa ne pensano delle basi nato
Non so, noi abbiamo chiesto di liberare La Maddalena e Tavolara dove tenevano i sommergibili nucleari e l'han fatto
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Comunque per concludere Putin ha dettato le condizioni per il cessate il fuoco, vuole il riconoscimento internazionale delle terre Ucraine annesse.

Il 24 Febbraio si accontentava della resa dell'Ucraina , in Giugno ha riaperto alla possibilità Negoziale , purchè l'Ucraina cessasse il fuoco e cedesse il Donbass ora vuole addirittura la resa dell'Occidente.

Mi sembra che siano margini di trattativa ...
 
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DJsparco

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Comunque per concludere Putin ha dettato le condizioni per il cessate il fuoco, vuole il riconoscimento internazionale delle terre Ucraine annesse.

Il 24 Febbraio si accontentava della resa dell'Ucraina , in Giugno ha riaperto alla possibilità Negoziale , purchè l'Ucraina cessasse il fuoco e cedesse il Donbass ora vuole addirittura la resa dell'Occidente.

Mi sembra che siano margini di trattativa ...
Sia l'ucraina che la russia aprono pubblicamente al negoziato ma con richieste chiaramente senza senso.

La russia per far partire il negoziato chiede il riconoscimento dei territori annessi ( materia di negoziato, senza senso chiederlo prima e lo sanno).
L'ucraina per far partire il negoziato chiede alla russia di lasciare ogni terriorio ucraino ( anche qui materia di negoziato, non puoi chiederlo come pre requisito al negoziato e lo sanno)

Immagino si stia trattando dietro le quinte.
 
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Fusenr

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Sia l'ucraina che la russia aprono pubblicamente al negoziato ma con richieste chiaramente senza senso.

La russia per far partire il negoziato chiede il riconoscimento dei territori annessi ( materia di negoziato, senza senso chiederlo prima e lo sanno).
L'ucraina per far partire il negoziato chiede alla russia di lasciare ogni terriorio ucraino ( anche qui materia di negoziato, non puoi chiederlo come pre requisito al negoziato e lo sanno)

Immagino si stia trattando dietro le quinte.
L'Ucraina il 19 febbraio:


Russia says Ukraine seeks to join the Alliance to return Crimea by force. It is gratifying that the words "return Crimea" appear in their rhetoric. But they inattentively read Article 5 of the NATO Charter: collective action is for protection, not offensive. Crimea and the occupied regions of Donbas will certainly return to Ukraine, but only peacefully.

Ukraine consistently implements the Normandy agreements and the Minsk agreements. Their foundation is the unquestionable recognition of the territorial integrity and independence of our state. We seek a diplomatic settlement of the armed conflict. Note: solely on the basis of international law.

So what is really going on in the peace process? Two years ago, we agreed with the Presidents of France, the Russian Federation, the Chancellor of Germany on a full-scale ceasefire. And Ukraine is scrupulously adhering to these agreements. We are as restrained as possible against the background of constant provocations. We are constantly making proposals in the framework of the Normandy Four and the Trilateral Contact Group. And what do we see? Shells and bullets from the other side. Our soldiers and civilians are being killed and wounded, and civilian infrastructure is being destroyed.

Ukraine is doing everything possible to reach progress in discussions and political issues. In the TCG, in the Minsk process, we’ve put forward proposals - draft laws, but everything is blocked - no one talks about them. Ukraine demands to unblock the negotiation process immediately. But this does not mean that the search for peace is limited to it alone.

We are ready to look for the key to the end of the war in all possible formats and platforms: Paris, Berlin, Minsk. Istanbul, Geneva, Brussels, New York, Beijing - I don't care where in the world to negotiate peace in Ukraine.

It does not matter if four countries, seven or a hundred participate, the main thing is that Ukraine and Russia are among them. What is really important is the understanding that peace is needed not only by us, the world needs peace in Ukraine. Peace and restoration of territorial integrity within internationally recognized borders. This is the only way. And I hope no one thinks of Ukraine as a convenient and eternal buffer zone between the West and Russia. This will never happen. Nobody will allow that.

---

Aveva avvertito:

We will defend our land with or without the support of partners. Whether they give us hundreds of modern weapons or five thousand helmets. We appreciate any help, but everyone should understand that these are not charitable contributions that Ukraine should ask for or remind of.

These are not noble gestures for which Ukraine should bow low. This is your contribution to the security of Europe and the world. Where Ukraine has been a reliable shield for eight years. And for eight years it has been rebuffing one of the world's biggest armies. Which stands along our borders, not the borders of the EU.

And Grad rockets hit Mariupol, not European cities. And after almost six months of fighting, the airport in Donetsk was destroyed, not in Frankfurt. And it's always hot in the Avdiivka industrial zone - it was hot there in the last days, not in Montmartre. And no European country knows what military burials every day in all regions are. And no European leader knows what regular meetings with the families of the deceased are.

Be that as it may, we will defend our beautiful land no matter if we have 50,000, 150 or one million soldiers of any army on the border. To really help Ukraine, it is not necessary to say how many servicemen and military equipment are on the border. Say what numbers we have.

To really help Ukraine, it is not necessary to constantly talk only about the dates of the probable invasion. We will defend our land on February 16, March 1 and December 31. We need other dates much more. And everyone understands perfectly well which ones.
 

Fusenr

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Posto anche qua perchè ha rilevanza in materia

In sintesi perchè è lungo. Twitter avrebbe censurato l'articolo nel New york post e le info in generale sullo scandalo del laptop del figlio di biden su richiesta del partito democratico.


Il famoso laptop conteneva oltre cha varie porcherie ( pedofilia se non ricordo male) prove del finanziamento e del legame tra il figlio di biden e biolaboratori in Ucraina.

Adesso non leggo. Recentemente ho pensato di dedicare del tempo all'approfondimento delle relazioni NATO - URSS/Russia e della dottrina Primakov per capire le convinzioni sulla base delle quali l'attuale classe dirigente russa si è resa protagonista di comportamenti così raccappricianti in politica estera. La sedicente razionalità dietro alla follia (o, se non vogliamo chiamarla "follia", criminalità).

---

Sul grassettato:

1. Nel thread di Matt Taibbi che hai linkato si fa riferimento alla ricerca su/sviluppo di armi biologiche? Quindi non parlo di una notizia rimbalzata da AGI.
2. Perché ha rilevanza in questa invasione? In che senso?
3. Questo articolo l'hai letto? https://theintercept.com/2022/03/17/russia-ukraine-bioweapons-misinformation/
4. https://cissm.umd.edu/sites/default/files/2021-10/NonProliferationReview_False allegations of biological weapons use from Putin s Russia.pdf

ABSTRACT From 1949 until 1988, the Soviet Union conducted a nearly continuous campaign of false allegations of biological-weapon (BW) use by the United States. In 1995, senior Russian military officials revived this pattern of false allegations, which continues to the present day. Russian officials amplified the campaign after the US government funded the transformation of former Soviet BW facilities in the Commonwealth of Independent States under the Nunn–Lugar program. The outbreak of the COVID-19 pandemic in China in January 2020 prompted a very greatly expanded Russian-government BW-related disinformation effort. This paper aims to present a reasonably comprehensive account of these activities and to assess their significance. The Russian government under President Vladimir Putin has demonstrated open disdain for both the Biological and Toxin Weapons Convention and the Chemical Weapons Convention.

---

 
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Fusenr

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Traduzione delle parole dei soldati (tutte [quelle possibili con l'audio a disposizione], tutti):

Tonight we've raised ukrainian flag on the left bank to annoy the russians. We liked it a lot and we're moving ahead We're heading to the place where they raised the flag (difficile udire, possibili pezzi perduti). Glory to Ukraine

Our ukrainian flag is on the highest point we could reach on this island, on that crane. We put this flag as far up as the ladder allowed us. Nobody could've put it up higher. Its an incredible feeling. Im with the guys ive been with since june, now is december. Kherson is free, but left bank is still occupied but there's every opportunity present for AFU to move forward.

Why the islands across the city are important, is because they're used for shelling the city, there's a clear view. We're now on one of the islands across the city of Kherson, towards Oleshky. We've cleared the island, we can move forward.

Flag is raised, we hold the island and we robbed the pidars (parola usata in senso dispregiativo in ucraino, russo e bielorusso - vedere sull'urban dictionary) on the boat.
 
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rabber71

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Posto anche qua perchè ha rilevanza in materia

In sintesi perchè è lungo. Twitter avrebbe censurato l'articolo nel New york post e le info in generale sullo scandalo del laptop del figlio di biden su richiesta del partito democratico.


Il famoso laptop conteneva oltre cha varie porcherie ( pedofilia se non ricordo male) prove del finanziamento e del legame tra il figlio di biden e biolaboratori in Ucraina.


Stai a vedere che la convocazione dell'Onu dell'11 marzo 2022 richiesta dalla Russia per informare l'assemblea delle operazioni di insabbiamento da parte dell'Ucraina delle tracce di un programma biologico finanziato dagli Stati Uniti, avvertendo che in caso di incidenti che coinvolgono armi chimiche il Pentagono aveva dato istruzioni ai colleghi ucraini di accusare immediatamente le forze armate russe, non era poi così campata in aria :hmm:
 

Fusenr

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Stai a vedere che la convocazione dell'Onu dell'11 marzo 2022 richiesta dalla Russia per informare l'assemblea delle operazioni di insabbiamento da parte dell'Ucraina delle tracce di un programma biologico finanziato dagli Stati Uniti, avvertendo che in caso di incidenti che coinvolgono armi chimiche il Pentagono ha dato istruzioni ai colleghi ucraini di accusare immediatamente le forze armate russe, non era poi così campata in aria :hmm:
Anche tu: cosa intendi per "programma biologico"? Sviluppo di armi biologiche/chimiche come da accusa russa?


  • Ukraine Has No Biological Weapons Program
    • At the time of its dissolution in 1991, the Soviet Union, despite being a State Party to the Biological Weapons Convention (BWC), had a large and sophisticated biological weapons program, consisting of dozens of research, development, and production facilities, with tens of thousands of employees, spread across many of its successor states.
    • In violation of the BWC, this Soviet weapons complex developed a broad range of biological pathogens for use as weapons against plants, animals, and humans, including the weaponization of anthrax, plague, and smallpox.
    • In contrast, no other European state nor the United States possessed any biological weapon development programs, in compliance with their obligations under the BWC. When the Soviet Union dissolved, it left some newly independent states, like Kazakhstan and Uzbekistan, with legacy biological weapons program facilities, equipment, and materials that were vulnerable to theft, misuse, and unsafe handling and storage. The U.S. Departments of Defense and State funded programs to help transition such former Soviet weapons facilities into peaceful public health facilities.
    • The United States, through international collaboration, has also worked to address other biological threats throughout the former Soviet Union. Subject matter experts in biology, biodefense, public health, and related fields were engaged from across the U.S. government. These efforts advanced disease surveillance and enhanced peaceful biological research cooperation between former Soviet Union scientists and the global scientific community, consistent with international norms for safety, security, nonproliferation, and transparency.
    • The United States has also worked collaboratively to improve Ukraine’s biological safety, security, and disease surveillance for both human and animal health, providing support to 46 peaceful Ukrainian laboratories, health facilities, and disease diagnostic sites over the last two decades. The collaborative programs have focused on improving public health and agricultural safety measures at the nexus of nonproliferation.
    • This work, often conducted in partnership with outside organizations, such as the WHO and the World Organization for Animal Health (OIE), has resulted in safer and more effective disease surveillance and detection. Ukrainian scientists have acted consistent with international best practices and norms in publishing research results, partnering with international colleagues and multilateral organizations, and widely distributing their research and public health findings.
    • Ukraine owns and operates its public health laboratories and associated infrastructure, and the United States is proud to collaborate, cooperate, and provide assistance in support of this infrastructure. These facilities operate just like other state or local public health and research laboratories around the world. Furthermore, all equipment and training provided by the United States is subject to U.S. export control processes, audits, and acquisition laws and regulations, which ensures transparency and compliance with domestic and international laws.
    • This assistance has directly and measurably improved Ukraine’s preparedness and response efforts to detect and report outbreaks, including COVID-19 response, and has helped protect its food supply in addition to many other benefits that accrued from this partnership.
  • Ukraine Has No Chemical Weapons Program
    • Ukraine has been a respected member of the Organization for the Prohibition of Chemical Weapons (OPCW) since ratifying the Chemical Weapons Convention (CWC) in 1998.
    • Ukraine has consistently demonstrated its commitment to uphold the international norm against the use of chemical weapons, including through its participation at the OPCW and its implementation of its obligations under the CWC.
    • Ukraine regularly plays an active role at the OPCW Conference of the States Parties and was most recently a member of the OPCW Executive Council from 2018 to 2020. Ukraine previously held a number of leadership roles at the OPCW, to include chairing the Executive Council from 2012 to 2014.
    • The United States has been clear since ratifying the CWC in 1997 that it will never under any circumstances develop, produce, otherwise acquire, stockpile or retain chemical weapons, or transfer, direct or indirectly, chemical weapons to anyone; use chemical weapons; engage in any military preparations to use chemical weapons; or assist encourage or induce, in any way, anyone to engage in any activity prohibited to a state party under the CWC.
    • The United States is committed to the destruction of all chemical weapons around the world and has provided substantial aid and support to numerous countries in the destruction of their chemical weapons, including Russia and Syria.
---

Non vuoi proprio commentare l'articolo di The Intercept? O qualsiasi altra fonte postata che mette in discussione quelle che finora, da parte tua e di DJsparco, sono solo speculazioni basate non si sa su cosa (in quanto non lo dite)?

---

Wow, una delle migliori (oltre che più inquietanti) analisi lette finora in questo topic.

rabber71 DJsparco Revolver Ocelot Kuro. Palombella2 Leggete, leggete.
 
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rabber71

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Anche tu: cosa intendi per "programma biologico"? Sviluppo di armi biologiche/chimiche come da accusa russa?

Sia l'ucraina che la russia aprono pubblicamente al negoziato ma con richieste chiaramente senza senso.

La russia per far partire il negoziato chiede il riconoscimento dei territori annessi ( materia di negoziato, senza senso chiederlo prima e lo sanno).
L'ucraina per far partire il negoziato chiede alla russia di lasciare ogni terriorio ucraino ( anche qui materia di negoziato, non puoi chiederlo come pre requisito al negoziato e lo sanno)

Immagino si stia trattando dietro le quinte.
A proposito di accordi dietro le quinte, tempo fa lessi un'interessante analisi di Michael Dobbs Sul NYT che tracciava un parallelo tra la crisi Cubana e quella attuale.

"[...] ci sono stati momenti in cui entrambi i leader non erano a conoscenza degli sviluppi sul campo di battaglia che assumevano una logica e uno slancio propri [...] Krusciov non autorizzò mai l’abbattimento di un aereo spia americano U-2 su Cuba da parte di un missile sovietico il 27 ottobre 1962, il giorno più pericoloso della crisi. E Kennedy non sapeva che un altro U-2 si era smarrito nello spazio aereo russo lo stesso giorno, innescando le difese aeree sovietiche. 'C’è sempre qualche figlio di puttana che non capisce', disse più tardi”.
“[…] Sebbene la guerra in Ucraina sia ovviamente diversa dalla crisi dei missili cubani, non è difficile immaginare fallimenti ed errori di calcolo simili. Un proiettile vagante sparato da una delle due parti in conflitto potrebbe causare un incidente in una centrale nucleare, diffondendo ricadute radioattive su gran parte dell’Europa. Un tentativo pasticciato da parte della Russia di intercettare le forniture militari occidentali all’Ucraina potrebbe avvenire in paesi della NATO come la Polonia, innescando una risposta automatica degli Stati Uniti. La decisione russa di utilizzare armi nucleari tattiche contro le truppe ucraine potrebbe degenerare in un vero e proprio scambio nucleare con gli Stati Uniti."
“Mentre la comunità dell’intelligence statunitense ha ottenuto successi impressionanti in Ucraina […] la crisi del 1962 dovrebbe ricordare i limiti della raccolta di informazioni”.
"[...] Kennedy fu informato tardivamente del dispiegamento di missili sovietici a medio raggio a Cuba e fu lasciato all’oscuro di altre questioni altrettanto importanti. Non era a conoscenza, ad esempio, della presenza di quasi 100 missili nucleari tattici sovietici a Cuba mirati alla base navale di Guantanamo e di una potenziale forza d’invasione americana. La CIA ha sottovalutato la forza delle truppe sovietiche sull’isola e non è stata in grado di tracciare il movimento di nessuna delle testate nucleari”.
"[...] Ciò che sia Kennedy che Krusciov possedevano era una comprensione intuitiva del pericolo che avrebbero dovuto affrontare non solo i loro paesi ma il mondo intero se alla crisi fosse stato permesso di degenerare. Ecco perché hanno mantenuto un canale secondario per comunicare tra loro in privato (tramite il fratello del presidente, il procuratore generale Robert Kennedy, e l’ambasciatore sovietico a Washington, Anatoly Dobrynin) anche se pubblicamente si accusavano aspramente".
“Ed è anche il motivo per cui hanno agito rapidamente per raggiungere un accordo di compromesso (mantenuto segreto per decenni) che prevedeva lo smantellamento dei missili statunitensi a medio raggio in Turchia in cambio di un ritiro nucleare sovietico da Cuba".

A differenza di allora "le notizie dal campo di battaglia arrivano quasi istantaneamente, facendo pressione sui leader politici affinché prendano decisioni affrettate. Il presidente degli Stati Uniti non ha più il lusso di cui godette Kennedy nell’ottobre 1962 di prendersi sei giorni per considerare la sua risposta alla scoperta dei missili nucleari sovietici a Cuba".


Un altro articolo che proponeva questo tipo di parallelo era apparso anche sul Washington Post

 
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DJsparco

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A proposito di accordi dietro le quinte, tempo fa lessi un'interessante analisi di Michael Dobbs Sul NYT che tracciava un parallelo tra la crisi Cubana e quella attuale.

"[...] ci sono stati momenti in cui entrambi i leader non erano a conoscenza degli sviluppi sul campo di battaglia che assumevano una logica e uno slancio propri [...] Krusciov non autorizzò mai l’abbattimento di un aereo spia americano U-2 su Cuba da parte di un missile sovietico il 27 ottobre 1962, il giorno più pericoloso della crisi. E Kennedy non sapeva che un altro U-2 si era smarrito nello spazio aereo russo lo stesso giorno, innescando le difese aeree sovietiche. 'C’è sempre qualche figlio di puttana che non capisce', disse più tardi”.
“[…] Sebbene la guerra in Ucraina sia ovviamente diversa dalla crisi dei missili cubani, non è difficile immaginare fallimenti ed errori di calcolo simili. Un proiettile vagante sparato da una delle due parti in conflitto potrebbe causare un incidente in una centrale nucleare, diffondendo ricadute radioattive su gran parte dell’Europa. Un tentativo pasticciato da parte della Russia di intercettare le forniture militari occidentali all’Ucraina potrebbe avvenire in paesi della NATO come la Polonia, innescando una risposta automatica degli Stati Uniti. La decisione russa di utilizzare armi nucleari tattiche contro le truppe ucraine potrebbe degenerare in un vero e proprio scambio nucleare con gli Stati Uniti."
“Mentre la comunità dell’intelligence statunitense ha ottenuto successi impressionanti in Ucraina […] la crisi del 1962 dovrebbe ricordare i limiti della raccolta di informazioni”.
"[...] Kennedy fu informato tardivamente del dispiegamento di missili sovietici a medio raggio a Cuba e fu lasciato all’oscuro di altre questioni altrettanto importanti. Non era a conoscenza, ad esempio, della presenza di quasi 100 missili nucleari tattici sovietici a Cuba mirati alla base navale di Guantanamo e di una potenziale forza d’invasione americana. La CIA ha sottovalutato la forza delle truppe sovietiche sull’isola e non è stata in grado di tracciare il movimento di nessuna delle testate nucleari”.
"[...] Ciò che sia Kennedy che Krusciov possedevano era una comprensione intuitiva del pericolo che avrebbero dovuto affrontare non solo i loro paesi ma il mondo intero se alla crisi fosse stato permesso di degenerare. Ecco perché hanno mantenuto un canale secondario per comunicare tra loro in privato (tramite il fratello del presidente, il procuratore generale Robert Kennedy, e l’ambasciatore sovietico a Washington, Anatoly Dobrynin) anche se pubblicamente si accusavano aspramente".
“Ed è anche il motivo per cui hanno agito rapidamente per raggiungere un accordo di compromesso (mantenuto segreto per decenni) che prevedeva lo smantellamento dei missili statunitensi a medio raggio in Turchia in cambio di un ritiro nucleare sovietico da Cuba".

A differenza di allora "le notizie dal campo di battaglia arrivano quasi istantaneamente, facendo pressione sui leader politici affinché prendano decisioni affrettate. Il presidente degli Stati Uniti non ha più il lusso di cui godette Kennedy nell’ottobre 1962 di prendersi sei giorni per considerare la sua risposta alla scoperta dei missili nucleari sovietici a Cuba".


Un altro articolo che proponeva questo tipo di parallelo era apparso anche sul Washington Post

é la stessa cosa che disse caracciolo qualche giorno fa.
" Non ci sono tribunali, prima si concorda la sentenza ( tra usa, russia,ucraini, polacchi ecc..) e poi si costruisce la narrativa" ( in merito al missile in polonia).
 

SANJI87

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Siccome mi sono stancato di dover sempre modificare i vostri post, per separare il buono dal cattivo, se continuate così passerò direttamente alla cancellazione totale. E' tutto.
 

Fusenr

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1. Faccio bene a prendere questa risposta come un "sì" alla domanda "intendi sviluppo di armi biologiche/chimiche come da accusa russa?"
2. Non prendi in seria considerazione l'articolo di The Intercept, il Fact Sheet, il documento della Taylor & Francis Group intitolato "False allegations of biological-weapons use from Putin’s Russia" e il resto postato anche da altri?
Un'interessante analisi di Stephan M. Walt, professore di relazioni internazionali all'università di Harvard
Riporto alcuni estratti.

Poiché la guerra è incerta, le informazioni affidabili sono scarse e nessuno ha la sfera di cristallo, si potrebbe pensare che questa situazione spinga gli osservatori a dare un giusto ascolto a prospettive alternative anche quando non sono in linea con la propria. Invece, i dibattiti sulla responsabilità della guerra e sulla corretta linea d'azione da seguire sono stati insolitamente intolleranti.
[...] E' particolarmente sorprendente come gli interventisti liberali, i neoconservatori impenitenti e una manciata di progressisti che sono tutti favorevoli all'Ucraina sembrino non avere alcun dubbio sulle origini del conflitto o sulla giusta linea di condotta da seguire oggi. Per loro, il presidente russo Vladimir Putin è l'unico e totalmente responsabile della guerra, e gli unici errori che altri possono aver commesso in passato sono stati quelli di essere troppo gentili con la Russia e troppo disposti ad acquistare il suo petrolio e il suo gas. L'unico risultato che sono disposti a ottenere è una completa vittoria ucraina, idealmente accompagnata dal cambio di regime a Mosca, dall'imposizione di risarcimenti per finanziare la ricostruzione ucraina e dai processi per crimini di guerra a Putin e ai suoi associati. Convinti che qualcosa di meno di questo felice risultato ricompenserà l'aggressività e minerà la deterrenza.
[...] Se si ha la temerarietà di suggerire che l'allargamento della NATO (e le politiche ad esso correlate) ha contribuito a spianare la strada alla guerra, se si ritiene che il risultato più probabile sia un accordo negoziato e che sarebbe auspicabile arrivarci prima piuttosto che dopo, e se sei favorevole a sostenere l'Ucraina ma pensi che questo obiettivo debba essere soppesato rispetto ad altri interessi, sei quasi certo di essere bollato come un tirapiedi pro-Putin, un pacificatore, un isolazionista o peggio.
[...] Uno dei motivi per cui il dibattito pubblico è così acceso è l'indignazione morale, e ho una certa simpatia per questa posizione. Quello che la Russia sta facendo all'Ucraina è orribile, ed è facile capire perché le persone siano arrabbiate, desiderose di sostenere Kyiv in ogni modo possibile, felici di condannare i leader russi per i loro crimini e disposte a infliggere una sorta di punizione ai colpevoli.
[...] Tuttavia l'indignazione morale non è una politica e la rabbia nei confronti di Putin e della Russia non ci dice quale sia l'approccio migliore per l'Ucraina o per il mondo [...] Né l'indignazione per l'attuale condotta della Russia giustifica che coloro che hanno avvertito che la politica occidentale stava rendendo più probabile un conflitto futuro fossero dalla parte di Mosca. Spiegare perché è successo qualcosa di brutto non significa giustificarlo o difenderlo, e invocare la diplomazia (pur evidenziando gli ostacoli che tale sforzo incontrerebbe) non comporta mancanza di preoccupazione per la stessa Ucraina.
[...] I fautori dell'allargamento ora insistono che Putin ei suoi associati non sono mai stati preoccupati per l'allargamento della NATO e che le loro numerose proteste su questa politica erano solo una gigantesca cortina fumogena che nascondeva ambizioni imperialiste di vecchia data [...] ma queste linee di difesa non si adattano ai fatti: dal punto di vista russo, l'allargamento della NATO, l'accordo di adesione all'UE con l'Ucraina del 2014 e il sostegno occidentale alle rivoluzioni colorate a favore della democrazia facevano parte di un pacchetto continuo e sempre più preoccupante.
[...] Il mondo pensava che i paesi democratici stessero benignamente espandendo l'ordine basato sulle regole e creando una vasta zona di pace, ma il risultato fu esattamente l'opposto. Putin dovrebbe essere condannato per essere paranoico, troppo sicuro di sé e senza cuore, ma i politici occidentali dovrebbero essere accusati di essere arroganti, ingenui e sprezzanti.
[...] e se la guerra finisse con un compromesso disordinato e deludente invece di un lieto fine Hollywoodiano che la maggior parte del mondo vorrebbe vedere? Nonostante i positivi progressi compiuti dall'Ucraina negli ultimi mesi, un risultato così insoddisfacente potrebbe essere ancora il risultato più probabile.
Se la Russia controlla ancora notevoli quantità di territorio ucraino tra un anno, se l'Ucraina subisce ulteriori danni nel frattempo, Putin governa ancora nonostante il danno che la sua guerra ha arrecato alla Russia, e gli alleati europei degli Stati Uniti hanno dovuto assorbire un altro afflusso di rifugiati e sopportare difficili difficoltà economiche legate all'Ucraina, allora sarà sempre più difficile per l'amministrazione Biden trasformare questa guerra in una storia di successo.
[...] Se il mondo è costretto a scegliere il male minore tra una serie di scelte sbagliate, un dibattito più civile e meno accusatorio renderebbe più facile per i responsabili politici prendere in considerazione una gamma più ampia di alternative.


E' una posizione che non condivido, inoltre dice delle inesattezze e fa congetture senza argomentare sulle probabilità. Se non sbaglio è lo stesso professore che hai citato un'altra volta. Sì, qui:


Intanto mi permetto di fare due considerazioni spontanee. Non mi sembra che la descrizione che il professore fa dei sostenitori indefessi di Kiev corrisponda punto a punto con l'atteggiamento e le argomentazioni (che vanno ben oltre la mera "indignazione morale") di chi partecipa a questo topic ritenendo che il sostegno a Kiev sia giusto, dall'altra non mi sembra nemmeno che la sua posizione rifletta punto a punto (per esempio non lo riflette con ciò che, tra l'altro, è un ossimoro, cioè se sei favorevole a sostenere l'Ucraina ma pensi che questo obiettivo debba essere soppesato rispetto ad altri interessi*) quella di chi dedica la quasi totalità del tempo trascorso a partecipare a questo topic a screditare e deridere il governo ucraino.

*Bisogna avere la temerarietà (per usare un suo termine) di dire che in questo caso, al massimo, si è favorevoli ad un compromesso in cui "non si è favorevoli all'Ucraina", piuttosto che fare gli impenitenti, e completare dicendo che si è disposti, nel 2022, ad accettare un esito della guerra che - come soluzione ad un problema di relazioni internazionali - ricorda, a diritto internazionale ferocemente violato con una brutalità inaudita ed a crimini commessi dall'aggressore totalitario, la spartizione della Polonia del patto Molotov-Ribbentrop (ma con mire espansionistiche, sullo Stato vittima direttamente interessato, da una sola parte). Il diritto internazionale, in Europa e nel mondo, salta. L'integrità territoriale, in Europa, salta. Uno Stato, in Europa, si annette (dichiarando ufficialmente "per sempre") e, stavolta, avendo invaso senza nemmeno il pretesto della minaccia terroristica, porzioni di un altro Stato con questi metodi. Cosa può succedere dopo che qualcuno (anzi, una potenza nucleare) ottiene il risultato in grassetto violando così l'articolo 2, paragrafo 4, della Carta delle Nazioni Unite di cui è firmatario?

4. I Membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall’uso della forza, sia contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato, sia in qualunque altra maniera incompatibile con i fini delle Nazioni Unite.

Fino a che punto questo strumento, evidentemente già deficitario, viene indebolito?
Convinti che qualcosa di meno di questo felice risultato ricompenserà l'aggressività e minerà la deterrenza.
Quali argomentazioni porta a sostegno del contrario?
se si ritiene che il risultato più probabile sia un accordo negoziato
Quali a sostegno del fatto che sia più probabile un negoziato? Ma soprattutto qual è l'oggetto del negoziato e chi deve negoziare con chi? A cosa la Russia è disposta a rinunciare di ciò che ha ottenuto finora con i suoi metodi e che vantaggi ne trarrebbe l'Ucraina rispetto alla situazione che già esisteva prima del 24 febbraio?
Russia chiede il riconoscimento delle annessioni come base dei negoziati
La Russia ha dichiarato che il rifiuto occidentale di riconoscere i «nuovi territori» conquistati in Ucraina rende «più difficili» i nuovi negoziati. La presa di posizione arriva dopo che il presidente americano Joe Biden e quello francese Emmanuel Macron si sono detti pronti a dialogare con Putin.
Questa è l'idea che la Russia, al momento, ha di negoziato?
Cremlino: Usa chiedono ritiro da Ucraina, è impossibile
Gli Stati Uniti non riconoscono "i nuovi territori della Federazione russa, questo complica notevolmente la ricerca di un terreno comune per la discussione", ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, commentando la dichiarazione del presidente Usa Joe Biden che si è detto pronto a parlare con Putin, se Putin vuole la pace. Lo riportano le agenzie russe. "Biden de facto ha detto che i negoziati con la Federazione russa sono possibili solo dopo che Putin lascia l'Ucraina, ma questo è impossibile, l'operazione speciale continua", ha affermato il portavoce del presidente russo.
"L'operazione speciale continua"? "Negoziare" mentre invadi e bombardi (anche sui civili), signor Walt?
Il mondo pensava che i paesi democratici stessero benignamente espandendo l'ordine basato sulle regole e creando una vasta zona di pace,
E' dalla fine della WW2 che non si vedeva una guerra di questo tipo e con queste finalità all'interno dell'Europa. La "zona di pace", in questo senso, mi sembra che invece sia stata creata. Quella in corso è stata cineticamente portata da coloro che si considerano "altro" rispetto all'Europa.
i politici occidentali dovrebbero essere accusati di essere arroganti, ingenui e sprezzanti.
Ah, su questo posso essere d'accordo, ma secondo me l'errore è pensare che questa critica sia incompatibile nelle posizioni di chi sostiene Kiev e ritiene che la Russia si debba ritirare.
Se la Russia controlla ancora notevoli quantità di territorio ucraino tra un anno, se l'Ucraina subisce ulteriori danni nel frattempo, Putin governa ancora nonostante il danno che la sua guerra ha arrecato alla Russia, e gli alleati europei degli Stati Uniti hanno dovuto assorbire un altro afflusso di rifugiati e sopportare difficili difficoltà economiche legate all'Ucraina, allora sarà sempre più difficile per l'amministrazione Biden trasformare questa guerra in una storia di successo.
[...] Se il mondo è costretto a scegliere il male minore tra una serie di scelte sbagliate, un dibattito più civile e meno accusatorio renderebbe più facile per i responsabili politici prendere in considerazione una gamma più ampia di alternative.
Però in un altro caso hai detto:
Se poi Powell fosse stato bianco o se l'era glaciale non fosse mai esistita o se l'acqua fosse vino o se...se...se...se non mi interessa
Niente "se...se...se...se non mi interessa!" stavolta?

E se invece...? Quelle del professore sono speculazioni non supportate da alcun ragionamento che si impegni a mostrarle come esiti futuri maggiormente probabili rispetto ad altri. Infatti la frase introduttiva dell'articolo che lui stesso usa è la seguente:
Because war is uncertain and reliable information is sparse, no one knows how the war in Ukraine will play out.
In più sempre dallo stesso articolo di Walt:
It’s possible that the hawks are right and that giving Ukraine whatever it thinks it needs to achieve victory is the best course of action. But this approach is hardly guaranteed to succeed; it might just prolong the war to no good purpose, increase Ukrainian suffering, and eventually lead Russia to escalate or even use a nuclear weapon. None of us can be 100 percent certain that the policies we favor will turn out as we expect and hope.
E di nuovo, nessuna argomentazione dal "But" in poi.

---

Letti, però sono opinioni scritte prima di questo incontro:
Dopo il quale, come ho già detto, non mi sembra che la retorica nucleare di Putin sia proseguita.

Il secondo articolo dice anche:
Let’s start with the need for firmness from the West. The outcome in Ukraine will set the rules for the 21st century. If Putin’s extortion succeeds, China will surely see it as a precedent for Taiwan. If Chinese leaders see that the United States and its allies can be cowed by a nuclear threat, they will act with greater boldness. That’s the hidden danger of this “little” war in Ukraine: It could set the stage for a big war with China down the road.
Anche questa frase:
Ukraine, for now, shows no interest in the sort of diplomatic process that Biden has said is necessary to end the war.
Ma Biden non ha ripetuto anche recentemente che i tempi dei negoziati li sceglie l'Ucraina?

Anche questo paradosso segnalato. Lo è? Sicuri? Non fa o linka nessuna analisi militare per dire una cosa simile? Da cosa deduce che Kiev ha bisogno di un reality check?
There’s a kind of catch-22 at work here: When the Ukrainians were losing ground last summer, they didn’t want to negotiate from weakness. Now that they’re advancing, they see no reason to compromise from a position of strength. Kyiv needs a reality check about its longer-term battlefield prospects.

Qui invece viene rimesso in pratica tutto sulle spalle di Biden, considerandolo di fatto "il buono", dato che da Putin non ci si aspetta niente di simile:
Kennedy succeeded in the Cuban missile crisis for two reasons. First, he showed that he was prepared to risk nuclear war to stop a reckless move by Moscow. Second, through a secret back channel, he found a face-saving way to avoid the ultimate catastrophe. Biden should study both lessons.

Analogamente qui:
qualunque da parte usa di cui ci fidiamo perchè sono buoni :asd:
In pratica, di fatto, anche tu in questa guerra stai considerando gli USA "i buoni", in quanto è da loro che ti aspetti svolgano la parte del poliziotto che cerca di far ragionare il pazzo criminale. Mi sembra una postura avente dei punti in comune col fenomeno descritto da questa riflessione di Giorgio Stirpe:
 
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Fusenr

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Cioè, leggevo anche questa opinione:


Che tra le altre cose dice anche:

But the various political, diplomatic, financial, and military aspects of policy toward the war in Ukraine are not reducible to a single dimension or position. There is nothing contradictory about advocating active diplomacy aimed at a peace settlement while continuing robust material aid to Ukraine. Indeed, it is logical to view such aid as primarily intended to strengthen the Ukrainian side’s bargaining position in any peace negotiations. Conversely, it would also be logically consistent—though not necessarily the best policy—to combine opposition to peace negotiations now with the scaling down of material support for Ukraine, on the assumption that resources must be conserved for a long-term war effort.

Sono opinioni e tra l'altro talvolta per capirle bisogna avere una conoscenza specifica, estesa, dei riferimenti storici che usano.
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é la stessa cosa che disse caracciolo qualche giorno fa.
Guarda che Caracciolo ha detto anche "per fortuna ci sono gli americani" eh, occhio a chi si cita.

 
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rabber71

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Circa mezzo miliardo di euro: è questa la cifra spesa dall'Italia per l'invio di armi all'Ucraina.


Armi che, come è stato appurato, non si sa bene in quali mani finiscono.
D'altra parte è lo stesso Ufficio dell'Ispettore Generale del Dipartimento della Difesa Usa che all'inizio di quest'estate ha espresso preoccupazione per la "trasparenza e tracciabilità" dei fondi destinati all'Ucraina.


Addirittura il Congresso, nell'assegnare dei fondi all'Ucraina, dice espressamente che "(Sezione 9015) Nessuno dei fondi resi disponibili da questo atto può essere utilizzato per fornire armi, addestramento o altra assistenza al Battaglione Azov" :shrek:

 

moon knight

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40 km dal fronte di Bakhmut.



Russi che assorbono la propaganda o evitano di guardare le news nel tentativo di neutralizzare il trauma dovuto a ciò che il loro Paese sta facendo in/all'Ucraina?
"Sanctions are beginning to bite" "Life harder in job, in life, in money"





"Why didn't we strike Kherson when Zelensky went there, roaming all over the place?"
"the word 'capitulation' should be said, we shouldn't be too shy to say it"
"Qualsiasi negoziato che parta dal lato ucraino non è buono per noi"
"Possiamo superare questa situazione solo con la forza"



 

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Russi che assorbono la propaganda o evitano di guardare le news nel tentativo di neutralizzare il trauma dovuto a ciò che il loro Paese sta facendo in/all'Ucraina?
Un po' e un po', credo; immagino che in una situazione del genere sia tristemente normale per i russi girarsi dall'altra parte e/o far finta di non sapere/capire, sia per autoassolversi che per non rischiare la vita. Perché di questo si tratta: noi possiamo permetterci il lusso di avere posizioni anche estreme (tipo augurare che la guerra diventi globale ed arrivi in Russia o sparar cazzate su quanti nazisti ci sono in Ucraina) senza temere per la nostra incolumità... loro no.
Non giustifico (facile dirlo da esterno, me ne rendo conto), ma capisco.
 

rabber71

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Grande fiducia in Zelensky :shrek:

Gli Stati Uniti hanno modificato segretamente i lanciarazzi avanzati Himars che hanno fornito all'Ucraina in modo che non possano essere utilizzati per lanciare missili a lungo raggio contro la Russia.
Una precauzione, secondo l'amministrazione Biden, necessaria per ridurre il rischio di una guerra più ampia con Mosca.

 

Fusenr

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Un po' e un po', credo; immagino che in una situazione del genere sia tristemente normale per i russi girarsi dall'altra parte e/o far finta di non sapere/capire, sia per autoassolversi che per non rischiare la vita. Perché di questo si tratta: noi possiamo permetterci il lusso di avere posizioni anche estreme (tipo augurare che la guerra diventi globale ed arrivi in Russia o sparar cazzate su quanti nazisti ci sono in Ucraina) senza temere per la nostra incolumità... loro no.
Non giustifico (facile dirlo da esterno, me ne rendo conto), ma capisco.
Da lettore non esperto mi sono fatto l'idea che i movimenti popolari che potrebbero protestare in Russia siano sedati e spaventati da anni di repressione, censura e assassinio degli oppositori (che li ha privati di potenziali leader trascinatori). Certo, dal punto di vista che hai sottolineato, per un certo grado, è comprensibile non volersi esporre alle conseguenze che il regime ha approntato per chi mette in dubbio il suo operato. Poi però immagino dipenda anche dalla cultura secolare di un popolo, da quanto e come percepiscono le conquiste delle realtà più democratiche e garanti dei diritti umani fuori dal proprio Paese (penso che la propaganda del Cremlino purtroppo abbia isolato e alienato molto). Se è permesso un parallelo, ad ottobre mi è capitato di leggere questo tweet



che integro con


Ora, se quelle bandiere iraniane nel corteo sono alzate da iranianə che hanno familiari e amici in Iran, quindi perseguibili dal regime come lo è stato il fratello dell'attivista Masih Alinejad, allora forse, a situazione non del tutto imparagonabile (benché la guerra si combatta in Ucraina e non in Russia), si potrebbe parlare di fette di popolazione dei rispettivi Paesi che reagiscono un po' diversamente.

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Butto nel topic a random la roba che leggo. Per caso ho ritrovato alcuni vecchi articoli e pagine di wikipedia.


 
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