Darth Gary
Il Regalo di Natale (PS4)
Il Natale da sempre è sinonimo di serenità, spensieratezza, famiglia e Lego. Quest'anno
indubbiamente oltre ai mattoncini, saranno presenti anche i Grinch, interpretati da tutti gli antagonisti
DC, che proveranno ad allietare il tempo tra una digestione e la successiva mangiata delle festività
invernali. I presupposti sono ottimi almeno quanto i protagonisti, senza contare il fatto che il tempo
trascorso tra l'uscita ed il periodo natalizio, probabilmente farà rientrare nel prezzo budget l'esborso
richiesto per portare a casa questo nuovo capitolo delle costruzioni più famose al mondo. Come
sempre, se giocato in cooperativa (purtroppo solo locale), il titolo offre il meglio di se, in termini di
rigiocabilità e divertimento.
Il Più Atteso del 2019 (PS4)
Probabilmente la maggioranza di coloro che scriveranno questa categoria menzioneranno
Kingdom Hearts III, Shadows Die Twice, ecc... ma la speranza è che nel cuore di molti alberghi la
voglia di tornare a Raccoon City, nella prima avventura di un certo Leon Kennedy. Inutile girarci
attorno, il remake di Resident Evil 2 convinse già nel primo trailer, aumentando l'hype a dismisura
ad ogni dettaglio o immagine rivelata nei mesi successivi all'annuncio. Capcom indubbiamente ha
capito "cosa vuole fare da grande" con uno dei brand più famosi del mondo videoludico; dopo gli
inciampi di Resident Evil 6, Operation Raccoon City ed Umbrella Corps, dal settimo capitolo
sembra tornare più convincente la strada dell'horror, dell'ansia, del pathos. Questa nuova veste di
Resident Evil 2 rema proprio in quella direzione: rispolverare una delle pietre miliari della saga per,
probabilmente, riaccendere la voglia del pubblico in un prossimo nuovo capitolo, che sicuramente
seguirà la strada tracciata da Resident Evil 7. Prepariamoci dunque: il primo giorno da poliziotto
sta per cominciare. Di nuovo.
Il Gioco Consigliato (PS4)
Insomniac ha sempre stupito con la sua maestria nel creare titoli divertenti, sagaci, innovativi, ma
soprattutto appaganti. Se a questa premessa aggiungiamo il fatto che Marvel ha deciso di affidare
loro un'icona come Spiderman per una nuova trasposizione videoludica, l'alchimia non poteva che
essere idilliaca. Fin dal suo annuncio, gli occhi di tutti i giocatori si misero obbligatoriamente a
brillare, certi del lavoro e della capacità che lo studio avrebbe potuto esprimere in un titolo più
maturo dei canonici R&C. Spiderman riesce ad ereditare un gameplay diretto, appagante, frenetico,
con un sistema di combattimento che strizza l'occhio a Batman, ma che diversamente non poteva
essere, data la sua fluidità e profondità. Per il comparto tecnico ci si trova ad un livello alto:
Manhattan risplende e vibra senza alcun acciacco, che sia perlustrata a piedi oppure a folli velocità
aeree, l'illuminazione e la saturazione dei colori riesce sempre a rapire il giocatore, che, volente o
nolente, si deve per forza fermare per scattare una foto al panorama che si presenta all'orizzonte.
Se aggiungiamo poi una trama buona ed un roster di personaggi più che buoni, il lavoro di
Insomniac risulta elogiabile sotto quasi ogni aspetto, tranne forse per una ripetitività di attività
secondarie che in un free-roam sono sempre complesse da gestire ed inserire, ma che comunque
non riescono a ledere un prodotto che merita di essere giocato da ogni possessore di PS4.
Il Gioco Sconsigliato (PS4)
Appena annunciato, le lacrime sono scese copiose dalle guance di molti, indubbiamente felici
per il fatto che un brand dell'infanzia venisse riproposto in salsa Lego, da sempre
entusiasmante e divertente nelle proprie meccaniche. Le lacrime di sicuro sono scese, ma non
di gioia, di amarezza. Parliamo chiaro: Lego: Gli Incredibili eredita praticamente tutto dei
concept ormai famosi del brand, ma, a causa di scelte opinabili (tipo iniziare senza senso dai
livelli del secondo film e successivamente del primo), e di una longevità assolutamente irrisoria,
il retrogusto disgustoso non può che presentarsi. Senza troppi patemi è possibile affermare
che questo sia il peggior titolo della saga, consigliato solo agli AMANTI della famiglia di
Supereroi, anche se diviene molto più comodo ed appagante rivedersi in sequenza i film.
Il Gioco Sorpresa (PS4)
Fin dal suo annuncio, A Way Out divenne un'icona videoludica fondamentalmente per due
motivi: l'esperienza offerta poteva essere goduta unicamente in cooperativa e gli sviluppatori
altro non sono che programmatori Indie supportati da un Publisher come EA, insomma,
un'occasione più unica che rara. Il gioco si è rivelato una piccola perla, con una trama
coinvolgente che porta un crescendo continuo fino al finale, che ognuno merita di vivere e
giocare. Se avete un amico che vuole accompagnarvi nel mondo di A Way Out non pensateci
nemmeno se iniziare o no l'avventura, potreste perdervi una di quelle esperienze che veramente
lasciano il segno interiormente. L'unica speranza è che questi sviluppatori vengano presi più in
considerazioni dalle Major del settore, perché non servono soldi per avere idee o concetti di
trama profondi, ma per emergere in questo mondo purtroppo sì.
Il Gioco Delusione (PS4)
Probabilmente qui si va controcorrente, ma non è una delusione vera e propria, quanto un:
"bene ma non benissimo". Vampyr ha saputo raccogliere l'attenzione dei giocatori di tutto il
mondo grazie al bagaglio culturale degli sviluppatori, ma soprattutto per le tematiche trattate:
impersonare un vampiro in una Londra di inizi 900 non può che essere affascinante come
connubio. Effettivamente la trama bene riesce ad accompagnare il giocatore durante tutta la
decina di ore utili per vedere i titoli di coda, ma purtroppo alcuni difetti, soprattutto tecnici,
hanno minato imperativamente la godibilità del titolo: caricamenti mentre si cammina da una
zona all'altra con conseguente freeze del personaggio, tempi di caricamento non da
sottovalutare, comparto grafico veramente datato ed una "moralità" interna piuttosto opinabile,
hanno portato Vampyr a non essere catalogato come titolo eccelso. Per completare il quadro, in
maniera strettamente soggettiva, i dialoghi sono presenti in una quantità eccessiva per un
action RPG, in alcuni casi infatti, la palpebra fa resistenza per chiudersi, a causa di
un'interruzione dell'azione di gioco netta, magari dopo una boss fight impegnativa.
Il Multitap (PS4)
Un titolo che sicuramente ha fatto discutere fin dalla sua presentazione è stato Black Ops 4,
primo capitolo della serie di Call of Duty a non avere una campagna single player, ma volendo
incentrare il proprio core sulla componente multigiocatore, battle royale e zombies, da poter
sfruttare con una compagnia di amici, siano essi virtuali o locali. Tagliamo subito la testa al toro:
l'operazione è riuscita. Treyarch ha voluto confezionare un prodotto sui dati statistici degli
ultimi giochi rilasciati: ovviamente ciò che ha portato la vita di un titolo sparatutto ad una
longevità è fondamentalmente il comparto online, non di certo una campagna che dura 5 ore e
facilmente dimenticabile, quindi, per quale motivo investire tempo e denaro su un segmento
poco considerato? Black Ops 4, grazie al pacchetto offerto, riesce e riuscirà sicuramente a
vedere la propria vita allungarsi nel tempo, in quanto, grazie ad un comparto multigiocatore
variegato e più strategico rispetto al passato (grazie alla cura manuale del soldato), ad una
modalità Blackout appagante con una mappa enorme e viva e ad una componente zombies
avente tre mappe al lancio per i cacciatori più affamati di non morti, l'ultima fatica di Treyarch
farà parlare di se per molto tempo.
L'Hollywoodiano (PS4)
Su questa categoria vi è veramente poco da dire, semplicemente per il fatto che God of War è
stato giocato dalla quasi totalità dei giocatori PlayStation. Grazie alla regia che in alcuni punti
sfiora l'eccellenza e ad un comparto sonoro in grado di coinvolgere ed amalgamare i sensi
dell'utilizzatore, la nuova fatica dei ragazzi di Santa Monica riesce a tenere incollati sul divano
dal primo all'ultimo frame dell'avventura, soprattutto per merito anche del comparto grafico e di
illuminazione che il titolo riesce a mettere sul piatto, ricreando un ambiente norreno freddo ma
comunque vivo e dinamico. Questo è il nuovo Dio della Guerra, questa è una pietra miliare del
panorama videoludico, che si intreccia senza nessuna difficoltà all'etimologia della parola Arte.
L'Immortale (PS3)
Avete presente quel momento in cui si ha la necessità di fare un tuffo nel passato abbracciando
uno di quei titoli che più sono rimasti impressi positivamente nella mente? Dead Space 2 fa
parte di questa categoria, appartiene alla squadra delle icone che hanno segnato maggiormente
la scorsa generazione, in grado tuttora di far provare quel senso di ansia, occlusione, tensione
come fosse la prima interazione. Nella parte distale dell'anno bene o male una run è divenuto
appuntamento fisso, forse per ricordare anche con un piccolo gesto, Visceral Games, colpita da
un destino funesto e sicuramente immeritato. La trilogia di Isaac Clarke meriterebbe una
remastered, ma forse è chiedere troppo.
Il Gaijin (PC o console non PS4-PS3)
Il Gaijin non poteva che ricadere in casa Nintendo, vuoi per Mario Odyssey, per il prossimo
Smash Bros, oppure, come nel caso in questione, per lo sbarco ufficiale della saga dei Pokémon
su Nintendo Switch. Il titolo, non esente da discussioni per il suo stravolgere l'azione strizzando
al contempo l'occhiolino alla controparte Go per smartphone, bene comunque riesce ad
intrattenere, per merito anche di una interazione diretta con i Pokémon selvatici, che finalmente
elimina la parte noiosa di dover attendere la bestiolina da catturare nella miriade di incontri
casuali. Una delle pecche sicuramente deriva dalla scarsa difficoltà di base del titolo, il quale,
generando esperienza per ogni cattura e vittoria a tutta la squadra, permetterà agli allenatori di
far crescere il team in maniera rapida ma soprattutto robusta, annichilendo la sfida nella sua
quasi totalità. Ciononostante Pokémon Let's Go fa il suo in maniera buona, permettendo ai
nostalgici di rivivere (seppure per l'ennesima volta) la storia di Kanto, con una rivisitazione
aggiornata ai tempi per quanto concerne interazione e meccaniche di base.