Holiday's Buyers Guide 2018 | La guida agli acquisti della sezione per un Natale tutto da videogiocare! | Partecipa e richiedi la medaglia Limited Edi

  • Autore discussione Autore discussione Vc3nZ_92
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Sconsigliato, è stato coraggioso, quando feci la mega recensione di Sotc nel topic e gli diedi 7,5 pur argomentando tutto strabene rischiai il linciaggio :asd:
Beh se hai dato 7.5, puoi arrivare a comprendere la scelta di metterlo nella categoria "sconsigliato" :ahsisi:  

 
Beh se hai dato 7.5, puoi arrivare a comprendere la scelta di metterlo nella categoria "sconsigliato" :ahsisi:  
Certamente, era più un discorso che con me in molti lessero il numeretto e basta, triggerandosi malissimo, potrebbe capitare pure in questo caso mettendolo negli sconsigliati, non capendo appieno la motivazione di tal scelta  :unsisi:

 
Eccola :unsisi:







Il Regalo di Natale (PS4)

Considerando l'enorme lista di backlog (comprendente pure alcuni altri titoli targati Uncharted), non 

dovrei proprio aggiungere questo titolo alla risma di titoli "acquistati e da giocare", ma avendo 

recuperato i suoi predecessori, e visto il suo prezzo di partenza abbastanza basso, credo proprio che

approfitterò delle feste natalizie per aggiungere anche questo capitolo/spin off. Sarà il setting indiano

(che amo profondamente!), sarà la maggior apertura della mappa di gioco, ma desidero recuperarlo e 

giocarlo il prima possibile, anche se sono perfettamente conscio che tra il comprare e il giocare c'è di   

mezzo il mare. Quanto meno avrò la soddisfazione di avere tutti gli Uncharted sotto mano, fino a che 

non ne uscirà uno nuovo...








Il Più Atteso del 2019 (PS4)

Io ci credo, al di là dei gelidi numeri e delle probabilità, voglio credere a Ghost of Tsushima in uscita 

entro fine 2019. Verrò smentito? Forse, ma finché così non sarà il titolo Sucker Punch resterà il capofila 

del mio hype per l'anno prossimo. Il setting storico nipponico feudale, l'incredibile gusto artistico, e 

quel gameplay così minimalista e fluido mi han fatto innamorare del titolo pur avendo visto così poco 

del suo reale contenuto. E' la prima grande prova (per quel che mi riguarda) dei Sucker Punch, e si 

prospetta un OW ispiratissimo sia dal lato artistico sia da quello narrativo. Resta qualche dubbio sul 

gameplay e l'IA in generale, ma ciò che ho visto tra il 2017 e il 2018 basta e avanza per farmelo 

desiderare più di qualsivoglia altro titolo del 2019 (che rimane un anno assolutamente mostruoso).








Il Gioco Consigliato (PS4)

Impossibile non inserirlo come titolo consigliato. God of War non è semplicemente un grandissimo 

nuovo esponente di questa lunga saga, ma è una vera e propria rivoluzione che parte dalle 

fondamenta e scuote l'intera struttura di gioco a cui ci eravamo abituati. Un mondo grande, articolato, 

e dal design "metroidvania". Un gameplay che nasce semplice e si complica enormemente man mano
che si incede nell'avventura. Una trama (e una LORE) incredibilmente stratificata che sa fare perno 
sull'emotività, tematiche reali e concrete (una novità per la saga!), e alcuni colpi di scena assolutamente 
degni di nota. Una narrazione che si fonde perfettamente col gameplay, costruendo uno dei piani 
sequenza più incredibili che io abbia mai visto (che è al contempo espediente narrativo/registico, e di 
gameplay, visto che oblitera qualsivoglia tipo di caricamento). Uno dei più grandi Action-Adventure 
mai creati, nonché il miglior GoW (per quel che mi riguarda).








Il Gioco Sconsigliato (PS4)

Su Jojo Eyes of Heaven c'è ben poco da dire, ma la premessa è che "non è una sorpresa". Preso solo e 
soltanto per la natura di fanboy della saga di Araki, riesce comunque a deludere sotto tanti punti di 
vista diversi (sopratutto dopo un eccellente capitolo come All Stars Battle). La grafica è datata 
(complice la natura crossgen), i comandi sono tra il mediocre e il pessimo, la varietà di gameplay è 
quasi nulla, la struttura del gioco è mediocre, e i menù e l'HUD sono caotici. Cosa si salva allora? Be' il 
fanservice: la trama (per quanto arrabattata e strizza spesso l'occhio ai fan, e lo fa in modo adeguato), il 
cast rimane enorme, e l'art design (per quanto azzoppato da una grafica davvero brutta) è comunque 
un grosso omaggio allo stile del maestro Araki. Insomma è un gioco che sconsiglierei a chiunque 
(persino a chi è fan dell'opera di riferimento), salvo un impellente (e incontrollabile) bisogno di 
qualcosa a tema Jojo.








Il Gioco Sorpresa (PS4)

Vampyr sorpresa, ma non sorpresa. Tante speranze per un gioco che nel suo piccolo (doppia A) è 
riuscito a reggere bene l'asticella dell'hype e a regalare più di qualche soddisfazione. Acerbo sotto tanti 
punti di vista, ma sicuramente carico di atmosfera, e idee (ottima la scelta di caratterizzare ogni NPC, e 
renderlo interagibile in più modi). Il Combat System (vero punto debole del gioco, insieme 
all'ottimizzazione tecnico-grafica) strizza l'occhio ai Souls-like, senza eccellere però né in responsività 
degli attacchi, né in varietà dei pattern, ed è accompagnato da un'IA mediamente scarsina. Ciò su cui 
eccelle il gioco è il comparto ruolistico, narrativo (comprendendovi sia la solida narrazione lineare, sia 
le tante sfaccettature del LORE vampiresco), e di atmosfera. Considerando la sua natura di WRPG, e 
considerandolo come il primo esperimento di casa Dontnod in questo settore, mi viene difficile non 
considerarlo una gradita sorpresa nel genere.








Il Gioco Delusione (PS4)

Ero un po' indeciso se inserirlo qui o non inserirlo affatto, ma credo che uno spazietto se lo meriti 
comunque (nel bene e nel male). Non certo un gioco pessimo (non a caso non è il titolo sconsigliato), e 
anzi un titolo da provare per rendersi conto di ciò che è andato storto (e di ciò che è stato, e sarebbe 
potuto essere). The Order 1886 offre senza alcun dubbio un'esperienza particolare: il gameplay c'è e 
funziona, oltre ad avere una buonissima varietà, la grafica e l'art design sono di prima categoria, e la 
trama e LORE hanno un loro fascino ben radicato all'interno del gioco; ciò che va tremendamente 
storto è il bilanciamento di questi fattori: la grafica risulta spesso un pretesto per lunghe passeggiate 
contemplative, il gunplay viene sfruttato solo in piccole porzioni del gioco (e non è accompagnato da 
un'IA sufficientemente avanzata per valorizzare il bel campionario di armi), e la narrativa risulta 
incalzante fino al momento della sua prematura chiusura (non c'è nulla di sbagliato nel lasciare dei 
punti in sospeso per un seguito, ma in un gioco con tale longevità mi sarei aspettato più risposte). In 
definitiva: non è un gioco pessimo, o detestabile, è solo (per quanto mi concerne) una delusione 
rispetto alle sue buone singole parti (art design-grafica, gunplay, LORE/Mondo di Gioco). Il dispiacere 
più grande sta proprio nel vedere tante idee e tante premesse poco sviluppate, e che forse (purtroppo) 
non lo saranno mai.








Il Multitap (PS4)

Quest'anno non ho giocato nessun titolo che possa rientrare in questa categoria.








L'Hollywoodiano (PS4)

Se a God of War va il "Consigliato", questo spazio non può che andare a RDR2, non per mancanze 
degli altri ottimi titoli story driven dell'anno, ma semplicemente per l'enorme qualità dimostrata 
(finora) dal titolo Rockstar. Il mondo che hanno imbastito è vivo, e trasuda realismo; in questo mondo 
si impianta un ecosistema di personaggi unici, bizzarri, e abbastanza memorabile, la cui storia viene 
narrata con una delle narrazioni più "Hollywoodiane" che io abbia mai visto in un un videogioco. La 
trama ha la solidità e semplicità di un classico western, ed è veicolata da stile, regia e sceneggiatura 
degni di un cult western americano. Non è sicuramente l'unico enorme punto forte del titolo, ma ciò 
che più mi colpisce è proprio l'incredibile impianto di narrativa principale e secondaria, unito ad una 
regia di cutscene e dialoghi senza precedenti nel medium (se non forse per qualche rarissima 
eccezione ben nota). Un cult cinematografico in pratica solo calato in un solido impianto videoludico.








L'Immortale (PS3)

Mi rendo conto che questo sia un colpo un po' scorretto, ma non avevo avuto mai l'occasione di 
recuperare la remastered fatta dai Bluepoint ormai parecchi anni fa, ma quest'estate di vuoto è caduta 
a fagiuolo per un replay (di tutta la saga) nella sua versione più moderna. Voglio soffermarmi 
specificamente sul 2 (in veste HD), non perché ci sia qualcosa di nuovo da dire (ormai tutto è stato già 
raccontato), ma perché è il gioco (di questa collection) che ho più consumato (3 run in 2 settimane). Un 
gioco attuale oggi come allora. Un gioco che rivoluzionava il gameplay senza tradirlo, sviluppava la 
grafica restando coerente lato artistico, un gioco che sapeva espandere la trama complicandola 
all'inverosimile (anche troppo!), e riuscendo a trasmettere un messaggio che ancora oggi è 
attualissimo. MGS2 rivive nella sua veste HD su Old Gen con una veste grafica ancora piacevole, che si 
aggiunge a tutti i pregi originali del gioco. Il lavoro fatto da Bluepoint è encomiabile, e valorizza un 
gioco che ha definito la Generazione PS2, il genere stealth e il medium in generale. Giocarlo su PS3 
svecchiato (visivamente) è solo un grande surplus.








Il Gaijin (PC o console non PS4-PS3)

In un anno in cui è uscito Xenoblade Chronicles 2 (giocato ed amato), io ho avuto il piacere di 
recuperare anche il primo capitolo di questa serie, e in fondo al cuore, dovendo scegliere, non posso 
che premiare proprio quest'ultimo. Recuperato su Wii U (grazie alla retrocompatibilità), ed è stato 
amore a prima vista. Ancora oggi è un JRPG incredibile: il suo mondo unico (costruito sui due colossi) 
enorme e ipercaratterizzato, le sue musiche (Shimomura e non solo), i suoi personaggi ottimamente 
costruiti, l'art design fuori scala, e un gameplay che sa divertire (per quanto abbastanza limitato) 
rendono Xenoblade Chronicles un'esperienza unica nel panorama JRPG. Non è un prodotto esente da 
difetti, considerando alcuni singhiozzi del ritmo narrativo, e una costruzione delle quest secondarie 
estremamente precaria (che strizza l'occhio agli "MMO single player"), sono alcuni dei suoi difetti più 
grossi, che non riescono però ad oscurare gli enormi pregi del gioco. Non solo è uno dei migliori JRPG 
della sua epoca, ma è ancora oggi un JRPG straordinario sotto tantissimi punti di vista, risultando 
superato solo in parte dal suo sequel (per restare in casa Nintendo).
I Legend of heores dove sono?? non mi dire che non li hai ancora iniziati :sad2:

 
bigocelot







Il Regalo di Natale (PS4)

E' da molto che volevo recuperare questa mini avventura di Chloe ma il backlog mi dice sempre di 
aspettare, ora però voglio togliermi questa spina dalla scarpa e colmare questa lacuna festeggiando il 
Natale a suon di esplosioni e rovine dimenticate.








Il Più Atteso del 2019 (PS4)

Qui c'è poco da dire, è il remake di uno dei capolavori survival più riusciti in assoluto e sembra 
promettere benissimo, meglio di ogni mia più rosea aspettativa, è stata dura scegliere tra questo e 
DMC5 ma alla fine ha vinto RE.












Il Gioco Consigliato (PS4)

Se vi siete persi l'ottavo capitolo su PS2 o l'avete amato come me non potete perdervi questo grande 
ritorno su console fissa del JRPG classico più famoso in assoluto. Ci sono tutte le componenti che 
hanno reso grande questa saga: stile firmato Akira Toriyama in tutto il suo splendore PS4, il solito 
humor, il level design curato, la storia semplice ma accattivante e tanto altro. Farà sicuramente piacere 
a molti che questa volta manca il grinding esasperante dell'ottavo capitolo ma anzi qui è proprio 
l'esatto opposto: la difficoltà è troppo agevolante e se si gioca come si fa di solito si finisce per 
trasformare l'avventura in una passeggiata di salute, a questo vengono incontro le varie modalità 
attivabili a inizio gioco che complicano il tutto ma che potrebbero risultare artificiose per una prima 
giocata. Se questo non basta a frenare il vostro entusiasmo potete tranquillamente fiondarvi a 
capofitto in questo mondo fantasy unico e inimitato.












Il Gioco Sconsigliato (PS4)

All'epoca apprezzai Heavy Rain e giocai con impazienza la demo PS3 di Beyond per vedere come 
fosse questo nuovo gioco, ma le impressioni non furono buone: Aiden pareva un "deus ex 
machina" per salvarti da ogni situazione anche per l'errore più scemo e questo spezzava il 
coinvolgimento, oltretutto sembrava che si avesse meno libertà e i QTE con lo slow mo non mi 
convincevano rispetto a quelli più dinamici e veloci del precedente gioco. Non presi poi il gioco 
su PS3 e dopo averlo recuperato sulla 4 grazie al PS Plus mi tocca confermare le brutte 
impressioni della demo. La storia inoltre non mi é piaciuta (troppe cadute di stile anche se niente 
che arrivi al livello trash della famosa parte alla fine di Fahrenheit) e devo dire che non solo la 
libertà effettiva ma anche quella percepita durante una run sono molto minori di quelle in HR. Lo 
sconsiglio quindi a chi non apprezza lo stile di Cage e valuterei di non prenderlo anche per gli 
altri (tranne grandi estimatori del director) perché di giochi migliori ce ne sono a bizzeffe, anche 
dello stesso genere.












Il Gioco Sorpresa (PS4)

La prima cosa che ci tengo a sottolineare è che come valori produttivi è veramente ad un livello 
superiore rispetto agli altri esponenti indie italiani che ho giocato e in questo si avvicina più a 
produzioni internazionali di successo. Il sonoro è particolareggiato, il ritmo ben ponderato e lo stile 
grafico una gioia per gli occhi, non c'è traccia del grezzume o della poca pretenziosità che spesso 
caratterizza progetti nostrani come per esempio Town of Light (molto bello anche lui, ma 
tremendamente grezzo). Il gioco propone enigmi di difficoltà progressiva che non vogliono mai essere 
davvero impegnativi ma sono più un pretesto per raccontare i personaggi e caratterizzare il piccolo 
mondo di gioco, questo sfoggia comunque una certa complessità di level design che all'inizio non ci si 
aspetta e rende la sua scoperta davvero ingegnosa. Un racconto intimo di vita, morte e quotidianità dai 
risvolti interessanti e un finale che non delude, sicuramente le emozioni non mancheranno e mi sento 
di consigliarlo senza problemi a chi vuole una storia che lascia il segno senza rinunciare ad un 
gameplay  interessante e ad un comparto tecnico di un certo livello tra le produzioni indipendenti.












Il Gioco Delusione (PS4)

Un gioco che mi ha affascinato un sacco fin dall'annuncio e che si ispira ad altri giochi poetici con 
gameplay minimalista come ICO, Journey, Abzu e in parte anche  Shadow of the Colossus. Lo stile 
grafico è ottimo e ha una colonna sonora fuori dal comune, in generale però lo definirei come "tutto 
fumo e niente arrosto", il contorno è ben curato ma la sostanza non è molta, per quanto sia un titolo 
più che buono nel complesso mi aspettavo qualcosa di più in fatto di storia, ispirazione degli enigmi e 
ritmo (a un certo punto le camminate diventano troppe, davvero!). In ogni caso prende un po' dei 
pregi dei giochi sopracitati quindi fa comunque respirare un'aria di familiarità che sarà cara a molti, per 
questo magari una chance la merita se non ci si aspetta troppo, valutate voi!








Il Multitap (PS4)

Quest'anno non ho giocato nessun titolo che possa rientrare in questa categoria.










L'Hollywoodiano (PS4)

Il nuovo titolo Rockstar è stato qualcosa di totalmente inaspettato. Sì, mi aspettavo un gran gioco 
ma non con un'enfasi così grande sulle situazioni quotidiane che ti immergono nel mondo di 
gioco, a tal punto da rendere le sparatorie come un contorno e non facendolo pesare, questa è 
una novità assoluta e va oltre al mero realismo che posso aspettarmi da un simulativo, è un 
realismo principalmente d'atmosfera che mi ha davvero colpito e per questo scelgo Red Dead 
piuttosto che God of War, anch'esso eccellente ma meno sorprendente come novità.












L'Immortale(PS3)

Ok, forse non è propriamente un titolo PS3 ma questa remastered è imperdibile in vista di DMC5, in 
particolare volevo consigliare il primo DMC in quanto è sicuramente meno giocato del terzo (il 2 non 
esiste). Uno dei motivi per cui è meno giocato è che si dice che non sia invecchiato bene e non hanno 
tutti i torti, però ci sono tanti motivi che non lo fanno sembrare solo un DMC3 vecchio modello e che 
potrebbero incuriosire anche i fan dei survival horror! Si perché il titolo nasce notoriamente come 
prototipo di Resident Evil 4 e questa sua natura resta intatta in certi aspetti del gioco completo: per 
esempio le atmosfere dense e immersive, che se non avessero l'azione sopra le righe di Dante e co. 
sarebbero in media più orrorifiche di quelle di RE4, poi la storia decisamente più sobria e misteriosa, 
più altre chicche che vi invito a scoprire da voi. Prima di tutto però è un giocone che nonostante il 
numero di mosse limitato e i controlli legnosi per gli standard odierni riesce ancora a dare grandi 
soddisfazioni e fa scoprire le origini del genere action stylish.








Il Gaijin (PC o console non PS4-PS3)

Un JRPG che come DQ XI dimostra che i JRPG classici possono ancora fare successo, questo manda un 
messaggio anche più potente secondo me, dato che va più indietro con gli anni ripescando a piene 
mani da FF VI e altri classici SNES ma proponendo una struttura di gioco unica e innovativa, è un 
connubio tra vecchio e nuovo che non cede a compromessi nel far godere al meglio il vecchio senza 
intimorire troppo i giocatori meno avvezzi al genere. Difficoltà progressiva e appagante, enorme libertà 
di approccio, storia matura ben scritta e colonna sonora incredibile sono solo alcuni dei motivi per cui 
prendere questo titolo. Insomma sia che siate nostalgici, sia che non lo siate, non è proprio un gioco 
da lasciarsi scappare.




 
Ultima modifica da un moderatore:
ok ci provo

l Regalo di Natale (PS4) -> dovreste chiederlo allla mia compagna. Se ho subodorato bene Call Of Cthulu, ... e sono un bimbo felice. Mi aseptto Lovecraft arcano e malato da tutti i pori.

Il Più Atteso del 2019 (PS4) -> Resident Evil 2  e come potrei scrivere altro, abbiamo tutti sotto i nostri avidi occhi il lavoro ci sta combinando la Capcom.

Il Gioco Consigliato (PS4) -> God of War, beh bestiale pensare a come i SM siano riusciti a rivedere e rimodernare un concept videoludico di per sè inattacabile in questo modo. Quello che non mi aspettavo è il senso di vastità, di mitologia forte e vivida che riescono a creare tramite ste mappe immense e attive, sginficative ad ogni passo che compi. Poi c'è Kratos.

Il Gioco Sconsigliato (PS4) -> Agony. Mi piange il cuore dirlo, ma non avevo bisogno di un walking simulator castrato negli Inferi pseudo organici immaginati dai programmatori. Voglio un vero ritorno dell'Inferno nel videoludo, dai. Leggetevi la Commedia, programmatori!

Il Gioco Sorpresa (PS4) -> Hollow Knight uno dei prodotti più belli e ben costruiti che io abbia provato nel multiforme e per me potenzialmente infinito genere dei metroidvania. Il level design poi è da urlo. Fosse uscito ai tempi dello SNES e di Super Catlevania e Super Metroid, avrebbe retto il colpo gagliardamente con DIO e STRA-DIO del genere. Basti questo.

Il Gioco Delusione (PS4) -> ne ho giocati talmente pochi, che ho dovuto andare a botta sicura nelle scelte, nessuna delusione a meno che non vgoliate che ripeta Agony

Il Multitap (PS4) ->Driveclub, da anni. My best arcade racer favorito dai tempi di boh? Underground2?

L'Hollywoodiano (PS4) -> non so di cosa stiate parlando ihih

L'immortale (PS3) -> Dead Space. rimesso su per il decennale dalla sua uscita, la perla Visceral dà ancora oggi la paga a tutti in ambito 3rd person TPS horror. L'incubo metallico, lamieroso, grondante di sangue, buio, sussurri e deformità sorde e brute meglio risucito delle ultime due gen. Cosa abbiamo perso...
Mi chiedo quante volte tu abbia completato Dead Space :rickds:

Comunque grande titolo, "immortale" appunto.

 
 ​









Il Regalo di Natale (PS4)

Fin dal suo annuncio e dai primi video mostrati ho cominciato a seguirlo nel suo sviluppo, visto 
anche gli sviluppatori che ci stavano dietro, e sopratutto visto il tema del gioco. Voglio dare 
precedenza a lui questo Natale, ne ho sentito parlare gran bene in giro sui vari forum e sono 
quasi sicuro che non mi deluderà.





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Il Più Atteso del 2019 (PS4)

È da relativamente poco che lo seguo con vero interesse, i MM non mi hanno (quasi) mai deluso 
con i loro lavori precedenti e ho notato che loro in questo gioco ci hanno messo cura, ambizione 
e soprattutto tanta passione. Pensare che all'inizio lo consideravo come un gioco secondario e 
ogni volta che vedevo nuovi video degli sviluppatori mi dicevo che potevo fare praticamente 
tutto quello che volevo in ogni minimo dettaglio e adesso è diventato il gioco più atteso 
dell'anno prossimo. Seppur da quando lavoro non ho più tutte quelle ore che avevo prima per i 
videogames spero comunque di potermelo godere lo stesso e di creare tante belle cose anche se 
non saprei proprio da dove iniziare.








Il Gioco Consigliato (PS4)

L'eroe in questione è tra i miei preferiti tra tutti e sarei andato di D1 pure ad occhi chiusi non 
sapendo niente di niente. Nonostante per gli Insomniac fosse come una sorta di banco di prova, 
mi hanno davvero sorpreso in positivo e spero vivamente di vedere sequel col venire degli anni. 
Un gioco eccezionale sotto tanti punti di vista, sicuramente non perfetto e/o esente da difetti, ma 
mi ha intrattenuto e me lo sono goduto in tutto e per tutto e ne consiglio l'acquisto a chi non 
l'avesse ancora fatto.
 





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Il Gioco Sconsigliato (PS4)

Quest'anno non ho giocato nessun titolo che possa rientrare in questa categoria.





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Il Gioco Sorpresa (PS4)

Questo indie mi ha colpito veramente tantissimo, un piccolo gioiello che tutti dovrebbero 
provare. Quando uscii su Switch vidi che tutti ne parlavano bene e così appena uscito su PS4 mi 
sono fiondato nel prenderlo per curiosità, visto anche il basso prezzo (ne merita di più di certi 
tripla a che circolano in giro) e da lì è nato il mio amore verso questo titolo. Livello di sfida giusto 
e non troppo punitivo eccetto qualche boss e tante zone e segreti da scoprire, insomma oltre ad 
essere divertente è anche bello longevo.








Il Gioco Delusione (PS4)

Mi aspettavo molto di più da questo titolo. Non che sia brutto, per carità, però è stata una mezza 
delusione, per me. Fin troppo facile anche al livello di difficoltà massima, una trama che non mi è 
piaciuta molto... mi aspettavo sicuramente di più dopo un buon primo capitolo uscito su PS3.








Il Multitap (PS4)

Grande gameplay, pessima modalità storia ma un grandissimo comparto online che mi ha tenuto 
incollato al gioco per tantissime ore che neanche saprei quantificare e seppur ho un sacco di 
giochi da fare appena posso parte lo sgarro e mi gioco più che volentieri qualche match online 
con amici o anche sconosciuti.
 








L'Hollywoodiano (PS4)

Un titolo "vivo", grande storia, tante attività da fare, un mondo senza binari che vive la partita 
assieme a te, personaggi molto ben caraterizzati ma soprattutto hanno avuto una cura maniacale 
in praticamente tutto e l'ho inserito qui perché oltre a essere un grande gioco per davvero ha 
certe scene realizzate che manco nei meglio film di Hollywood. Non credevo che una cosa simile 
potesse girare sulla mia PS4.
 








L'Immortale (PS3)
Uno dei pochi titoli rigiocati quest'anno della scorsa generazione. Per me è una pietra miliare che 
seppur con qualche difetto consiglio di giocare a chi non l'ha ancora fatto, artisticamente 
stupendo, divertente e longevo. Un capolavoro da giocare e rigiocare all'infinito.
 








Il Gaijin (PC o console non PS4-PS3)
Purtroppo non ho altro oltre a PS4 ma grazie ad un mio amico sono riuscito a giocare Zelda su 
Switch quest'anno e l'ho trovato una cosa strepitosa: divertente da giocare, un mondo grande 
con tanti colori vivaci che fanno godere la vista. Anche qua difficile staccarsi dallo schermo... una 
sessione di gioco volevo non finisse mai, un must per la console.



 
Darth Gary









Il Regalo di Natale (PS4)
Il Natale da sempre è sinonimo di serenità, spensieratezza, famiglia e Lego. Quest'anno 
indubbiamente oltre ai mattoncini, saranno presenti anche i Grinch, interpretati da tutti gli antagonisti 
DC, che proveranno ad allietare il tempo tra una digestione e la successiva mangiata delle festività 
invernali. I presupposti sono ottimi almeno quanto i protagonisti, senza contare il fatto che il tempo 
trascorso tra l'uscita ed il periodo natalizio, probabilmente farà rientrare nel prezzo budget l'esborso 
richiesto per portare a casa questo nuovo capitolo delle costruzioni più famose al mondo. Come 
sempre, se giocato in cooperativa (purtroppo solo locale), il titolo offre il meglio di se, in termini di 
rigiocabilità e divertimento.








Il Più Atteso del 2019 (PS4)
Probabilmente la maggioranza di coloro che scriveranno questa categoria menzioneranno 
Kingdom Hearts III, Shadows Die Twice, ecc... ma la speranza è che nel cuore di molti alberghi la 
voglia di tornare a Raccoon City, nella prima avventura di un certo Leon Kennedy. Inutile girarci 
attorno, il remake di Resident Evil 2 convinse già nel primo trailer, aumentando l'hype a dismisura 
ad ogni dettaglio o immagine rivelata nei mesi successivi all'annuncio. Capcom indubbiamente ha 
capito "cosa vuole fare da grande" con uno dei brand più famosi del mondo videoludico; dopo gli 
inciampi di Resident Evil 6, Operation Raccoon City ed Umbrella Corps, dal settimo capitolo 
sembra tornare più convincente la strada dell'horror, dell'ansia, del pathos. Questa nuova veste di 
Resident Evil 2 rema proprio in quella direzione: rispolverare una delle pietre miliari della saga per, 
probabilmente, riaccendere la voglia del pubblico in un prossimo nuovo capitolo, che sicuramente 
seguirà la strada tracciata da Resident Evil 7. Prepariamoci dunque: il primo giorno da poliziotto 
sta per cominciare. Di nuovo. 







Il Gioco Consigliato (PS4)
Insomniac ha sempre stupito con la sua maestria nel creare titoli divertenti, sagaci, innovativi, ma 
soprattutto appaganti. Se a questa premessa aggiungiamo il fatto che Marvel ha deciso di affidare 
loro un'icona come Spiderman per una nuova trasposizione videoludica, l'alchimia non poteva che 
essere idilliaca. Fin dal suo annuncio, gli occhi di tutti i giocatori si misero obbligatoriamente a 
brillare, certi del lavoro e della capacità che lo studio avrebbe potuto esprimere in un titolo più 
maturo dei canonici R&C. Spiderman riesce ad ereditare un gameplay diretto, appagante, frenetico, 
con un sistema di combattimento che strizza l'occhio a Batman, ma che diversamente non poteva 
essere, data la sua fluidità e profondità. Per il comparto tecnico ci si trova ad un livello alto: 
Manhattan risplende e vibra senza alcun acciacco, che sia perlustrata a piedi oppure a folli velocità 
aeree, l'illuminazione e la saturazione dei colori riesce sempre a rapire il giocatore, che, volente o 
nolente, si deve per forza fermare per scattare una foto al panorama che si presenta all'orizzonte. 
Se aggiungiamo poi una trama buona ed un roster di personaggi più che buoni, il lavoro di 
Insomniac risulta elogiabile sotto quasi ogni aspetto, tranne forse per una ripetitività di attività 
secondarie che in un free-roam sono sempre complesse da gestire ed inserire, ma che comunque 
non riescono a ledere un prodotto che merita di essere giocato da ogni possessore di PS4.








Il Gioco Sconsigliato (PS4)
Appena annunciato, le lacrime sono scese copiose dalle guance di molti, indubbiamente felici 
per il fatto che un brand dell'infanzia venisse riproposto in salsa Lego, da sempre 
entusiasmante e divertente nelle proprie meccaniche. Le lacrime di sicuro sono scese, ma non 
di gioia, di amarezza. Parliamo chiaro: Lego: Gli Incredibili eredita praticamente tutto dei 
concept ormai famosi del brand, ma, a causa di scelte opinabili (tipo iniziare senza senso dai 
livelli del secondo film e successivamente del primo), e di una longevità assolutamente irrisoria, 
il retrogusto disgustoso non può che presentarsi. Senza troppi patemi è possibile affermare 
che questo sia il peggior titolo della saga, consigliato solo agli AMANTI della famiglia di 
Supereroi, anche se diviene molto più comodo ed appagante rivedersi in sequenza i film.





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Il Gioco Sorpresa (PS4)
Fin dal suo annuncio, A Way Out divenne un'icona videoludica fondamentalmente per due 
motivi: l'esperienza offerta poteva essere goduta unicamente in cooperativa e gli sviluppatori 
altro non sono che programmatori Indie supportati da un Publisher come EA, insomma, 
un'occasione più unica che rara. Il gioco si è rivelato una piccola perla, con una trama 
coinvolgente che porta un crescendo continuo fino al finale, che ognuno merita di vivere e 
giocare. Se avete un amico che vuole accompagnarvi nel mondo di A Way Out non pensateci 
nemmeno se iniziare o no l'avventura, potreste perdervi una di quelle esperienze che veramente 
lasciano il segno interiormente. L'unica speranza è che questi sviluppatori vengano presi più in 
considerazioni dalle Major del settore, perché non servono soldi per avere idee o concetti di 
trama profondi, ma per emergere in questo mondo purtroppo sì.







Il Gioco Delusione (PS4)
Probabilmente qui si va controcorrente, ma non è una delusione vera e propria, quanto un: 
"bene ma non benissimo". Vampyr ha saputo raccogliere l'attenzione dei giocatori di tutto il 
mondo grazie al bagaglio culturale degli sviluppatori, ma soprattutto per le tematiche trattate: 
impersonare un vampiro in una Londra di inizi 900 non può che essere affascinante come 
connubio. Effettivamente la trama bene riesce ad accompagnare il giocatore durante tutta la 
decina di ore utili per vedere i titoli di coda, ma purtroppo alcuni difetti, soprattutto tecnici, 
hanno minato imperativamente la godibilità del titolo: caricamenti mentre si cammina da una 
zona all'altra con conseguente freeze del personaggio, tempi di caricamento non da 
sottovalutare, comparto grafico veramente datato ed una "moralità" interna piuttosto opinabile, 
hanno portato Vampyr a non essere catalogato come titolo eccelso. Per completare il quadro, in 
maniera strettamente soggettiva, i dialoghi sono presenti in una quantità eccessiva per un 
action RPG, in alcuni casi infatti, la palpebra fa resistenza per chiudersi, a causa di 
un'interruzione dell'azione di gioco netta, magari dopo una boss fight impegnativa. 








Il Multitap (PS4)

Un titolo che sicuramente ha fatto discutere fin dalla sua presentazione è stato Black Ops 4, 
primo capitolo della serie di Call of Duty a non avere una campagna single player, ma volendo 
incentrare il proprio core sulla componente multigiocatore, battle royale e zombies, da poter 
sfruttare con una compagnia di amici, siano essi virtuali o locali. Tagliamo subito la testa al toro: 
l'operazione è riuscita. Treyarch ha voluto confezionare un prodotto sui dati statistici degli 
ultimi giochi rilasciati: ovviamente ciò che ha portato la vita di un titolo sparatutto ad una 
longevità è fondamentalmente il comparto online, non di certo una campagna che dura 5 ore e 
facilmente dimenticabile, quindi, per quale motivo investire tempo e denaro su un segmento 
poco considerato? Black Ops 4, grazie al pacchetto offerto, riesce e riuscirà sicuramente a 
vedere la propria vita allungarsi nel tempo, in quanto, grazie ad un comparto multigiocatore 
variegato e più strategico rispetto al passato (grazie alla cura manuale del soldato), ad una 
modalità Blackout appagante con una mappa enorme e viva e ad una componente zombies 
avente tre mappe al lancio per i cacciatori più affamati di non morti, l'ultima fatica di Treyarch 
farà parlare di se per molto tempo.








L'Hollywoodiano (PS4)
Su questa categoria vi è veramente poco da dire, semplicemente per il fatto che God of War è 
stato giocato dalla quasi totalità dei giocatori PlayStation. Grazie alla regia che in alcuni punti 
sfiora l'eccellenza e ad un comparto sonoro in grado di coinvolgere ed amalgamare i sensi 
dell'utilizzatore, la nuova fatica dei ragazzi di Santa Monica riesce a tenere incollati sul divano 
dal primo all'ultimo frame dell'avventura, soprattutto per merito anche del comparto grafico e di 
illuminazione che il titolo riesce a mettere sul piatto, ricreando un ambiente norreno freddo ma 
comunque vivo e dinamico. Questo è il nuovo Dio della Guerra, questa è una pietra miliare del 
panorama videoludico, che si intreccia senza nessuna difficoltà all'etimologia della parola Arte.








L'Immortale (PS3)
Avete presente quel momento in cui si ha la necessità di fare un tuffo nel passato abbracciando 
uno di quei titoli che più sono rimasti impressi positivamente nella mente? Dead Space 2 fa 
parte di questa categoria, appartiene alla squadra delle icone che hanno segnato maggiormente 
la scorsa generazione, in grado tuttora di far provare quel senso di ansia, occlusione, tensione 
come fosse la prima interazione. Nella parte distale dell'anno bene o male una run è divenuto 
appuntamento fisso, forse per ricordare anche con un piccolo gesto, Visceral Games, colpita da 
un destino funesto e sicuramente immeritato. La trilogia di Isaac Clarke meriterebbe una 
remastered, ma forse è chiedere troppo.








Il Gaijin (PC o console non PS4-PS3)

Il Gaijin non poteva che ricadere in casa Nintendo, vuoi per Mario Odyssey, per il prossimo 
Smash Bros, oppure, come nel caso in questione, per lo sbarco ufficiale della saga dei Pokémon 
su Nintendo Switch. Il titolo, non esente da discussioni per il suo stravolgere l'azione strizzando 
al contempo l'occhiolino alla controparte Go per smartphone, bene comunque riesce ad 
intrattenere, per merito anche di una interazione diretta con i Pokémon selvatici, che finalmente 
elimina la parte noiosa di dover attendere la bestiolina da catturare nella miriade di incontri 
casuali. Una delle pecche sicuramente deriva dalla scarsa difficoltà di base del titolo, il quale, 
generando esperienza per ogni cattura e vittoria a tutta la squadra, permetterà agli allenatori di 
far crescere il team in maniera rapida ma soprattutto robusta, annichilendo la sfida nella sua 
quasi totalità. Ciononostante Pokémon Let's Go fa il suo in maniera buona, permettendo ai 
nostalgici di rivivere (seppure per l'ennesima volta) la storia di Kanto, con una rivisitazione 
aggiornata ai tempi per quanto concerne interazione e meccaniche di base.




 
Darth Gary









Il Regalo di Natale (PS4)
Il Natale da sempre è sinonimo di serenità, spensieratezza, famiglia e Lego. Quest'anno 
indubbiamente oltre ai mattoncini, saranno presenti anche i Grinch, interpretati da tutti gli antagonisti 
DC, che proveranno ad allietare il tempo tra una digestione e la successiva mangiata delle festività 
invernali. I presupposti sono ottimi almeno quanto i protagonisti, senza contare il fatto che il tempo 
trascorso tra l'uscita ed il periodo natalizio, probabilmente farà rientrare nel prezzo budget l'esborso 
richiesto per portare a casa questo nuovo capitolo delle costruzioni più famose al mondo. Come 
sempre, se giocato in cooperativa (purtroppo solo locale), il titolo offre il meglio di se, in termini di 
rigiocabilità e divertimento.








Il Più Atteso del 2019 (PS4)
Probabilmente la maggioranza di coloro che scriveranno questa categoria menzioneranno 
Kingdom Hearts III, Shadows Die Twice, ecc... ma la speranza è che nel cuore di molti alberghi la 
voglia di tornare a Raccoon City, nella prima avventura di un certo Leon Kennedy. Inutile girarci 
attorno, il remake di Resident Evil 2 convinse già nel primo trailer, aumentando l'hype a dismisura 
ad ogni dettaglio o immagine rivelata nei mesi successivi all'annuncio. Capcom indubbiamente ha 
capito "cosa vuole fare da grande" con uno dei brand più famosi del mondo videoludico; dopo gli 
inciampi di Resident Evil 6, Operation Raccoon City ed Umbrella Corps, dal settimo capitolo 
sembra tornare più convincente la strada dell'horror, dell'ansia, del pathos. Questa nuova veste di 
Resident Evil 2 rema proprio in quella direzione: rispolverare una delle pietre miliari della saga per, 
probabilmente, riaccendere la voglia del pubblico in un prossimo nuovo capitolo, che sicuramente 
seguirà la strada tracciata da Resident Evil 7. Prepariamoci dunque: il primo giorno da poliziotto 
sta per cominciare. Di nuovo. 







Il Gioco Consigliato (PS4)
Insomniac ha sempre stupito con la sua maestria nel creare titoli divertenti, sagaci, innovativi, ma 
soprattutto appaganti. Se a questa premessa aggiungiamo il fatto che Marvel ha deciso di affidare 
loro un'icona come Spiderman per una nuova trasposizione videoludica, l'alchimia non poteva che 
essere idilliaca. Fin dal suo annuncio, gli occhi di tutti i giocatori si misero obbligatoriamente a 
brillare, certi del lavoro e della capacità che lo studio avrebbe potuto esprimere in un titolo più 
maturo dei canonici R&C. Spiderman riesce ad ereditare un gameplay diretto, appagante, frenetico, 
con un sistema di combattimento che strizza l'occhio a Batman, ma che diversamente non poteva 
essere, data la sua fluidità e profondità. Per il comparto tecnico ci si trova ad un livello alto: 
Manhattan risplende e vibra senza alcun acciacco, che sia perlustrata a piedi oppure a folli velocità 
aeree, l'illuminazione e la saturazione dei colori riesce sempre a rapire il giocatore, che, volente o 
nolente, si deve per forza fermare per scattare una foto al panorama che si presenta all'orizzonte. 
Se aggiungiamo poi una trama buona ed un roster di personaggi più che buoni, il lavoro di 
Insomniac risulta elogiabile sotto quasi ogni aspetto, tranne forse per una ripetitività di attività 
secondarie che in un free-roam sono sempre complesse da gestire ed inserire, ma che comunque 
non riescono a ledere un prodotto che merita di essere giocato da ogni possessore di PS4.








Il Gioco Sconsigliato (PS4)
Appena annunciato, le lacrime sono scese copiose dalle guance di molti, indubbiamente felici 
per il fatto che un brand dell'infanzia venisse riproposto in salsa Lego, da sempre 
entusiasmante e divertente nelle proprie meccaniche. Le lacrime di sicuro sono scese, ma non 
di gioia, di amarezza. Parliamo chiaro: Lego: Gli Incredibili eredita praticamente tutto dei 
concept ormai famosi del brand, ma, a causa di scelte opinabili (tipo iniziare senza senso dai 
livelli del secondo film e successivamente del primo), e di una longevità assolutamente irrisoria, 
il retrogusto disgustoso non può che presentarsi. Senza troppi patemi è possibile affermare 
che questo sia il peggior titolo della saga, consigliato solo agli AMANTI della famiglia di 
Supereroi, anche se diviene molto più comodo ed appagante rivedersi in sequenza i film.





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Il Gioco Sorpresa (PS4)
Fin dal suo annuncio, A Way Out divenne un'icona videoludica fondamentalmente per due 
motivi: l'esperienza offerta poteva essere goduta unicamente in cooperativa e gli sviluppatori 
altro non sono che programmatori Indie supportati da un Publisher come EA, insomma, 
un'occasione più unica che rara. Il gioco si è rivelato una piccola perla, con una trama 
coinvolgente che porta un crescendo continuo fino al finale, che ognuno merita di vivere e 
giocare. Se avete un amico che vuole accompagnarvi nel mondo di A Way Out non pensateci 
nemmeno se iniziare o no l'avventura, potreste perdervi una di quelle esperienze che veramente 
lasciano il segno interiormente. L'unica speranza è che questi sviluppatori vengano presi più in 
considerazioni dalle Major del settore, perché non servono soldi per avere idee o concetti di 
trama profondi, ma per emergere in questo mondo purtroppo sì.







Il Gioco Delusione (PS4)
Probabilmente qui si va controcorrente, ma non è una delusione vera e propria, quanto un: 
"bene ma non benissimo". Vampyr ha saputo raccogliere l'attenzione dei giocatori di tutto il 
mondo grazie al bagaglio culturale degli sviluppatori, ma soprattutto per le tematiche trattate: 
impersonare un vampiro in una Londra di inizi 900 non può che essere affascinante come 
connubio. Effettivamente la trama bene riesce ad accompagnare il giocatore durante tutta la 
decina di ore utili per vedere i titoli di coda, ma purtroppo alcuni difetti, soprattutto tecnici, 
hanno minato imperativamente la godibilità del titolo: caricamenti mentre si cammina da una 
zona all'altra con conseguente freeze del personaggio, tempi di caricamento non da 
sottovalutare, comparto grafico veramente datato ed una "moralità" interna piuttosto opinabile, 
hanno portato Vampyr a non essere catalogato come titolo eccelso. Per completare il quadro, in 
maniera strettamente soggettiva, i dialoghi sono presenti in una quantità eccessiva per un 
action RPG, in alcuni casi infatti, la palpebra fa resistenza per chiudersi, a causa di 
un'interruzione dell'azione di gioco netta, magari dopo una boss fight impegnativa. 








Il Multitap (PS4)

Un titolo che sicuramente ha fatto discutere fin dalla sua presentazione è stato Black Ops 4, 
primo capitolo della serie di Call of Duty a non avere una campagna single player, ma volendo 
incentrare il proprio core sulla componente multigiocatore, battle royale e zombies, da poter 
sfruttare con una compagnia di amici, siano essi virtuali o locali. Tagliamo subito la testa al toro: 
l'operazione è riuscita. Treyarch ha voluto confezionare un prodotto sui dati statistici degli 
ultimi giochi rilasciati: ovviamente ciò che ha portato la vita di un titolo sparatutto ad una 
longevità è fondamentalmente il comparto online, non di certo una campagna che dura 5 ore e 
facilmente dimenticabile, quindi, per quale motivo investire tempo e denaro su un segmento 
poco considerato? Black Ops 4, grazie al pacchetto offerto, riesce e riuscirà sicuramente a 
vedere la propria vita allungarsi nel tempo, in quanto, grazie ad un comparto multigiocatore 
variegato e più strategico rispetto al passato (grazie alla cura manuale del soldato), ad una 
modalità Blackout appagante con una mappa enorme e viva e ad una componente zombies 
avente tre mappe al lancio per i cacciatori più affamati di non morti, l'ultima fatica di Treyarch 
farà parlare di se per molto tempo.








L'Hollywoodiano (PS4)
Su questa categoria vi è veramente poco da dire, semplicemente per il fatto che God of War è 
stato giocato dalla quasi totalità dei giocatori PlayStation. Grazie alla regia che in alcuni punti 
sfiora l'eccellenza e ad un comparto sonoro in grado di coinvolgere ed amalgamare i sensi 
dell'utilizzatore, la nuova fatica dei ragazzi di Santa Monica riesce a tenere incollati sul divano 
dal primo all'ultimo frame dell'avventura, soprattutto per merito anche del comparto grafico e di 
illuminazione che il titolo riesce a mettere sul piatto, ricreando un ambiente norreno freddo ma 
comunque vivo e dinamico. Questo è il nuovo Dio della Guerra, questa è una pietra miliare del 
panorama videoludico, che si intreccia senza nessuna difficoltà all'etimologia della parola Arte.








L'Immortale (PS3)
Avete presente quel momento in cui si ha la necessità di fare un tuffo nel passato abbracciando 
uno di quei titoli che più sono rimasti impressi positivamente nella mente? Dead Space 2 fa 
parte di questa categoria, appartiene alla squadra delle icone che hanno segnato maggiormente 
la scorsa generazione, in grado tuttora di far provare quel senso di ansia, occlusione, tensione 
come fosse la prima interazione. Nella parte distale dell'anno bene o male una run è divenuto 
appuntamento fisso, forse per ricordare anche con un piccolo gesto, Visceral Games, colpita da 
un destino funesto e sicuramente immeritato. La trilogia di Isaac Clarke meriterebbe una 
remastered, ma forse è chiedere troppo.








Il Gaijin (PC o console non PS4-PS3)

Il Gaijin non poteva che ricadere in casa Nintendo, vuoi per Mario Odyssey, per il prossimo 
Smash Bros, oppure, come nel caso in questione, per lo sbarco ufficiale della saga dei Pokémon 
su Nintendo Switch. Il titolo, non esente da discussioni per il suo stravolgere l'azione strizzando 
al contempo l'occhiolino alla controparte Go per smartphone, bene comunque riesce ad 
intrattenere, per merito anche di una interazione diretta con i Pokémon selvatici, che finalmente 
elimina la parte noiosa di dover attendere la bestiolina da catturare nella miriade di incontri 
casuali. Una delle pecche sicuramente deriva dalla scarsa difficoltà di base del titolo, il quale, 
generando esperienza per ogni cattura e vittoria a tutta la squadra, permetterà agli allenatori di 
far crescere il team in maniera rapida ma soprattutto robusta, annichilendo la sfida nella sua 
quasi totalità. Ciononostante Pokémon Let's Go fa il suo in maniera buona, permettendo ai 
nostalgici di rivivere (seppure per l'ennesima volta) la storia di Kanto, con una rivisitazione 
aggiornata ai tempi per quanto concerne interazione e meccaniche di base.
Grande Darth, a parte RE2, mettermi Dead Space2 negli immortali è segno di grande saggezza. Io ho prediletto l'1  per motivi simbolici/affettivi, in realtà come te penso che DS2 sia il picco toccato dalla serie e uno dei picchi della gen scorsa in assoluto.

 



Il Regalo di Natale (PS4)

Di titoli da recuperare ne ho parecchi quindi scelgo uno, scelgo un altro, possono andare tutti bene in

questa categoria, ma se devo farne un discorso di priorità penso la spunterebbe questo titolo.

Non me la sento di rimanere indietro con questa saga. Uncharted è una delle mie serie preferite ed 

il 4 potrebbe aver aumentato il mio interesse ancora di più visto che è tuttora il mio preferito grazie
alla storia, i personaggi e l'avventura che ha offerto. Sono davvero curioso di vedere cosa hanno tirato

fuori i Naughty Dog e di vedere come un progetto nato come DLC sia stato espanso fino a 
diventare un capitolo vero e proprio.





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Il Più Atteso del 2019 (PS4)
Un annuncio inaspettato perché Gust non è mai andata oltre una trilogia e l'aver ripreso questa

sotto-saga mi ha sorpreso molto e questo ha probabilmente contribuito a farmelo piazzare come

gioco più atteso del 2019. La qualità potrebbe non assestarsi agli stessi livelli della prima trilogia

e considerando che si è visto quasi nulla su Atelier Lulua è come una scelta al buio però la sotto-saga

di Arland è quella che ha fatto nascere la mia passione senza freni verso la serie e rivedere quei 
luoghi e quei personaggi avrà senza dubbio un grosso sapore nostalgico. Non vedo l'ora di saperne di più.








Il Gioco Consigliato (PS4)
Un videogioco che potenzia ogni aspetto del predecessore puntando a renderlo più grosso, più

epico, più coinvolgente. Una trama che presenta vari colpi di scena in grado di tenere incollati

allo svolgersi delle vicende e dei personaggi molto fedeli alle loro controparti fumettistiche per

la gioia dei fan del pipistrello. Il gameplay partendo dalle ottime basi del prequel viene espanso ed

infilato in un mondo più aperto che permette più approcci alle situazioni e decisioni su come

proseguire. Insomma un must have non solo per gli interessati all'universo di Batman ma per ogni

videogiocatore se non lo si è giocato su PS3, inoltre questa edizione presenta su disco anche ogni
singolo DLC rilasciato in precedenza. Faccio notare che il remaster è curatissimo per quanto

riguarda gli ambienti che offrono più dettaglio e luminosità ma ci hanno rimesso i volti

perché essendo stati ritoccati hanno perso in espressività.








Il Gioco Sconsigliato (PS4)

Il primo capitolo della serie sull'ultima console Sony è stato un passo falso. Lo sviluppo è stato 
affrettato in modo evidente pur di farlo uscire nel 2014 ma sarebbe servito molto, ma molto più 
tempo per creare un prodotto degno di essere sul mercato. E mi sono pure salvato dai problemi 
tecnici facendolo adesso! La storia è intrigante sulla carta ma manca di collegamenti tra eventi, 
pathos e caratterizzazione dei personaggi. Il sistema di combattimento è sì più impegnativo ma allo 
stesso tempo più statico e lento (ed ingiusto per la questione armi da fuoco). Lo stealth non è per 
niente sfruttabile a causa del level design e dell'IA capricciosa nonostante le aggiunte dedicate 
come le coperture o il movimento da accovacciati. Le missioni secondarie sono molte e va bene 
però le storie di Parigi è un po' uno spreco limitarsi a questi compitini vista la potenzialità. Bene gli 
omicidi misteriosi che ho apprezzato molto. Promuovo Parigi, il parkour, la personalizzazione, la 
varietà delle armi ma come punti positivi non bastano. Parecchio deluso dalla quasi assenza della 
musica, un aspetto dove i titoli della saga se la sono sempre cavata.








Il Gioco Sorpresa (PS4)
Questo action-jrpg si è rivelato una sorpresa perché non mi sarei mai aspettato un prodotto con
queste caratteristiche da Gust, abituata a fare jrpg statici a turni.  Eppure alla loro prima vera 

esperienza col genere (Ar tonelico III era troppo limitato per essere considerato action-jrpg) hanno

tirato fuori un combat system che mi ha divertito parecchio per la sua velocità, fluidità, adrenalina.

Non raggiunge la tecnicità degli action game ma si è tolto lo sfizio di inserire varie chicche che 

tendenzialmente si vedono solo in quel genere (cancel, dodge offset, switch on the fly, parry) e

questo mi ha stupito non poco. Non nego che per struttura delle missioni e modalità di gioco mi ha

ricordato più un action arcade che un jrpg, infatti faccio notare che come contenuti non è

minimamente all'altezza di un gioco di ruolo, anzi è povero. Però durante la tirata piena di 

combattimenti durante la storia, i boss e le particolari sfide all'arena mi ha divertito come pochi.

Peccato solo che passato questo, non offrendo più nulla, il gioco porta velocemente alla noia, come

una candela che avvampa di brutto ma si spegne in fretta.








Il Gioco Delusione (PS4)
Mi è piaciuto ma ormai questa è una serie per cui ho sviluppato alte aspettative e questo ha vari

elementi da rimandare o bocciare che mi impediscono di ritenermi soddisfatto. Se dovessi

confrontarlo con un capitolo della trilogia di Arland ne esce sconfitto su ogni aspetto, grafica e 

crafting esclusi, però confrontandolo con la trilogia di Dusk vedo sia miglioramenti che 

peggioramenti. Ad esempio ho approvato la protagonista, il cast e il modo di distribuire gli eventi,

il concept dietro lo sbloccamento delle ricette ma sinceramente anche la storia più semplice e meno 

fumosa. In generale avrebbe tutto al posto giusto se non mancasse il time limit che per quanto odiato

è esattamente cosa sarebbe servito per dare più equilibrio. L'aspetto del gioco che mi ha lasciato

proprio scandalizzato è il combat system, uno dei peggiori che abbia toccato perché oltre ad essere

semi-automatico non funziona praticamente nulla secondo il mio parere. Mi è dispiaciuto perché

siamo passati a questo quando nel capitolo precedente, cioè Atelier Shallie, era stato offerto forse

il miglior combat system della saga e si sente lo stacco di qualità.





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Il Multitap (PS4)

Quest'anno non ho giocato nessun titolo che possa rientrare in questa categoria.








L'Hollywoodiano (PS4)
Un gioco molto discusso per i motivi che conosciamo. Il suo punto di forza è indubbiamente il gameplay

eppure vedendo cosa ho giocato quest'anno azzardo a dire che è anche quello che ha presentato la 

trama migliore. Come qualità del gameplay c'è poco da discutere, è il Metal Gear Solid più ricco, con

una tale quantità di contenuti da essere quasi senza fine, un ottima immersività, tanti modi e mezzi

per approcciarsi al gioco. Si potrebbe criticare una varietà di ambientazioni non proporzionata alla

longevità o una scarsa presenza di basi complesse da infiltrare o una certa ripetitività nel tipo di

missioni, soprattutto secondarie però pad alla mano è una goduria. La parte narrativa risente

prima di tutto del fatto che è molto dispersiva dato il tipo di gioco e poi la famosa seconda parte

che per me non avrebbe neanche dovuto esistere per essere presentata in questo modo, la prima era 

già più che soddisfacente con i suoi intrighi e misteri, per il ciclo che viene chiuso. Se avessero preso 

i momenti clou di Venom, Quiet, Emmerich, messi nella prima parte eliminando le scene su Eli

sarebbe andato più che bene per me, non avrei sentito tagli gravi.





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L'Immortale (PS3)
Quest'anno non ho giocato nessun titolo che possa rientrare in questa categoria.





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Il Gaijin (PC o console non PS4-PS3)
Quest'anno non ho giocato nessun titolo che possa rientrare in questa categoria.



 



Il Regalo di Natale (PS4)

Di titoli da recuperare ne ho parecchi quindi scelgo uno, scelgo un altro, possono andare tutti bene in

questa categoria, ma se devo farne un discorso di priorità penso la spunterebbe questo titolo.

Non me la sento di rimanere indietro con questa saga. Uncharted è una delle mie serie preferite ed 

il 4 potrebbe aver aumentato il mio interesse ancora di più visto che è tuttora il mio preferito grazie
alla storia, i personaggi e l'avventura che ha offerto. Sono davvero curioso di vedere cosa hanno tirato

fuori i Naughty Dog e di vedere come un progetto nato come DLC sia stato espanso fino a 
diventare un capitolo vero e proprio.








Il Più Atteso del 2019 (PS4)
Un annuncio inaspettato perché Gust non è mai andata oltre una trilogia e l'aver ripreso questa

sotto-saga mi ha sorpreso molto e questo ha probabilmente contribuito a farmelo piazzare come

gioco più atteso del 2019. La qualità potrebbe non assestarsi agli stessi livelli della prima trilogia

e considerando che si è visto quasi nulla su Atelier Lulua è come una scelta al buio però la sotto-saga

di Arland è quella che ha fatto nascere la mia passione senza freni verso la serie e rivedere quei 
luoghi e quei personaggi avrà senza dubbio un grosso sapore nostalgico. Non vedo l'ora di saperne di più.








Il Gioco Consigliato (PS4)
Un videogioco che potenzia ogni aspetto del predecessore puntando a renderlo più grosso, più

epico, più coinvolgente. Una trama che presenta vari colpi di scena in grado di tenere incollati

allo svolgersi delle vicende e dei personaggi molto fedeli alle loro controparti fumettistiche per

la gioia dei fan del pipistrello. Il gameplay partendo dalle ottime basi del prequel viene espanso ed

infilato in un mondo più aperto che permette più approcci alle situazioni e decisioni su come

proseguire. Insomma un must have non solo per gli interessati all'universo di Batman ma per ogni

videogiocatore se non lo si è giocato su PS3, inoltre questa edizione presenta su disco anche ogni
singolo DLC rilasciato in precedenza. Faccio notare che il remaster è curatissimo per quanto

riguarda gli ambienti che offrono più dettaglio e luminosità ma ci hanno rimesso i volti

perché essendo stati ritoccati hanno perso in espressività.








Il Gioco Sconsigliato (PS4)

Il primo capitolo della serie sull'ultima console Sony è stato un passo falso. Lo sviluppo è stato 
affrettato in modo evidente pur di farlo uscire nel 2014 ma sarebbe servito molto, ma molto più 
tempo per creare un prodotto degno di essere sul mercato. E mi sono pure salvato dai problemi 
tecnici facendolo adesso! La storia è intrigante sulla carta ma manca di collegamenti tra eventi, 
pathos e caratterizzazione dei personaggi. Il sistema di combattimento è sì più impegnativo ma allo 
stesso tempo più statico e lento (ed ingiusto per la questione armi da fuoco). Lo stealth non è per 
niente sfruttabile a causa del level design e dell'IA capricciosa nonostante le aggiunte dedicate 
come le coperture o il movimento da accovacciati. Le missioni secondarie sono molte e va bene 
però le storie di Parigi è un po' uno spreco limitarsi a questi compitini vista la potenzialità. Bene gli 
omicidi misteriosi che ho apprezzato molto. Promuovo Parigi, il parkour, la personalizzazione, la 
varietà delle armi ma come punti positivi non bastano. Parecchio deluso dalla quasi assenza della 
musica, un aspetto dove i titoli della saga se la sono sempre cavata.








Il Gioco Sorpresa (PS4)
Questo action-jrpg si è rivelato una sorpresa perché non mi sarei mai aspettato un prodotto con
queste caratteristiche da Gust, abituata a fare jrpg statici a turni.  Eppure alla loro prima vera 

esperienza col genere (Ar tonelico III era troppo limitato per essere considerato action-jrpg) hanno

tirato fuori un combat system che mi ha divertito parecchio per la sua velocità, fluidità, adrenalina.

Non raggiunge la tecnicità degli action game ma si è tolto lo sfizio di inserire varie chicche che 

tendenzialmente si vedono solo in quel genere (cancel, dodge offset, switch on the fly, parry) e

questo mi ha stupito non poco. Non nego che per struttura delle missioni e modalità di gioco mi ha

ricordato più un action arcade che un jrpg, infatti faccio notare che come contenuti non è

minimamente all'altezza di un gioco di ruolo, anzi è povero. Però durante la tirata piena di 

combattimenti durante la storia, i boss e le particolari sfide all'arena mi ha divertito come pochi.

Peccato solo che passato questo, non offrendo più nulla, il gioco porta velocemente alla noia, come

una candela che avvampa di brutto ma si spegne in fretta.








Il Gioco Delusione (PS4)
Mi è piaciuto ma ormai questa è una serie per cui ho sviluppato alte aspettative e questo ha vari

elementi da rimandare o bocciare che mi impediscono di ritenermi soddisfatto. Se dovessi

confrontarlo con un capitolo della trilogia di Arland ne esce sconfitto su ogni aspetto, grafica e 

crafting esclusi, però confrontandolo con la trilogia di Dusk vedo sia miglioramenti che 

peggioramenti. Ad esempio ho approvato la protagonista, il cast e il modo di distribuire gli eventi,

il concept dietro lo sbloccamento delle ricette ma sinceramente anche la storia più semplice e meno 

fumosa. In generale avrebbe tutto al posto giusto se non mancasse il time limit che per quanto odiato

è esattamente cosa sarebbe servito per dare più equilibrio. L'aspetto del gioco che mi ha lasciato

proprio scandalizzato è il combat system, uno dei peggiori che abbia toccato perché oltre ad essere

semi-automatico non funziona praticamente nulla secondo il mio parere. Mi è dispiaciuto perché

siamo passati a questo quando nel capitolo precedente, cioè Atelier Shallie, era stato offerto forse

il miglior combat system della saga e si sente lo stacco di qualità.








Il Multitap (PS4)

Quest'anno non ho giocato nessun titolo che possa rientrare in questa categoria.








L'Hollywoodiano (PS4)
Un gioco molto discusso per i motivi che conosciamo. Il suo punto di forza è indubbiamente il gameplay

eppure vedendo cosa ho giocato quest'anno azzardo a dire che è anche quello che ha presentato la 

trama migliore. Come qualità del gameplay c'è poco da discutere, è il Metal Gear Solid più ricco, con

una tale quantità di contenuti da essere quasi senza fine, un ottima immersività, tanti modi e mezzi

per approcciarsi al gioco. Si potrebbe criticare una varietà di ambientazioni non proporzionata alla

longevità o una scarsa presenza di basi complesse da infiltrare o una certa ripetitività nel tipo di

missioni, soprattutto secondarie però pad alla mano è una goduria. La parte narrativa risente

prima di tutto del fatto che è molto dispersiva dato il tipo di gioco e poi la famosa seconda parte

che per me non avrebbe neanche dovuto esistere per essere presentata in questo modo, la prima era 

già più che soddisfacente con i suoi intrighi e misteri, per il ciclo che viene chiuso. Se avessero preso 

i momenti clou di Venom, Quiet, Emmerich, messi nella prima parte eliminando le scene su Eli

sarebbe andato più che bene per me, non avrei sentito tagli gravi.








L'Immortale (PS3)
Quest'anno non ho giocato nessun titolo che possa rientrare in questa categoria.








Il Gaijin (PC o console non PS4-PS3)
Quest'anno non ho giocato nessun titolo che possa rientrare in questa categoria.
Lulua potrebbe piazzarsi tranquillamente come mia sorpresa 2019 se non delude, speriamo!  :nev:

Comunque noto che siamo un po' a recuperare Uncharted Lost Legacy a Natale, bene bene! Non sono l'unico ritardatario  :asd:

 
Ragazzi recuperatelo Lost Legacy, secondo me come capitolo stand alone vale moltissimo.

Una graditissima coppia quella di Chloe e Nadine.

 
Comunque stavo notando che Spider-Man qui è in tante liste eppure ai TGA manco un mezzo premio, che peccato :asd:  

 
Ultima modifica da un moderatore:
Comunque stavo notando che Spider-Man qui è in tante liste eppure ai TGA manco un mezzo premio, che peccato :asd:  
I competitor nel bene e nel male erano sempre su un livello più alto, era abbastanza auspicabile. 

Ragazzi recuperatelo Lost Legacy, secondo me come capitolo stand alone vale moltissimo.

Una graditissima coppia quella di Chloe e Nadine.
Un ottimo capitolo e gioco, a me andrebbe bene se la saga continuasse anche cosi o uscissero spin-off nella stessa formula in altre saghe :sisi:  

 
Ultima modifica da un moderatore:
Comunque stavo notando che Spider-Man qui è in tante liste eppure ai TGA manco un mezzo premio, che peccato :asd:  
Per quanto il titolo mi sia piaciuto e ami Insomniac quest'anno per loro era davvero impossibile portare a casa qualche premio, troppa differenza con gli altri candidati.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Ragazzi recuperatelo Lost Legacy, secondo me come capitolo stand alone vale moltissimo.

Una graditissima coppia quella di Chloe e Nadine.
Un gran gioco, qualitativamente, ma pure come contenuti, credo non abbia nulla da invidiare ai Uncharted main. Tra l'altro con qualche buona idea tenta di svecchiare un po' il gameplay. Vedi l'aggiunta della pistola silenziata.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Un gran gioco, qualitativamente, ma pure come contenuti, credo non abbia nulla da invidiare ai Uncharted main. Tra l'altro con qualche buona idea tenta di svecchiare un po' il gameplay. Vedi l'aggiunta della pistola silenziata.
Vogliamo anche la tua lista :unsisi:

Intanto ho aggiornato tutto e mi sono visto veloci le liste, i 2 titoli più attesi, a pari merito, sono DMC5 e RE2. Capcom chiuderà l'anno fiscale 2018 col botto :asd:  

 
Vogliamo anche la tua lista :unsisi:

Intanto ho aggiornato tutto e mi sono visto veloci le liste, i 2 titoli più attesi, a pari merito, sono DMC5 e RE2. Capcom chiuderà l'anno fiscale 2018 col botto :asd:  
Arriva :unsisi:

Pure le collection si possono mettere?

 
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