Ecco la mia.
A chi interessa ? A nessuno, ma ve la beccate lo stesso.
Il Regalo di Natale (PS4/PS5) -
Callisto Protocool
Sotto l'albero mi aspetta l'erede di Dead Space. Sono molto curioso di giocarlo per vedere da me visti i giudizi contrastanti sull'opera, che di per se non mi fanno vacillare o preoccupare troppo, nonostante speravo andasse meglio visto le aspettative, ma poco male. E dopo di questo ritorna proprio la saga di Dead Space col Remake, e dopo a cascata non so quanti altri horror di un certo livello o budget, dopo non so quanti anni. Sono molto Euforico Cit. visto che mi sono scoperto, forse, amante del genere.
Il Più Atteso del 2023 (PS4/PS5) -
Alan Wake 2
Ammetto che sono in difficoltà, anche perché il 2023 ancora non cosi delineato, e rispetto all'anno scorso non c'è un vincitore assoluto come GOW ad attesa, diciamo che ne aspetto più di uno e viaggiano sullo stesso livello di hype, quindi tra cui un FF16, uno Spidey 2 se esce nel 2023, un FF Rebirth e forse qualcos'altro. ma diciamo che metto come bandiera della categoria Alan Wake 2. Questo un gioco che aspetto da 12 anni abbondanti, che all'epoca mi aveva folgorato nonostante non fosse stato mai un gioco perfetto, cosa che il Remaster conferma, ma che altrettanto dimostra le sue qualità, e che ritengo essere una gemma grezza, quindi potete capire l'attesa ci sia, anche solo per gli anni che ci sono voluti. Speriamo che sia valso il tempo che ci è voluto ad aspettarlo, ma credo di si.
Il Gioco Consigliato (PS4/PS5) -
God of War Ragnarok
Non poteva non essere il gioco che più attendevo in questo 2022, che mai avrebbe potuto deludere, e che non lo fa. Bisogna partire dal fatto che è stato un anno che fino a Settembre è stato leggermente deludente, bisogna rivalutare il sottovalutato 2021 per me, avaro di uscite e molte volte altrettanto deludenti, invertendo la tendenza solo Settembre, con l'asticella si è alzata di molto. Si sono ricordati di far uscire 30 giochi in si e no 4 mesi scarsi. Ma tornando a GOW, non c'è molto da dire. In realtà si, ma non in uno spazio cosi esiguo. E' il seguito di quel capolavoro del 2018, che migliora molto reparti del precedente, già di altissimo livello, seppur forse il precedente più autoriale, in cui la mano di Barlog si sentiva e che qui si sente assente, ma fa niente di fronte a tanta qualità produttiva, in quasi ogni comparto, di quelle che ne escono pochi ogni anno, o anni. Insomma la fine, di nuovo e per ora, della saga di GOW, non può non essere di fatto il mio GOTY di quest'anno.
Il Gioco Sconsigliato (PS4/PS5) -
The Chant
Non c'è ha troppo da dire, in quanto il gioco stesso non ha molto da dire, nonostante alla fine sia anche piacevolino, ma nel complesso mediocre, soprattutto combat, e che cerca di fare troppo l'AAA nell'estetica e meccaniche senza poterselo permettere. Non un gioco orribile insomma, ma solo mediocre, ch tutto sommato magari ad alcuni in periodi di scazzo, o che vogliono qualcosa di leggero, potrebbe anche piacere.
Il Gioco Sorpresa (PS4/PS5) -
Evil West
Ho avuto più di qualche sorpresa quest'anno, nonostante come ho detto sopra sia stato un anno altalenante, ma con qualche sorpresa, tra cui Madison, Evil West e Sonic Frontiers, quindi francamente non saprei scegliere in realtà, quindi prendete questa categoria come un ex aequo tra questi 3. Come immagine rappresentativa dico Evil West. Detto in maniera veloce, un clone di GOW 2018, il gioco però ha personalità, con qualche idea carina e inedita nel combat che rendono il gioco molto piacevole, e nonché divertente. Non tutto splende, con un level design mediocre e altre ingenuità, ma di cui rimane un gioco buono.
Su Sonic invece, neanche lo dovevo prendere, mi pareva brutto, ma visto il dire positivo mi sono buttato, facendo bene. Rimane clunky e con idee di game design inspiegabili, ma il gioco lo trovo meritevole, sicuramente decente, e ottima base per i prossimi, se non decidono di buttare tutto, come di solito fa il Sonic Team ad ogni capitolo.
Madison invece abbastanza insperato tra le ondate di horror indie che escono ultimamente, di cui pochi realmente buoni. Di per se non un capolavoro, ma ottima sorpresa. Ha personalità e idee, ed è anche l'horror più spaventoso giocato, e si non esagero,
Il Gioco Delusione (PS4/PS5) -
ai: The Somnium Files - nirvanA Initiative
Sono abbastanza fan del primo, che neanche dovevo prendere ma che comprai dopo aver provato a caso la demo che mi incuriosi molto, e ne rimasi stupito, tanto da riprovarci con altri giochi dell'autore che non mi avevano preso, quindi 999, che finalmente riuscii a continuare e adorai, quindi avevo molto aspettative in questo, nonostante la delusione di Wolrd's End Club, e nonostante sappia Uchikoshi un attimo forse bollito. Alla fine mi sono ritrovato un gioco che appunto non faceva nulla di buono in quello che doveva fare, la trama, con robe che mi hanno fatto gridare per quanto brutto o stupide. Non è orribile o che, ma una delusione abbastanza cocente, di quelle che fanno male.
Il Papà Castoro (PS4/PS5) -
God of War Ragnarok
Qui devo riciclare Ragnarok, in quanto anno con ben poco di meritevole lato narrazione o trama, di cui Ragnarok svetta tanto anche solo per meriti.
Un netto passo avanti al già buon 2018, che qui migliora ulteriormente, almeno dove arrivato io, soprattutto lato dialoghi dove è abbastanza imponente, massiccio e granitico, diciamo come Kratos stesso, facendo un parallelismo. Senza dimenticare lato lore il cui lavoro è abbastanza certosino, cosi come regia e tutto da cui si riallaccia perfettamente allo stile del 2018. Si, non poteva che starci Ragnarok in questa categoria, assolutamente.
Il Multitap (PS4/PS5) - Lo sapete, la solita. Non sono amante del multiplayer, sono un ragazzo che vive e morirà di single player, a parte rari casi isolati come un It Takes Two, quindi mi astengo. Chissà, comunque magari ci provo in questo 2023 a giocare qualcosa in co op. Vedremo.
L'Immortale (PS3 o remake/remastered/rifacimento generico per PS4/PS5 di un gioco vecchio) -
Pac-Man World Re-Pac
Saga del tutto ignorata, come con Klonoa, e questo remake che all'annuncio neanche mi interessava, ma di cui l'interessa si è man mano accesso avvicinandosi all'uscita, anche questo risultando un acquisto abbastanza impulsivo, e devo dire che male non ho fatto. Il gioco non è una perla di platform, o di gioco di per se, ma un buon o discreto gioco si alla fine. Molto piacevole da giocare, questo anche per via di una difficoltà abbastanza irrisoria, che lo fa però scorrere bene, e tutto un contesto abbastanza, chiamiamolo, artigianale, nel level design e tutto, di cui si vede essere un gioco dell'epoca della ps1 con qualche aggiornamento moderno, ma non fraintendetemi non perché vecchio, ma perché ha un modo di fare le cose da quelle vecchie cose sane di una volta, insomma lo ripeto, mi viene da dire artigianale. Non ottimo gioco, ma discreto si, forse anche buono, e consigliato in periodi in cui si vuole qualcosa di molto leggero, ma sicuramente funzionante.
Il Gaijin (PC, Smartphone, Console non PS3/PS4/PS5) -
Kirby Forgotten Land
In realtà un ex aequo come nella categoria della Sorpresa, tra Kirby Forgotten Land e Mario Rabbids 2. Se non ci fosse stato GOW sarebbe stato uno dei 2 i miei GOTY. Comunque da una parte Kirby, che scelgo a rappresentare la categoria, un platform sicuramente non originale nella struttura, molto derivativa, ma con molto personalità, grazie alle meccaniche caratteristiche della saga di Kirby 2D finalmente messe in un contesto 3D. Abbastanza vario in quello che propone e sempre divertente e di qualità anche nei suoi momenti peggiori, che non sono troppi in realtà. Un must per gli amanti del genere, o chi vuole un bel platform 3D.
Poi dall'altra parte Mario Rabbids 2. Il primo uno dei migliori giochi Ubisoft degli ultimi, quindi non mi aspettavo di meno da questo. Di certo non il seguito che mi aspettavo, di certo non un MOTS ma tutt'altro, e che questo porta per assurdo a qualche cambiamento amaro nella struttura di gioco, ma che non lo smuove dal suo essere un ottimo gioco, e uno delle poche soddisfazioni Italiane avute nel campo gaming, dove ancora abbiamo fatto ben poco, e di quel ben poco anche bruttino spesso.