Il regalo di Natale: ELDEN RING

Ho giocato Demon’s Souls, i tre Dark Souls e Bloodborne e li ho amati alla follia. Tra questi, Demon’s Souls ha un posto speciale nel mio cuore, mentre reputo i tre Souls dei capolavori assoluti e Bloodborne un piccolo gioiello che avrebbe bisogno di un bel sequel. Mi mancano Sekiro e Elden Ring ed è proprio quest’ultimo che vorrei tanto giocare. Non vedo l’ora di poter mettere le mani su questo titolo acclamato da critica e pubblico, anche se non penso che lo giocherò a breve, ho ancora una lista infinita di titoli da completare e, per giocare a un titolo del calibro di Elden Ring, devo essere nel mood giusto. Ma sicuramente sarà mio molto presto. E sono certo che riuscirà a stupirmi, come tutti gli altri capolavori From Software.
Il più atteso del 2025: SILENT HILL F

Non so se uscirà l’anno prossimo (ne dubito fortemente), ma Silent Hill F è sicuramente il titolo che attendo con maggiore impazienza. La curiosità di sapere come verrà fuori il nuovo, ufficiale, capitolo della saga è ai massimi livelli.
L’unico trailer mostrato mi aveva rapito e, nonostante l’atmosfera diversa dai classici Silent Hill, sembra possedere un certo fascino. Ho molto hype per F, ma allo stesso tempo resto con i piedi per terra, perché la delusione potrebbe essere dietro l’angolo. Dopo l’eccellente remake di Silent Hill 2, spero tanto in una rinascita della serie regolare. Sono certo che il prossimo anno ne sapremo di più.
Il gioco consigliato: SILENT HILL 2

Senza se e senza ma. Il remake di Silent Hill 2 è in assoluto il mio personale gioco dell’anno. Ho giocato i precedenti titoli di Bloober Team (sono un loro fan, li ho amati tutti) ed ero certo della buona riuscita di questo leggendario capitolo. Ed è uscito migliore di quanto mi aspettassi. Nonostante qualche difettuccio, Silent Hill 2 possiede tutto ciò che i fan della saga adorano: terrore puro, atmosfera a pacchi, ambientazioni migliorate e ampliate rispetto all’originale ed enigmi assolutamente ben congegnati. Bloober Team ha svolto un lavoro egregio, curando ogni particolare e rendendo onore alla saga, riportandola nelle classifiche di vendita dopo anni di flop vari.
Mi aspetto i remake del primo e del terzo (anche dell’improbabile quarto capitolo). Nel frattempo, attendo news di Silent Hill F.
Il gioco sconsigliato: THE BEAST INSIDE

Assolutamente non è un gioco brutto, ma non sapevo cosa inserire in questa categoria. Il gioco possiede un’atmosfera notevole, delle ambientazioni carine e una trama tutto sommato niente male. Purtroppo, tra i numerosi indie horror che ho giocato, questo ne esce sconfitto. Poteva essere curato meglio, dopotutto il potenziale c’era tutto.
Senza infamia e senza lode. Solo per veri appassionati del genere.
Il gioco sorpresa: STILL WAKES THE DEEP

Uno dei giochi più sottovalutati su PS5. Non mi aspettavo nulla di eclatante, ma SWtD non solo ha saputo sorprendermi catturando la mia attenzione, ma mi ha anche appassionato non poco sul fronte narrativo. Credetemi se vi dico che il gioco offre una trama d’impatto e di altissimo livello, soprattutto nelle fasi finali dai toni altamente drammatici.
Ambientazioni top e un’ottima e inquietante atmosfera rendono il titolo targato The Chinese Room uno dei walking simulator meglio riusciti negli ultimi anni. Mi azzardo a paragonarlo a quel capolavoro di SOMA, perché possiede alcune similitudini con il titolo Frictional Games. Dategli una possibilità, vedrete che non vi deluderà.
Il gioco delusione: per fortuna, dei pochi titoli giocati quest’anno, nessuno di essi mi ha deluso particolarmente.
Il papà castoro: SYBERIA - THE WORLD BEFORE

Quando penso a Syberia in generale mi vengono in mente: ambientazioni spettacolari ed evocative, trama coinvolgente ed appassionante, personaggi carismatici e fuori dagli schemi, enigmi intelligenti e sensati. The World Before, proprio come i fantastici primi due capitoli (il terzo voglio dimenticarlo), possiede tutto questo e anche molto di più. Dopo il passo falso fatto con il brutto terzo capitolo, la saga ha ricevuto una nuova linfa vitale con questo nuovo episodio. Un’eccellente avventura grafica evoluta, che vi terrà incollati allo schermo grazie a una trama che funziona dannatamente bene, fino al clamoroso e inaspettato finale. Non pensate a Syberia come a una favola magica che ha reso memorabili i primi due. TWB presenta dei risvolti narrativi dal forte impatto emotivo, toccanti e drammatici (a tratti persino inquietanti), che vi trascineranno in un’avventura fantastica e incredibile.
Giocatelo anche senza aver mai provato i precedenti e fatevi un favore. Mi ringrazierete dopo.
Il multitap: BROTHERS - A TALE OF TWO SONS REMAKE

Mi chiedo come ho potuto ignorare questo gioco per tutti questi anni. Solo grazie a questo remake, ho scoperto un piccolo gioiello dalla brevissima durata ma dall’immensa intensità.
Giocato in due poi è stato ancora più piacevole.
Inizialmente spensierato e colorato, Brothers cambia la sua identità man mano che si prosegue nel gioco, trasformandosi in un titolo sorprendentemente dark e cupo (il finale mi ha spiazzato).
Alcune ambientazioni le ho trovate davvero evocative e mi hanno trasmesso un forte senso di piacevole desolazione. Nonostante il gameplay estremamente limitato, Brothers è stato capace di appassionarmi dall’inizio alla fine, grazie a una serie di chicche davvero niente male.
Un titolo breve ma originale, capace di suscitare forti emozioni e di regalare qualche ora molto piacevole.
L’Immortale: DEAD SPACE

Remake realizzato divinamente, migliorato sotto ogni punto di vista.
Dead Space va giocato, punto. Un horror curato con attenzione, angosciante, dal solido gameplay e un sonoro da brividi.
Giocato con le cuffie, vi farà prendere degli infarti niente male. E, soprattutto, hanno dato la parola a Isaac, rendendo il suo incubo ancora più realistico. Uno dei remake meglio riusciti dell’ultimo periodo, ansiogeno e angosciante, molto più dell’originale.
Peccato che un sequel non arriverà mai, a causa delle scarse vendite di questo remake.
Ma sperare non costa nulla.
Il Gajin: DINO CRISIS

Un classicone con la C maiuscola e grande quanto l’iconico T-REX che perseguita Regina in questo capolavoro Capcom del passato.
Rigiocarlo è sempre un enorme piacere, un classico senza tempo che non invecchia mai.
Il fattore nostalgia ha preso il sopravvento, rievocando dei piacevoli ricordi quando, ancora 14enne, provai per la prima volta questo horror tanto atteso. La colonna sonora, i personaggi, i dinosauri, le ambientazioni, mi hanno catapultato nel 2000, anno in cui su PS1 restavo affascinato davanti a questo titolo dall’indubbio fascino.
Gioco che, più di tutti, necessiterebbe di un bel remake.
Menzione speciale: ALAN WAKE 2

Non sono riuscito a inserirlo in nessuna categoria, ma Alan Wake è a tutti gli effetti un gioco da menzionare, un titolo profondo e psicologico, uno dei migliori horror usciti in questa gen.
Dal taglio fortemente cinematografico, Alan Wake 2 è a tratti strano e disturbante, complesso, dalla trama difficile e un po’ grottesca. Un sequel che vi catapulterà in un vortice fatto di violenza, follia pura e terrore, condito da un avanzato comparto tecnico che vi lascerà a bocca aperta in più di un’occasione.