Musica House/Elettronica/Dance

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Sono molto interessato alla musica elettronica in questo periodo, qualche esperto del genere potrebbe consigliarmi gli artisti migliori dell'IDM, della techno e relativi sottogeneri? Non degli ultimi anni, in generale, mi serve perché se cerco su internet trovo un'infinità di nomi, vorrei ascoltare i più importanti. Grazie :)
Ti faccio una lista con alcuni nomi famosi, poi se cerchi qualcosa di più specifico chiedi pure:

Autechre - Amber

Autechre - Incunabula

Autechre - Tri repetae

Boards of Canada - Geogaddi

Boards of Canada - Music has the right to children

Jean Michel Jarre - Oxygene

Aphex Twin - Richard D. James Album

Aphex Twin - Selected Ambient Works 85-92

Kraftwerk - Trans Europe Express

Orbital - Orbital 2 (Brown Album)

Orbital - In sides

Amon Tobin - Bricolage

Amon Tobin - Out from out where

Jon Hopkins - Immunity

 
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Di Jarre io consiglio anche Rendez-Vous, che mi piace anche più di Oxygene :sisi:

 
Ti faccio una lista con alcuni nomi famosi, poi se cerchi qualcosa di più specifico chiedi pure:
Autechre - Amber

Autechre - Incunabula

Autechre - Tri repetae

Boards of Canada - Geogaddi

Boards of Canada - Music has the right to children

Jean Michel Jarre - Oxygene

Aphex Twin - Richard D. James Album

Aphex Twin - Selected Ambient Works 85-92

Kraftwerk - Trans Europe Express

Orbital - Orbital 2 (Brown Album)

Orbital - In sides

Amon Tobin - Bricolage

Amon Tobin - Out from out where

Jon Hopkins - Immunity
Grazie mille, ascolterò questi album :)

Degli Autechre ben 3 album? Conosco poco a riguardo, curioso di ascoltarli.

 
Grazie mille, ascolterò questi album :)Degli Autechre ben 3 album? Conosco poco a riguardo, curioso di ascoltarli.
Ma degli Autechre secondo me andrebbe ascoltato quasi tutto, se si parla di elettronica per me sono tra i migliori in assoluto, anzi i loro album che personalmente preferisco sono quelli che hanno fatto dopo, nei primi anni duemila, ti ho consigliato i primi perché sono più accessibili e generalmente più apprezzati, penso sia il modo migliore per iniziare ad ascoltarli. Il problema con loro in generale è che ad un primo approccio si può facilmente trovarli pesanti o troppo asettici, infatti tra quei gruppi sono sicuramente i più ostici, però se ci entri in sintonia regalano tante soddisfazioni. :sisi:

 
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Li so a memoria ormai ahahah
Inviato dal mio SM-G930F utilizzando Tapatalk
Io ci ho bruciato tre lettori MP3 ai tempi e rotto le palle a tutto il quartiere con lo stereo :bruniii:

E dopo 14 anni sono ancora ad ascoltare il compleanno di Franchino al Matrix :bruniii:

 
Musica Pop

Scaruffi è un amante della classica e delle avanguardie. La sua opinione sui Beatles è condivisibilissima con queste premesse. I fab4 non hanno prodotto nulla di rilevante nell'ambito della musica intesa come vera Arte. Sono stati un fenomeno commerciale e di costume e hanno sicuramente influenzato generazioni di artisti nel bene e nel male, ma non per meriti propri. È lo stesso discorso che vale per un certo filone di film amati dal pubblico che spazia da quelli con Douglas Fairbanks e Rodolfo Valentino fino a quelli odierni con i supereroi e Johnny Depp.
La sua opinione è ben riassunta in un suo pensiero che parafrasando dice: provate a dire a chi è realmente preso dalle sinfonie di Beethoven che le canzoni dei Beatles sono dei capolavori e vi guarderà sorridendo.
Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma la frase in grassetto mi pare una sottovalutazione clamorosa. :asd: Apro e chiudo qui il mio OT. :ahsisi:

 
Tranquillo, era destinato a tutti ;)Il dibattito è interessante e parteciperei anch'io, dirottalo nella sezione musica così ne parliamo tutti :predicatore:

Scaruffi è un amante della classica e delle avanguardie. La sua opinione sui Beatles è condivisibilissima con queste premesse. I fab4 non hanno prodotto nulla di rilevante nell'ambito della musica intesa come vera Arte. Sono stati un fenomeno commerciale e di costume e hanno sicuramente influenzato generazioni di artisti nel bene e nel male, ma non per meriti propri. È lo stesso discorso che vale per un certo filone di film amati dal pubblico che spazia da quelli con Douglas Fairbanks e Rodolfo Valentino fino a quelli odierni con i supereroi e Johnny Depp.
La sua opinione è ben riassunta in un suo pensiero che parafrasando dice: provate a dire a chi è realmente preso dalle sinfonie di Beethoven che le canzoni dei Beatles sono dei capolavori e vi guarderà sorridendo.
Non puoi essere serio però.Secondo questa logica non esistono capolavori nella musica moderna, perchè in confronto a Beethoven sono nulla.

Io ascolto da sempre tanta musica classica, e ho rispetto di tutta la musica. Non ho la presunzione di sorridere e sminuire altri generi o epoche musicali. E di definire "non arte" la musica, sopratutto quella dei Beatles.

Devo proprio capire da dove arriva questo odio ingiustificato per i Beatles.

 
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I Beatles sono estremamente importanti per la storia della musica leggera, negare la loro importanza è un gravissimo errore, al di là dei gusti personali.

Il rock ed il pop senza i Beatles non so che direzione avrebbero preso sinceramente.

Concordo con Wurdalak, questo Scaruffi ha bisogno di affetto, ed anche qualcosa di più dell'affetto... penso abbiate capito :sard:

Quanto al fatto che i Beatles non abbiano fatto musica "artistica", alzo le mani, perché come ha detto Rage Against, non è che dopo la Classica ci sia il nulla, ci sono generi diversi, e modi diversi di interpretare tale arte.

 
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Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma la frase in grassetto mi pare una sottovalutazione clamorosa. :asd: Apro e chiudo qui il mio OT. :ahsisi:

Be' allora dimmi cosa ne pensi tu :sisi:

[MENTION=12926]Rage Against[/MENTION]

La mia logica non è dire che dato che se esiste Beethoven (era solo un esempio tra l'altro) allora non possono esistere altri capolavori nella musica. Quello era un esempio che Scaruffi scrisse su come ritiene difficile credere che brani come quelli dei Beatles possano essere dei veri capolavori assoluti della musica tutta, a torto o a ragione è un altro discorso.

Si deve rispettare la musica e proprio per questo non si deve negare che esistono alcune differenze sostanziali. Scaruffi cita a volte l'esempio di come alcune canzoni dei Beatles siano piene di ''yeah yeah'' aizzanti le teenager (prendiamo She Loves You) e che non comunicano altri messaggi a parte questo. Oggettivamente come non si può considerare certi brani come fa lui? Possiamo fare lo stesso esempio con i testi di alcune canzoni odierne dirette a un preciso pubblico femminile di ragazzine.

[MENTION=109118]TestaMatta89[/MENTION]

I Beatles hanno cambiato la storia della musica pop e rock e questo è innegabile, ma questo non vuol dire che lo abbiano fatto per la qualità delle loro canzoni. Lo hanno fatto per il loro grandissimo successo e la loro grandissima diffusione. Questo di per sé non è un merito. Certa musica oggi mette bene in luce come sia solo imprenditoria e di come si possa fare successo senza necessariamente realizzare buone canzoni.

 
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Be' allora dimmi cosa ne pensi tu :sisi:
[MENTION=12926]Rage Against[/MENTION]

La mia logica non è dire che dato che se esiste Beethoven (era solo un esempio tra l'altro) allora non possono esistere altri capolavori nella musica. Quello era un esempio che Scaruffi scrisse su come ritiene difficile credere che brani come quelli dei Beatles possano essere dei veri capolavori assoluti della musica tutta, a torto o a ragione è un altro discorso.

Si deve rispettare la musica e proprio per questo non si deve negare che esistono alcune differenze sostanziali. Scaruffi cita a volte l'esempio di come alcune canzoni dei Beatles siano piene di ''yeah yeah'' aizzanti le teenager (prendiamo She Loves You) e che non comunicano altri messaggi a parte questo. Oggettivamente come non si può considerare certi brani come fa lui? Possiamo fare lo stesso esempio con i testi di alcune canzoni odierne dirette a un preciso pubblico femminile di ragazzine.

[MENTION=109118]TestaMatta89[/MENTION]

I Beatles hanno cambiato la storia della musica pop e rock e questo è innegabile, ma questo non vuol dire che lo abbiano fatto per la qualità delle loro canzoni. Lo hanno fatto per il loro grandissimo successo e la loro grandissima diffusione. Questo di per sé non è un merito. Certa musica oggi mette bene in luce come sia solo imprenditoria e di come si possa fare successo senza necessariamente realizzare buone canzoni.
Quell'esempio di Scaruffi è infatti sbagliato, perché è come paragonare il cinema muto con quello sonoro, cioè un paragone senza senso, perché sono troppo diversi, e non importa che il mezzo di diffusione sia lo stesso. Quello di tal Scaruffi è un discorso pressapochista e fatto apposta per sminuire un genere che non apprezza e probabilmente non conosce.

Gli "yeah yeah" come li definisci, non sono mezzucci commerciali, è interpretazione del brano, è sensualità, è stile, è recitare una canzone, oltre che cantarla, come fa Mick Jagger, come fa Peter Gabriel, come faceva Jim Morrison, Jimi Hendrix, Freddy Mercury e tutti i grandi della storia.

Il loro grandissimo successo è dovuto alla loro spettacolare discografia, creata grazie al loro talento straordinario ed al loro stile musicale innovativo. Se i Beatles fossero stati solo "costume", oggi non si parlerebbe più di loro, non si ascolterebbero più le loro canzoni, ed invece eccoci qua a parlarne... tu non li apprezzi, altri li amano, molti li rispettano, ma di certo hanno lasciato il segno, e lasciare il segno significa aver fatto arte, che piaccia o meno.

Per quanto riguarda il discorso "musica e commercio", vorrei ricordare che la musica era destinata a fare i soldi anche all'epoca di Mozart, munto come una vacca dai genitori, fin da piccolo, perché li arricchisse col suo genio. La musica a livelli professionistici è sempre state indirizzata ai soldi, quelli che non lo facevano per soldi erano amatori, non professionisti.

 
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Be' allora dimmi cosa ne pensi tu :sisi:
@Rage Against

La mia logica non è dire che dato che se esiste Beethoven (era solo un esempio tra l'altro) allora non possono esistere altri capolavori nella musica. Quello era un esempio che Scaruffi scrisse su come ritiene difficile credere che brani come quelli dei Beatles possano essere dei veri capolavori assoluti della musica tutta, a torto o a ragione è un altro discorso.

Si deve rispettare la musica e proprio per questo non si deve negare che esistono alcune differenze sostanziali. Scaruffi cita a volte l'esempio di come alcune canzoni dei Beatles siano piene di ''yeah yeah'' aizzanti le teenager (prendiamo She Loves You) e che non comunicano altri messaggi a parte questo. Oggettivamente come non si può considerare certi brani come fa lui? Possiamo fare lo stesso esempio con i testi di alcune canzoni odierne dirette a un preciso pubblico femminile di ragazzine.

@TestaMatta89

I Beatles hanno cambiato la storia della musica pop e rock e questo è innegabile, ma questo non vuol dire che lo abbiano fatto per la qualità delle loro canzoni. Lo hanno fatto per il loro grandissimo successo e la loro grandissima diffusione. Questo di per sé non è un merito. Certa musica oggi mette bene in luce come sia solo imprenditoria.
Che differenze? La musica non è solo poesia, la musica prende ogni sfera delle emozioni. Come la leggerezza e il divertimento in She Loves You. Che a me piace e non sono una teenager, come mi piace una sinfonia di Beethoven. I Beatles hanno rivoluzionato il pop e il rock grazie alle loro canzoni. Non diventi i Beatles solo grazie al caschetto, e non influenzi tutto il pop e rock di mezzo secolo. Justin Bieber fra 70 anni non se lo ricorderà nessuno.

Sono stati rivoluzionari dal punto di vista di esecuzione e composizione della canzone. Paul McCartney ha praticamente messo le basi per l'hard rock e il metal con Helter Skelter. Per non parlare delle rivoluzioni in fase di registrazione in studio. Lui e John Lennon erano due geni, non c'è bisogno di confrontarli con Mozart o Beethoven.

Una canzone può essere un capolavoro della musica classica, come può esserlo del pop, rock, funk, soul.

 
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Per quanto riguarda il discorso "musica e commercio", vorrei ricordare che la musica era destinata a fare i soldi anche all'epoca di Mozart, munto come una vacca dai genitori, fin da piccolo, perché li arricchisse col suo genio. La musica a livelli professionistici è sempre state indirizzata ai soldi, quelli che non lo facevano per soldi erano amatori, non professionisti.
Precisamente.

 
Per rispondere copio qui la parte introduttiva del discorso di Scaruffi. Posso assicurare a TestaMatta che Scaruffi è tutt'altro che un non conoscitore degli argomenti di cui parla, basta vedere la miriade di ascolti che ha fatto oltre ai suoi libri.

''I Beatles appartengono certamente alla storia del costume degli anni '60, ma i loro meriti musicali sono quantomeno dubbi.

I Beatles vennero alla luce all'apice della reazione nei confronti del rock and roll, quando innocui "teen idols" (rigorosamente bianchi) prendevano il posto dei selvaggi rocker neri che avevano scosso le radio e le coscienze di mezza America. L'arrivo dei Beatles rappresento` il salvagente per la middle-class bianca, terrorizzata all'idea che il rock and roll rappresentasse una vera rivoluzione di costume. I Beatles tranquillizzarono quella vasta fascia di pubblico e conquistarono i cuori di tutti coloro (soprattutto al femminile) che volevano essere ribelli ma senza violare i codici imperanti. Ai volti contorti e lascivi dei neri del rock and roll si sostituiro i sorrisi innocenti dei Beatles; ai ritmi scatenati dei primi si sostituirono le cadenze orecchiabili dei secondi. Il rock and roll poteva finalmente essere accettato nelle classifiche del "pop". I Beatles rappresentarono la quintessenza della reazione a una rivoluzione musicale che non era finita, e per qualche anno riuscirono ad arenarne l'impeto.

I Beatles rappresentarono anche la reazione a una rivoluzione sociale e politica. I Beatles vennero alla luce negli anni dei disordini studenteschi, di Bob Dylan e degli hippies. I Beatles sostituirono le immagini di quei giovani arrabbiati col pugno chiuso con i loro visi simpatici e le loro dichiarazioni amabili. I Beatles sostituirono le parole d'accusa di quei musicisti militanti con filastrocche corrive. Anche in questo i Beatles servirono a tranquillizzare la middle-class, che la nuova generazione non era composta soltanto da ribelli, sbandati e maniaci sessuali.

Per il resto della loro carriera i Beatles furono quattro musicisti mediocri che cantavano ancora canzoni melodiche di tre minuti (le stesse che si facevano da decenni) in un'era in cui la musica rock tentava di spingersi al di la` di quel formato (un formato originariamente dovuto alle limitazioni tecniche del 78 giri). I Beatles furono la quintessenza del "mainstream", assimilando nel formato della canzone melodica le innovazioni che venivano man mano proposte dalla musica rock.

I Beatles appartenevano ancora, come i Beach Boys (di cui emularono gran parte della carriera), all'era dei complessi vocali, nei quali la tecnica allo strumento non era importante: cio` che contava era il ritornello. Indubbiamente dotati nel comporre ritornelli, si avvalsero del produttore George Martin (capo della Parlophone fin dal 1956) per abbellire quei ritornelli con arrangiamenti via via piu` eccentrici.

Grazie a un'accorta campagna pubblicitaria, divennero forse gli entertainer piu` celebri della seconda meta` del secolo, e sono rimasti beniamini dei rotocalchi mondani e dei tabloid, cosi` come le principesse di Monaco e Lady Di.''

Scusami ma definire gli ''yeah yeah'' sensualità è davvero troppo. Capisco sia soggettivo, ma non capisco dove si possa vedere sensualità in un brano come ad esempio She Loves You. Quel periodo dei Beatles era estremamente in linea con la purezza di un gruppo di adolescenti per bene. La sensualità ce l'avevano Elvis e Morrison sicuramente, non di certo quella parte di repertorio dei Beatles con canzoni ''scanzonate'' che parlano di amori adolescenziali pateticamente idolizzati. Dove sarebbe la componente sessuale? :morristend:

Cosa ci sarebbe di spettacolare nella loro discografia e di innovativo, caro TestaMatta?

Ci sono tantissimi esempi di persone ed eventi che ricordiamo per il solo ''costume''. Ne sono piene le nostre memorie e quelle dei nostri genitori. Basta pensare alla semplice moda.

Sul discorso ''musica e commercio'' hai frainteso: intendo dire che oggi c'è un approccio molto più industrializzato e massificato nella produzione commerciale della musica di consumo. Le logiche della pubblicità e dell'attrattiva sono entrate di prepotenza in quello che è un business di massa. Mozart non ha composto per vendere tanto e a tutta la popolazione, ma per vendere un prodotto di altissimo livello e con un livello di raffinatezza elevatissimo per un pubblico molto più ristretto, musicalmente colto ed esigente. Michelangelo è stato pagato per affrescare la Sistina, ma il suo obiettivo era raggiungere *** ed esaltare la gloria di un Papa; quanto sarebbe cambiata la sua opera se avesse voluto raggiungere ogni casa e osteria? Oggi l'obiettivo di una canzone di successo è penetrare in ogni testa che ascolta, diventare un brainworm. Non importa il come viene fatto.

Mi piace a volte rivedere questo video divertente, ma veritiero, in merito alla classica canzone pop da mungere di oggi:




Comunque questo è il link completo dell'articolo di Scaruffi:http://www.scaruffi.com/vol1/beatles.html

Per il loro lavoro in studio c'era un certo George Martin che era tutt'altro che un semplice produttore.

L'hard rock e l'heavy metal sono storicamente nati con i Blue Cheer. Non esageriamo ora con i meriti :asd:

Non sono convinto di questa distinzione in comportamenti stagni tra generi. Un capolavoro di musica dance del periodo degli anni '90 è solo musica dance, niente di più. Musica per ballare che adempie al proprio dovere, ma è questa arte che mira a scatenare le nostre più profonde emozioni e i nostri più alti sentimenti?

Lo capisco che il discorso sull'arte è complesso e molto soggettivo, ma cerchiamo di essere obiettivi. Nella mia vita ho ascoltato la discografia dei Beatles moltissime volte. Non parlo per preconcetti.

 
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Mi dispiace Kirillov, ma dal commento che hai postato del tal Scaruffi continuo a pensare che di musica leggera non conosca assolutamente nulla.

Il motivo è molto semplice, per quasi tutto il commento straparla di pseudopolitica, di borghesia, di etnia, di scalpore, di pudore, di popolarità e commercio... tralasciando la (dubbia) veridicità di tutto ciò, questi sono discorsi che non c'entrano nulla con la musica.

L'unico suo giudizio sulla musica consiste nella frase "quattro musicisti mediocri", ma non argomenta... dovrei prendere sul serio una critica del genere? Il contesto storico-politico per lui è tutto a quanto pare, per me non è nulla, perché io sono nato nell'89 e quei tempi, pur conoscendoli dai libri di storia, non li ho mai vissuti, e nonostante ciò penso di poter criticare un pezzo musicale per quello che è, ed apprezzare i Beatles nonostante oggi la musica sia totalmente diversa.

 
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Comunque questo è il link completo dell'articolo di Scaruffi:http://www.scaruffi.com/vol1/beatles.html

Per il loro lavoro in studio c'era un certo George Martin che era tutt'altro che un semplice produttore.

L'hard rock e l'heavy metal sono storicamente nati con i Blue Cheer. Non esageriamo ora con i meriti :asd:

Non sono convinto di questa distinzione in comportamenti stagni tra generi. Un capolavoro di musica dance del periodo degli anni '90 è solo musica dance, niente di più. Musica per ballare che adempie al proprio dovere, ma è questa arte che mira a scatenare le nostre più profonde emozioni e i nostri più alti sentimenti?

Lo capisco che il discorso sull'arte è complesso e molto soggettivo, ma cerchiamo di essere obiettivi. Nella mia vita ho ascoltato la discografia dei Beatles moltissime volte. Non parlo per preconcetti.
Ma perchè parli dei Beatles come "musica di oggi"? Hai 400 anni? :rickds:

Hai presente quante cose sono cambiate nella musica negli ultimi 70 anni? E anche solamente negli ultimi 10?

Quelle cose che ha scritto tal Scaruffi sono definibili come patetiche. Si esce anche dai gusti soggettivi, sono semplicemente patetiche, oltre ad essere false.

Molte rivoluzioni di registrazioni sono partite da loro.

Infatti non ho detto che She Loves You è un capolavoro, ho detto che è un canzone pop leggera e spensierata. I capolavori sono altri. She Loves You può essere definita come caposaldo della musica pop.

La musica dance anni '90 non la ascolto, ma mi permetto di dire che non è paragonabile in nessun modo ai Beatles.

Se neghi pure l'importanza di Helter Skelter non so più cosa dire. Non è che lo dico io, è un dato di fatto da 40 anni.

In che modo si sarebbe obiettivi?

 
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