Gianp
Signore
- Iscritto dal
- 27 Maggio 2012
- Messaggi
- 5,252
- Reazioni
- 266
Eccoci anche quest' anno al thread più bello, quello in cui si tirano le somme, lo leggo sempre con grande piacere.
Da quando ho cominciato a tenere traccia dei giochi che finisco, otto anni fa, questi ultimi dodici mesi sono stati quelli in cui ho visto meno titoli di coda.
Eccovi la mia personale classifica per il 2024, buona lettura.
2024:
01. Aliens: Dark Descent (PS5)
02. Ender lilies: Quietus of the knights (NSW)
03. Shin Megami Tensei V (NSW)
04. Xenoblade Chronicles 2 (NSW)
05. Soul Hackers 2 (PS5)
06. Xenoblade Chronicles DE (NSW)
07. Hollow Knight: Voidheart edition (PS4)
08. Octopath traveler 2 (NSW)
09. Helldivers 2 (PS5)
10. Broforce (PS4)
11. Cygni: All Guns Blazing (PS5)
12. Capcom Arcade Stadium 2nd: Three Wanders (NSW)
13. Limbo (NSW)
14. Dex (NSW)
15. The Last Worker (PSVR2)
16. Mortal Kombat Armageddon (Wii)
17. Toki (NSW)
Fuori classifica perché già finiti in passato:
Ne approfitto per augurare a tutti un sereno 2025
Da quando ho cominciato a tenere traccia dei giochi che finisco, otto anni fa, questi ultimi dodici mesi sono stati quelli in cui ho visto meno titoli di coda.
Eccovi la mia personale classifica per il 2024, buona lettura.
2024:
01. Aliens: Dark Descent (PS5)
02. Ender lilies: Quietus of the knights (NSW)
03. Shin Megami Tensei V (NSW)
04. Xenoblade Chronicles 2 (NSW)
05. Soul Hackers 2 (PS5)
06. Xenoblade Chronicles DE (NSW)
07. Hollow Knight: Voidheart edition (PS4)
08. Octopath traveler 2 (NSW)
09. Helldivers 2 (PS5)
10. Broforce (PS4)
11. Cygni: All Guns Blazing (PS5)
12. Capcom Arcade Stadium 2nd: Three Wanders (NSW)
13. Limbo (NSW)
14. Dex (NSW)
15. The Last Worker (PSVR2)
16. Mortal Kombat Armageddon (Wii)
17. Toki (NSW)
Fuori classifica perché già finiti in passato:
- Metal Slug Anthology (Wii)
- Deep Rock Galactic Special edition (PS5)
- Overwatch 2 (PS5)
- TMNT: Shredder's Revenge (PS5)
Parto dalle prime due posizioni: sono rimasto letteralmente estasiato da Aliens: Dark Descent ed Ender lilies, nettamente i due che più mi hanno intrattenuto questo 2024.
Aliens l' ho concluso, raccogliendo tutto, persino a difficile, il che è tutto dire visto che non sono mai stato una cima negli strategici e nonostante gli innumerevoli glitch e bug, uno dei quali mi ha impedito di accedere al ng+, mi ci sono blindato dentro con estrema soddisfazione.
Non ho gradito la presenza di nemici umanoidi, inseriti in modo a mio avviso poco elegante per esigenze di variazione alla formula e la meccanica relativa alla boss fight finale.
Ender Lilies si è rivelato essere un metroidvania ottimamente strutturato in ogni suo aspetto, un vero gioiello.
In merito ad Hollow Knight invece ho sensazioni discordanti. Capiamoci: è un prodotto di rara bellezza nel suo complesso e pad alla mano non puoi non accorgerti dell'amore che gli sviluppatori hanno riversato nella loro creazione, lo puoi sentire e vedere, tuttavia alcune cose non le ho gradite, il traversal è una di queste, infatti nonostante tutti gli accorgimenti di cui ci si può avvalere per renderlo meno tedioso, alle volte mi ha dato l' impressione di essere un espediente malcelato per allungare a dismisura la durata complessiva dell' esperienza, che se anche fosse stata più breve, sarebbe stata di tutto rispetto, probabilmente migliore. Il tornare spessissimo negli stessi luoghi, dopo una lunga traversata, solo per apprendere di non essere ancora in possesso dei power up giusti a procedere, ha contribuito al sopraggiungere prematuro di un pizzico di stanca.
Condizione che, da un certo punto in avanti, complice quello che credo sia un dlc, viene completamente bypassata, a riprova che questo aspetto forse non si sia rivelato riuscitissimo.
Se dovessi consigliare un solo metroidvania tra Ender ed Hollow, consiglierei il primo, che ritengo per certi versi più impegnativo ma meno frustrante e del quale anche la trama si è fatta seguire con un mio maggior interesse.
Ho finalmente avuto modo di immergermi in Octopath Traveler 2, dopo la piacevolissima esperienza concessami dal primo capitolo che è stato il mio gioco preferito nel 2023.
La formula proposta lo caratterizza come un more of the same di grande pregio, con qualche marginale aggiunta che un po' per la qualità delle storie narrate, un po' per le atmosfere che definirei meno bucoliche non mi ha rapito come da me sperato.
Nel complesso è stata una bella esperienza piagata da una eccessiva pesantezza di fondo.
Non sono solito stilare una vera e propria flop ed OT2 non può definirsi un titolo deludente però mentirei se non ammettessi che, causa mie aspettative abnormi, un pochino le ha disattese.
Piazzo SMT V non più in alto della terza posizione perché sebbene la formula dei megaten mi catturi come poche altre (a mio gusto personale la piazzerei subito sotto a quella dei Monster Hunter), alcuni elementi mi sono apparsi fin troppo grezzi: mi riferisco alla sceneggiatura,che posso annoverare tra le cose più brutte che mi sia capitato di vedere/leggere negli ultimi anni, alla caratterizzazione dei personaggi, al posizionamento degli stessi che mi ha restituito la sensazione di star esperienziando qualcosa di retrò ed ai pochissimi e poco ispirati dungeon.
Sono invece rimasto piacevolmente sorpreso dalla profondità dell'esplorazione delle mappe aperte, dotate di notevole estensione verticale e disegnate in maniera elaborata.
SMT5 a mio modo di vedere basa gran parte di ciò che ha da dire sugli scontri e del resto questo basta a sorreggere egregiamente una messa in scena alquanto traballante.
Quest' anno ho acquistato gli Xenoblade che mi mancavano, cioè tutti ad eccezione dell' X che giocai a suo tempo su Wii U e che nella mia esperienza è uno dei jrpg più belli a cui mi sia mai dedicato. Ho finito la Definitive edition del primo con annesso epilogo e da poco ho archiviato anche il secondo capitolo, pronto ad immergermi in Torna.
Il primo lo definirei monumentale ma è il secondo, superata la poca chiarezza dei tutorial, ad essermi entrato nel cuore, impreziosito da un combat system che si è evoluto di continuo ed anche sulla soglia delle 150 ore ha continuato ad offrirmi spunti di apprendimento.
Ci sono delle cose che non mi hanno convinto appieno tipo la poca espressività dei personaggi e la caratterizzazione un po' blanda di molte Blade rare, ma sono aspetti cui passo su con agilità.
Restando in tema di jrpg mi ha divertito tanto anche Soul Hackers 2. Lo stile in cell shading utilizzato credo abbia parzialmente contribuito a camuffare il basso budget che suppongo gli sia stato destinato. Giocarlo in difficile è stata pura goduria. Sebbene si tratti di un esperimento meno ambizioso di SMT5, per certi versi, dato il suo lavoro di sintesi, non sono stato in grado di rilevare molti degli elementi negativi di quest' ultimo e complessivamente forse l’ho apprezzato pure di più, la sua portata limitata al contempo mi spinge a collocarlo più in basso.
Per quanto riguarda Helldivers 2: divertente; se ne sono andate via circa 80 ore in meno di un mese, è stata una piacevole scoperta, uno di quei giochi su cui tornare di tanto in tanto.
La lentezza nel rilascio dei contenuti, i problemi di accesso e di bilanciamento hanno portato rapidamente la mia attenzione altrove ma conto di ritornarci.
Per me l' assenza di un loop solido nel suo gameplay funge da deterrente nel prolungare la mia permanenza al suo interno e pur lungi dalla stratificazione di un Deep Rock Galactic, questa tipologia di coop ha un fortissimo richiamo su di me ed ho apprezzato la goliardia di fondo in stile Starship Troopers.
Vorrei spendere due parole per il gioco che mi accompagnerà alle porte del nuovo anno: Cygni: all guns blazing, lo sto giocando in questi giorni. A quanto pare opera prima di un piccolo studio scozzese fondato da 2 ragazzi che hanno lavorato anche per la Pixar e si vede.
L' ho finito a facile un paio di volte ed adesso sto approcciando i primi livelli a normale.
Caotico e veloce, non è necessario far sfoggio di precisione chirurgica per rimanere in vita, si basa sul dover continuamente bilanciare il rapporto tra scudi e potenza di fuoco, raccogliendo risorse che vengono rilasciate costantemente abbattendo i nemici.
Da notare il buon sound design e la musica orchestrale da colossal, che non apprezzo particolarmente ma ben si sposa con le atmosfere proposte.
Un plauso alla resa visiva a tratti impressionante, che mi ha riportato alla mente scene di Matrix Revolutions e mi ha ricordato vagamente anche Sine Mora, altro shoot 'em up che puntava molto sul comparto audio visivo, oltre che su di una narrazione di tutto rispetto per la tipologia di prodotto, cosa che è presente anche in Cygni ma non in maniera così sviluppata.
Pur non arrivando a toccare neanche di striscio la magnificenza dei lavori made in Cave, sia che apprezzate gli shoot 'em up, sia che vogliate semplicemente staccare la spina per un paio d' orette, ve lo straconsiglio anche se una maggiore varietà di nemici e di pattern offensivi non avrebbe guastato.
La personalizzazione della navicella che controlliamo è tremendamente complessa, anzi complicata e qui si nota un po'
d'inesperienza di chi l’ha progettata.
Gli altri nomi presenti in classifica sono stati un mero riempitivo, piacevoli sì ma non particolarmente degni di nota. Ho preferito Inside, che ho giocato tempo addietro, a Limbo. Di Dex ho apprezzato il world building ma mi è parso abbastanza problematico lato gameplay.
Bro Force è un run’n’gun caciarone e spensierato con una lievissima spruzzata di elementi puzzle, a cui non si può non voler bene.
Ho recuperato Three Wanders di Capcom, a cui sono legato perché da bambino puntualmente ogni anno era disponibile nella saletta del lido che frequentavo con la mia famiglia e che al tempo ero solito veder giocare più che provare in prima persona. Mi colpiva moltissimo una sua peculiarità: all' inserimento del gettone ti permetteva di scegliere tra ben 3 esperienze differenti, uno più bella dell' altra e ce n'era un po' per tutti i gusti: Midnight Wanderers (platformer run and gun)
Chariot: Adventure through the Sky (shoot em up) e Don't Pull (puzzle).
I primi due rappresentavano il grosso dell' offerta e condividevano universo narrativo e personaggi, come due capitoli della stessa saga. Una gioia per gli occhi dalla giocabilità sopraffina, però caspita se erano bastardi: studiati per prosciugare alla velocità della luce intere paghette.
Sempre in tema di vecchie glorie, ho giocato anche alla versione “aggiornata” di Toki, capolavoro che possiedo ancora oggi per Amiga. La nuova veste grafica non gli rende giustizia.
Mortal Kombat Armageddon: il peggiore della serie.
Infine The Last Worker per Psvr2, story driven ambientato in un contesto distopico in cui impersoniamo l'ultimo dipendente umano di una sorta di Amazon e che fonda il suo gameplay sulla reiterazione di azioni.
Ecco,quest'anno avrei voluto dedicarmi un po' di più alla vr, che nell' era PS4 mi ha sorpreso come null'altro ma complice la quasi totale assenza di release in formato fisico, tanti acquisti li ho rimandati ai prossimi anni.
Per quanto mi riguarda di giochi belli su psvr2 ne sono usciti, quindi di materiale da recuperare ne ho. RE4R Gold, TWD: S&S 2: Retribution, Horizon: COTM, Arizona Sunshine 2, The Dark Pictures: Switchback, Red Matter 1 e 2, Metro Awakening, Alien: Rogue Incursion, questi sono i primi che mi vengono in mente.
Il mio buon proposito per l' anno nuovo è completare la saga di Xenoblade Chronicles ma senza stare a pensarci più di tanto, dato che ho una wishlist zeppa di cose sulle quali non vedo l'ora di mettere le mani:
Unicorn Overlord, Stellar Blade, FF VII Rebirth, Gow Ragnarok, Astrobot, Armored Core 6, Elden Ring, Persona 3R, Space Marine 2, Silent Hill 2R, Metaphor: ReFantazio, Alan Wake II, Black Myth: Wukong, Breath of the wild e Tears of the Kingdom.
In backlog tra gli altri ho FF XVI, Dead Space Remake, Mario + Rabbids Sparks of Hope, Tunic ed un certo Baldur's Gate 3.
Per non parlare di MH Wilds che uscirà tra non molto.
Mi si prospetta una seconda metà di generazione piuttosto intensa.
Aliens l' ho concluso, raccogliendo tutto, persino a difficile, il che è tutto dire visto che non sono mai stato una cima negli strategici e nonostante gli innumerevoli glitch e bug, uno dei quali mi ha impedito di accedere al ng+, mi ci sono blindato dentro con estrema soddisfazione.
Non ho gradito la presenza di nemici umanoidi, inseriti in modo a mio avviso poco elegante per esigenze di variazione alla formula e la meccanica relativa alla boss fight finale.
Ender Lilies si è rivelato essere un metroidvania ottimamente strutturato in ogni suo aspetto, un vero gioiello.
In merito ad Hollow Knight invece ho sensazioni discordanti. Capiamoci: è un prodotto di rara bellezza nel suo complesso e pad alla mano non puoi non accorgerti dell'amore che gli sviluppatori hanno riversato nella loro creazione, lo puoi sentire e vedere, tuttavia alcune cose non le ho gradite, il traversal è una di queste, infatti nonostante tutti gli accorgimenti di cui ci si può avvalere per renderlo meno tedioso, alle volte mi ha dato l' impressione di essere un espediente malcelato per allungare a dismisura la durata complessiva dell' esperienza, che se anche fosse stata più breve, sarebbe stata di tutto rispetto, probabilmente migliore. Il tornare spessissimo negli stessi luoghi, dopo una lunga traversata, solo per apprendere di non essere ancora in possesso dei power up giusti a procedere, ha contribuito al sopraggiungere prematuro di un pizzico di stanca.
Condizione che, da un certo punto in avanti, complice quello che credo sia un dlc, viene completamente bypassata, a riprova che questo aspetto forse non si sia rivelato riuscitissimo.
Se dovessi consigliare un solo metroidvania tra Ender ed Hollow, consiglierei il primo, che ritengo per certi versi più impegnativo ma meno frustrante e del quale anche la trama si è fatta seguire con un mio maggior interesse.
Ho finalmente avuto modo di immergermi in Octopath Traveler 2, dopo la piacevolissima esperienza concessami dal primo capitolo che è stato il mio gioco preferito nel 2023.
La formula proposta lo caratterizza come un more of the same di grande pregio, con qualche marginale aggiunta che un po' per la qualità delle storie narrate, un po' per le atmosfere che definirei meno bucoliche non mi ha rapito come da me sperato.
Nel complesso è stata una bella esperienza piagata da una eccessiva pesantezza di fondo.
Non sono solito stilare una vera e propria flop ed OT2 non può definirsi un titolo deludente però mentirei se non ammettessi che, causa mie aspettative abnormi, un pochino le ha disattese.
Piazzo SMT V non più in alto della terza posizione perché sebbene la formula dei megaten mi catturi come poche altre (a mio gusto personale la piazzerei subito sotto a quella dei Monster Hunter), alcuni elementi mi sono apparsi fin troppo grezzi: mi riferisco alla sceneggiatura,che posso annoverare tra le cose più brutte che mi sia capitato di vedere/leggere negli ultimi anni, alla caratterizzazione dei personaggi, al posizionamento degli stessi che mi ha restituito la sensazione di star esperienziando qualcosa di retrò ed ai pochissimi e poco ispirati dungeon.
Sono invece rimasto piacevolmente sorpreso dalla profondità dell'esplorazione delle mappe aperte, dotate di notevole estensione verticale e disegnate in maniera elaborata.
SMT5 a mio modo di vedere basa gran parte di ciò che ha da dire sugli scontri e del resto questo basta a sorreggere egregiamente una messa in scena alquanto traballante.
Quest' anno ho acquistato gli Xenoblade che mi mancavano, cioè tutti ad eccezione dell' X che giocai a suo tempo su Wii U e che nella mia esperienza è uno dei jrpg più belli a cui mi sia mai dedicato. Ho finito la Definitive edition del primo con annesso epilogo e da poco ho archiviato anche il secondo capitolo, pronto ad immergermi in Torna.
Il primo lo definirei monumentale ma è il secondo, superata la poca chiarezza dei tutorial, ad essermi entrato nel cuore, impreziosito da un combat system che si è evoluto di continuo ed anche sulla soglia delle 150 ore ha continuato ad offrirmi spunti di apprendimento.
Ci sono delle cose che non mi hanno convinto appieno tipo la poca espressività dei personaggi e la caratterizzazione un po' blanda di molte Blade rare, ma sono aspetti cui passo su con agilità.
Restando in tema di jrpg mi ha divertito tanto anche Soul Hackers 2. Lo stile in cell shading utilizzato credo abbia parzialmente contribuito a camuffare il basso budget che suppongo gli sia stato destinato. Giocarlo in difficile è stata pura goduria. Sebbene si tratti di un esperimento meno ambizioso di SMT5, per certi versi, dato il suo lavoro di sintesi, non sono stato in grado di rilevare molti degli elementi negativi di quest' ultimo e complessivamente forse l’ho apprezzato pure di più, la sua portata limitata al contempo mi spinge a collocarlo più in basso.
Per quanto riguarda Helldivers 2: divertente; se ne sono andate via circa 80 ore in meno di un mese, è stata una piacevole scoperta, uno di quei giochi su cui tornare di tanto in tanto.
La lentezza nel rilascio dei contenuti, i problemi di accesso e di bilanciamento hanno portato rapidamente la mia attenzione altrove ma conto di ritornarci.
Per me l' assenza di un loop solido nel suo gameplay funge da deterrente nel prolungare la mia permanenza al suo interno e pur lungi dalla stratificazione di un Deep Rock Galactic, questa tipologia di coop ha un fortissimo richiamo su di me ed ho apprezzato la goliardia di fondo in stile Starship Troopers.
Vorrei spendere due parole per il gioco che mi accompagnerà alle porte del nuovo anno: Cygni: all guns blazing, lo sto giocando in questi giorni. A quanto pare opera prima di un piccolo studio scozzese fondato da 2 ragazzi che hanno lavorato anche per la Pixar e si vede.
L' ho finito a facile un paio di volte ed adesso sto approcciando i primi livelli a normale.
Caotico e veloce, non è necessario far sfoggio di precisione chirurgica per rimanere in vita, si basa sul dover continuamente bilanciare il rapporto tra scudi e potenza di fuoco, raccogliendo risorse che vengono rilasciate costantemente abbattendo i nemici.
Da notare il buon sound design e la musica orchestrale da colossal, che non apprezzo particolarmente ma ben si sposa con le atmosfere proposte.
Un plauso alla resa visiva a tratti impressionante, che mi ha riportato alla mente scene di Matrix Revolutions e mi ha ricordato vagamente anche Sine Mora, altro shoot 'em up che puntava molto sul comparto audio visivo, oltre che su di una narrazione di tutto rispetto per la tipologia di prodotto, cosa che è presente anche in Cygni ma non in maniera così sviluppata.
Pur non arrivando a toccare neanche di striscio la magnificenza dei lavori made in Cave, sia che apprezzate gli shoot 'em up, sia che vogliate semplicemente staccare la spina per un paio d' orette, ve lo straconsiglio anche se una maggiore varietà di nemici e di pattern offensivi non avrebbe guastato.
La personalizzazione della navicella che controlliamo è tremendamente complessa, anzi complicata e qui si nota un po'
d'inesperienza di chi l’ha progettata.
Gli altri nomi presenti in classifica sono stati un mero riempitivo, piacevoli sì ma non particolarmente degni di nota. Ho preferito Inside, che ho giocato tempo addietro, a Limbo. Di Dex ho apprezzato il world building ma mi è parso abbastanza problematico lato gameplay.
Bro Force è un run’n’gun caciarone e spensierato con una lievissima spruzzata di elementi puzzle, a cui non si può non voler bene.
Ho recuperato Three Wanders di Capcom, a cui sono legato perché da bambino puntualmente ogni anno era disponibile nella saletta del lido che frequentavo con la mia famiglia e che al tempo ero solito veder giocare più che provare in prima persona. Mi colpiva moltissimo una sua peculiarità: all' inserimento del gettone ti permetteva di scegliere tra ben 3 esperienze differenti, uno più bella dell' altra e ce n'era un po' per tutti i gusti: Midnight Wanderers (platformer run and gun)
Chariot: Adventure through the Sky (shoot em up) e Don't Pull (puzzle).
I primi due rappresentavano il grosso dell' offerta e condividevano universo narrativo e personaggi, come due capitoli della stessa saga. Una gioia per gli occhi dalla giocabilità sopraffina, però caspita se erano bastardi: studiati per prosciugare alla velocità della luce intere paghette.
Sempre in tema di vecchie glorie, ho giocato anche alla versione “aggiornata” di Toki, capolavoro che possiedo ancora oggi per Amiga. La nuova veste grafica non gli rende giustizia.
Mortal Kombat Armageddon: il peggiore della serie.
Infine The Last Worker per Psvr2, story driven ambientato in un contesto distopico in cui impersoniamo l'ultimo dipendente umano di una sorta di Amazon e che fonda il suo gameplay sulla reiterazione di azioni.
Ecco,quest'anno avrei voluto dedicarmi un po' di più alla vr, che nell' era PS4 mi ha sorpreso come null'altro ma complice la quasi totale assenza di release in formato fisico, tanti acquisti li ho rimandati ai prossimi anni.
Per quanto mi riguarda di giochi belli su psvr2 ne sono usciti, quindi di materiale da recuperare ne ho. RE4R Gold, TWD: S&S 2: Retribution, Horizon: COTM, Arizona Sunshine 2, The Dark Pictures: Switchback, Red Matter 1 e 2, Metro Awakening, Alien: Rogue Incursion, questi sono i primi che mi vengono in mente.
Il mio buon proposito per l' anno nuovo è completare la saga di Xenoblade Chronicles ma senza stare a pensarci più di tanto, dato che ho una wishlist zeppa di cose sulle quali non vedo l'ora di mettere le mani:
Unicorn Overlord, Stellar Blade, FF VII Rebirth, Gow Ragnarok, Astrobot, Armored Core 6, Elden Ring, Persona 3R, Space Marine 2, Silent Hill 2R, Metaphor: ReFantazio, Alan Wake II, Black Myth: Wukong, Breath of the wild e Tears of the Kingdom.
In backlog tra gli altri ho FF XVI, Dead Space Remake, Mario + Rabbids Sparks of Hope, Tunic ed un certo Baldur's Gate 3.
Per non parlare di MH Wilds che uscirà tra non molto.
Mi si prospetta una seconda metà di generazione piuttosto intensa.
Ne approfitto per augurare a tutti un sereno 2025
