Rubrica Il Retroripensamento - Retrorivalutone

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Lord_Raptor

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Sono sicuro che una discussione già ci sia da qualche parte, fa niente :unsisi:

Quali sono quei giochi che per un motivo o per l'altro avete sempre snobbato o magari ad una prima partita vi hanno fatto una cattiva impressione ma, volendo anche a distanza di anni, avete rivalutato?

Si può fare anche al contrario, giochi che prima vi piacevano ma ora non sopportate più :stema2:

Ce ne saranno a valanghe, non fate i timidi :morris82:

 
Ultima modifica:
Ultimamente ho rivalutato in meglio Final Fight 3/Tough per SNES :morris82: E anche un po Garou MOTW che, da fan dei Fatal Fury old school, non ho mai sopportato molto :rickds:

 
Io, oltre a Donkey Kong Country 3 recentemente citato in altra discussione, ne ho uno clamoroso:

Castelvania: Symphony of the Night :azz:

Fino a qualche anno fa non lo sopportavo, l'anno scorso l'ho ricominciato seriamente, ho insistito, l'ho finito e che dire :hype:

Pure God Hand volendo, l'avevo provicchiato un decennio fa, l'ho ripreso "seriamente" una o due estati fa e mi sono divertito da far schifo :rickds:

 
Carina l'idea, allora inizio

-Quando ero più piccolo mi schifavano i titoli Arc system works, specialmente Guilty Gear con le sue ambientazioni "oscure" e tizi coi poteri per me troppo esagerati (preferivo di gran lunga il "tranquillo" Street Fighter). Dopo col passare degli anni mi sono avvicinato ai titoli Arc system works con Blazblue Calamity Trigger (quando nei negozi c'era il Chrono Phantasma) e con Guilty Gear XX Accent Core Plus R (quando la serie era ancora un po' "oscura" e non aveva ancora abbracciato lo stile troppo allegro e colorato, per me, degli Xrd) e devo dire che comunque mi pento di non aver giocato prima ai loro titoli;

-The House of the Dead mi faceva paura (complice anche del fatto che ero piccolo), ma una volta cresciuto li ho giocati e devo dire che non fanno paura (per gente più cresciuta sicuramente), anzi sono anche dannatamente divertenti. Infatti non riesco a smettere di giocarli ;) ;

-In passato ero un grandissimo fan dei giochi Capcom (specialmente SF, Dino Crisis, Devil May Cry, Onimusha e Darkstalkers, ma principalmente dei loro titoli Arcade come Final Fight e gli Strider mentre i Resident Evil mai piaciuti), poi col passare del tempo ho cominciato a perdere sempre più interesse nei titoli (fatta eccezione dei Devil May Cry, degli Strider (principalmente il 2) e di Dino Crisis), forse è complice anche il fatto che hanno abbandonato le sale giochi e per il fatto che è da anni che non stanno tirando fuori nuovi capitoli di Darkstalkers, Rival Schools (scoperto in un secondo momento e merita) nonché forse abbandonato il mondo Arcade. Diversamente della SNK quando ero piccolo consideravo solo Metal Slug, poi anche per il fatto che sono ancora legati al mondo Arcade ho cominciato a scoprire di più sulla SNK e col passare degli anni sono passato da fan Capcom a fan SNK (guarda caso le due grandi rivali degli anni '90, sono passato nell'altra fazione) scoprendo anche una lunga serie di fantastici titoli che prima ignoravo (come i The King of Fighters, Fatal Fury, Samurai Shodown, The Last Blade per non parlare anche di roba minore come King of the Monsters, Top Hunter Rody e Cathy, titoli a mio avviso sottovalutati).

Si suona stupido come motivazione, ma sono principalmente un appassionato di titoli Arcade e la SNK pare operare nel mondo Arcade ancora oggi, quindi nel caso di Capcom (di cui conservo dei bei ricordi) continuerò a vedere di buon occhio la Capcom degli anni '90 e non quella attuale.

Poi se mi verrà in mente altro lo scriverò ;)

 
Ultima modifica da un moderatore:
Bravissimo che hai nominato Capcom e SNK nel mondo arcade, io ho perso completamente interesse per i picchiaduro SNK, ma proprio tutti :asd: e per la seria Alpha/Zero di Street Fighter.

L'unica eccezione è The King of Fighters '96 per qualche motivo :azz:

 
Ultima modifica:
io ho perso completamente interesse per i picchiaduro SNK, ma proprio tutti :asd:
Ma noooo, mi ricordo che ti piaceva così tanto Fatal Fury :rickds:

 
ne cito alcuni: Silent Hill, Gothic 2, Zelda: the wind waker. Vai a capire perchè. Come volevasi dimostrare, non sempre la prima impressione è ciò che conta.

 
Strano nonostante la mia ormai  lunghissima  carriera (basti vedere  la data dell'iscrizione qui) non credo di poter contribuire, non rigioco i giochi finiti quasi mai e le rare volte che  lo faccio è perchè mi sono piaciuti tantissimo . Se un gioco per qualunque motivo non mi piace e lo scarto non lo riprendo più. Per quei giochi che ho rigiocato e che ormai "snobbo" ,la ragione è che li ho rigiocati al punto da stancarmene e non perchè non mi piacciono in assoluto

 
In questi giorni preso dalla noia ho spolverato il GC e mi sono messo a giocare GEIST, che avevo recuperato di recente ed era ancora incelofanato.

Un gioco single player non mi prendeva così da tempo per la sua originalità ed il suo essere fuori dagli schemi.

Da ragazzino lo saltai fidandomi delle review modeste, e sebbene alcuni dei difetti citati siano tutti lì (gunplay mediocre, IA nemica non pervenuta, Frame rate ballerino su tutti), trovo che siano stati inutilmente ingigantiti e fatti pesare più del dovuto.

Geist non è un FPS e non vuole esserlo, quindi che l’IA sia idiota, o che il gunplay non sia al livello dei migliori titoli dell’epoca, è francamente una cosa che dà fastidio il giusto, specie se giocato 15 anni dopo, con molta più conoscenza ludica alle spalle, meno attenzione ai tecnicismi, e più alla sostanza.

Per me Geist è semplicemente nato in un’era  errata.

Il concept di gioco non solo è incredibilmente valido, ma anche applicato egregiamente.

La risoluzione di stanze o persino scontri a fuoco (addirittura scegliere cosa/chi possedere per primo, e l’ordine di possessione scelta, sono fondamentali in alcuni scontri serrati) tiene incollati al pad, e per me è sufficiente ad alleggerire i difetti che si porta dietro.

Viene da chiedersi cosa sarebbe potuto essere se ci fossero state più soluzioni per ogni situazione (spaventare qualcuno richiede spesso di compiere una sequela di azioni prestabilite, ovvero un’unica soluzione per ogni enigma).

Ma oggettivamente non penso si potesse chiedere questo ad un gioco di 15 anni fa con sviluppo travagliato, e non capisco nemmeno perché lo pretendesse la critica, visto che la maggior parte degli enigmi di ogni gioco, ha sempre presentato un’unica soluzione, ma la cosa è stata fatta pesare solo in Geist.

Chiunque non l’abbia fatto dia una chance a sto gioco, secondo me ne vale la pena :sisi:  

 
Tra i titoli che ho rivalutato metto sicuramente Silent Hill (Psx) all'epoca preferivo nettamente la serie Resident Evil!

 
Tra i titoli che ho rivalutato metto sicuramente Silent Hill (Psx) all'epoca preferivo nettamente la serie Resident Evil!


Io più che svalutare uno rispetto all'altro, ero un po' troppo pischello per comprendere a pieno "cosa" fosse l'horror in Silent Hill.

RE con il suo approccio alla B movie è molto più semplice in questo senso :sisi:

 
Io più che svalutare uno rispetto all'altro, ero un po' troppo pischello per comprendere a pieno "cosa" fosse l'horror in Silent Hill.

RE con il suo approccio alla B movie è molto più semplice in questo senso :sisi:


Vero RE alla fine è molto più simile a quel tipo di film action/horror!

 
Ora che ci penso, all'epoca avevo provato il primo Silent Hill ma non mi era piaciuto perchè come gameplay e storia preferivo Resident Evil. Poi, ai tempi della PS2, un amico mi prestò Silent Hill 2 consigliandomi di giocarlo. Non ero molto convinto, ma decisi di dargli un'altra possibilità. Mi fece una buona impressione e apprezai in particolare il suo modo di raccontare l'horror in modo differente rispetto agli altri survival.  Continuo a preferire i vecchi Resident Evil, ma grazie a questa esperienza ho rivalutato le caratteristiche di Silent Hill.

 
Per me Geist è semplicemente nato in un’era  errata.
Bravissimo, è proprio così. Giochi come questo finiranno sempre più nel dimenticatoio col passare degli anni, salvo che qualcuno (appassionato quindi di retrogaming e recupero giochi/console) non vada a spulciarli/riscoprirli.

 


SH2 è e rimarrà il picco assoluto della saga, un titolo meravigliosamente e intrinsecamente complesso, pieno di sottigliezza ed allegorie psicologiche e non.

Però visto il tema del topic, credo che sia opportuno menzionare SH 4.

Sbeffeggiati, irriso, denigrato...ma poi la fanbase ha finito per rivalutarlo completamente.

Pur con tutte le sue, obiettive, mancanze(poche location, protagonista con il carisma di un comodino) e difetti(controlli imprecisi, eccesso di backtracking, escort mission).

Nota di pregio per quanto mi riguarda, è indubbiamente il suo "svilupparsi" da un singolo spunto in un giornale del primo SH.

 
Bravissimo, è proprio così. Giochi come questo finiranno sempre più nel dimenticatoio col passare degli anni, salvo che qualcuno (appassionato quindi di retrogaming e recupero giochi/console) non vada a spulciarli/riscoprirli.
Infatti non appena lo finisco ci faccio uno sproloquio sul mio blog, la gente (pochissima che mi segue, ma tant’è) DEVE SAPERE.

Sto gioco lo devo tramandare ai posteri :asd:  

 
Uppo il thread:

Ho finito ieri sera GTA Vice City per la prima volta in 17 anni da quando lo ho (mi mancherebbero solo le missioni del
Malibù e di Phil cassidy
)
L'ho sempre approcciato come quello che era per il collettivo sociale di ragazzini, ossia un gioco dove si guida, si spara e si fanno gli inseguimenti.
Da quando ho avuto la mia maturazione videoludica, dal 2009 in poi, gli approcci sono cambiati con tutti i tipi di giochi, sopratutto con la saga più famosa di R*, portandomi a spolpare tutti gli episodi da liberty city/vice city Stories in poi ma non S.Andread e non quello che ritenevo il picco più alto della casa statunitense e forse mi sbagliavo.

L'ho (ri?)preso in mano per approcciarmi seriamente, godermi la trama, i personaggi, gli anni 80', l'atmosfera e il trash di Rockstar con i suoi riferimenti a doppio senso e puntigliosi nei confronti della cultura sociale americana.
Dal punto di vista grafico è invecchiato ma stiamo parlando di un gioco che ha sul groppone quasi 20 primavere e per l'epoca il mondo di gioco realizzato fu eccellente e di certo la grafica risulta la cosa più sacrificabile.
Il gameplay è uno di punti dolenti, risultando complicato e facendo sì che diverse missioni si complichino per l'approccio non molto consono della fisica dei veicoli ma sopratutto dell'aggro dei nemici/polizia, per i quali non c'è via di mezzo, o spariscono letteralmente o ti arrivano addosso in 15/20, che poi con i veicoli diventa tutto un programma ma si sa GTA è esagerato appositamente, portandoti da sempre a fare scelte più comode per risolvere la situazione piuttosto che giuste moralmente (mi sono trovato a compiere dei massacri cercando e vincendo le varie gare, passando costantemente sui marciapiedi per evitare il traffico).
La scelta di morire appena si finisce in acqua la trovo una cosa estremamente limitante perché pericolosissima, la quale rischia di far saltare un intera missione per via di poca precisione, cosa rafforzata da un gameplay, appunto, ancora acerbo ma giustificato ovviamente dal periodo storico videoludico.
Stendo un velo pietoso sulla giocabilità delle imbarcazioni, ancora al livello embrionale, buona, invece, quella dei velivoli.
Il doppiaggio è eccellente, forse uno dei migliori per la vente coinvolta, andando da Ray Liotta, passando per Dennis Hopper e Danny Trejio, arrivando fino a Jenna Jemso.
La colonna sonora è un icona del Brand e una delle più importanti in ambito videoludico, trasuda gli anni 80 da tutti i pori e dà un immersività che potrebbe facilmente competere con i tripla A di questi anni, una delle mie preferite.
La trama è un altro tasto abbastanza dolente, non avendolo mai approfondito più di tanto mi aspettavo sviluppi degni di un eccellente thriller/criminal movie come R* ci ha abituati nelle ultime generazioni, con ottimi risvolti di trama e approfondimento dei personaggi, cosa sulla quale sono stato fortemente deluso. Alla fine il tutto si riduce ad una pretesa per far giocare un gioco gestionale di attività criminali, nel quale lo scopo principale e tirare su danaro meglio e più in fretta possibile, fatto in maniera eccellente, per carità, ma avrei voluto altro. Forse è radicata troppo profondamente in me l'idea di GTA come brand che ha molto altro oltre al mero "cazzeggio" videoludico, nel quale si sviluppano trama, personaggi ben scritti e caratterizzati da un profondo dramma umano come forma di forte critica verso la società odierna. Credo sia un caso abbastanza isolato, dato che questo tipo di attività ludico/gestionale non è stata mai più riprodotta ma l'assenza di una vera e propria trama fa sembrare tutto come l'idea che avevo da ragazzino e come hanno gli adolescenti oggigiorno, quella di un gioco dove tutto è il presupposto per fare casino.

Sia chiari sono rimasto deluso ma il tutto "mamma" Rockstar lo fa alla perfezione, sono io che cercavo e credevo ci fosse qualcosa di diverso.

8.5/10
 
Uppo il thread:

Ho finito ieri sera GTA Vice City per la prima volta in 17 anni da quando lo ho (mi mancherebbero solo le missioni del
Malibù e di Phil cassidy
)
L'ho sempre approcciato come quello che era per il collettivo sociale di ragazzini, ossia un gioco dove si guida, si spara e si fanno gli inseguimenti.
Da quando ho avuto la mia maturazione videoludica, dal 2009 in poi, gli approcci sono cambiati con tutti i tipi di giochi, sopratutto con la saga più famosa di R*, portandomi a spolpare tutti gli episodi da liberty city/vice city Stories in poi ma non S.Andread e non quello che ritenevo il picco più alto della casa statunitense e forse mi sbagliavo.

L'ho (ri?)preso in mano per approcciarmi seriamente, godermi la trama, i personaggi, gli anni 80', l'atmosfera e il trash di Rockstar con i suoi riferimenti a doppio senso e puntigliosi nei confronti della cultura sociale americana.
Dal punto di vista grafico è invecchiato ma stiamo parlando di un gioco che ha sul groppone quasi 20 primavere e per l'epoca il mondo di gioco realizzato fu eccellente e di certo la grafica risulta la cosa più sacrificabile.
Il gameplay è uno di punti dolenti, risultando complicato e facendo sì che diverse missioni si complichino per l'approccio non molto consono della fisica dei veicoli ma sopratutto dell'aggro dei nemici/polizia, per i quali non c'è via di mezzo, o spariscono letteralmente o ti arrivano addosso in 15/20, che poi con i veicoli diventa tutto un programma ma si sa GTA è esagerato appositamente, portandoti da sempre a fare scelte più comode per risolvere la situazione piuttosto che giuste moralmente (mi sono trovato a compiere dei massacri cercando e vincendo le varie gare, passando costantemente sui marciapiedi per evitare il traffico).
La scelta di morire appena si finisce in acqua la trovo una cosa estremamente limitante perché pericolosissima, la quale rischia di far saltare un intera missione per via di poca precisione, cosa rafforzata da un gameplay, appunto, ancora acerbo ma giustificato ovviamente dal periodo storico videoludico.
Stendo un velo pietoso sulla giocabilità delle imbarcazioni, ancora al livello embrionale, buona, invece, quella dei velivoli.
Il doppiaggio è eccellente, forse uno dei migliori per la vente coinvolta, andando da Ray Liotta, passando per Dennis Hopper e Danny Trejio, arrivando fino a Jenna Jemso.
La colonna sonora è un icona del Brand e una delle più importanti in ambito videoludico, trasuda gli anni 80 da tutti i pori e dà un immersività che potrebbe facilmente competere con i tripla A di questi anni, una delle mie preferite.
La trama è un altro tasto abbastanza dolente, non avendolo mai approfondito più di tanto mi aspettavo sviluppi degni di un eccellente thriller/criminal movie come R* ci ha abituati nelle ultime generazioni, con ottimi risvolti di trama e approfondimento dei personaggi, cosa sulla quale sono stato fortemente deluso. Alla fine il tutto si riduce ad una pretesa per far giocare un gioco gestionale di attività criminali, nel quale lo scopo principale e tirare su danaro meglio e più in fretta possibile, fatto in maniera eccellente, per carità, ma avrei voluto altro. Forse è radicata troppo profondamente in me l'idea di GTA come brand che ha molto altro oltre al mero "cazzeggio" videoludico, nel quale si sviluppano trama, personaggi ben scritti e caratterizzati da un profondo dramma umano come forma di forte critica verso la società odierna. Credo sia un caso abbastanza isolato, dato che questo tipo di attività ludico/gestionale non è stata mai più riprodotta ma l'assenza di una vera e propria trama fa sembrare tutto come l'idea che avevo da ragazzino e come hanno gli adolescenti oggigiorno, quella di un gioco dove tutto è il presupposto per fare casino.

Sia chiari sono rimasto deluso ma il tutto "mamma" Rockstar lo fa alla perfezione, sono io che cercavo e credevo ci fosse qualcosa di diverso.

8.5/10
Hai ragione, come gameplay e mission design è invecchiato malissimo.
Se pensiamo che è uscito a pochi mesi di distanza dal primo Mafia che neanche il remake recente riesce a migliorare a parte la grafica...
Ma venendo da GTA3 (che era un GTA2 leggermente piú story driven e in 3d) fidati Vice City era un bel salto. Mi ricordo come ieri, io che giocavo ancora a GTA3 su Pc, e i miei amici a Vice City su PS2 e mi raccontavano tutte le nuove feature e le missioni e la storia.
Che poi la storia non è cosi malvagia, è una parodia di Scarface e altri film e degli anni '80. È tutto in funzione di fare casino ma questo vale per tutti i GTA (forse un po meno il 4 che è l'unico GTA dove c'è del dramma umano che cercavi te).
E ricordo anche il passaggio a SanAndreas, che è il vero punto di svolta della serie e un gioco che è invecchiato pure bene.
Quindi per me Vice City rimane un gioco intermedio tra il vecchio GTA "arcade" casinista e quello piu moderno e vario iniziato con San Andreas. 18 anni fa ne ero innamorato, adesso se lo lancio al massimo riesco a giocarci mezz'ora soprattutto grazie alle radio
 
Hai ragione, come gameplay e mission design è invecchiato malissimo.
Se pensiamo che è uscito a pochi mesi di distanza dal primo Mafia che neanche il remake recente riesce a migliorare a parte la grafica...
Ma venendo da GTA3 (che era un GTA2 leggermente piú story driven e in 3d) fidati Vice City era un bel salto. Mi ricordo come ieri, io che giocavo ancora a GTA3 su Pc, e i miei amici a Vice City su PS2 e mi raccontavano tutte le nuove feature e le missioni e la storia.
Che poi la storia non è cosi malvagia, è una parodia di Scarface e altri film e degli anni '80. È tutto in funzione di fare casino ma questo vale per tutti i GTA (forse un po meno il 4 che è l'unico GTA dove c'è del dramma umano che cercavi te).
E ricordo anche il passaggio a SanAndreas, che è il vero punto di svolta della serie e un gioco che è invecchiato pure bene.
Quindi per me Vice City rimane un gioco intermedio tra il vecchio GTA "arcade" casinista e quello piu moderno e vario iniziato con San Andreas. 18 anni fa ne ero innamorato, adesso se lo lancio al massimo riesco a giocarci mezz'ora soprattutto grazie alle radio
Assolutamente daccordo ma alla fine si riduce "solo" ad una parodia, dove i personaggi lasciano tempo che trovano.
I grandi salti sono stati 3 per quanto mi riguarda: dalla grafica e struttura 2d a quella 3d, da vice city a S.Andreas che potenzia terribilmente, in senso positivo, il mondo di gioco e l'armamentario già ottimo visto nel gioco con vercetti, oltre a tantissime attività secondarie quali palestra, barbiere ecc. Il terzo con il passaggio da ps2 a ps3, dove GTA IV ha dato un ulteriore netta evoluzione al mondo free roaming rockstar migliorandolo in maniera incredibile, poi BogT e TLaD come DLCs hanno dato la botta finale, soprattutto Gay Tony che potenzialmente e complessivamente è, per me, il migliore in assoluto ma hanno avuto la strada spianata dal 4.
 
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