Uppo il thread:
Ho finito ieri sera GTA Vice City per la prima volta in 17 anni da quando lo ho (mi mancherebbero solo le missioni del
)
L'ho sempre approcciato come quello che era per il collettivo sociale di ragazzini, ossia un gioco dove si guida, si spara e si fanno gli inseguimenti.
Da quando ho avuto la mia maturazione videoludica, dal 2009 in poi, gli approcci sono cambiati con tutti i tipi di giochi, sopratutto con la saga più famosa di R*, portandomi a spolpare tutti gli episodi da liberty city/vice city Stories in poi ma non S.Andread e non quello che ritenevo il picco più alto della casa statunitense e forse mi sbagliavo.
L'ho (ri?)preso in mano per approcciarmi seriamente, godermi la trama, i personaggi, gli anni 80', l'atmosfera e il trash di Rockstar con i suoi riferimenti a doppio senso e puntigliosi nei confronti della cultura sociale americana.
Dal punto di vista grafico è invecchiato ma stiamo parlando di un gioco che ha sul groppone quasi 20 primavere e per l'epoca il mondo di gioco realizzato fu eccellente e di certo la grafica risulta la cosa più sacrificabile.
Il gameplay è uno di punti dolenti, risultando complicato e facendo sì che diverse missioni si complichino per l'approccio non molto consono della fisica dei veicoli ma sopratutto dell'aggro dei nemici/polizia, per i quali non c'è via di mezzo, o spariscono letteralmente o ti arrivano addosso in 15/20, che poi con i veicoli diventa tutto un programma ma si sa GTA è esagerato appositamente, portandoti da sempre a fare scelte più comode per risolvere la situazione piuttosto che giuste moralmente (mi sono trovato a compiere dei massacri cercando e vincendo le varie gare, passando costantemente sui marciapiedi per evitare il traffico).
La scelta di morire appena si finisce in acqua la trovo una cosa estremamente limitante perché pericolosissima, la quale rischia di far saltare un intera missione per via di poca precisione, cosa rafforzata da un gameplay, appunto, ancora acerbo ma giustificato ovviamente dal periodo storico videoludico.
Stendo un velo pietoso sulla giocabilità delle imbarcazioni, ancora al livello embrionale, buona, invece, quella dei velivoli.
Il doppiaggio è eccellente, forse uno dei migliori per la vente coinvolta, andando da Ray Liotta, passando per Dennis Hopper e Danny Trejio, arrivando fino a Jenna Jemso.
La colonna sonora è un icona del Brand e una delle più importanti in ambito videoludico, trasuda gli anni 80 da tutti i pori e dà un immersività che potrebbe facilmente competere con i tripla A di questi anni, una delle mie preferite.
La trama è un altro tasto abbastanza dolente, non avendolo mai approfondito più di tanto mi aspettavo sviluppi degni di un eccellente thriller/criminal movie come R* ci ha abituati nelle ultime generazioni, con ottimi risvolti di trama e approfondimento dei personaggi, cosa sulla quale sono stato fortemente deluso. Alla fine il tutto si riduce ad una pretesa per far giocare un gioco gestionale di attività criminali, nel quale lo scopo principale e tirare su danaro meglio e più in fretta possibile, fatto in maniera eccellente, per carità, ma avrei voluto altro. Forse è radicata troppo profondamente in me l'idea di GTA come brand che ha molto altro oltre al mero "cazzeggio" videoludico, nel quale si sviluppano trama, personaggi ben scritti e caratterizzati da un profondo dramma umano come forma di forte critica verso la società odierna. Credo sia un caso abbastanza isolato, dato che questo tipo di attività ludico/gestionale non è stata mai più riprodotta ma l'assenza di una vera e propria trama fa sembrare tutto come l'idea che avevo da ragazzino e come hanno gli adolescenti oggigiorno, quella di un gioco dove tutto è il presupposto per fare casino.
Sia chiari sono rimasto deluso ma il tutto "mamma" Rockstar lo fa alla perfezione, sono io che cercavo e credevo ci fosse qualcosa di diverso.
8.5/10