LATO SORASora si svegliò di soprassalto…. Si sentiva strano ultimamente, come se una strana forza lo chiamasse da lontano… si girò e vide Paperino, Pippo e il coraggioso Grillo Parlante che con tanta dedizione aveva annotato su uno dei suoi diari le loro gesta passate, dormire sul prato al fianco della strada, erano in viaggio da diversi giorni ormai, in cerca di un modo per salvare Riku e Re Topolino. Mentre era perso tra questi pensieri, una strana figura col CAPPUCCIO NERO gli apparve davanti e fece cenno di seguirlo… la strana sensazione era tornata e Sora, istintivamente, seguì quella strana figura fluttuante, non prima però di aver svegliato i suoi amici. I nostri eroi seguirono l’uomo col cappuccio nero che li condusse alle porte di uno strano castello, una volta dentro, l’uomo spiegò che quello era IL CASTELLO DELL’OBLIO , un luogo dove chi si avventurava poteva ricordare cose rimaste sopite nel profondo…. Ma allo stesso tempo perdere i loro ricordi più cari… Consapevoli del pericolo i nostri stavano per rinunciare ma la strana figura non aveva escluso la possibilità che i loro amici potessero essere giunti in quello stesso luogo, e poi loro avevano i diari del Grillo, come potevano dimenticare? Con ritrovato coraggio Sora e i suoi amici decisero di addentrarsi nelle profondità del castello mentre la figura incappucciata spariva con un sorrisetto compiaciuto….Man mano che salivano i vari piani del castello però i ricordi delle loro avventure cominciarono veramente a sparire e perfino il diario del Grillo si era cancellato! Stavano quasi per tornare indietro quando Sora si ricordò che sulla sua isola c’era anche un’altra sua amica oltre a lui e Riku: NAMINE’!! Sora l’aveva quasi dimenticata ma per fortuna il castello aveva fatto riemergere il ricordo e mostrò ai suoi amici perfino il portafortuna che lei le aveva dato! Doveva assolutamente continuare a salire per ricordare altro di lei. Ma era stata lei a dargli davvero quel portafortuna? Sora pensò che stava dimenticando qualcosa o qualcuno di molto importante… ma chi poteva mai essere? “D’altronde se l’ho dimenticato vuol dire che non era poi così importante” pensò Sora, e con questo pensiero confortante continuò la sua avanzata con i suoi amici subito dietro di lui preoccupati dallo strano comportamento dell’amico.Nel frattempo, in un’ala dei piani alti del Castello, la figura incappucciata che aveva guidato Sora, discuteva con altri tre individui con la stessa uniforme…. Parlavano di usare Sora e il Keyblade per rovesciare l’organizzazione di cui loro stessi facevano parte: L’ORGANIZZAZIONE XIII. I cospiratori erano AXEL E LARXENE mentre il loro capo, nonché colui che aveva attirato Sora nel castello, si chiamava MARLUXIA. VEXEN, uno scienziato e membro dell’Organizzazione XIII presente nel Castello, voleva testare la forza di Sora e aveva creato la nemesi perfetta per lui: UNA COPIA ARTIFICIALE DI RIKU. Questo essere aveva lo stesso carattere del vero Riku e non sapeva assolutamente di essere un falso…. Con il permesso di Marluxia, schierò sul campo il costrutto in attesa di risultati…Appena entrato nella nuova sala, Sora si trovò di fronte il suo amico Riku, ma quest’ultimo non sembrava lui e attaccò Sora che però riuscì a sconfiggerlo. Prima di ritirarsi però l’amico disse che doveva proteggere Naminè ,che si trovava ai piani superiori, e mostrò il portafortuna che lei le aveva donato…. Come era possibile che avevano lo stesso portaforuna? Quando Sora chiese spiegazioni all’”amico”, questi, turbato, scappò via. Confusi, ma avendo appreso della presenza di Naminè nel Castello, i nostri amici continuarono ad avanzare… perdendo sempre più ricordi nel processo…Al piano successivo, Sora trovò Larxene, che intrigata dal ragazzo voleva metterlo alla prova. Combatterono strenuamente ma poi ricomparve Riku in cerca di vendetta… Qui Sora (e “Riku” stesso) scoprirono la verità: l’amico era un costrutto artificiale! Larxene rivelò, inoltre, che Naminè era loro prigioniera! Il falso Riku smise di funzionare per il trauma subito e Sora, adirato, si scagliò con violenza contro Larxene che perì nello scontro. Pippo e Paperino, turbati dal comportamento anomalo di Sora, provarono a convincerlo a tornare indietro… ma lui non voleva saperne: doveva salvare Naminè!Il piano successivo era diverso (Te lo spiega Senpai: ogni piano affrontato corrispondeva ad un mondo visitato nel precedente capitolo di Kingdom Hearts creato grazie ai ricordi di Sora, ma a questo piano lui e i suoi amici si ritrovano in un mondo mai visto prima) non erano mai stati in quel luogo… nella città di CREPUSCOPOLI . Esplorando la città incontrarono Vexen, che voleva studiare Sora per i suoi esperimenti, ci fu una battaglia dove Vexen ebbe la peggio, ma mentre stava per scappare arrivò Axel che lo uccise: Axel era in realtà ai servizi del capo dell’organizzazione XIII ed era al Castello per individuarli e sterminarli (Te lo spiega Senpai: sebbene Vexen non fosse un traditore, Axel lo eliminò per guadagnare la fiducia di Marluxia). Disse anche che aveva fatto scappare Naminè e che l’attendeva al prossimo piano del castello dopodiché andò via.Axel non aveva mentito e Naminè era lì ad aspettare Sora. Qui rivelò che lei era una strega: nata nel momento in cui Sora era diventato un heartless… Naminè spiegò che quando una persona perde il proprio cuore e diventa un heartless, da quel QUALCUNO nasce (oltre all’heartless) un NESSUNO, un involucro vuoto senza sentimenti e senza uno scopo ma con tutti i ricordi del qualcuno da cui sono nati. L’organizzazione è formata da 13 nessuno che hanno un obiettivo in comune: quello di possedere un cuore e tornare a provare emozioni. Lei era speciale perché era nata dal cuore di Kairi mentre questi era nel corpo di Sora ed era legata a lui in modo speciale: poteva infatti CANCELLARE O ALTERARE I RICORDI DI LUI E DELLE PERSONE A LUI CARE… ed era proprio questo che era successo al Castello! L’organizzazione l’aveva rapita per portare Sora dalla loro parte e rovesciarla per seguire i piani di Marluxia…Ma non c’era da preoccuparsi, Naminè poteva sistemare tutto e ridare a Sora e i suoi amici i propri ricordi. Dovevano solo arrivare in cima al Castello e metterli a dormire in una speciale capsula per un periodo di tempo che purtroppo la ragazza non era in grado di definire, in questo modo avrebbero recuperato i loro ricordi… ma perso tutte le memorie di quanto accaduto al Castello! Sora riflettè un attimo, ma alla fine accettò sebbene fosse dispiaciuto all’idea di dimenticare quella strega gentile…Avanzarono fino all’ultimo piano, ma lì vi era Marluxia ad attenderli! Pieno di rabbia per quanto accaduto, si scagliò contro i nostri eroi, ma dopo una dura battaglia ebbero la meglio e il capo dei cospiratori morì. Naminè si scusò per quanto successo ma Sora ribatté che gli amici non hanno bisogno di scusarsi tra loro e con il sorriso sulle labbra si promisero che in qualche modo si sarebbero rivisti e che non si sarebbero dimenticati. Dopodiché il Grillo Parlante appuntò sul suo diario la frase “Ringraziare Naminè” e iniziarono finalmente questo lungo sonno che avrebbe rimesso a posto quella loro, speciale, catena di ricordi.LATO RIKURiku salì un altro piano del castello dell’oblio. Non era passato molto da quando si era risvegliato nelle segrete del castello e si era imbattuto in Vexen che aveva raccolto dati su di lui. Il ragazzo non sapeva come avesse fatto a sfuggire alle grinfie dell’oscurità e cosa Vexen volesse da lui, ma non aveva importanza… ciò che importava era uscire di lì e riunirsi ai suoi amici. Topolino si manteneva in contatto con lui e lo guidava a distanza (Te lo spiega Senpai: i due erano ormai amici e i loro cuori collegati, questo permetteva questa strana forma di telepatia, ndr) mentre Riku continuava la sua scalata verso l’uscita…Nel frattempo, in una sala dei piani bassi del castello, altri due membri dell’Organizzazione XIII discutevano dell’intruso ai piani bassi… LAXEAUS E ZEXION l’intruso aveva lo stesso odore del loro capo, ma non era possibile visto che Lord XEMNAS non si trovava nel castello… Strano. Laxaeus decise di indagare sulla questione e si preparò ad eliminare l’ospite sgradito…Giunto nella sala successiva, Riku trovò un altro uomo con la stessa divisa di Vexen, che gli si presentò come Laxaeus... iniziò una battaglia senza esclusione di colpi dove il nessuno perì nello scontro…. Non prima di aver rivelato a Riku la presenza di Sora da qualche parte nel castello! Il giovane, impaziente di rivedere l’amico, riprese la sua salita più determinato che mai…Riku era stupito…. Non solo aveva affrontato anche un tale Zexion, ma i residui di Ansem presenti ancora nel suo cuore, stavano per farlo cadere di nuovo sotto il controllo dello spietato nemico…. Fu allora che Re Topolino arrivò! Il sovrano era riuscito a raggiungere il ragazzo per offrirgli il suo aiuto contro l’oscurità e nei restanti piani del castello. Dopo aver placato l’oscurità nel cuore di Riku, il ragazzo lo informò degli ultimi sviluppi e insieme ripresero la salita.Zexion era adirato… era stato sconfitto da Riku ed era scappato per il rotto della cuffia... quella dannata Naminè aveva aiutato il ragazzo, anche se Riku non se n’era accorto ma lui ne era certo.. non poteva essere altrimenti…. ma come aveva fatto a scappare dal controllo di Marluxia ? A questo rispose Axel, appena arrivato nella stanza: Marluxia era morto… Con Axel era arrivato anche la copia di Riku, ormai riparata. Zexion voleva aizzarlo contro il vero Riku, ma Axel aveva altri piani: ordinò alla copia di eliminare proprio Zexion! Riku aveva incontrato uno strano individuo con il volto semicoperto da delle bende rosse: DiZ. L’uomo disse di essere in cerca di vendetta e che Riku e Topolino non dovevano preoccuparsi, era un loro alleato. L’uomo misterioso spiegò cosa fosse successo a Sora e disse ai due di raggiungere Naminé, che si stava prendendo cura di lui. Lì Riku doveva prendere una scelta di qualche tipo… Incuriosito, ma anche un po’ intimorito, il ragazzo si diresse verso la posizione di Sora mentre Topolino restò con DiZ: era una cosa che doveva fare da solo…L’ingresso al salone dove si trovavano Sora e Naminè era protetto dalla copia di Riku ed il ragazzo restò molto stupito nell’incontrarlo ma era solo una copia e quindi andava eliminata… dopo una ferocie battaglia la replica giaceva ormai senza forze al suolo e, in punto di morte, dimostrò di aver generato una propria personalità… era davvero solo un falso? O forse c’era di più in lui? Con queste domande che gli balenavano in mente, il ragazzo entrò finalmente nella stanza dove si trovava Sora…Sora dormiva in una capsula e Naminè era lì a vegliare su di lui. DiZ diceva il vero. La strega, dopo aver spiegato nel dettaglio cosa sarebbe successo a Sora, lo mise davanti ad una scelta: dormire anche lui nel castello e sigillare per sempre Ansem nel suo cuore (Te lo spiega Senpai: Ansem era ancora nel cuore di Riku, e in qualunque momento poteva riemergere e prendere di nuovo possesso del corpo di Riku) al prezzo però dei suoi ricordi nel castello dell’oblio… oppure andare via con i suoi ricordi intatti e affrontare Ansem…. Senza esitazione, il ragazzo disse che non avrebbe rinunciato ai suoi ricordi e, dopo aver affidato l’amico alle cure di Naminè si diresse verso l’uscita del castello dove lo attendevano DiZ e il Re.Prima di raggiungerli Riku attirò Ansem e lo affrontò in una lunga battaglia dove alla fine il rgazzo riuscì a sconfiggere lo studioso dell’Oscurità… per ora…Giunto all’uscita, DiZ fece dono a Riku e Topolino delle stesse divise dei membri dell’organizzazione: fintanto che le avrebbero indossate non sarebbero stati individuabili dai membri dell’organizzazione stessa…. Indossate le uniformi DiZ chiese a Riku quale via avrebbe percorso: quella della notte o quella del giorno? Riku scelse la via a lui più consona: La Via Dell’Alba….