La vostra situazione di vita

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:yakuza:
Probabilmente se avessi seguito quei consigli sarei ancora in una situazione mentale demmerda :yakuza:
Se tenti di sopprimere o ignorare stati d'animo "negativi" probabilmente stai pure peggio. Per dire.

 
E la cancellazione del mio poema a cosa è dovuta, di grazia ?

Vedete che la vita la rendete misera pure voi :(

Fà niente, sono riuscito a salvarlo :asd::asd:

 
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Bo... ci stavo pensando proprio ora anche io.

Sono un po' in una fase critica anche io, ho lasciato l'università perchè avevo scelto una facoltà semi-inutile, non ho mai avuto un lavoro serio, non so veramente che ***** sto combinando.

Poi ogni tanto penso anche alla situazione globale, provo a farmi un idea del mondo, della politica( e di come sia corrotta fino al midollo), della gente che viene sfruttata nei paesi del terzo mondo per farci avere roba a basso costo qui... ho la testa incasinata come la *****, sicuramente ora come ora non mi sento felice.

 
Grazie Chen
Oggi mi deprimo di meno.
Una volta conoscevo un tizio, era qualcosa di più di un conoscente. Mi stava simpatico. Faceva discorsi simili ai tuoi. Nella mia zona c'è una diga, usata tra l'altro anni fa per girare un James Bond. Comunque, niente, lui ogni giorno andava su per guardare giù. Prendeva le misure, allora io, di tanto in tanto, lo raggiungevo giusto per fare quattro chiacchiere. Un po' come al bar, solo senza tavolino e cameriera con le tette.

Sta di fatto che un giorno sparì. La famiglia pensava già al gesto tragico, io - sinceramente - pure. Ma ho subito voluto rispettare l'eventuale scelta. Siamo liberi. Sta di fatto che mesi e mesi dopo su Facebook sul suo profilo comparì un post. Una di quelle cose che si condividono, non ricordo più cos'era, sta di fatto che mi si erano drizzate le antenne, così gli scrissi in privato e lui mi rispose.

Aveva mollato tutto il suo lavoro e si era fatto assumere come animatore turistico in un villaggio alle Maldive. Solo che al contrario dei normali animatori, lui aveva chiesto di rimanere lì a tempo indeterminato e a fare radici. Gli avevano dato un bungalow e lui, tra un turno e l'altro, passa tutt'oggi la vita alle Maldive. Sempre al sole, senza pensieri, conoscendo sempre gente nuova e guardando molto raramente l'orologio.

Se c'è malessere bisogna cambiare vita, non spegnersela. Perchè sarebbe soltanto un'occasione persa. Alla peggio fallisci nel tentativo, ma se sei disposto a suicidarti, perchè non dovresti essere disposto a mollare tutta la zavorra e ricostruirti l'esistenza?

Condivido il pensiero di Schopenhauer, secondo il quale il suicidio non è una negazione della volontà di vivere, ma piuttosto una sua affermazione, poiché il suicida vuole porre fine alla propria vita. Nega, ricerca il nulla per sé, ma afferma la volontà: negando la vita così com'è, in realtà ne vorrebbe una migliore.

 
La triste differenza è che non ho la forza per togliermela ne la voglia per cambiarla, questa vita. Sono in uno stato di ricerca perenne, obbligato a fare cose per far felice gli altri, ma non per me.

Una forza d'inerzia che ormai è troppo inarrestabile da fermare. Resto solo in attesa di un evento inamobvile, sperando di rimanere nel mezzo quando le due forze si scontreranno. Sarebbe la cosa più serena per tutti.

Bella storia comunque. Molto fortunato il tuo amico.

Proprio questa mattina la mia ragazza, che è in Giappone per studio, mi ha detto che non è potuta tornare in orario a da Shizuoka a Kyoto perchè un uomo si è suicidato sui binari.

Dico dico, sarebbe pure fastidioso lasciare membra d'appertutto. Non penso la risposta sia il suicidio, per me la risposta è la semplice attesa.

 
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La triste differenza è che non ho la forza per togliermela ne la voglia per cambiarla, questa vita. Sono in uno stato di ricerca perenne, obbligato a fare cose per far felice gli altri, ma non per me.
Una forza d'inerzia che ormai è troppo inarrestabile da fermare. Resto solo in attesa di un evento inamobvile, sperando di rimanere nel mezzo quando le due forze si scontreranno. Sarebbe la cosa più serena per tutti.

Bella storia comunque. Molto fortunato il tuo amico.

Proprio questa mattina la mia ragazza, che è in Giappone per studio, mi ha detto che non è potuta tornare in orario a da Shizuoka a Kyoto perchè un uomo si è suicidato sui binari.

Dico dico, sarebbe pure fastidioso lasciare membra d'appertutto. Non penso la risposta sia il suicidio, per me la risposta è la semplice attesa.
Non è una fortuna caduta dal cielo. Ha fatto domanda per partire ed è partito e quello turistico è un settore che non muore mai e che ha sempre posto. Non parliamo di uno che per caso ha trovato un gratta e vinci vincente, ma di uno che a un certo punto si è stufato di vivere d'inerzia.

Niente che tu non possa fare, ad esempio.

 
Non è una fortuna caduta dal cielo. Ha fatto domanda per partire ed è partito e quello turistico è un settore che non muore mai e che ha sempre posto. Non parliamo di uno che per caso ha trovato un gratta e vinci vincente, ma di uno che a un certo punto si è stufato di vivere d'inerzia.Niente che tu non possa fare, ad esempio.
Se ha fatto domanda è stato scelto.

Potevano anche non prenderlo.

Fortunato.

 
Se ha fatto domanda è stato scelto.
Potevano anche non prenderlo.

Fortunato.
Sì, beh, non è che sia poi tanto difficile fare l'animatore turistico. Non è come mettersi in fila per diventare astronauta.:asd:

Cioè, ti fai il mazzo, sei sempre in ballo, hai poco tempo libero e lo stipendio non è niente di che. Ma intanto sei in un paradiso terrestre con vitto e alloggio pagati. Dipende cosa cerchi, ma al 90% trovi sempre un posto.

Lui, da quanto mi ha raccontato, ha solo dovuto fingere all'inizio, per mostrarsi entusiasta.

 
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Si beh, sono felice per lui.

Però non tutti ambiscono a perdersi nel lavoro in un paradiso tropicale (e comunque non tutti ci riescono)...

Purtroppo si arriva a determinate convinzioni col tempo, e quando si realizza la propria situazione è troppo tardi. Ma non è un problema, bisogna conviverci per quello che resta, tutto qui.

Mi viene da pensare a tutte le belle storie di gente che ha deciso d'abbandonare la città e spostarsi in campagna per aprire agriturismi o coltivazioni. Peccato che tutte queste persone siano ex impresari o capi di chissà quale facoltosa azienda :asd:

Non c'è equilibrio al mondo; però sì, fino a quando si ha ancora un margine di flessibilità credo che uno debba anche "farsela" la propria fortuna.

 
Ad averla una vita, io l'ho persa ormai da tempo... :asd:

Mi sento un po' come uno sturalavandini usato su di un gabinetto intasato... :nev:

 
Mai una gioia

 
Se tenti di sopprimere o ignorare stati d'animo "negativi" probabilmente stai pure peggio. Per dire.
Sì, ci sta...ma dopo 5-6 mesi di che quello "stato negativo" mi stava rovinando a livello mentale, amicale ed universitario dovevo fare solo una cosa: togliere il problema alla radice. Fatto quello, la vita è iniziata a migliorare. Ovvio non navigo in una felicità totale, ma in uno stato normale/positivo.

Può essere che se avessi cercato un aiuto esterno specializzato starei anche meglio, anzi suppongo che mi servirebbe anche ora...ma meh. Dovessi ricadere in uno stato del genere ci andrei, visto che o di riffa o di raffa mi sono "sistemato" tiro avanti.

 
Sì, ci sta...ma dopo 5-6 mesi di che quello "stato negativo" mi stava rovinando a livello mentale, amicale ed universitario dovevo fare solo una cosa: togliere il problema alla radice. Fatto quello, la vita è iniziata a migliorare. Ovvio non navigo in una felicità totale, ma in uno stato normale/positivo.
Può essere che se avessi cercato un aiuto esterno specializzato starei anche meglio, anzi suppongo che mi servirebbe anche ora...ma meh. Dovessi ricadere in uno stato del genere ci andrei, visto che o di riffa o di raffa mi sono "sistemato" tiro avanti.
Esatto. Proprio questo è il punto.

Concettualmente ignorare di star male per qualcosa cercando di sopprimerlo o non pensarci distraendoti e buttandoti in altro non è tanto diverso dal mettere una mano su una fiamma e cercare di far finta di nulla invece di capire che stai andando a fuoco e toglierla di la.

Sono segnali che il nostro corpo ci invia per farci capire che qualcosa non va bene così com'è.

Detto questo voglio dare una visione un po' diversa della cosa.

Il 90% delle volte anche cambiando tutto intorno a noi e della nostra vita il problema ce lo portiamo appresso e prima o poi cadiamo nelle stesse identiche meccaniche che ci han fatto star male. Se sei abbastanza fortunato può darsi che il cambio estirpi alla radice il problema , ma non è una cosa scontata.

Anzi secondo me se si tende ad indentificare le cause dei propri malcontenti in ciò che viviamo, in quanto diverso da ciò che vorremmo vivere , ci sono possibilità altissime che si stia cercando nel posto sbagliato.

Ovvero se si crede che la propria felicità dipenda esclusivamente da cosa si ha o non si ha , dove si sia o non si sia , nella vita quasi certamente non si sarà mai sereni.

Finchè si vive pensado che "sarò felice nel momento in cui...." state tranquilli. Non lo sarete mai.

 
Esatto. Proprio questo è il punto.Concettualmente ignorare di star male per qualcosa cercando di sopprimerlo o non pensarci distraendoti e buttandoti in altro non è tanto diverso dal mettere una mano su una fiamma e cercare di far finta di nulla invece di capire che stai andando a fuoco e toglierla di la.

Sono segnali che il nostro corpo ci invia per farci capire che qualcosa non va bene così com'è.

Detto questo voglio dare una visione un po' diversa della cosa.

Il 90% delle volte anche cambiando tutto intorno a noi e della nostra vita il problema ce lo portiamo appresso e prima o poi cadiamo nelle stesse identiche meccaniche che ci han fatto star male. Se sei abbastanza fortunato può darsi che il cambio estirpi alla radice il problema , ma non è una cosa scontata.

Anzi secondo me se si tende ad indentificare le cause dei propri malcontenti in ciò che viviamo, in quanto diverso da ciò che vorremmo vivere , ci sono possibilità altissime che si stia cercando nel posto sbagliato.

Ovvero se si crede che la propria felicità dipenda esclusivamente da cosa si ha o non si ha , dove si sia o non si sia , nella vita quasi certamente non si sarà mai sereni.

Finchè si vive pensado che "sarò felice nel momento in cui...." state tranquilli. Non lo sarete mai.
Fortunatamente io sono in quel "10%" di cui tu parli :asd: dovevo cambiare una cosa e pian piano la situazione mi è migliorata. Diciamo che il mio malessere proveniva non da me stesso, ma dall'esterno e questo mi dava grossi problemi, quindi è stato più facile trovare una "cura"...cioè...sapevo già dal D1 cosa dovevo fare, ma non riuscivo a metterla in pratica, raggiunto un breaking point mi sono detto "O fai quella cosa, o qua finisci male". Ed è anche per questo che non ho mai cercato un aiuto professionistico.

 
Andare all'estero e' una delle soluzioni piu' semplici per capire se il problema e' il posto dove ci si trova.

Ora vivo negli USA (ormai 5 mesi, e non e' la prima voltqa che faccio avanti e indietro tra Italia e USA) e il mio progetto foturo e' di stare qui per studiare in un college per qualche anno e chi vivra' vedra'...

Continuo ancora ad inseguire cio' che inseguivo anni fa, ma posso dire che qui si vive relativamente meglio. Molte piu' opportunita' di lavoro a livello generico, sapere lavorare nel mio settore qui e' ben retribuito e le persone capiscono... (in Italia piu' che altro e' difficile) e ci sono molti piu' strade.

Il problema, e' che per entrare negli USA e restare qui non e' semplice come andare in Australia ad esempio.

L'unico consiglio che posso dare e' imparqre l'inglese e andare all'estero. tutto il resto verra' da se.

 
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