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Ho finito "La Legge Della Notte" di Lehane che mi era stato consigliato qui, mi è piaciuto un botto anche se la menata che il crimine non paga è sempre presente in opere del genere //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Per stare sul mafioso volevo leggere "I Fratelli Rico" di Simenon ma ho preferito iniziare "L'ultimo Cavaliere" di King prima che esca il film, francamente non ci sto capendo molto :morris82:

 
Ho finito "La Legge Della Notte" di Lehane che mi era stato consigliato qui, mi è piaciuto un botto anche se la menata che il crimine non paga è sempre presente in opere del genere //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gifPer stare sul mafioso volevo leggere "I Fratelli Rico" di Simenon ma ho preferito iniziare "L'ultimo Cavaliere" di King prima che esca il film, francamente non ci sto capendo molto :morris82:
te l'avevo consigliato io ;p sono contento ti sia piaciuto (io ce l'ho in coda nelle cose da leggere).

per curiosità, che intendi con la menata che il crimine non paga? senza spoiler se possibile //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/bzv7yXY.png

comunque se cerchi libri simili ti consiglio di proseguire con Winslow che è una certezza (se non hai ancora letto le belve puoi partire dal prequel: i re del mondo) o anche la pattuglia dell' alba dovrebbe trattare di mafia se non sbaglio. Oppure sempre di Lehane puoi provare Quello era l'anno, chi è senza colpa (ho visto il film ed è discreto) o la morte non dimentica (anche qui ho visto il film ed è ottimo) :sisi:

 
te l'avevo consigliato io ;p sono contento ti sia piaciuto (io ce l'ho in coda nelle cose da leggere).per curiosità, che intendi con la menata che il crimine non paga? senza spoiler se possibile //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/bzv7yXY.png

comunque se cerchi libri simili ti consiglio di proseguire con Winslow che è una certezza (se non hai ancora letto le belve puoi partire dal prequel: i re del mondo) o anche la pattuglia dell' alba dovrebbe trattare di mafia se non sbaglio. Oppure sempre di Lehane puoi provare Quello era l'anno, chi è senza colpa (ho visto il film ed è discreto) o la morte non dimentica (anche qui ho visto il film ed è ottimo) :sisi:
Hai mai visto una storia di gangster o simili che finisca rosa e fiori? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

Se i Re del Mondo è scritto come Le Belve allora non riuscirei a leggerlo :none:, Lehane a quanto pare ha scritto mazzi di libri che poi sono diventati film, Mystic River ( la morte non dimentica) è un capolavoro...chi è senza colpa a quanto pare è un romanzo breve quindi avrei difficolta a reperirlo, per gli altri do' un occhiata.

 
Hai mai visto una storia di gangster o simili che finisca rosa e fiori? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif
Se i Re del Mondo è scritto come Le Belve allora non riuscirei a leggerlo :none:, Lehane a quanto pare ha scritto mazzi di libri che poi sono diventati film, Mystic River ( la morte non dimentica) è un capolavoro...chi è senza colpa a quanto pare è un romanzo breve quindi avrei difficolta a reperirlo, per gli altri do' un occhiata.
beh, giustamente direi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

spulciando in rete tra l'altro ho scoperto che "Quello era l'anno" è una sorta di prequel de "La legge della notte" :sisi: e poi mi stanno venendo in mente altri titoli :rickds: città in fiamme di Hallberg, Mr. Paradise di Leonard, giorni di fuoco di Gattis...

 
beh, giustamente direi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
spulciando in rete tra l'altro ho scoperto che "Quello era l'anno" è una sorta di prequel de "La legge della notte" :sisi: e poi mi stanno venendo in mente altri titoli :rickds: città in fiamme di Hallberg, Mr. Paradise di Leonard, giorni di fuoco di Gattis...
Oddio, "quello era l'anno" l'avevo preso in biblioteca anni e abbandonato, googlando mi è spuntata la copertina e mi sono ricordato :morris82: forse adesso essendomi affezionato al protagonista ho più interesse a leggerlo.

Ho recuperato "chi è senza colpa" e "Mr Paradise", "città in fiamme" non mi ispira per niente e "giorni di fuoco" è incentrata sulle rivolte nei ghetti di LA negli anni '90, non mi interessa particolarmente.

Comunque abbandono "l'ultimo cavaliere" di King, i fantasy non riesco a reggerli

 
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memorie dal sottosuolo di dostoevskij. tra gli innegabili pesi massimi della sua produzione, una perfetta mediazione tra letteratura e filosofia, ancora non mi era capitato di leggere qualcosa di suo così profondamente connotato ideologicamente (ma affrontare l'autore in ordine cronologico sta ripagando, ora arrivano le cose belle). una lettura viscerale che non può lasciare indifferenti, diventa per forza un luogo nel quale tornerò presto sapendo già che avrà ancora moltissimo da darmi.

occhio nel cielo di philip dick. non uno dei suoi picchi, bella l'idea delle realtà alternative governate da un'unica e monolitica mente, così come il senso di oppressione che ne deriva, ma manca terribilmente di mordente. comunque piacevole e in grado di offrire immagini interessanti, decisamente polemiche e ironiche verso quell'america puritana e militarista.

 
Finito il secondo dei quattro libri di Guerra e pace. Dopo 800 pagine ci si fa il callo su una scrittura non particolarmente ispirata, ma non si può certo perdonare il fatto che il 90% dei personaggi risultino anonimi e non riescano a far appassionare sulle loro sorti. Appare evidente che il romanzo manca di una vera e propria struttura che lo sorregga, semplicemente gli eventi proseguono in funzione di un'idea partorita sul momento e non concepita fin dal principio.

Mi sto imponendo di finirlo, ma al giro di boa il giudizio è negativo.

 
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umiliati e offesi, l'ultimo della produzione prima e minore di dostoevskij. si inizia a vedere la particolare polifonia che diventerà sempre più e in maniera sempre più riconoscibile una sua cifra stilistica, ma escluse poche situazioni è un romanzo che non lascia troppo il segno.

 
Beh, dopo molto tempo ho trovato la mia prima trilogia fantasy(filone amato già nei videogiochi) in "Cronache del Mondo Emerso" di Licia/Lucia(?) Troisi. Qualcuno l'ha letta? È una gran bella avventura?

 
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Beh, dopo molto tempo ho trovato la mia prima trilogia fantasy(filone amato già nei videogiochi) in "Cronache del Mondo Emerso" di Licia/Lucia(?) Troisi. Qualcuno l'ha letta? È una gran bella avventura?
Non è male ma tieni conto che si tratta di una saga abbastanza teen. Molti aspetti della trama sono abbozzati e non raggiungono la profondità dei fantasy d'autore. La tematica dell'amore tra i principali protagonisti è presente seppur non così pressante e alcune tra le problematiche tipicamente adolescenziali fungono da contorno. Se vuoi una saga leggera, simpatica e senza troppi pensieri un pensierino è concesso :sisi:

 
Non è male ma tieni conto che si tratta di una saga abbastanza teen. Molti aspetti della trama sono abbozzati e non raggiungono la profondità dei fantasy d'autore. La tematica dell'amore tra i principali protagonisti è presente seppur non così pressante e alcune tra le problematiche tipicamente adolescenziali fungono da contorno. Se vuoi una saga leggera, simpatica e senza troppi pensieri un pensierino è concesso :sisi:
Chiaro, ho iniziato la lettura e devo dire che l'atmosfera creata da Licia non è niente male. Abbiamo una ragazzina di nome Nihal che si comporta come un maschiaccio, cresciuta senza madre e con un padre armaiolo...tanto grosso quanto buono.

Ti dirò Leroi, le saghe teen non mi dispiacciono...Harry Potter(ok, le opere non sono paragonabili)libro che ho letto ultimamente si attesta proprio su questi standard.

Cooomunque periodo di letture eh, sto leggendo anche Carrie. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png

 
Chiaro, ho iniziato la lettura e devo dire che l'atmosfera creata da Licia non è niente male. Abbiamo una ragazzina di nome Nihal che si comporta come un maschiaccio, cresciuta senza madre e con un padre armaiolo...tanto grosso quanto buono.
Ti dirò Leroi, le saghe teen non mi dispiacciono...Harry Potter(ok, le opere non sono paragonabili)libro che ho letto ultimamente si attesta proprio su questi standard.

Cooomunque periodo di letture eh, sto leggendo anche Carrie. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png
Si, io la Troisi l'ho apprezzata a suo tempo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif le sue saghe non sono brutte in quanto si tratta di letture piacevoli che svolgono il proprio ruolo :sisi:

 
cuore di cane di bulgakov. ironico e a tratti grottesco, la metamorfosi del cane pallino come trasformazione di un uomo in una società soffocante, sommersa da un'ingiusta burocrazia e sorretta da vuoti ideali. allegorica sia la storia che i personaggi, bulgakov esplora bene diversi tipi umani tutti ben rigidamente caratterizzati e riconoscibili.

splendido.

 
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Il Conte di Montecristo, di A. Dumas: lungo, a volte lento ma stupendo. Lettura coinvolgente, appassionante e scorrevole. Ho apprezzato moltissimo il canovaccio degli intrighi e delle rivelazioni. Un'opera d'arte :sisi:

 
cuore di cane di bulgakov. ironico e a tratti grottesco, la metamorfosi del cane pallino come trasformazione di un uomo in una società soffocante, sommersa da un'ingiusta burocrazia e sorretta da vuoti ideali. allegorica sia la storia che i personaggi, bulgakov esplora bene diversi tipi umani tutti ben rigidamente caratterizzati e riconoscibili.

splendido.


Lo lessi anch'io qualche anno fa e mi piacque parecchio, solo che la mia poca conoscenza della situazione russa dell'epoca non mi ha permesso di cogliere tutta l'ironia (tolta quella poco velata //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif)

 
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Lo lessi anch'io qualche anno fa e mi piacque parecchio, solo che la mia poca conoscenza della situazione russa dell'epoca non mi ha permesso di cogliere tutta l'ironia (tolta quella poco velata //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif)
sì un minimo di infarinatura credo sia richiesta, ma l'ironia è abbastanza evidente //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif lo stesso per i personaggi, sono tipi talmente evidenti che avere piena consapevolezza delle loro posizioni nella russia del tempo è relativo, lo si capisce comunque che schwonder e sottoposti siano pedine di un sistema che non comprendono a fondo, così come il loro scontro ideologico con il professore e il dottore (esemplare la scena del libro di engels, dove pallinov lo difende pur non avendolo capito mentre il professore lo vuole bruciare senza nemmeno conoscerlo).

 
Ue chi si vede, come stai? :pffs:
L'università sta cambiando la mia vita. Se non altro da quando ho smesso di studiare materie umanistiche mi sto sparando cose come 4 libri al mese:rickds:

 
Se una notte d'inverno un viaggiatore – Italo Calvino, 1979. Non è la prima volta che provo a buttare giù un commento, ci provo ma è difficile. A maggior ragione dopo aver aspettato mesi. Se una notte d'inverno un viaggiatore è un libro per me speciale, una di quelle letture inevitabili ma che continuano a sfuggire per un motivo o per l'altro. Le altissime aspettative erano state ulteriormente amplificate dall'entusiasmo per Il barone rampante – per cui vale un discorso identico. L'avvio non avrebbe potuto essere migliore: era proprio quello che mi aspettavo, fin dall'introduzione un capolavoro di narrativa e meta-narrativa, un gioco geniale e sorprendente. Procedendo con i successivi capitoli qualcosa ha però iniziato a incrinarsi: la struttura si rivela inaspettatamente rigida, il tono “meta” da persistente diventa sporadico, la narrazione pare intrappolata in un circolo vizioso, risolvendosi in un virtuosismo sempre meno accattivante. Soprattutto l'inaspettato peso conferito alle vicende del Lettore, che immaginavo confinate al ruolo di ponte fra le storie se non addirittura alla sola introduzione, mi è parso guastare irrimediabilmente quell'indefinitezza che rendeva memorabili le prime pagine. (Non che avessi idea di come il romanzo avrebbe potuto reggersi in piedi altrimenti, ma in effetti parte della curiosità stava proprio in questo.) Sul momento la delusione è stata amara; ma piuttosto che abbandonare la lettura, ho preso atto delle divergenze rispetto alle mie aspettative e ho proseguito, cercando di accettare il libro per come è. E alla fine ne è valsa la pena: è bastato un piccolo sforzo per stare al gioco, e abbandonarsi a questo continuo fluire di storie, ognuna di esse una finestra su un mondo differente, ognuna impressa in uno stile unico. È tutta una questione di approccio. Qualche caduta a mio avviso c'è, ma fortunatamente nel mio caso non ha compromesso la godibilità complessiva (certo però il finale avrebbe potuto essere migliore). Impossibile azzardare un'analisi di un'opera tanto densa e stratificata come Se una notte d'inverno, o anche solo citare un passaggio rappresentativo di un romanzo (?) che non è mai uguale a se stesso. Non lo si riesce nemmeno a spiegare, definire, figuriamoci. La quantità, la qualità, la complessità degli argomenti è semplicemente soverchiante, e disarmante la naturalezza con cui Calvino li affronta, sviscera, frantuma. Da perdercisi. Mi viene in aiuto il buon panzer che è riuscito a sintetizzarne efficacemente i meriti principali:

letto se una notte d'inverno un viaggiatore di calvino ed è stato bellissimo. le grandi capacità tecniche e stilistiche di calvino restituiscono le giuste potenzialità della forma romanzo, mentre osserviamo il lettore avanzare alla ricerca di un testo sfuggevole e mutevole, un continuo mancato soddisfacimento che non fa altro che alimentare costantemente l'interesse. ovviamente non gioco stilistico fine a sé stesso, ma occasione per riflettere su moltissimi aspetti legati al romanzo, alla prosa e alla narrazione, sia sotto un profilo tecnico, di produzione creativa, che di ricezione del testo e dei meccanismi che entrano in atto durante la lettura. un libro (romanzo? raccolta di racconti? saggio?) stimolante dalla prima all'ultima pagina, tanto appassionante nell'intreccio quanto lucido nell'auto-analisi narrativa.
Alla fine l'unica parte valida di commento non è manco mia, e chissà quanta roba che mi sembrava importantissima ho tralasciato o dimenticato, ma almeno è andata. Leggetelo.

 
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