Odio le persone che hanno la necessità di trovare difetti in tutto e sono critiche a prescindere su qualsiasi cosa.
Odio le persone ignoranti che credono di essere esperte in argomenti in cui, per essere esperti, ci vorrebbero quantomeno una laurea e anni ed anni di esperienza lavorativa. Classico esempio: i/le 50-60enni del mio arretratissimo paese che trovo in pullman, quando parlano di temi medici/ingegneristici/politici/economici e hanno la presunzione di dire che chi svolge questi lavori è un incapace.
Odio chi, agli occhi del suo interlocutore, vuole dimostrarsi esperto di un determinato argomento pur non conoscendolo, e la prima e unica cosa che fa è tirare giù la classica valanga di banalità e luoghi comuni; finita quella, poi, è incapace di continuare il discorso.
Odio gli argomenti fantoccio.
Odio la gente che sente la necessità di giustificare a tutti i costi, e in modi improbabili, le proprie negligenze, le proprie distrazioni e la propria superficialità.
Odio la gente che, mentre cammini con una certa fretta sul marciapiede, esce dai portoni senza accertarsi che non ci sia nessuno che sopraggiunge ( = "dare la precedenza") e ti si piazza davanti camminando lentamente, costringendoti a fermarti dopo di loro. E magari ti guardano pure male se vedono che li talloni mentre cammini.
Allo stesso modo odio le mamme coi passeggini che si fermano a chiacchierare e intasano i marciapiedi, non rendendosi conto che la loro superficialità costringe i pedoni ad andare in strada, magari facendo slalom tra motorini e auto parcheggiate.