Castlevania: Lords of Shadow
« La lotta per la supremazia è eterna, inevitabile... L'obiettivo di ogni creatura su questo mondo è la vittoria. Uccideranno e moriranno per il loro desiderio di dominare. Alcuni chiamano questa lotta eterna "equilibrio", l'equilibrio fra luce e oscurità. »
Sviluppatore: MercurySteam, Kojima Productions.
Piattaforma: PlayStation 3, Xbox 360.
Lingua: Testo a schermo in italiano, doppiaggio in inglese.
Cosa ti è piaciuto in particolare: la varietà del gameplay, che alterna fasi platform, puzzle e action: non tutte e tre le tipologie sono dello stesso livello, ma quantomeno aiutano nel divertimento ed evitano una noia sennò inevitabile; la migliore è sicuramente quella action, molto profonda e coinvolgente, con tante mosse e combo da sbloccare. Mi è piaciuta moltissimo la colonna sonora che, però, è composta da un numero parecchio esiguo di brani. Spettacolari le ambientazioni e l'utilizzo intelligente di luci. In generale, comunque, la parte migliore dell'avventura è sicuramente la seconda, dal Capitolo 7 in poi circa, dove l'atmosfera globale muta vistosamente, diventando più tetra e cupa; ma anche per quanto riguarda il level design troviamo più soddisfazioni rispetto che all'inizio, con parecchi livelli memorabili e di grande effetto.
Cosa non ti è piaciuto in particolare: vado a braccetto con ciò che ho scritto sopra: la carenza di brani della colonna sonora e la prima parte, che di certo non è da buttare ma sotto certi aspetti è un "grande tutorial", con un numero esagerato di colori, colori e ancora colori piuttosto distanti dal "Castlevania tipo". Ho detestato i Quick Time Event che mi hanno portato a numero infinito di game-over, e la telecamera spesso mi ha irritato non poco.
Recensione Trama: « Cosa spinge un uomo ad affrontare sfide da cui la maggior parte di noi fuggirebbe? Condannandolo alla solitudine, esponendolo alla sconfitta e alla morte? La risposta è... l'amore. Una forza così potente da accecare la ragione. Accecare ogni cosa... anche la verità. »
L'amore ha proprio un ruolo da protagonista in Lords of Shadow, a discapito di quanto potrebbe sembrare; è ciò che mette in moto la vicenda di Gabriel Belmont, membro della Confraternita della Luce, che si ritrova tutto d'un tratto senza la compagnia della sua bellissima moglie Marie, da lui tanto amata, uccisa da creature soprannaturali che bazzicano nell'Europa meridionale dove il titolo è ambientato. Il compito della Confraternita è proprio quello di difendere le persone da questi esseri, mentre quello di Gabriel sarà, più nello specifico, ritrovare i pezzi della Mistica Maschera di ***, particolare oggetto in grado di riunire Cielo e Terra e di riportare i vita i morti.
La trama di Lords of Shadow può risultare abbastanza complicata, anche perché non viene narrata in maniera molto chiara e, così come Gabriel dovrà ricostruire i pezzi della Maschera, sarà nostro compito ricostruire i pezzi della storia; una storia comunque interessante e in grado di colpire, anche grazie ad una regia ottima e dei personaggi non epocali ma comunque ben caratterizzati.
Recensione Gameplay: come già detto, il gameplay si articola più che altro in tre fasi: una action, una puzzle e una platform, tutte e tre ben distinte dal gioco stesso e facilmente rintracciabili. Quella action è la più riuscita, perché sfrutta un combat-system basato su fendenti e colpi vari impreziosito dall'utilizzo della Magia della Luce (in grado di fare recuperare importanti HP) e di quella dell'Ombra (utile per incrementare i danni provocati al nemico) e ci mette contro a nemici tutto sommato dotati di un'intelligenza artificiale buona, che raramente vanno oltre al semplice menare ma che ricoprono comunque bene il loro ruolo. In battaglia sarà possibile utilizzare spettacolari combo o attacchi magici, acquistabili attraverso una schermata apposita del menù: è interessante e inizialmente esaltante proprio il fatto che le abilità disponibili siano molte ed acquistabili con l'esperienza stessa rilasciata dai nemici, creando un sistema funzionale, seppur non esente di difetti. Inoltre, non mancheranno vere e proprie fasi di esplorazioni, alla ricerca di chiavi o di rune magiche. Le battaglie contro i boss sono spettacolari, molto scenografiche e coinvolgenti, ma sono spesso soggette ad un numero esagerato di Quick Time Events, piazzati in posizioni masochiste e frustranti.
La componente puzzle del titolo è, per forza di cose, quella più controversa: ci sono infatti degli enigmi divertenti e stimolanti, ma non mancheranno anche quelli da latte alle ginocchia e e a tratti frustranti; insomma, non si può definire in un semplice modo questa "porzione" di gameplay, essendo parecchio ricca di enigmi di natura completamente differente.
Infine, le parti platform sono in generale abbastanza deboli, soprattutto sulla lunga andata: per meglio dire, queste non si evolvono col passare dei capitoli, ma anzi rimangono praticamente sempre uguali a se stesse, risultando col passare del tempo
molto prevedibili e ripetitive. Essendo presenti in quantità molto bassa, comunque, non rovinano minimamente l'esperienza.
Recensione Audiovideo: la colonna sonora, come già detto e ridetto, è splendida ma composta da pochi brani che vengono ripetuti un numero eccessivo di volte. Bella la grafica, in grado di regalare molti (troppi!) scorci magnifici e scene di alto impatto. Le mie due musiche preferite: