Leggende metropolitane e miti

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e se c'è un bagno con solo 3 cabine?
Ci stanno tutte e due //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
mi trovate alcune leggende horror da cacarsi sotto e riscacarsi sotto?//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/bzv7yXY.png

grazie mille

 
Io mi diverto (non è la parola più corretta, diciamo che mi angoscio in senso buono) a leggere queste storielle metropolitane. Mi ricordano un po' le vecchie superstizioni italiane che narravano le nonne.

 
Dove posso trovare delle storie metropolitane giapponesi horror, mi servono sempre per un pigiama party:morris82:

 
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Aggiunta una sul teke teke, ho comprato un libro sulle leggende giapponesi e quindi appena ho tempo ne carico qualcuna:sasa:

 
Aggiunta una sul teke teke, ho comprato un libro sulle leggende giapponesi e quindi appena ho tempo ne carico qualcuna:sasa:
Ottimo, chissà quali ambiguità riserva quel libro //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
me lo sono letto quasi tutto e non ne ho ancora trovata nessuna che vada bene, la maggior parte non fa niente paura:tragic::wush:

 
me lo sono letto quasi tutto e non ne ho ancora trovata nessuna che vada bene, la maggior parte non fa niente paura:tragic::wush:
LOL Io mi ricordo quella degli onigiri (o quel cavolo che erano //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif) che scomparivano ogni volta che si apriva la scatola mentre in realtà restavano appiccicati al coperchio //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

(GTO //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif)

 
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più che altro qui è proprio il gioco un po' disturbante:
http://it.wikipedia.org/wiki/Yume_Nikki
Giocato, uno fra i migliori indie horror games di sempre. La cosa ironica? Non si può morire, non vieni mai attaccato dai mostri, vai in giro a collezionare oggetti per completare il gioco e vedere il finale.

Però è davvero malato, non c'è una sola linea di dialogo tuttavia si può ipotizzare il background della protagonista ed il significato dei personaggi che incontri, quasi tutti molto particolari.

 
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Interessante. Da tenere in considerazione //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Giocato, uno fra i migliori indie horror games di sempre. La cosa ironica? Non si può morire, non vieni mai attaccato dai mostri, vai in giro a collezionare oggetti per completare il gioco e vedere il finale.Però è davvero malato, non c'è una sola linea di dialogo tuttavia si può ipotizzare il background della protagonista ed il significato dei personaggi che incontri, quasi tutti molto particolari.
La wiki di Yume Nikki è praticamente parte del gioco stesso, si trova di tutto, soprattutto nella sezione Theories.

 
Brecve articoletto su mostri vari giapponesi:

I Kappa strani esseri che popolano le acque del Giappone

Kappa, Cultura Giapponese

Mi sono imbattuto negli Youkai (Yokai), gli strani mostri che affollavano ed animavano l'immaginario collettivo nipponico ed allora ve ne voglio parlare...

Ho, infatti, appena finito di leggere un romanzo breve di Akutagawa Ryūnosuke, l'autore di Rashomon, dal titolo KappaKappa ...in cui si parla di un tizio che, dal manicomio, ci racconta di essere stato rapito da un Kappa e portato nel mondo dei Kappa che, poi, non è altro che una brutale trasposizione della civiltà nipponica all'inizio del XX secolo.... Ma, insomma, chi sono i Kappa?

Sono degli Youkai, cioè dei mostri, nel senso etimologico del temine, degli esseri diversi e straordinari che vivono in parallelo agli uomini, i quali, in un certo modo, terrorizzano, ostacolano e talvolta aiutano chi si imbatte in loro; in questo caso siamo davanti a degli anfibi antropomorfizzari nella postura e nelle azioni, delle salamandre/camaleonti...con una sorta di scodella come scatola cranica che contiene acqua, la quale, se cascasse, li immobilizzerebbe o indebolirebbe. Sono mostri innocui con l'uomo, ma diventano pericolosi nell'acqua dove, agilissimi, possono ingannare e rapire i malcapitati. Ed è qui che possiamo già vedere il ruolo educativo degli youkai, che, in questo caso, servono a tenere lontani i bambini dai pericoli degli stagni e dei torrenti impetuosi che solcano le strette valli giapponesi.

I kappa amano il sumo ed invitano gli adolescenti a fare la lotta con loro; amano questo tipo di sport perché è nato come ringraziamento al *** delle acque, ma, se un umano ha paura dei kappa, può approfittare della loro grande educazione e fare un inchino; ad esso loro dovranno rispondere per forza, così, perdendo l'acqua della scodella che hanno sulla testa, si indeboliscono...e questa è l'occasione buona per gli umani di andar via...

Animali mutaforma, oggetti animati e uomini mostruosi nelle paure dei Giapponesi

Karakasa, Cultura Giapponese

Avevo già sentito parlare di youkai quando Elena di Nihon almost a love story Nihon almost a love story , era incappata in Yokai street, la strada che a Kyoto era posta al confine nord tra l'antica capitale ed il mondo del sovrannaturale. E' qui che, nell'antica epoca Heian (794-1185), erano arrivati i cento demoni che erano vecchi oggetti gettati via dagli uomini e che si erano animati sotto forma di youkai venendo in parata a terrorizzare la città.

E, nemmeno a farlo apposta, proprio in questi giorni Elena è tornata in quella zona per andare a vedere il Mononoke ichiMononoke ichi (Mercato degli spiriti), ulteriore testimonianza dell'importanza che gli youkai hanno nella vita dei Giapponesi.

Ho scoperto così che esistono diversi tipi di Youkai, (You in giapponese vuol dire stregoneria, mentre Kai apparizione paurosa) che hanno varie forme; ci sono quelli che hanno le sembianze di animali come i Mujina (Tassi) ed i Tanuki, i simpatici e dispettosi cani procione a cui avevo già dedicato un post, ed altri esseri tutti, spesso, con il potere di trasformarsi così gatti Nekomaka o Bakeneko, o le volpi Kitsune o il corvo (il Giappone ne è pieno)…

Per gli amanti dei cani, invece, il miglior amico dell'uomo, nella cultura giapponese, assume addirittura il ruolo di un ***, manifestandosi come Inukami, mentre il lupo grigio giapponese (ormai estinto) era visto come un tramite tra l'uomo e gli spiriti dei monti.

Esistono, poi, degli youkai che prima erano uomini e che si sono trasformati in creature inquietanti, come ad esempio Futakuchi-onna, la donna con una bocca dietro la testa e i capelli che sono tentacoli, o i rokurokubi, uomini il cui karma negativo ha il magico potere di far allungare il collo per permettere di spiare e far dispetti a tutti, o l'innocuo Hitotsume, il bonzo monocolo.

Non è, però, finita così perché la fantasia nipponica ha fatto sì che anche oggetti, specie se vecchi di un centinaio di anni, si animino e divengano tsukumogami, cioè youkai, tra cui i più manifesti e noti sono il Bakezori (il sandalo), il Karakasa o Kasa Obake (l’ombrello parasole il cui manico si è mutato in una gamba ed ha un solo occhio), il Morinji-no-okama (la teiera) ecc...

Paurosi protagonisti della cultura giapponese

Di tutti questi strani personaggi, se ci immergiamo un po' nelle acque della cultura popolare nipponica, non possiamo ignorare l'esistenza, perché li troviamo ad animare la fantasia di scrittori antichi e moderni, di pittori classici e poi di autori e disegnatori di manga ed anime e a caratterizzare le trame di sceneggiati televisivi e di film dell'orrore.

Così Tanuki e teiere animano antichi racconti in cui fantasmi di vario genere tormentano o aiutano i protagonisti di tante storie che fanno parte dell'immaginario collettivo nipponico.

Ad esempio, nel racconto della teiera ballerina, si narra di un tasso risparmiato dal suo cacciatore, che era uno straccivendolo, il quale si trasforma in una teiera...teiera che poi diviene “artista di strada” e con mirabolanti balli, dona ricchezza al povero...

A questo punto, andando a scavare nei ricordi di spettatore di cartoni animati giapponesi e di rare di pellicole del terrore (il cinema horror non fa per me), mi sono accorto che, senza rendermene conto avevo avuto a che fare con gli youkai da molto tempo.

Tutti, o quasi, voi lettori ricorderete Bem, il mostro umano (Yokai ningen Bem), o il manga nipponico GeGeGe no Kitarō lo youkai nato dalla fantasia di Shigeru Mizuki che, con il suo mondo di mostri, ha popolato varie serie di cartoni animati ed di fiction televisive.

E poi non sono youkai anche tanti personaggi della principessa Mononoke di Miyazaki? E così youkai spuntano fuori anche in the Ring, il più famoso degli horror nipponici e in un certo modo vanno ancora a popolare gli incubi degli abitanti del Paese del Sol Levante e, grazie alla globalizzazione, di una gran fetta di mondo.

Fonte: Viaggiappone.com

 
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