Storia potentissima, niente da dire. Personaggi ottimamente caratterizzati, in primis le due protagoniste.
Io non sono tipo da restare particolarmente colpito dalla morte dei pg, cioè può dispiacermi o meno, ma finisce lì. Per dire, il prologo del primo TLoU, che in molti reputano di grandissimo impatto, mi lasciò davvero indifferente. Forse perché non lasciava il tempo di familiarizzare con Sara (o Sarah?) e perché si capiva dal primo momento che ci avrebbe lasciato le penne.
Tuttavia tutta la parte iniziale del terzo episodio di LIS, quella ambientata nella realtà in cui Chloe è paralizzata, è stata non un pugno, ma una scarica in pieno stomaco. DEVASTANTE. MAI, e dico MAI, in vita mia un qualsiasi media mi ha devastato in quel modo. MAI in almeno 26 anni di gioco serrato ai videogame mi sono sentito così. MAI sono stato costretto a lasciare il pad perché non riuscivo a continuare a giocare. MAI sono stato costretto ad andare dal mio cane perché avevo bisogno di riprendermi. E MAI, dopo aver ripreso a giocare durante la stessa sessione, mi sono ritrovato a non essere lucido mentalmente, tanto da non riuscire a seguire i dialoghi, da non essere concentrato per cercare la possibile foto da scattare (che poi non c'era) e a sperare che quella sezione finisse in fretta e che si tornasse alla realtà precedente. Ed è tutto così potente da far sembrare tutto ciò che segue come scene di poco conto.
Ho apprezzato molto la meccanica del rewind che permette di esplorare tutti i dialoghi della sezione in corso e decidere quale si reputi il migliore. Inoltre il sistema di scelte e conseguenze sembra essere davvero profondo, anche se ho avuto l'impressione che in qualche caso tutte conducessero allo stesso risultato, ma questo potrò dirlo solo quando porterò a termine l'attuale seconda run.
Tuttavia non mi è piaciuto come questo vada a cozzare pesantemente con uno dei finali. In pratica o si sacrifica Chloe, e quindi le scelte fatte durante il resto del gioco restano, oppure si sacrifica Arcadia Bay, nullificandole tutte perché, beh, muoiono tutti. Tra l'altro questo secondo finale mi sembra pesantemente non canon per il modo in cui è costruito, per quanto è sbrigativo, per la mancanza di focus su ciò che si è perso se non la breve scena in auto.
Quello in cui a morire è Chloe, invece, è costruito magistralmente, si prende i suoi tempi per mostrare le cose importanti, il dolore dei personaggi (cosa ci facevano Kate e Warren al funerale, se neanche la conoscevano?), OST meravigliosa e tutto il resto. C'è una differenza così netta con l'altro possibile epilogo che davvero non riesco a non considerare questo l'unico e solo canonico, anche se in queste produzioni non c'è mai di solito. Proprio non ci riesco.
E sempre riguardo questo finale vorrei davvero fare i complimentarmi ai Don't Nod per come sono riusciti a gestire uno dei punti di discussione più accesi inerenti i mezzi di riproduzione del reale: la perdita del valore di un evento quando immortalato e riprodotto di continuo.
Chloe, come anche lei stessa afferma, muore di continuo a partire dall'inizio del gioco, tanto che ormai non ci facevo neanche più caso. Ma quando capisce infine che la tempesta è causata dal salvataggio di lei ad opera di Max nei bagni della scuola, decide di smettere di essere egoista e lasciare che vada incontro al suo destino, quello di morire. Ed è tutto ciò che gira intorno a questa sua dipartita finale a rendere la scena forte, non la morte in sé, ormai quasi completamente privata della sua carica emotiva dopo le innumerevoli volte in cui si è ripetuta. Per quanto lei possa dire che ciò che hanno vissuto in quella settimana resterà per sempre, la verità, IMHO, è che lei morirà non sapendo mai che Max era tornata, non sapendo mai cosa ha/avrebbe vissuto con lei, non sapendo mai cosa è accaduto alla sua amata Rachel. Morirà dopo aver vissuto cinque anni a detta sua orribili, che le hanno reso la vita un inferno. E ancora più pesante è che Max sarà consapevole di tutto questo, che il destino di Chloe era quello di morire e che lo ha fatto non avendo memoria di quello che hanno passato, perché mai accaduto per lei, e, forse, non potendo neanche dirlo a nessuno per trovare conforto, neanche all'amico nerd.
Quanto ad altri piccoli dettagli di trama, quali l'identità del colpevole (abbastanza scontata) o come facesse a non far notare spese di milioni di dollari ai proprietari, per esempio, sorvolo perché la forza della storia è, secondo me, in quanto scritto sopra.
Non mi dilungherò sul comparto grafico perché la sua arretratezza è sotto gli occhi di tutti. Non sono neanche uno che lo sta a guardare troppo, ma forse in questo specifico caso avrebbe giovato tantissimo averne uno all'altezza capace di mostrare in maniera più realistica le espressioni dei personaggi, aumentando il grado di coinvolgimento.
Nulla da dire per l'OST in generale, davvero tanta roba, ti fa sentire nostalgico dalla prima volta che la ascolti e ancor di più dopo aver terminato il gioco.