Il Fantasma dell'Opera. O, per meglio dire, del Parco dei Principi. Kombouaré, Ancelotti, Al-Khelafi, Claude Makelele. Il sottile filo che lega le vite professionali di questi quattro personaggi viene rappresentato da Leonardo, ex allenatore di Milan e Inter, uomo scelto per regalare la rinascita a uno dei club più illustri di Francia, il Paris Saint Germain. In questi mesi nella capitale transalpina il dg brasiliano ha speso ben 76 milioni di euro per le firme di Bisevac, Menez, Matuidi, Sissoko, Sirigu, Pastore e Lugano. Inutile dire che il progetto, a fronte di queste spese, sia già andato a farsi benedire: gli sceicchi vogliono vincere subito e per questo, tramite Al-Khelaifi - uomo di raccordo del fondo qatariota -, avrebbero messo pressione a Leonardo per trovare il sostituto di Kombouaré, l'attuale tecnico, oramai delegittimato da un summit con Carlo Ancelotti avvenuto all'inizio del mese di novembre.
Ancelotti ha però intenzione di aspettare l'estate, lautamente stipendiato dal Chelsea, per conoscere il futuro delle panchine londinesi di Tottenham e Arsenal. Quindi Leonardo si trova con un cubo di Rubik da risolvere, non così facile da sbrogliare: Claude Makelele è all'interno della società senza un ruolo ben preciso e le voci lo vogliono come prossimo tecnico. Decisivo, in questo senso, lo scontro di stasera contro gli austriaci del Red Bull Salisburgo. Obiettivo minimo non perdere, per non salutare anzitempo la competizione.
Veniamo al mercato: Leonardo ha sempre sostenuto di non avere ossessioni per il suo passato, ma tra Milan, PSG e Inter ci potrebbe essere l'ennesima inversione di tendenza. Massimo Moratti, non è un mistero, ha intenzione di riportarlo in Italia e affidargli il Brasile come vero e proprio dipartimento. Voce mai smentita e che rimbalzava già in estate. Per ora il dirigente brasiliano continua nel suo lavoro alla guida del PSG, ma eventuali sconfitte potrebbero farlo sedere a un tavolo per trattare la rescissione.
Facciamo anche due calcoli: 76 milioni di euro spesi per i giocatori, come già detto, più 25 milioni di euro netti dello stipendio di Leonardo, ovvero 50 lordi. 126 milioni buttati dagli sceicchi per un progetto durato quattro mesi. Un po' troppi anche per chi gioca con il prezzo della benzina. Più probabile dunque un lungo periodo di contestazione e Leonardo che rimane al PSG. Sperando che il Montpellier, neopromosso, accetti di buon grado il sorpasso dei parigini, ora più che mai equilibristi su quel sottile filo.