In realtà non funziona esattamente così, perché parliamo di patch correttive e bugfix che non modificano l'esperienza di gameplay su cui poggia il tutto. Faccio un esempio: se viene pubblicata una patch che migliora il frame-rate alla fine le dinamiche di gioco sempre quelle sono, per cui se hai scritto che il frame-rate è ballerino ma poi è stato messo a posto allora basta fare i dovuti test, cambiare eventualmente il testo della recensione e il gioco è fatto, ovviamente questo va fatto prima della pubblicazione dell'articolo e non dopo.
Semmai è poco professionale rifiutarsi di provare un gioco che è stato patchato più volte per pigrizia, o per non dover poi mettere mano al testo, ma se ho già pronta la recensione e quant'altro non è nemmeno giusto che devo buttare nel cesso ore e ore di lavoro per colpa degli sviluppatori o dei lettori che fanno la punta al "razzo" con polemiche inutili, scusa la franchezza e il francesismo
Perché molti di voi non lo sanno, ma recensire un gioco non è una passeggiata e capita anche di doversi "annullare" per poter finire un gioco in tempi ristretti e trovare anche il tempo per buttare giù un articolo, cosa che spesso comporta dei veri e propri sacrifici.
A me sono capitato un po' di volte delle situazioni del genere e se le patch migliorano delle prestazioni o correggevano alcuni difetti allora aggiornavo il testo della recensione più volte, spesso facendo presente nel testo dell'articolo che la build di prova è stata patchata con dei correttivi. Questo ovviamente prima che venisse pubblicata, non dopo, perché in questo settore c'è stata anche gente che si è presa la briga di modificare il testo dopo aver scritto cazzate su cazzate, cambiando di netto la valutazione, la stessa gente che adesso si è reinventata trasformandosi in influencer videoludici. Diciamo però che ometterlo non ti rende meno meritevole o più professionale, perché francamente non si è tenuto a dire per filo e per segno tutti i retroscena e quant'altro legati alla recensione, specie se poi l'articolo è comunque scritto con criterio e menziona tutte le eventuali problematiche non risolte.
Riccardo, che conosco personalmente, per me poteva tranquillamente non dirlo oppure scegliere delle parole diverse, menzionando sì le patch ma evitando di dare l'impressione di aver scritto la recensione su un gioco X che poi con le patch è diventato Y. Diciamo che ha peccato un po' di inesperienza e poteva essere più smaliziato, anche se alla fine quel che conta di più è fare un'analisi in grado di elaborare nella maniera più obiettiva possibile i pro e i contro di un gioco.