Scherzavo Hunter
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ovviamente sono daccordo,
io ad esempio ho vissuto le due realtà anche se non ancora riguardo al vivere insieme, ma ho la concezione diciamo, ho avuto una sola storia lunga, il resto frequentazioni o poco tempo in ogni caso, ma da come sono fatto per me l'ideale sarebbe convivere con una persona, senza sposarmi e senza figli, so che sembra una concezione di vita triste ma ora come ora non ce la faccio a pensare di avere figli,
ho avuto un infanzia troppo "allungata", ossia un periodo troppo lungo di incertezze e delusioni, che addirittura il mio cuore sta ancora cercando quella "spensieratezza" di "adolescente innamorato", quindi se trovo una compagna deve accettarmi per ciò che sono, i miei hobby, il mio spazio, e lo stare con lei come due fidanzati.
Poi la prima cosa che penso è ovviamente il mutuo/affitto, la bolletta e impegni basilari, non penso (chiarendo
) all'abbraccio e al bacio e stop, anche perchè una relazione deve essere basata anche sui batti becchi e leggere litigate, senò non conoscerai mai il tuo partner, per finire con i sorrisi e i baci appunto.
Ma la sola presenza, il solo pensiero che tu sei sul divano con la Switch e lei è in cucina (WAIT, non sono maschilista, in cucina ci vado pure io) o di fianco con le gambe accavallate a leggere o vedere dei video su youtube e all'improvviso ti sporgi verso di lei e la baci all'improvviso, lasciate tutto e si finisce per fare i preliminari e cosi via, o semplicemente il baciarsi guardarsi e raccontarsi cose,
questa è la non solitudine.
Poi la nostra natura ci porta ovviamene, dopo tot tempo, a dire a noi stessi "che bello sarebbe se tornassi a stare solo, cazzeggiare, senza responsabilità, single, libero" e viceversa dopo tot tempo single, perchè siamo fatti cosi.
Alla fine dipende semplicemente dal passato che uno ha, ma sono anche dell'idea che se il rapporto è di quelli belli, non privi di difetti ma belli, non c'è "nostalgia di vita da single" che tenga.