Calma. Miyamoto è un uomo geniale, proviamo ad ipotizzare abbia fatto il suo tempo. Resta il fatto che è un protagonista dell' industria da parecchio, ha assimilato metodi di lavoro alla perfezione, ha stabilito nel tempo efficaci scalette e da professionista rodato e uomo capace sa come impostare un videogioco, sollecitare la creatività e fantasia dei suoi collaboratori e trarne da loro il meglio, ha imparato a mettersi dalla parte del consumatore e capire cosa lo stuzzicherebbe e divertirebbe e cosa lo frustrerebbe, è in grado di capire quindi come costruire nel vero senso del termine un prodotto e gestire un corpo di creativi, con sistematico ordine ed indubbia serietà. Qualcuno che, arruginito o meno, sarebbe desiderato da chiunque.
Il ricambio generazionale deve essere una prerogativa di ogni azienda, Miyamoto o altri mostri sacri probabilmente non hanno più lo stesso ruolo del passato e lavorano molto di più alla supervisione. già da tempo.