Protagonista che si trova inserito in dinamiche mafiose senza volerlo , il Don che lo aiuta e gli crea un debito, lui che ha talento e quindi si unisce alla famiglia. Diventa il preferito perché favorisce l'ascesa che é il più forte e il più bravo perché siamo in un gioco. C'è il Don rivale che é più pezzo di merda di quello nostro e quindi ci sentiamo buoni perché siamo i meno cattivi. Quello con cui lega di più lo fa ragionare che é meglio andare via. Per non farsi strumentalizzare diventa traditore. L'altro amico con cui ha legato di più lo deve ammazzare... e il protagonista paga con la vita, e la famiglia vera che é nata da sto contesto, moglie e figlio/figlia possono vivere.
Poi chiaramente, cambiano i dettagli, i modi , il come e il quando. Ma il tipo di racconto é, purtroppo, lo stesso, ovvero uno che entra per delle dinamiche, col tempo ne vuole uscire ma per farlo deve sbattere sangue
Ma, tolta la ripetitività dello schema classica di molti sequel e prequel (MGS3 Coff Coff) il fatto che abbiano puntato la dinamica di tensione sulla storia d'amore mi ha appassionato, anche perché ho trovato Enzo e Isabella molto teneri e ho fatto sinceramente il tifo per loro. Quindi la storia , per come rende i personaggi, mi arriva. E si, ti aspetti tutto quello che succede, però tutto funziona e ti coinvolge. Quindi, lo promuove, anche se potevano osare di più secondo me.