Sono rimasto piuttoto deluso da questo terzo capitolo. Persa l'atmosfera noir newyorkese, è svanito Max Payne così com'era stato ideato. Non ci sono neanche più le cut-scene a fumetto, che lo rendevano stiloso e originale. La storia è banalotta e specialmente all'inizio confusionaria. Max è ormai un personaggio intrappolato nel ruolo trito e ritrito dell'ex poliziotto dannato, alcolizzato e perennemente incazzato. Graficamente non è male, ma niente di eccezionale. La colonna sonora è piuttosto anonima, tranne qualche motivetto riciclato dal passato. Il doppiaggio è molto convincente, mi è piaciuto, ma ovviamente avrei preferito l'italiano con la vecchia voce di Max. Non ho gradito l'ambientazione sudamericana, sempre perché non si addice al personaggio così com'è stato creato. Il gioco è strapieno di bug, e questa è una cosa odiosa e che reputo inaccettabile. Ho fatto quasi un intero livello andando avanti senza incontrare nessun nemico. A un certo punto ero bloccato in una casa, dalla quale si sarebbe potuto uscire solo in seguito a una sparatoria che sarebbe mai avvenuta, a causa dell'assenza dei nemici. Ho dovuto rifare il capitolo dall'inizio. Il sistema di copertura spesso si impalla, impedendo al giocatore di muoversi e sparare. Ripeto, inaccettabile.Alla fine questo gioco non mi ha lasciato praticamente niente: tutto spara spara senza nessuno stile. Assolutamente al di sotto dei predecessori, sotto ogni punto di vista. Diciamo che si salva perché comunque si vede che è un gioco sul quale è stato investito molto. È il confronto con il passato, che lo fa sfigurare completamente. Il mio voto è 7,5.