ho letto solo ora, il mio non voleva essere una critica alla fisioterapia, piuttosto la descrizione di un episodio in cui l'osteopatia ha funzionato veramente, quindi definirla cialtroneria senza il beneficio del dubbio mi pare esagerato.
Lungi da me definirla cialtroneria, e come detto più volte cerco di essere il più oggettivo possibile sull'argomento nonostante sia molto verso la scuola di pensiero orientale rispetto a quella occidentale.
Ciò che bisogna un'attimo fermarsi a capire, se mai qualche utente voglia perdere un paio di minuti a leggere, e qui rispondo anche a Kirillov, è che in 6 anni di studio di osteopatia, non è che si insegna a fare "abrakadabra", si fa uno studio estremamente simile a quello che faccio io all'università di fisioterapia tra anatomia e tecniche pratiche, probabilmente a suo modo anche migliore di come ci viene imposto dall'università dove, detto papale papale, teniamo una quantità di esami buttati li solo per raggiungere i 180 crediti del triennio.
Nel complesso non servono studi scientifici per dimostrarti che le tecniche funzionano. Mobilizzare gli arti, far fare esercizio, fare in modo che si recuperi una funzione persa è un qualcosa che non ha bisogno di dimostrazioni scientifiche (fermo restando che ci sono), il punto è il come.
Nella fisioterapia ci sono innumerevoli tecniche manuali che aiutano nella riabilitazione ordinaria, più un numero spropositato di tecniche che aiutano alcuni ma non aiutano altri, in particolare, le 3 grandi tecniche della riabilitazione neurologica (e non) di Kabat, Bobath e Perfetti. Un "perfettiano" ti dirà sempre che perfetti è meglio e basta a tutto, un "bobathiano" farà lo stesso, un "kabataro" idem. La verità è che tali tecniche su alcuni funzionano e su altri no, su tizio magari un perfetti funziona meglio rispetto agli altri 2, viceversa su un'altro, e nessuno di tutti e tre funzionerà su una terza persona. È il motivo per il quale un fisioterapista finisce col dover studiare anche più di un dottore. Più tecniche conosce (e sa applicare) più pazienti potrà curare.
In questo senso l'osteopatia, a livello pratico, funziona allo stesso modo. Ci sono innumerevoli cose che fa, innumerevoli benefici che può portare come, più o meno di altre tecniche riabilitative, come ci sono casi in cui non serve assolutamente a nulla, e nel complesso tratta un insieme di cose molto più ampio di quello che un fisioterapista può trattare, motivo per il quale alcune tecniche è meglio che le esegua uno con una laurea in medicina, non un fisioterapista che, legalmente, non può fare nemmeno una siringa perchè definita invasiva e quindi di competenza del medico.
Questo dal punto di vista pratico.
Dal punto di vista valutativo l'osteopatia è 10 spanne sopra la normale fisioterapia. Generalmente il fisioterapista medio va a curare il sintomo come prescritto dal medico. A tizio gli fa male il collo, il medico gli prescrive un po' di tens, infrarossi, laser e massaggi e lo manda dal fisioterapista, il fisioterapista fa una sua minima valutazione, esegue quanto detto dal medico aggiungendo un trattamento anche per la schiena, se intelligente, il paziente se ne va contento, torna 1 settimana dopo che gli fa male di nuovo il collo. Non siamo più a livelli tanto antichi come avrà detto qualcuno, ma la routine non si allontana tanto da questo
L'osteopata cosa fa invece. ti chiede vita morte e miracoli, da cosa fai per lavoro, al se hai problemi di vista, cerca di carpire che tipo di persona sei, se sei una persona introversa o estroversa, se hai avuto operazioni da piccolo, traumi o quant'altro. Cerca di fare un quadro completo di te in modo di raggiungere la vera causa del problema che, risolto quello, risolve tutti i problemi ad esso collegati.
In questo è superiore l'osteopata, e bisogna essere dei perfetti idioti per credere che la l'idea di curare la causa e non il sintomo sia sbagliata