Ma 'sta storia che Konami lo costringe a dirigere altri capitoli di MGS non sta molto in piedi. Lui comunque è una personalità importante all'interno dell'azienda, potrebbe benissimo imporsi e dire "o mi fate fare altre robe, o me ne vado a lavorare per Capcom". È pur sempre l'uomo che vende all'interno dell'azienda, non lo sfanculerebbero di certo.
Proprio un amante della serie dovrebbe capire che bisognerebbe porre fine a Metal Gear. Non importa quanto una storia possa essere bella (sebbene negli ultimi capitoli si siano venute a creare grosse incongruenze e forzature narrative altrettanto evidenti) e significativa, a un certo punto deve concludersi definitivamente. Ho la scimmia per The Phantom Pain? Avoja. Gli concederei i remake dei primi due MG? Sì, forse, non lo so. Poi però basta, proprio perché da amante della serie non mi piace vederla ridotta a una pūttana. Un puttanone di lusso, intendiamoci, magari un po' stagionata, ma sempre di gran classe. Ma, che si tratti di escort o mignotte di strada, a me il classismo fa schifo e reputo che la sostanza sia la medesima in entrambi i casi.
Se proprio vogliono continuare a sfruttare il marchio, visto che né Kojima e né Konami hanno intenzione di investire il loro capitale e le loro energie in altri giochi più bisognosi di Metal Gear (Silent Hill piange, si sente parecchio trascurato), almeno creino una serie parallela ambientata in una timeline alternativa (tipo quella di Ghost Babel) o si cimentino in spin-off simil-Rising. In entrambi i casi, la serie classica non ne uscirebbe danneggiata minimamente.