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Quel prologo mi stava dando quasi le stesse vibes della prima metà di FFXVI.Ma secondo me non è nemmeno questione di sviluppo travagliato, Metaphor è a tutto tondo ciò che volevano dare e portare sul mercato. Cioè, credo che la visione creativa del progetto sia stata ampiamente rispettata, il fatto è che il prologo del gioco fa l’errore di pompare tanto le aspettative, per poi ritrovarti di fronte a uno sviluppo…normale.
Che per carità, non è un male. Una volta tanto è bello ritrovarsi tra le mani qualcosa di lineare e ben eseguito. Un po’ come il primo Ni No Kuni: storia fiabesca che si impone con tantissima leggerezza lasciandoti qualcosa.
Però ecco, è Atlus, e tra le tante strade che avrebbero potuto percorrere dopo le prime 10 ore, han scelto quella più banale (e che, personalmente, tradisce proprio quelle aspettative iniziali che il gioco stesso va a nutrire fino al primo dungeon main)
Non è una loro colpa, il gioco fa bene in ogni suo aspetto ed eccelle in tanto altri.
Ma è un po’ stronzo, lasciandoti perennemente addosso quel “tutto qui, quindi?”
Ti lascio immaginare la mia delusione poi
