Quantum Break in effetti poteva, ma è stato frenato dal periodo di lancio poco favorevole e sopratutto dalle recensioni che - per un gioco di questo genere - sono state pessime, senza mezzi termini.Settanta euro (anzi, 65) per un gioco da 6 ore (o quel che ha riferito la stampa) li puoi anche spendere, ma per un gioco da 6 ore con la media del 7 devi essere un deficiente per spenderli. Uncharted è stato lanciato un mese dopo, ma la stampa è stata talmente entusiasta che ha continuato a vendere tantissimo tutto l'anno, e Sony pure a dicembre lo pubblicizzava.
Quantum Break non è stato un insuccesso per colpa di Microsoft, che anzi l'ha spinto discretamente, ma perché quel successo non lo meritava. Per pretendere 70€ oggi devi offrire quantità o qualità, se il gioco è da 6 ore la qualità dev'essere una roba che spacca le mascelle. Ecco il motivo per cui servono i capolavori, mentre i giochi buoni non servono a UN *****.
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Guarda, basterebbe riportare Halo ai livelli produttivi/artistici/tecnici che gli competono.
Comunque poi dipende, finanziare Ori per me è stata una scelta molto intelligente, che a quanto so ha pure ripagato in termini di vendite.
Pure garantirsi l'esclusiva di Inside (vera) sarebbe stata una mossa intelligente e infatti secondo me ci hanno provato. Non c'è nulla di male nel volere nel tuo portfolio dei giochi piccoli, in fondo servono anche questi (pensate a Journey o a Braid) però è fondamentale che questi giochi siano perle come i sopracitati, altrimenti butti i soldi nel cesso. E da questo punto di vista dobbiamo ammettere che Microsoft sbaglia poco.
Sono i giochi a medio budget che canna sistematicamente.