Games War Miglior Dark Souls?

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Va bene va bene, miya è un genio, ma che dico genio, un dio.

veneratelo, o infedeli, o non sarete salvati.

Ahh, la community dei souls :tore:
Basta vedere le mappe presenti su internet per capire quanto poco intricate sono quelle di DS2 in confronto al resto. Non ci vuole tanto.

Se affermi il contrario non puoi di certo aspettarti che ti dicano "bravo" dandoti una pacca sulla spalla. 

Ahh, l'internette  :omegalul:
Senza quel "dio" tu non avresti mai giocato al 2 

 
difficile non quotare... di fatto il castello di boletaria ha fatto da prototipo per il level design miyazakiano...

cmq se non sbaglio la bastiglia è stata costruita per imprigionarci la peccatrice inquanto quest'ultima influenzata dal frammento della grande anima (che prima era appartenuto alla strega di izalith) ha cercato di ricreare artificialmente la fiamma e ha ridotto il forte ferro nel castello di bowser :ahsisi:

tra l'altro ora che ci penso :hmm: DS3 di fatto è l'ultimo ciclo della fiamma... ma i frammenti dell'anima primordiale che fine hanno fatto nel frattempo?

 
Il mio primo posto rimane sempre Demon's Souls.

Giocato al D1 USA quando ancora eravamo in pochissimi a conoscerlo, ed in rete più che elogi trovavi sale, tanto sale. Quando c'era ancora quell'alone di mistero e le uniche info che trovavi erano frammentarie e maltradotte da qualche sito jappo (poi pian piano si formo' la wiki)

Obiettivamente Dark Souls (il primo) è più rifinito e meglio confezionato, ma la sensazione di gioco avveniristico che ebbi dopo le prime ore a Demon's (e avevo ragione) sono state tutt'altra cosa.

Inoltre resto sempre dell'idea che per quanto bellissime le ambientazioni di Dark Souls, alcune location di Demon's rimangano insuperabili ancora oggi nella saga e quell'alone di mistero e spaesamento che si aveva nel gioco siano per me stati irripetibili, già con l'arrivo di Dark c'era una diversa atmosfera o per meglio dire consapevolezza.

Mi rendo conto che per alcuni quanto descritto possa essere avvenuto con Dark Souls perchè molti è questo il primo che han giocato, ma prima di lui c'è sempre Demon's, non va mai dimenticato.
Concordo in toto, soprattutto per quanto riguarda tutta la storia di Demon’s Souls.

Nonostante sia il capitolo con meno contenuti e meno rifinito della saga, rimane imbattibile sotto quasi tutti i punti di vista, il castello di Boletaria rimane la miglior location della saga.

 
Basta vedere le mappe presenti su internet per capire quanto poco intricate sono quelle di DS2 in confronto al resto. Non ci vuole tanto.

Se affermi il contrario non puoi di certo aspettarti che ti dicano "bravo" dandoti una pacca sulla spalla. 

Ahh, l'internette  :omegalul:
Senza quel "dio" tu non avresti mai giocato al 2 
Aspetta, non ho mai negato la bravura di miyazaki. Io contesto quella, larga, fetta di pubblico che parte dal presupposto che un souls senza miyazaki sia robaccia (leggi: dark souls 2).

è un po’ la mia battaglia contro i mulini a vento, ma che ci vuoi fare. Ho amato ds2 a dispetto del mondo, a quanto pare?

 
Aspetta, non ho mai negato la bravura di miyazaki. Io contesto quella, larga, fetta di pubblico che parte dal presupposto che un souls senza miyazaki sia robaccia (leggi: dark souls 2).
è un po’ la mia battaglia contro i mulini a vento, ma che ci vuoi fare. Ho amato ds2 a dispetto del mondo, a quanto pare
Si ma non è questo il caso, perché mi sembra che si stia ampiamente argomentando il perché DS2 è inferiore agli altri.
Che poi nessuno ha detto che DS2 sia merda, fossero tutti così i giochi brutti. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

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Analisi di Demon’s:

10/10 IGN

Concordo al 1000%
Grazie e bella la mappa di Boletaria che hai postato.

Riguardo Dark Souls specifico meglio cosa intendevo con “troppo consapevole della propria difficoltà”. Difficoltà del gameplay così come difficoltà (impegno e attenzione richiesti) nell’interpretare e ricostruire la lore attraverso le innumerevoli analessi più o meno velate, presentate come descrizioni di oggetti e dialoghi con gli NPC, per capire a fondo il ruolo del protagonista e il significato delle conseguenze delle sue azioni sul mondo di gioco.

L’esempio dei personaggi sopra le righe era riferito più che altro al primo caso (difficoltà del gameplay nel senso più esteso possibile). Sembra quasi che, diventato appunto consapevole del grado di sfida pianificato, il gioco abbia voluto ironizzarci sopra, prendendo un po’ in giro il giocatore con il contrasto scaturito dall’inserimento di personaggi che in mezzo a “sudore e lacrime” strappano una risata o un sorriso grazie al loro aspetto eccentrico, al loro atteggiamento che attira simpatie, bonaccione e buffonesco. Come a dire: ti faccio abbassare la guardia mentre ti diletti ad ascoltare gli sproloqui di questo pittoresco individuo per poi trollarti con una trappola mortale alla prossima svolta. Anche certi oggetti per l’online si pongono sulla stessa falsa riga, come il timbro e il tono della voce delle pietre intagliate presenti nel DLC di Artorias. A mio parere hanno adottato e rimarcato su più personaggi e oggetti il concept originario simboleggiato da Biorr, a memoria l’unico personaggio in tutto Demon’s che mostrava un temperamento abbastanza vivace, brioso, animatamente cavalleresco e bontempone. Ma il suo essere un caso più unico che raro in quel contesto lo rendeva speciale e non bastava a scalfire la poetica dannata e deforme dell’ambientazione, anzi forse la evidenziava e la rafforzava appunto per contrasto. Se tuttavia l’eccezione diventa, non dico la regola, ma una prassi comunque più diffusa, l’eterogeneità del risultato potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio. Forse la mia è una concezione troppo rigorosa e inflessibile, ma penso che in Dark Souls questa operazione gli sia sfuggita un po’ di mano e siano esondati dall’argine della caratterizzazione misurata, sobria e credibile oltre la quale si colloca la caricatura, un tipo di rappresentazione alterata, quest’ultima, che secondo me poco si adatta, o si adattava, all’idea che mi ero fatto riguardo ciò che un gioco come Demon’s volesse comunicarmi.

Se dovessi rispondere quale preferisco tra Dark 1 e 2 probabilmente anch’io direi il primo per vari motivi, ma non penso di conoscere a sufficienza ciò che il secondo ha da offrire, DLC compresi, quindi nel mio caso attuale il confronto si configurerebbe troppo a vantaggio del primo per un semplice possesso di maggiori informazioni sui suoi contenuti. Il secondo l’ho giocato in un periodo personale diverso, così come Bloodborne, non credo che averlo fatto sbrigativamente ed essermi fermato alla prima run siano decisioni dipese principalmente dalla qualità del prodotto, ma piuttosto da altri fattori esterni ad esso.

Aspetta, non ho mai negato la bravura di miyazaki. Io contesto quella, larga, fetta di pubblico che parte dal presupposto che un souls senza miyazaki sia robaccia (leggi: dark souls 2).

è un po’ la mia battaglia contro i mulini a vento, ma che ci vuoi fare. Ho amato ds2 a dispetto del mondo, a quanto pare?
Interessante comunque il tuo punto di vista.

 
Se parliamodi souls in generale, senza dubbio Bloodborne.

Fra i dark souls non saprei se scegliere il primo o il 3, sicuramente il 3 è un pochino meno ispirato ma anche quello affinato meglio e con le migliori boss battle.

 
ma non si può mettere un sondaggio alla discussione, così da permettere al popolo sovrano di votare?

 
 Beh, dato il numero di armi, magie, malocchi, dual il gioco offre un numero di soluzioni offensive tuttora insuperato. 

Inoltre, il suo ritmo (che io definisco cavalleresco) è perfetto per il contesto: mi piace la pesantezza delle armi, mi piace quello scambio di colpi ragionato, un colpo io e uno tu. Sistema già proposto su demon e dark, ma qui ulteriormente migliorato e portato ai massimi livelli.

infine, sempre parlando del gameplay, mi piace il tasso di sfida che il gioco propone. Livelli e aree cariche di nemici, che consentono di godere appieno del CS.

insomma, a differenza di un ds3 palesemente ispirato a bloodborne, ds2 è molto più fedele al contesto di gioco, alle armi e armature pesanti e quindi ad un combattimento meno frenetico.
Trovo molto interessante questa tua posizione perche' tendo a considerare Dark Souls 2 di gran lunga il peggiore non solo a causa della predilezione di una quantita' eccessiva in relazione alla quantita' espressa(level design mediocre, boss pessimi e IA terribile su tutto) ma anche proprio a causa di una direzione artistica incoerente e lacunosa.

Il gameplay poi l'ho trovato un grande passo indietro rispetto al predecessore: la lentezza con cui il personaggio beve le estus, il tasto corsa che alle volte funziona e altre no, le animazioni che si incastrano contro i muri con piu' costanza che nei predecessori e in generale uno scarso bilanciamento dell'esperienza in SP che lo hanno reso davvero poco appetibile ai miei gusti. Tanto non mi e' piaciuto che non ho neanche incominciato i DLC. Il tasso di sfida poi mi ha ricordato i trial error di fine anni 80: entrare in una stanza andando incontro ad una morte inevitabile, mentre in DS1 raramente ho avuto questa sensazione(alcuni boss eccessivamente idioti e new londo) e mai nel terzo. Oltretutto e' proprio nel successivo che ho scovato un gameplay totale e maturo, completamente sotto il controllo del giocatore: posso sapere perche' tu non lo abbia ritenuto adatto al contesto?

@saitama Piu' che altro penso sia abbastanza accertato che stravincera' il primo e soprattutto volevo evitare sfilze di post monosillabici che di solito invadono i sondaggi, ma qualora lo desideriate ci vorra' un secondo a farlo.

 
Ultima modifica:
Semplicemente perchè quel tipo di gameplay (molto appagante, certo) trovo che si presti bene in un gioco come bloodborne, non in un cappa e spada come dark souls. Vedere corazzati in armatura rollare come matti e giocare così action, trovo che snaturi di molto il feeling dell’opera.

ma ds3, come tutti i titoli from, resta comunque un capolavoro :sisi:  

 
Semplicemente perchè quel tipo di gameplay (molto appagante, certo) trovo che si presti bene in un gioco come bloodborne, non in un cappa e spada come dark souls. Vedere corazzati in armatura rollare come matti e giocare così action, trovo che snaturi di molto il feeling dell’opera.

ma ds3, come tutti i titoli from, resta comunque un capolavoro :sisi:  
Non saprei se il remaster sia poi cosi' diverso dall'orginale, ma personalmente ho giocato il primo in modo molto simile a DS3, rollando come non ci fosse un domani :asd:  e nel secondo penso che la strategia migliore contro la stragrande maggioranza dei boss fosse proprio quella di girargli intorno.

E' vero che il ritmo e' aumentato nel terzo, ma proprio quella presenza di boss perennemente aggressivi e non gimmicky sulla falsariga di Bloodborne a mio avviso lo rendono il migliore della serie e il piu' divertente da rigiocare, ritengo che sebbene sia innegabile la presenza di una mappa piu' lineare, gli eccessivi bonfire e un'ambientazione fin troppo riciclata, la qualita' delle sessioni di gameplay fosse nettamente superiore a quella dei predecessori.

 
Ultima modifica:
Anche se è una discussione ciclica, mi piace discutere dei souls; per comodità, visto quanto si è allargata la famiglia, mi limiterò a parlare della trilogia (che del resto è l'oggetto del topic mi pare di capire).

Ci sono dei luoghi comuni "consolidati" che ormai ritengo abbastanza veritieri: 

1) il primo Souls giocato spesso resta il preferito

2) le esperienze riguardo la difficoltà possono cambiare parecchio tra un giocatore e l'altro.

Fatta questa premessa, dico che il mio punto di partenza con la saga è stato Dark Souls: conoscevo Demon's, e mi attirava molto, ma la fama che si era fatto su internet (alla quale ho scioccamente creduto, senza approfondire) me ne ha fatto tenere alla larga, per paura di un'esperienza frustrante. Provai il primo Dark da un mio amico che ne era estasiato, e decisi di buttarmici anche io: avevo preso talmente sul serio il discorso sulla difficoltà che mi misi di impegno a uccidere il boss del prologo usando la spada rotta :asd:  ma in ogni caso, quello che poi ho trovato è stato un gioco in grado di prendermi visceralmente e di testa, di farmi pensare sempre a lui, di farmi avere voglia di giocare e di aspettare la prossima sessione, come non mi succedeva dall'era ps2. Nasceva un amore che sarebbe durato fino a oggi.

Del primo Dark ho amato l'estetica, l'ambientazione, il mondo di gioco, le armi, il senso di progressione, i personaggi, i boss; e soprattutto, ho amato l'avermi introdotto nei souls e nelle loro meccaniche, in quel mondo che cerca di spaventarti con minacce di difficoltà insormontabili, ma che finisci per dominare,o con la forza bruta o con l'astuzia, e al termine del viaggio non sei più in grado di staccartene, in una specie di ipnotico masochismo :asd:  non a caso sono tra i giochi sui quali ho speso più tempo nelle ultime due generazioni nonostante la longevità, e tra i giochi che ho rigiocato più spesso e più volentieri.

C'è qualcosa di tremendamente affascinante in quel mondo dark fantasy...avrà sicuramente contribuito il suo sembrarmi per certi versi l'ideale successore di un gioco-simbolo della mia infanzia, il leggendario e mai troppo ricordato Severance: Blade of Darkness...forse è per questo che l'amore dura ancora oggi.

Detto questo, Dark Souls 1 resta sicuramente il capitolo più equilibrato della trilogia, e nonostante sia il successore spirituale di Demon's, il rapporto di derivazione è decisamente meno forte che altrove; ma forse ne parlerò dopo.

Arrivò poi il momento di Dark Souls 2. Ricordo quanto lo aspettai, e ricordo che mi informai deliberatamente poco. Ricordo che una volta comprato, dovetti aspettare un po' prima di cominciarlo, e quando finalmente lo iniziai non ero più nella pelle. L'impatto iniziale fu positivo, ricordo ancora il senso di fiducia e di gratificazione nel muovermi in dei panni e in un sistema che già conoscevo. Ma fu quando arrivai ad Heide che iniziai a dirmi che forse qualcosa non funzionava come avrebbe dovuto: passavo da un'area all'altra, e ogni volta ciclicamente si ripeteva la stessa situazione...l'area in questione era più piccola di quanto credessi, in fondo non c'era quell' "elemento decisivo" che credevo ci avrei trovato, o c'era qualcosa che non aveva senso che ci fosse (per esempio mi viene in mente il Guanto della Piromanzia sulla nave), l'area dopo spesso mancava di omogeneità con la precedente, si lasciava un posto senza averlo approfondito abbastanza...ogni incontro con un nuovo boss si rivelava facile, deludente e banale, e non riuscivo a vedere un filo conduttore che collegasse tutto. Arrivato ormai a metà gioco, avevo realizzato che avevo davanti un gioco denso di contenuti, ma ottenuto da un semplice e secco accumulo per giustapposizione. Setting e personaggi mancavano di quell'accattivante fascino che aveva caratterizzato il predecessore, salvo alcune rarissime eccezioni (a livello di npc Lucatiel, e a livello di lore Vendrick, Sir Alonne o Aldia - prima che lo rovinassero)

Ma nonostante avessi notato questo, e non fosse un ragionamento frutto di una rilettura a posteriori, devo dirlo: il gameplay e la formula di gioco hanno continuato ad esercitare su di me il loro fascino magnetico...c'era comunque una grande quantità di armi, il dual wielding, grandi possibilità di personalizzazione, il pvp migliore che la serie abbia mai prodotto (anche se ho sempre preferito la coop), una community dedicata e attiva. E in ogni caso il gioco aveva una gran quantità di cose da offrire, e qui e là c'erano anche scorci e parti del gioco più ispirati che rifacevo volentieri. Di fatto alla fine è risultato il capitolo al quale ho giocato più tempo in assoluto, soprattutto perché vissuto nel pieno del suo divenire (ricordo ancora tutte le speculazioni ai tempi dell'uscita a pezzi dei dlc). Sostanzialmente conclusi la mia avventura con DS2 prima dell'uscita ufficiale della Scholar; ho ripreso anche il remaster su ps4, e forse un giorno lo rigiocherò. C'è infine da notare che i dlc hanno comportato un innalzamento qualitativo del pacchetto notevole, ma non senza un prezzo: contengono alcuni dei picchi di difficoltà che ricordo meno con piacere del gioco, e alcuni dei boss più brutti e cheap (proprio a livello di realizzazione).

Il periodo che portò a Dark Souls 3 fu attraversato dalla grande novità Bloodborne: non posso negare che questo ebbe un effetto...nelle fasi di prerelease del gioco, ero sorpreso da quanto poco lo aspettassi. Non fraintendiamoci: ero sicuro che mi sarebbe piaciuto, riponevo una cieca fiducia su questo titolo, ma semplicemente quello che vedevo - ancora, volutamente poco - non riusciva ad esaltarmi come in passato. Per giunta, anche dopo l'uscita, dovetti aspettare parecchio tempo prima di poterlo giocare, rosicando molto nell'attesa. Quando finalmente lo comprai, lo giocai dopo una dura fase della mia vita, quindi potendo completamente immergermi: ho letteralmente divorato il gioco, godendo ancora una volta del grande senso di familiarità che sentivo nel tornare ancora una volta in quel mondo e in quel sistema di gioco, sentendomi un veterano che affronta la sua ennesima avventura, e la struttura del gioco, fortemente derivativa, spesso in bilico tra l'omaggio e il riciclo, contribuiva a formare questa sensazione. Ma a differenza del 2 qui, man mano che andavo avanti il tutto mi ha convinto sempre di più: un sistema di combattimento più dinamico e più action (laddove la varietà del 2 talvolta mi aveva deluso per l'esiguità del moveset di alcune armi), una omogeneità stilistica degna di considerazione, gratificazione nel senso di esplorazione, aberrazioni nascoste in ogni dove, un paesaggio che valeva la pena osservare, come a tenere traccia di un racconto silenzioso e parallelo tutto intorno a noi...Dark Souls era tornato. Grande sorpresa furono anche i boss: epici, gratificanti, ben caratterizzati...niente a che vedere con i girotondi intorno agli umanoidi con spada nella maggior parte dei boss di DS2. Ebbi poi anche la fortuna di giocare ai dlc già fatti e finiti: penso che lo scontro finale di Ringed City mi rimarrà impresso per sempre ogni volta che ripenserò alla saga. 

In ogni caso, non è stato tutto rose e fiori: sorprendentemente, in proporzione il 3 è forse quello che mi è "durato" di meno (parliamo comunque di oltre 150 ore di gioco), anche se forse è quello che rigiocherei più volentieri. Non so se sia stata la familiarità stilistica con Bloodborne o semplicemente il fatto di avere davanti una formula al suo capolinea: fattostà che trovo giusto che Dark Souls 3 sia e rimanga la chiusura della trilogia, e che auspico che da ora si vada avanti.

Tornando a monte, nota su Demon's: quando lo recuperai (dopo il primo Dark) fu una totale sorpresa. Concept e meccaniche saranno simili, ma gli intenti creativi e la distanza stilistica sono veramente profondi: c'è qualcosa di Demon's che non è mai più stato ripetuto in nessuno dei successivi capitoli. Secondo me basterebbe paragonare le rispettive soundtrack per capire cosa intendo...laddove Dark è una finestra su un mondo che richiama più l'high fantasy, Demon's è qualcosa di più suggestivo e inquietante. Seppure oggi tecnicamente arranchi, questo non impedisce di notare il grande lavoro che fu fatto in quanto a game design, atmosfera, tono generale: sono sicuro che abbia ancora più di una cosa da dire. E ho rimpianto di non averlo giocato per primo, sia perché non ho potuto godere di alcune chicche di game design assolutamente geniali, sia perché inevitabilmente il senso di stupore che il gioco mi ha generato ne è uscito ridimensionato...e considerato quanto mi è piaciuto, questo è ancora più sorprendente...chissà, forse oggi sarebbe lui il mio preferito.

Ma stando così le cose, confermo che ad oggi il "posto speciale" lo occupa ancora Dark Souls 1; ma ho deciso di scrivere comunque questa retrospettiva, per cercare di spiegare come in qualche modo io sia legato in maniera particolare a ciascuno di questi titoli, anche al tanto schifato DS2, che seppure riletto oggi come prodotto "fatto e finito" all'interno della saga stoni veramente molto, nonostante tutto faccio veramente fatica a considerarlo un brutto gioco, anche se certamente visto quanto oggi è sdoganato il concetto di "souls-like", finisce per vedersela brutta persino con alcuni dei suoi epigoni.

 
Tipo quali? Lords of the fallen? The surge?

oh my  :coosaa:

 
Io li ho amati tutti e tre per motivi diversi. 

Il primo per la ventata d'aria fresca che ha portato, d'altronde non ho giocato demon's. Ma anche per l'ispirazione che sta dietro tutto il titolo, di sicuro il più "autentico" della saga.

Il 2, nonostante tutto io l'ho comunque amato, soprattutto per il pvp che là era veramente roba da perderci le giornate per me. Poi ok, aveva cose strane tipo l'ascensore al picco terrestre o il corridoio dimensionale per arrivare al castello, roba che credo non sia mai stata chiarita da from, ma al netto di tutto aveva anche tra le ambientazioni più belle, la prima volta a Majula non la dimenticherò mai con quel tramonto perenne, a volte mal sfruttate sì, vedasi la torre di Heide, concept bellissimo ridotto a 4 ponticelli, o posti che ho trovato davvero belli come il picco del drago o il santuario di Amana. Se avessero sviluppato per bene i livelli rendendoli qualcosa in più che 3 stanze collegate da 3 corridoi sarebbe potuto essere il capitolo più ricordato imho, soprattutto visti i DLC secondo me fatti davvero davvero bene, con bossfight che ancora oggi ricordo con piacere (la ganksquad :asd: o il cavaliere della nebbia, sir alone etc)

Il 3, pur non essendo originalissimo è quello con il gameplay e le bossfight di gran lunga migliori, anche lì ottimo pvp che offriva tante possibilità.

Edit: aggiungerei che il 3 ha la bossfight finale più bella in assoluto, la soul of cinder è davvero stato il modo perfetto per chiudere la saga

Paradossalmente se dovessi decidere di rigiocarli il primo(che è quello che forse ho più apprezzato)sarebbe proprio il capitolo che non toccherei o quasi :asd:

 
Ultima modifica da un moderatore:
Io li ho amati tutti e tre per motivi diversi. 

Il primo per la ventata d'aria fresca che ha portato, d'altronde non ho giocato demon's. Ma anche per l'ispirazione che sta dietro tutto il titolo, di sicuro il più "autentico" della saga.

Il 2, nonostante tutto io l'ho comunque amato, soprattutto per il pvp che là era veramente roba da perderci le giornate per me. Poi ok, aveva cose strane tipo l'ascensore al picco terrestre o il corridoio dimensionale per arrivare al castello, roba che credo non sia mai stata chiarita da from, ma al netto di tutto aveva anche tra le ambientazioni più belle, la prima volta a Majula non la dimenticherò mai con quel tramonto perenne, a volte mal sfruttate sì, vedasi la torre di Heide, concept bellissimo ridotto a 4 ponticelli, o posti che ho trovato davvero belli come il picco del drago o il santuario di Amana. Se avessero sviluppato per bene i livelli rendendoli qualcosa in più che 3 stanze collegate da 3 corridoi sarebbe potuto essere il capitolo più ricordato imho, soprattutto visti i DLC secondo me fatti davvero davvero bene, con bossfight che ancora oggi ricordo con piacere (la ganksquad :asd: o il cavaliere della nebbia, sir alone etc)

Il 3, pur non essendo originalissimo è quello con il gameplay e le bossfight di gran lunga migliori, anche lì ottimo pvp che offriva tante possibilità.

Edit: aggiungerei che il 3 ha la bossfight finale più bella in assoluto, la soul of cinder è davvero stato il modo perfetto per chiudere la saga

Paradossalmente se dovessi decidere di rigiocarli il primo(che è quello che forse ho più apprezzato)sarebbe proprio il capitolo che non toccherei o quasi :asd:


Guarda, io li ho giocati sostanzialmente a ritroso, nonostante conoscessi la serie dagli albori ma per un motivo o per un altro non li ho mai presi all'epoca: il mio primo soulslike e' stato Bloodborne, che trovai un buon gioco ma ben lontano dal capolavoro descritto dalla stampa, in parte perche' non abituato a determinate scelte di design della serie ma d'altro canto mi ha lasciato con molta voglia ed interesse di scoprire gli altri epigoni, ho giocato in successione DS3, DS2 e DS1:

- DS3: onestamente e' il mio preferito. E' vero che rispetto ai predecessori il gameplay e' stato molto velocizzato e semplificato sulla falsariga di Bloodborne, la mappa e' abbastanza lineare(c'e' solo un modo inortodosso per  esplorare un'area diversa rispetto al percorso prefissato, ma per il resto siamo di fronte a un corridoio a campana) nonostante le aree siano di per se' enormi  e soprattutto il notevole riciclo di nemici ed oggetti dai predecessori. CIo' nonostante ritengo che la qualita' delle aree, delle boss fight e dei controlli lo rendano estremamente appagante e molto piu' solido allo scorrere del tempo. Ho letto notevole critiche nei confronti del PvP ma onestamente per questo tipo di giochi mi importa molto poco, l'esperienza in single player e' tutto cio' che cerco e in DS3 ho notato il picco evolutivo massimo della serie sotto quasi ogni aspetto ed un titolo a cui tutti i crismi della tripla A hanno tutto sommato fatto molto bene. Ritengo che tutti i difetti di Bloodborne siano stato di fatti limati da questo titolo a scapito della "sola(che in Bloodborne e' da 30 su 10)" direzione artistica.

- DS2: Non ho ancora iniziato i DLC ma questo titolo mi ha davvero deluso. Ero consapevole delle controversie e del fatto che la Scholar non fosse una riedizione di grande livello, ma cio' nonostante il titolo e' riuscito comunque a deludermi profondamente. Ricordo l'iniziale sorpresa per la presenza di cosi' tanti elementi depotenziati nel successore(i covenant per esempio, le statistiche, l'impatto degli NPC e dei merchant) nonche' della grande presenza di aree ed avversari ma la sua apparente profondita' non e' retta da una struttura all'altezza: mi ha ricordato una pizza all'inglese, laddove pomodoro, impasto e mozzarella siano tanto scadenti da dover aggiungere quanti piu' ingredienti possibili pur di mascherarne il sapore. Non ricordo una sola area memorabile o una boss fight eccitante, all'altezza e il design delle mappe unito all'eccesso di bonfire ha dissolto una delle caratteristiche che piu' mi sono piaciute del primo.

- DS1: Fermo restando che debba ancora giocare Demon's, DS1 a mio avviso e' un capolavoro insuperato sotto determinati aspetti, pur denotando le sue origini low budget in molteplici caratteristiche: la scarsita' di bonfire e la difficolta' degli spostamenti forniscono un peso ben superiore ai molteplici oggetti incontrati nel corso dell'avventura(quanti homeward bone avete utiizzato nei successivi?) e all'esplorazione, le shortcut non rappresentano esclusivamente un metodo per raggiungere la prossima boss area piu' velocemente(espediente abusato in bloodborne) ma una vera e propria connessione con punti chiave di una open map, i controlli a mio avviso sono si' non eccezionalmente reattivi ma comunque superiori a quanto non avvenga nel secondo capitolo(l'animazione dell'estus flask e' incommentabile) ed adeguati considerando la natura dei boss. Ecco, a mio avviso e' proprio li' che DS1 pecca e che a mio avviso lo rendono ben meno rigiocabile rispetto ai successivi(2 incluso): troppe gimmick, pochi avversari del gioco di base risultano skill tests e la maggior parte di superano tramite la gestione dell'ambiente circostante, pertanto capito il trucco si potranno eliminare in un attimo. Non a caso nel DLC dimorano tutti i migliori boss del titolo e combattimenti memorabili(soprattutto Artorias). 

Se fossi un redattore di una testata giornalistica probabilmente direi che DS1 sia il piu' importante, ma considero DS3 superiore in quanto un'esperienza decisamente piu' esaltante e meno limitata.

 
Ultima modifica:
Per esempio Nioh (che in quanto a combat system ne picchia pure altri) 
Nioh ha il miglior gameplay di tutti i souls-like anche gli originali,con una cura del level design e la varietà dei nemici(grossi difetti del primo) dei Dark Souls,sarebbe veramente da sturbo vediamo come si comporta il secondo,nonostante le mie 100 ore al primo ce le ho fatte. :asd:

 
La poise è la peggior stat mai pensata. W l hyperarmor.

Probabilmente il primo DS per tutte le sensazioni di solitudine che suscita nel giocatore ma pure il terzo mi è piaciuto un fracco.

Demon's è meraviglioso nel suo essere un calderone di robe fighissime ma realizzate in maniera stramba.

 
Nioh ha il miglior gameplay di tutti i souls-like anche gli originali,con una cura del level design e la varietà dei nemici(grossi difetti del primo) dei Dark Souls,sarebbe veramente da sturbo vediamo come si comporta il secondo,nonostante le mie 100 ore al primo ce le ho fatte. :asd:
il secondo è chiaramente un more of the same del primo con qualche aggiunta in più... editor, dimensione yokai, trasformazione etc...

 
Scusate l'offtopic ma c'è una discussione su Dark Soul 1? Perché avrei due dubbi ma non trovo il topic
 
Scusate l'offtopic ma c'è una discussione su Dark Soul 1? Perché avrei due dubbi ma non trovo il topic
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