Sorry ero al pranzo domenicale.
Ovviamente non essendo un game designer non ho la risposta, su due piedi posso pensare a un mondo che si apre in modo diverso a seconda delle scelte che fai. Un po' come in A Link Between Worlds dove potevi ottenere tutti gli oggetti da subito e sceglievi tu con quale partire.
Ora, Zelda non è propriamente un metroidvania, ma di fatto ne ha influenzato la genesi (Igarashi disse di essersi ispirato a Zelda più che a Metroid per SotN, quindi finora abbiamo vissuto in una bugia e dovremmo chiamarli Zeldavania). E Zelda nel momento in cui ha preso la svolta open ha di fatto eliminato quelli che erano gli oggetti tradizionali della serie, dandotene alcuni basici in BotW e rimpiazzandoli proprio con abilità totalmente diverse in TotK. Oggetti anche iconici come l'hookshot non potevano trovare spazio in una dimensione aperta e con la possibilità di Link di aggrapparsi quasi ovunque.
In questo senso più che un mondo interconnesso a livello di mappa, che comunque potresti tentare a creare un open world più collegato tra le sue parti, il mischiare l'acqua con l'olio sarebbe far coincidere progressioni di questo tipo in un ambiente aperto e libero. Secondo me per il prossimo Zelda un po' ci stanno pensando, e chissà che Echoes of Wisdom non sia proprio un antipasto a quello che hanno in mente a livello filosofico per il prossimo main Zelda. Un po' come ALBW "spoilerava" la libertà di approccio che poi avrebbe caratterizzato BotW.
Ora mi rendo conto che la discussione sia un po' sviata, ma spero di essere stato chiaro.